Verdicchio - Il thread assolutistico

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hansen
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Re: Verdicchio - Il thread assolutistico

Messaggioda hansen » 30 mag 2016 10:56

una domanda sui 2010 avete riscontrato anche voi un calo improvviso? nel senso che sia il Priopre capovolto baluccio misco ecc..giusto x fare qualche esempio aperti ora sono in fase calante paurosa mentre appena usciti mi facevano sperare bene
che non sia poi sta grande annata la 2010? o solo lotti sfortunati 8) ?
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gianni femminella
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Re: Verdicchio - Il thread assolutistico

Messaggioda gianni femminella » 30 mag 2016 12:21

hansen ha scritto:una domanda sui 2010 avete riscontrato anche voi un calo improvviso? nel senso che sia il Priopre capovolto baluccio misco ecc..giusto x fare qualche esempio aperti ora sono in fase calante paurosa mentre appena usciti mi facevano sperare bene
che non sia poi sta grande annata la 2010? o solo lotti sfortunati 8) ?


Anche io ho trovato in calo il Misco 2010, per il resto non saprei.
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Re: Verdicchio - Il thread assolutistico

Messaggioda Muffato » 30 mag 2016 18:30

hansen ha scritto:una domanda sui 2010 avete riscontrato anche voi un calo improvviso? nel senso che sia il Priopre capovolto baluccio misco ecc..giusto x fare qualche esempio aperti ora sono in fase calante paurosa mentre appena usciti mi facevano sperare bene
che non sia poi sta grande annata la 2010? o solo lotti sfortunati 8) ?

Come ho scritto in aprile ho avuto la stessa sensazione per il Podium 2010 e posso aggiungere anche il Mirum 2010
In grandissima forma invece il Fogliano 2010 di Bisci
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Re: Verdicchio - Il thread assolutistico

Messaggioda cesmic » 31 mag 2016 08:36

Domanda per chi ha assaggiato di recente i 2010.
Come si manifesta questa "fase calante"?
Grazie
E poi, che barbarie, brodo vegetale ad un bambino dell'asilo... vuoi mettere con un paio di tubi di Pringles??? (Un amico)
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Re: Verdicchio - Il thread assolutistico

Messaggioda M. de Hades » 31 mag 2016 08:56

cesmic ha scritto:Domanda per chi ha assaggiato di recente i 2010.
Come si manifesta questa "fase calante"?
Grazie



Generalmente compaiono delle bolle sull'etichetta, quasi dei foruncoli, e la capsula, verso il collo della bottiglia, evidenzia una sorta di alone, come delle occhiaie.
Quando li versi, poi, il comportamento nel calice denota apatia, svogliatezza, fissità dello sguardo ed assenza di qualsivoglia reazione a qualsiasi provocazione
Se gli fai una battuta non ridono e se li sfotti fanno spallucce.
Ma credo si tratti di una tipica fase adolescenziale. Se gli togli lo smartphone e gli fai fare un po' di sport dovrebbero riprendersi.
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Re: Verdicchio - Il thread assolutistico

Messaggioda cesmic » 31 mag 2016 10:50

M. de Hades ha scritto:
cesmic ha scritto:Domanda per chi ha assaggiato di recente i 2010.
Come si manifesta questa "fase calante"?
Grazie



Generalmente compaiono delle bolle sull'etichetta, quasi dei foruncoli, e la capsula, verso il collo della bottiglia, evidenzia una sorta di alone, come delle occhiaie.
Quando li versi, poi, il comportamento nel calice denota apatia, svogliatezza, fissità dello sguardo ed assenza di qualsivoglia reazione a qualsiasi provocazione
Se gli fai una battuta non ridono e se li sfotti fanno spallucce.
Ma credo si tratti di una tipica fase adolescenziale. Se gli togli lo smartphone e gli fai fare un po' di sport dovrebbero riprendersi.

