CRONACHE D'OSTERIA

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paperofranco
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Re: CRONACHE D'OSTERIA

Messaggioda paperofranco » 27 dic 2012 17:01

paolo7505 ha scritto:
paperofranco ha scritto:
l'oste ha scritto:
Nebbiolino ha scritto:
l'oste ha scritto:Barolo Cascina Francia 1996, piaciuto proprio


Due noticine? :D

Il CF è un po' il mio barolo del cuore e il '96 l'ho bevuto più volte, anche se in periodi diversi.
Dopo un'esuberanza giovanile ha preso una strada abbastanza cerebrale, lento ad aprirsi e mai esplosivo come forse speravo, anche se ha offerto note di viola, rabarbaro quasi dolce, niente anguria, alla fine forse un profilo aromatico più scuro che chiaro. In bocca è il solito mostriciattolo di fermezza, adesso però il tannino è più integrato e il vino scivola senza spigolature, non lunghissimo nel finale nel quale torna un misto di viola-frutto in retrogusto.
Per la cronaca, poco tempo fa ho bevuto il '98 e -sembrerà strano- ma tra le due annate non ho notato differenze trascendentali e pensando ad una "cieca virtuale" non so se avrei saputo dire quale fosse l'annata minore.
Nel senso che probabilemente il '98 gli è venuto proprio bene e il '96 forse poteva dare di più.


Parzialmente OT.
Quest'anno, durante la mia solita gitarella langarola, parlando con Mauro Mascarello, mi diceva che i '96 hanno preso una strana curva evolutiva, secondo lui declineranno senza essersi mai realmente aperti. Parlava principalmente dei suoi vini, ma anche in linea più generale dei barolo di quell'annata.
Non lo posso dimostrare qui, ma è una tesi che io sostengo da tempo, sulla base di ciò che ho bevuto, a volte anche scontrandomi con opinioni totalmente divergenti di amici bevitori, e mi ha fatto un certo piacere sentir dire le stesse cose da un produttore che io considero al vertice della denominazione.


No dai, che Mascarello pensi questo dei suoi vini ha dell'incredibile........
Posso capirlo se si riferisce al Ca d'Morissio, che è talmente duro che forse non si distenderà mai, ma il Monprivato 96 è a mio parere una delle versioni più luminose della sua storia, uno dei capioni dell'annata come quasi sempre accade se le bottiglie sono a posto, e in assoluto un grandisssssimo vino!
Poi che io abbia anche un'opinione completamente diversa sull'annata è un altro discorso! :wink:


Non ci potrei giurare Paolo, può darsi anche che si riferisse solo al Ca' Morissio. Io col Monprivato '96 non sono mai riuscito a godere, ne ho bevuta qualcuna e sarò stato particolarmente sfortunato, ma per la mia esperienza non c'è bisogno di scomodare l'89 e la '90 per trovare di meglio.
Più in generale sulla '96 non ho bevuto il Monfortino(purtroppo), e l'unico vino che mi ha fatto davvero cappottare è stato la rossa di Giacosa.
La mia sensazione dell'annata è che manchi un po' di poesia.
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Andyele
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Re: CRONACHE D'OSTERIA

Messaggioda Andyele » 27 dic 2012 17:11

paperofranco ha scritto:Più in generale sulla '96 non ho bevuto il Monfortino(purtroppo)


E capirai deh, cosa è?... mi pare un 85 punti no?
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Re: CRONACHE D'OSTERIA

Messaggioda barone79 » 27 dic 2012 20:18

l'oste ha scritto:
barone79 ha scritto:mi dici 2 note del clos st denis 2001 dujac?
l'ho bevuto proprio una settimana e son curioso di sapere come era il tuo :D

C'era equilibrio, poi equilibrio e ancora equilibrio.
Naso e bocca parevano una cosa sola, il frutto/radice rosso, la cola e una nota di sangue dolce al naso ritornavano puntuali al palato e in retrogusto. Rispetto ad altre espressioni più sensuali del pinot noir, non ci sono la parata di incenso e fruttini ma, complice anche l'annata (il 2002 e 2003 erano più "tondi" e caldi) offre erbe aromatiche, sottobosco e una verticalità acida notevole.
Ho pensato che il Clos St.Denis è proprio un vino di Morey, nel senso più esemplare ed elevato perchè senza le rusticità e il sorso grosso che molto spesso caratterizzano quel terroir.