Tu, invece, non ti riprenderesti neanche se facessi decathlon.....
E poi, che barbarie, brodo vegetale ad un bambino dell'asilo... vuoi mettere con un paio di tubi di Pringles??? (Un amico)
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Re: Verdicchio - Il thread assolutistico

Messaggioda gianni femminella » 31 mag 2016 16:20

M. de Hades ha scritto:
cesmic ha scritto:Domanda per chi ha assaggiato di recente i 2010.
Come si manifesta questa "fase calante"?
Grazie



Generalmente compaiono delle bolle sull'etichetta, quasi dei foruncoli, e la capsula, verso il collo della bottiglia, evidenzia una sorta di alone, come delle occhiaie.
Quando li versi, poi, il comportamento nel calice denota apatia, svogliatezza, fissità dello sguardo ed assenza di qualsivoglia reazione a qualsiasi provocazione
Se gli fai una battuta non ridono e se li sfotti fanno spallucce.
Ma credo si tratti di una tipica fase adolescenziale. Se gli togli lo smartphone e gli fai fare un po' di sport dovrebbero riprendersi.



Bevo per diletto e spesso non prendo note. Nello specifico avevo bevuto una bottiglia a giugno 2015 e mi era piaciuta molto ( di questa avevo scritto su questo thread ). La successiva ( un paio di mesi fa ) mi ha convinto molto meno, ma non ho avuto voglia di "raccontarla". Non provo neppure a sforzare la memoria perché dovrei inventarmi come fosse. La mia esperienza recente sul Verdichio 2010 si ferma qui, di sicuro non mi avventuro a fare predizioni sulla evoluzione dell'annata.

Ho l'ultima in cantina, la sacrifico e vi faccio sapere ( non prima di averle tolto lo smartphone e dato un prodotto contro i brufoli ).
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Re: Verdicchio - Il thread assolutistico

Messaggioda gianni femminella » 03 giu 2016 21:36

Vigneto del Balluccio 2013 castelli di Iesi cl. sup. Tenuta dell'Ugolino - 13,5 gradi - bt n. 906
Vorrei uscire dal mio solito modo di vedere e descrivere. Non è facile.
Già assaggiato in passato, lo ritrovo, se ben ricordo, non troppo lontano da dove l'ho lasciato. Ritengo che le descrizioni siano frutto parecchio del momento e che, a parte i grandi assaggiatori, obbligati a trovare uno standard, per i bevitori occasionali come me le varianti siano troppe per riuscire a essere obbiettivo.
Stasera credo che sia perfetta la coerenza tra il profumo nettamente di limone e foglia di limone, e il frutto fresco e agrumato.
Al centro del sorso la mineralità è poco più avanti rispetto a un glicerico misurato che riesce ad accattivarsi la mia simpatia, incline a questo aspetto.
L'interpretazione è ancora una volta di mio gradimento. Vorrei tenere da parte l'ultima bottiglia per riassaggiarla più avanti, ma l'estate incalza e in una serata torrida sai mai che sete può venire.

Fosse stato un dom Perignon 1996 avrei detto semplicemente che era grande, anzi grandissimo e avrei evitato tanto impegno a descrivere una bottiglia in favore di chi ha la pazienza di leggere. Ma questo è un altro discorso :P
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Re: Verdicchio - Il thread assolutistico

Messaggioda zampaflex » 25 giu 2016 10:48

Visto che Vinogodi non l'ha stappato, ci ho pensato io. Ero curioso...

Parliamo del Villa Bucci Riserva 2010.
Solita classe, un verdicchio tutto buttato sull'eleganza e la finezza, aromi che emergono lentamente formando una paletta intrigante di anice, agrume giallo e rosso, frutta a polpa rossa, un filo di erba secca/fieno. Sorso minerale, potentemente fresco, sapido, lungo. Per quanto l'annata sia stata ottimale, pare vendemmiato in leggero anticipo per aderire ad una idea di verticalità e durata.
Un giovinotto baldanzoso e, per ora, ritroso. Sarà ottimo.
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Re: Verdicchio - Il thread assolutistico

Messaggioda vinogodi » 25 giu 2016 14:00

zampaflex ha scritto:Visto che Vinogodi non l'ha stappato, ci ho pensato io. Ero curioso...