mi ritrovo abbastanza nelle tue note....
al naso l'ho trovato leggermente piu cupo rispetto al mio standard e come dici tu senza il solito soffio di fruttini croccanti....
in qualche snasata ci ho sentito qualche leggera nota verde(le tue erbe aromatiche?) per nulla disturbante(magari per via dei raspi :oops: ?)
la bocca è la cosa che mi ha colpito di piu,una beva incredibile,sembrava un succo di frutta per come andava giu morbido e senza alcun spigolo,caratteristica che ho ritrovato anche,seppur con le dovute proporzioni, nel suo morey village 07....
veramente un bel vino....
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Re: CRONACHE D'OSTERIA

Messaggioda l'oste » 28 dic 2012 15:27

barone79 ha scritto:
l'oste ha scritto:
barone79 ha scritto:mi dici 2 note del clos st denis 2001 dujac?
l'ho bevuto proprio una settimana e son curioso di sapere come era il tuo :D

C'era equilibrio, poi equilibrio e ancora equilibrio.
Naso e bocca parevano una cosa sola, il frutto/radice rosso, la cola e una nota di sangue dolce al naso ritornavano puntuali al palato e in retrogusto. Rispetto ad altre espressioni più sensuali del pinot noir, non ci sono la parata di incenso e fruttini ma, complice anche l'annata (il 2002 e 2003 erano più "tondi" e caldi) offre erbe aromatiche, sottobosco e una verticalità acida notevole.
Ho pensato che il Clos St.Denis è proprio un vino di Morey, nel senso più esemplare ed elevato perchè senza le rusticità e il sorso grosso che molto spesso caratterizzano quel terroir.

mi ritrovo abbastanza nelle tue note....
al naso l'ho trovato leggermente piu cupo rispetto al mio standard e come dici tu senza il solito soffio di fruttini croccanti....
in qualche snasata ci ho sentito qualche leggera nota verde(le tue erbe aromatiche?) per nulla disturbante(magari per via dei raspi :oops: ?)
la bocca è la cosa che mi ha colpito di piu,una beva incredibile,sembrava un succo di frutta per come andava giu morbido e senza alcun spigolo,caratteristica che ho ritrovato anche,seppur con le dovute proporzioni, nel suo morey village 07....
veramente un bel vino....

Dujac è un domaine che amo molto e per il mio "bevuto" ha tra i suoi plus la grande pulizia olfattiva e la scorrevolezza in bocca. Questo nonostante il terroir di Morey con altri produttori non sempre offre le stesse sensazioni.
Viene inserito tra i produttori che diraspano poco o niente, quindi in gioventù ed in evoluzione alcuni vini mostrano qualche leggera nota tra il verde e il tannico, ma credo sia più un aspetto connotante e come dici non disturbante.
Qualche anno fa durante una visita, il padre ci raccontava di essere sempre stato un sostenitore di metodi tradizionali e poco interventisti e di avere una particolare attenzione all'uso e alla tostatura leggera del legno nuovo.
Non è un produttore iper storico, Jacques Seysses ha comprato le vigne nella metà degli anni '60, e da quanto so (e per il piacere provato bevendoli), le sue parcelle migliori sono nel Clos St.Denis e Clos de la Roche (stupendo il suo '95).
Possiede poi molte vigne in varie appellations, Il Morey village è sempre una gran bella bottiglia ad un prezzo accettabile come l'altro Morey 1er "generico" e il Monts Luisants, ricordo buono anche il suo Gevrey Aux Combottes, un 1er cru che a sud confina proprio con il clos de la Roche. Mi manca putroppo il suo 1er di Chambolle Les Gruenchers a parte dalla botte, non ho ancora provato il Bonnes Mares (che mi han detto meritevole ma BM è Grand Cru per il quale non riesco a fare follie economiche) e del Beaux Monts ne fa davvero poco che non ho mai visto una bottiglia.
Per le due volte bevuto, non ho invece avuto grandi emozioni dal suo Echezeaux nonostante si riconosca la "mano pulita".
Non importa chi sarà l'ultimo a spegnere la luce. E' già buio.