Parliamo del Villa Bucci Riserva 2010.
Solita classe, un verdicchio tutto buttato sull'eleganza e la finezza, aromi che emergono lentamente formando una paletta intrigante di anice, agrume giallo e rosso, frutta a polpa rossa, un filo di erba secca/fieno. Sorso minerale, potentemente fresco, sapido, lungo. Per quanto l'annata sia stata ottimale, pare vendemmiato in leggero anticipo per aderire ad una idea di verticalità e durata.
Un giovinotto baldanzoso e, per ora, ritroso. Sarà ottimo.
zampaflex ha scritto:Visto che Vinogodi non l'ha stappato, ci ho pensato io. Ero curioso...

Parliamo del Villa Bucci Riserva 2010.
Solita classe, un verdicchio tutto buttato sull'eleganza e la finezza, aromi che emergono lentamente formando una paletta intrigante di anice, agrume giallo e rosso, frutta a polpa rossa, un filo di erba secca/fieno. Sorso minerale, potentemente fresco, sapido, lungo. Per quanto l'annata sia stata ottimale, pare vendemmiato in leggero anticipo per aderire ad una idea di verticalità e durata.
Un giovinotto baldanzoso e, per ora, ritroso. Sarà ottimo.
...ne apriamo uno uguale martedì al cospetto di Chablis , Borgogna e Loira in una panoramica di bianchi di alto livello. Vediamo di confermare... :P
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Re: Verdicchio - Il thread assolutistico

Messaggioda Wineduck » 25 giu 2016 14:54

I corsi di degustazione (che ho frequentato anche io 15 anni or sono) fanno più danni della grandine nei vigneti a settembre. Creano stuoli di "pseudo recensori" che tentano di "rendere oggettivo" ciò che è fisiologicamente ed ineluttabilmente soggettivo. Le schede di degustazione AIS o FISAR poi sono di una cretinaggine assoluta.
Per fortuna poi interviene il tempo (con migliaia di bevute a seguito) a smantellare ogni velleità iniziale di voler comunicare agli altri se hai percepito il limone di Amalfi piuttosto che il "sedano spento" (cit.). Nei primi anni sei talmente concentrato a cercare di individuare gli aromi ed assegnargli i giusti descrittori che perdi di vista quelle poche, pochissime (2-3) cosette che contano veramente: è un vino emozionante? E' abbinato bene? Quanto ti piace?
Bastano ed avanzano.
Tutto il resto è noia.
"Woke up this morning with a wine glass in my hand - Whose wine? What wine? - Where the hell did I dine? - Must have been a dream - I don't believe where I've been - Come on, let's do it again"
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Re: Verdicchio - Il thread assolutistico

Messaggioda AedesLaterani2012 » 25 giu 2016 15:51

Wineduck ha scritto:I corsi di degustazione (che ho frequentato anche io 15 anni or sono) fanno più danni della grandine nei vigneti a settembre. Creano stuoli di "pseudo recensori" che tentano di "rendere oggettivo" ciò che è fisiologicamente ed ineluttabilmente soggettivo. Le schede di degustazione AIS o FISAR poi sono di una cretinaggine assoluta.
Per fortuna poi interviene il tempo (con migliaia di bevute a seguito) a smantellare ogni velleità iniziale di voler comunicare agli altri se hai percepito il limone di Amalfi piuttosto che il "sedano spento" (cit.). Nei primi anni sei talmente concentrato a cercare di individuare gli aromi ed assegnargli i giusti descrittori che perdi di vista quelle poche, pochissime (2-3) cosette che contano veramente: è un vino emozionante? E' abbinato bene? Quanto ti piace?
Bastano ed avanzano.
Tutto il resto è noia.


D'accordo con Te, Ale, soprattutto per quanto concerne la pantomima dei descrittori sui quali si accanisce una plètora di pseudo-esperti che rompono fino alle midolla con improbabili riconoscimenti del tipo l'arnica montana accanto ai capofilari a poco più di 200,00 metri di altitudine a Kalterer See, lo zafferano di Navelli nel Frascati Superiore Riserva "Luna Mater" di Fontana Candida - perché c'è il 'pagadebit' che fa legno (sic! :shock: ) - et similia! :wink:
Solo il tempo può far la differenza e, con esso, centinaia di assaggi scevri delle solite menate retoriche "di apparato" (che fanno tanto figo!), e, consapevoli che la conoscenza dell'inquadramento pedoclimatico, della tipologia di allevamento e sesto d'impianto, del terroir e del "manico in cantina", sono le uniche discriminanti in nostro possesso per parlare di un vino piuttosto che di un 'grand vin'... :D
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Re: Verdicchio - Il thread assolutistico

Messaggioda zampaflex » 25 giu 2016 16:45

Wineduck ha scritto:I corsi di degustazione (che ho frequentato anche io 15 anni or sono) fanno più danni della grandine nei vigneti a settembre. Creano stuoli di "pseudo recensori" che tentano di "rendere oggettivo" ciò che è fisiologicamente ed ineluttabilmente soggettivo. Le schede di degustazione AIS o FISAR poi sono di una cretinaggine assoluta.
Per fortuna poi interviene il tempo (con migliaia di bevute a seguito) a smantellare ogni velleità iniziale di voler comunicare agli altri se hai percepito il limone di Amalfi piuttosto che il "sedano spento" (cit.). Nei primi anni sei talmente concentrato a cercare di individuare gli aromi ed assegnargli i giusti descrittori che perdi di vista quelle poche, pochissime (2-3) cosette che contano veramente: è un vino emozionante? E' abbinato bene? Quanto ti piace?
Bastano ed avanzano.
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Concordo si e concordo no :wink:
Si perchè i corsi rischiano di irregimentarti, come sostieni. E sta poi solo al desiderio di crescita individuale il trovare la forza di staccarsi da questa impostazione scientista/oggettiva. Io stesso da un paio d'anni mi concentro più sulle sensazioni in bocca che al naso, e trascuro il "catalogo". Amalgama, equilibrio, espressività...cose che a nessun corso ti insegnano ad inseguire. Non siamo alla madeleine di Proust, ma un po' di cammino l'ho fatto.
No perchè non tutti possiedono il dono di saper volare con la fantasia sulle ali dell'emozione che ti può regalare un assaggio, per potere descrivere il lato più intimo e sentimentale di un vino. E qui la tecnicità ti permette di parlare una lingua spoglia, arida, ma conosciuta ovunque. Un po' come se ti esprimessi attraverso concetti matematici invece che declamando poesie (mi viene in mente Natascia Stefanenko che recita Puskin, guarda un po' :mrgreen: ).
Il tempo e l'esperienza, a volte, ti consentono di passare dallo stadio di bevitore analitico a quello di cercatori di brividi, di frissons au coeur...molti lettori un tempo presenti, ora silenti, saprebbero indicare la strada. Ai pochi rimasti, il compito di mostrarla ai tanti, meno esperti, che frequentano oggi questo luogo.
:D
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Re: Verdicchio - Il thread assolutistico

Messaggioda Wineduck » 25 giu 2016 17:39

zampaflex ha scritto:
Wineduck ha scritto:I corsi di degustazione (che ho frequentato anche io 15 anni or sono) fanno più danni della grandine nei vigneti a settembre. Creano stuoli di "pseudo recensori" che tentano di "rendere oggettivo" ciò che è fisiologicamente ed ineluttabilmente soggettivo. Le schede di degustazione AIS o FISAR poi sono di una cretinaggine assoluta.
Per fortuna poi interviene il tempo (con migliaia di bevute a seguito) a smantellare ogni velleità iniziale di voler comunicare agli altri se hai percepito il limone di Amalfi piuttosto che il "sedano spento" (cit.). Nei primi anni sei talmente concentrato a cercare di individuare gli aromi ed assegnargli i giusti descrittori che perdi di vista quelle poche, pochissime (2-3) cosette che contano veramente: è un vino emozionante? E' abbinato bene? Quanto ti piace?
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Concordo si e concordo no :wink:
Si perchè i corsi rischiano di irregimentarti, come sostieni. E sta poi solo al desiderio di crescita individuale il trovare la forza di staccarsi da questa impostazione scientista/oggettiva. Io stesso da un paio d'anni mi concentro più sulle sensazioni in bocca che al naso, e trascuro il "catalogo". Amalgama, equilibrio, espressività...cose che a nessun corso ti insegnano ad inseguire. Non siamo alla madeleine di Proust, ma un po' di cammino l'ho fatto.
No perchè non tutti possiedono il dono di saper volare con la fantasia sulle ali dell'emozione che ti può regalare un assaggio, per potere descrivere il lato più intimo e sentimentale di un vino. E qui la tecnicità ti permette di parlare una lingua spoglia, arida, ma conosciuta ovunque. Un po' come se ti esprimessi attraverso concetti matematici invece che declamando poesie (mi viene in mente Natascia Stefanenko che recita Puskin, guarda un po' :mrgreen: ).
Il tempo e l'esperienza, a volte, ti consentono di passare dallo stadio di bevitore analitico a quello di cercatori di brividi, di frissons au coeur...molti lettori un tempo presenti, ora silenti, saprebbero indicare la strada. Ai pochi rimasti, il compito di mostrarla ai tanti, meno esperti, che frequentano oggi questo luogo.
:D


Luciano, per essere partito come un maronita integralista mi sei diventato più eno-democristiano di Forlani... :mrgreen:
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Re: Verdicchio - Il thread assolutistico

Messaggioda zampaflex » 26 giu 2016 17:01

Wineduck ha scritto:
zampaflex ha scritto:
Wineduck ha scritto:I corsi di degustazione (che ho frequentato anche io 15 anni or sono) fanno più danni della grandine nei vigneti a settembre. Creano stuoli di "pseudo recensori" che tentano di "rendere oggettivo" ciò che è fisiologicamente ed ineluttabilmente soggettivo. Le schede di degustazione AIS o FISAR poi sono di una cretinaggine assoluta.
Per fortuna poi interviene il tempo (con migliaia di bevute a seguito) a smantellare ogni velleità iniziale di voler comunicare agli altri se hai percepito il limone di Amalfi piuttosto che il "sedano spento" (cit.). Nei primi anni sei talmente concentrato a cercare di individuare gli aromi ed assegnargli i giusti descrittori che perdi di vista quelle poche, pochissime (2-3) cosette che contano veramente: è un vino emozionante? E' abbinato bene? Quanto ti piace?
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Concordo si e concordo no :wink:
Si perchè i corsi rischiano di irregimentarti, come sostieni. E sta poi solo al desiderio di crescita individuale il trovare la forza di staccarsi da questa impostazione scientista/oggettiva. Io stesso da un paio d'anni mi concentro più sulle sensazioni in bocca che al naso, e trascuro il "catalogo". Amalgama, equilibrio, espressività...cose che a nessun corso ti insegnano ad inseguire. Non siamo alla madeleine di Proust, ma un po' di cammino l'ho fatto.
No perchè non tutti possiedono il dono di saper volare con la fantasia sulle ali dell'emozione che ti può regalare un assaggio, per potere descrivere il lato più intimo e sentimentale di un vino. E qui la tecnicità ti permette di parlare una lingua spoglia, arida, ma conosciuta ovunque. Un po' come se ti esprimessi attraverso concetti matematici invece che declamando poesie (mi viene in mente Natascia Stefanenko che recita Puskin, guarda un po' :mrgreen: ).
Il tempo e l'esperienza, a volte, ti consentono di passare dallo stadio di bevitore analitico a quello di cercatori di brividi, di frissons au coeur...molti lettori un tempo presenti, ora silenti, saprebbero indicare la strada. Ai pochi rimasti, il compito di mostrarla ai tanti, meno esperti, che frequentano oggi questo luogo.
:D


Luciano, per essere partito come un maronita integralista mi sei diventato più eno-democristiano di Forlani... :mrgreen:


No, suvvia. Semmai sono ecumenico. :lol:
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Re: Verdicchio - Il thread assolutistico

Messaggioda darmagi90 » 27 giu 2016 09:30

Anche io la vedo in gran parte allo stesso modo.
All'inizio si è tutti lì a cercare di mettere la "x" sui descrittori, chiedendosi quando mai avremmo avuto la possibilità di trovare i più improbabili in qualche vino.
Un po' come se si dovesse fare la raccolta delle figurine, chiedendosi quando mai si sarebbe completato l'album e, soprattutto, quando sarebbe arrivato il "feroce saladino".
Col passare del tempo questa smania di cercare il descrittore ad ogni costo si abbassa.
Ma secondo me dipende anche dal fatto che l'analisi olfattiva è comunque quella più divertente ed intrigante, perché prima di iniziare l'approccio alla degustazione si pensa che siano un po' tutte pippe, poi si scopre che è tutto vero e ci si prende gusto.
Sono però d'accordo sul fatto che si debba andare oltre questo "tecnicismo" della ricerca dei descrittori e cercare l'emozione, il brivido, il sorso che rapisce.
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Re: Verdicchio - Il thread assolutistico

Messaggioda gmi1 » 27 giu 2016 15:41

darmagi90 ha scritto:Anche io la vedo in gran parte allo stesso modo.
All'inizio si è tutti lì a cercare di mettere la "x" sui descrittori, chiedendosi quando mai avremmo avuto la possibilità di trovare i più improbabili in qualche vino.
Un po' come se si dovesse fare la raccolta delle figurine, chiedendosi quando mai si sarebbe completato l'album e, soprattutto, quando sarebbe arrivato il "feroce saladino".
Col passare del tempo questa smania di cercare il descrittore ad ogni costo si abbassa.
Ma secondo me dipende anche dal fatto che l'analisi olfattiva è comunque quella più divertente ed intrigante, perché prima di iniziare l'approccio alla degustazione si pensa che siano un po' tutte pippe, poi si scopre che è tutto vero e ci si prende gusto.
Sono però d'accordo sul fatto che si debba andare oltre questo "tecnicismo" della ricerca dei descrittori e cercare l'emozione, il brivido, il sorso che rapisce.

primo corso in quel del lago dei cigni a Vignola, autunno-inverno 1992, entusiasmo tanto, alcune lezioni interessanti, altre molto meno, vini in degustazione al 80% ciofeca, fondi di magazzino invendibili di un noto enotecaro di Bologna, allora presidente AIS Emilia Romagna.... ottimo degustatore in ogni caso :D .... a distanza di 24 anni non rinnego la scelta di fermarmi li, senza proseguire con I corsi successivi, quel poco di valore che posso dare durante una bevuta fra amici e appassionati la devo alle degustazioni, viaggi, scoperte, bevute successive, cose tutte o quasi veramente piacevoli e interessanti....uno dei ricordi migliori di quel periodo é stata la discussione e le riflessioni sul trittico 88-89-90 dei vini di Bordeaux che erano in uscita allora, sicuramente fecero crescere la curiositá in tanti di noi...
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Re: Verdicchio - Il thread assolutistico

Messaggioda alì65 » 29 giu 2016 07:44

gmi1 ha scritto:primo corso in quel del lago dei cigni a Vignola, autunno-inverno 1992, entusiasmo tanto, alcune lezioni interessanti, altre molto meno, vini in degustazione al 80% ciofeca, fondi di magazzino invendibili di un noto enotecaro di Bologna, allora presidente AIS Emilia Romagna.... ottimo degustatore in ogni caso :D .... a distanza di 24 anni non rinnego la scelta di fermarmi li, senza proseguire con I corsi successivi, quel poco di valore che posso dare durante una bevuta fra amici e appassionati la devo alle degustazioni, viaggi, scoperte, bevute successive, cose tutte o quasi veramente piacevoli e interessanti....uno dei ricordi migliori di quel periodo é stata la discussione e le riflessioni sul trittico 88-89-90 dei vini di Bordeaux che erano in uscita allora, sicuramente fecero crescere la curiositá in tanti di noi...


un vizietto AIS quello dei fondi da magazzino, per fortuna ci sono appassionati al di fuori dell'associazione per bere come dio comanda....
futuro incerto...2021 grandissima annata!!!
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Re: Verdicchio - Il thread assolutistico

Messaggioda miccel » 12 lug 2016 19:37

La Staffa - Verdicchio C. di Jesi cl. sup. 2014
Sento una prevalenza di agrumi, accompagnata da un rimando ad erbe officinali e tè; naturale nello sviluppo in bocca, lascia una delicata e piacevole scia salata anche sulle labbra, manca in dolcezza.
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Re: Verdicchio - Il thread assolutistico

Messaggioda AedesLaterani2012 » 12 lug 2016 19:58

alì65 ha scritto:un vizietto AIS quello dei fondi da magazzino, per fortuna ci sono appassionati al di fuori dell'associazione per bere come dio comanda....


Vizietto ben noto. Dalla prima lezione al giorno del diploma ci fosse stato un vino decente e decentemente conservato!
Mah, sarà stata una sfortunata coincidenza eppure chiunque senta (corsista o ex corsista) per le Delegazioni del Centro-Nord non è che porti con sé memoria imperitura dei vini in degustazione...
Boh, sarò malpensante io Claudie'; che vuoi che ti dica... :?
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Re: Verdicchio - Il thread assolutistico

Messaggioda gianni femminella » 29 lug 2016 16:49

Due bottiglie, entrambe dei castelli di Iesi, classico superiore

Tenute Priori e Galdelli - Castrum Rosorij 2014
Vino di punta dell'azienda. Bella fusione tra la parte minerale e l'agrumato, con un pizzico di ammandorlato che contribuisce a donare ampiezza e scioltezza all'insieme. La struttura è quella he è in relazione penso all'annata ( non l'avevo mai assaggiato prima, non ho confronti ), anche se non lo giudicherei come un vino muscoloso tout court. Piaciuto.

Bonci - San Michele 2013
E' considerato un cru. L'amaro purtroppo percorre il sorso dall'inizio alla fine; non l'ho trovato di mio gradimento. Stasera la controprova con quello che è avanzato da ieri. Non ho idea se sia a motivo della maturazione ancora insufficiente o altro.
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Re: Verdicchio - Il thread assolutistico

Messaggioda AmoSlade » 31 lug 2016 07:06

Rincrocca Verdicchio Superiore 2013 - La Staffa : colore dai riflessi dorati, profumi sussurrati di pera, mentuccia, mandorla e una sensazione come di lieviti, che mi lascia pensare (magari è una stupidaggine) a un naso ancora in fase di definizione. Altra storia in bocca, dove le sensazioni ritornano amplificate e rivela la sua struttura e profondità, in un equilibrio ineccepibile tra morbidezza e acidità, che lo rende molto piacevole e gustoso da bere.
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Re: Verdicchio - Il thread assolutistico

Messaggioda darmagi90 » 01 ago 2016 12:12

AmoSlade ha scritto:Rincrocca Verdicchio Superiore 2013 - La Staffa : colore dai riflessi dorati, profumi sussurrati di pera, mentuccia, mandorla e una sensazione come di lieviti, che mi lascia pensare (magari è una stupidaggine) a un naso ancora in fase di definizione. Altra storia in bocca, dove le sensazioni ritornano amplificate e rivela la sua struttura e profondità, in un equilibrio ineccepibile tra morbidezza e acidità, che lo rende molto piacevole e gustoso da bere.


Bevuto venerdì scorso. Piaciuto molto al naso, dove però non ricordo sentori di lieviti. Bella complessità olfattiva fra note fruttate, anche un po' tropicali, floreali e minerali. In bocca mi aspettavo maggiore sostegno acido, mentre l'ho riscontrato un po' "saeduto". Boccia interessante, comunque.
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Re: Verdicchio - Il thread assolutistico

Messaggioda AmoSlade » 01 ago 2016 22:56

darmagi90 ha scritto:
AmoSlade ha scritto:Rincrocca Verdicchio Superiore 2013 - La Staffa : colore dai riflessi dorati, profumi sussurrati di pera, mentuccia, mandorla e una sensazione come di lieviti, che mi lascia pensare (magari è una stupidaggine) a un naso ancora in fase di definizione. Altra storia in bocca, dove le sensazioni ritornano amplificate e rivela la sua struttura e profondità, in un equilibrio ineccepibile tra morbidezza e acidità, che lo rende molto piacevole e gustoso da bere.


Bevuto venerdì scorso. Piaciuto molto al naso, dove però non ricordo sentori di lieviti. Bella complessità olfattiva fra note fruttate, anche un po' tropicali, floreali e minerali. In bocca mi aspettavo maggiore sostegno acido, mentre l'ho riscontrato un po' "saeduto". Boccia interessante, comunque.


Pensa che io l'ho invece preferito in bocca che al naso, dove l'ho trovato piuttosto timido e non ancora molto espressivo. È vero, l' acidità non è molto spiccata ma forse per questo l'ho trovato molto piacevole da bere adesso.
Per quanto riguarda i lieviti era solo una vaga sensazione, magari anche campata per aria :oops:
Ne ho bevuti pochi di verdicchio, ma finora questo è quello che mi ha convinto di più!
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Re: Verdicchio - Il thread assolutistico

Messaggioda darmagi90 » 02 ago 2016 10:16

AmoSlade ha scritto:
darmagi90 ha scritto:
AmoSlade ha scritto:Rincrocca Verdicchio Superiore 2013 - La Staffa : colore dai riflessi dorati, profumi sussurrati di pera, mentuccia, mandorla e una sensazione come di lieviti, che mi lascia pensare (magari è una stupidaggine) a un naso ancora in fase di definizione. Altra storia in bocca, dove le sensazioni ritornano amplificate e rivela la sua struttura e profondità, in un equilibrio ineccepibile tra morbidezza e acidità, che lo rende molto piacevole e gustoso da bere.


Bevuto venerdì scorso. Piaciuto molto al naso, dove però non ricordo sentori di lieviti. Bella complessità olfattiva fra note fruttate, anche un po' tropicali, floreali e minerali. In bocca mi aspettavo maggiore sostegno acido, mentre l'ho riscontrato un po' "saeduto". Boccia interessante, comunque.


Pensa che io l'ho invece preferito in bocca che al naso, dove l'ho trovato piuttosto timido e non ancora molto espressivo. È vero, l' acidità non è molto spiccata ma forse per questo l'ho trovato molto piacevole da bere adesso.
Per quanto riguarda i lieviti era solo una vaga sensazione, magari anche campata per aria :oops:
Ne ho bevuti pochi di verdicchio, ma finora questo è quello che mi ha convinto di più!


Magari il mio era più caldo...
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