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Re: CRONACHE D'OSTERIA

Messaggioda marwine » 28 dic 2012 16:23

l'oste ha scritto:- Pandoro (questo però l'ho comprato).


Quale?

Auguri :wink:
I'm a Veronese man in Bassan

I VOSTRI ETILOMETRI NON FERMERANNO LA NOSTRA SETE (N/≡\V)

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Re: CRONACHE D'OSTERIA

Messaggioda l'oste » 28 dic 2012 18:02

marwine ha scritto:
l'oste ha scritto:- Pandoro (questo però l'ho comprato).


Quale?

Auguri :wink:

Il Millecinquecento Grammi di Paluani.
Piaciuto, per quanto ne capisco.
Non importa chi sarà l'ultimo a spegnere la luce. E' già buio.


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Re: CRONACHE D'OSTERIA

Messaggioda marwine » 28 dic 2012 20:30

l'oste ha scritto:
marwine ha scritto:
l'oste ha scritto:- Pandoro (questo però l'ho comprato).


Quale?

Auguri :wink:

Il Millecinquecento Grammi di Paluani.
Piaciuto, per quanto ne capisco.


Se è piaciuto a te,deve essere buono (ne capisci...) :wink:
Ti capitasse di averne voglia ancora,prova Melegatti,o Bauli.
Ovviamente,temperatura ambiente,zucchero a velo sopra e poi sacchetto vicino a fonte di calore per 10 min :wink:
I'm a Veronese man in Bassan

I VOSTRI ETILOMETRI NON FERMERANNO LA NOSTRA SETE (N/≡\V)

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Re: CRONACHE D'OSTERIA

Messaggioda barone79 » 28 dic 2012 21:13

l'oste ha scritto:
barone79 ha scritto:
l'oste ha scritto:
barone79 ha scritto:mi dici 2 note del clos st denis 2001 dujac?
l'ho bevuto proprio una settimana e son curioso di sapere come era il tuo :D

C'era equilibrio, poi equilibrio e ancora equilibrio.
Naso e bocca parevano una cosa sola, il frutto/radice rosso, la cola e una nota di sangue dolce al naso ritornavano puntuali al palato e in retrogusto. Rispetto ad altre espressioni più sensuali del pinot noir, non ci sono la parata di incenso e fruttini ma, complice anche l'annata (il 2002 e 2003 erano più "tondi" e caldi) offre erbe aromatiche, sottobosco e una verticalità acida notevole.
Ho pensato che il Clos St.Denis è proprio un vino di Morey, nel senso più esemplare ed elevato perchè senza le rusticità e il sorso grosso che molto spesso caratterizzano quel terroir.

mi ritrovo abbastanza nelle tue note....
al naso l'ho trovato leggermente piu cupo rispetto al mio standard e come dici tu senza il solito soffio di fruttini croccanti....
in qualche snasata ci ho sentito qualche leggera nota verde(le tue erbe aromatiche?) per nulla disturbante(magari per via dei raspi :oops: ?)
la bocca è la cosa che mi ha colpito di piu,una beva incredibile,sembrava un succo di frutta per come andava giu morbido e senza alcun spigolo,caratteristica che ho ritrovato anche,seppur con le dovute proporzioni, nel suo morey village 07....
veramente un bel vino....

Dujac è un domaine che amo molto e per il mio "bevuto" ha tra i suoi plus la grande pulizia olfattiva e la scorrevolezza in bocca. Questo nonostante il terroir di Morey con altri produttori non sempre offre le stesse sensazioni.
Viene inserito tra i produttori che diraspano poco o niente, quindi in gioventù ed in evoluzione alcuni vini mostrano qualche leggera nota tra il verde e il tannico, ma credo sia più un aspetto connotante e come dici non disturbante.
Qualche anno fa durante una visita, il padre ci raccontava di essere sempre stato un sostenitore di metodi tradizionali e poco interventisti e di avere una particolare attenzione all'uso e alla tostatura leggera del legno nuovo.
Non è un produttore iper storico, Jacques Seysses ha comprato le vigne nella metà degli anni '60, e da quanto so (e per il piacere provato bevendoli), le sue parcelle migliori sono nel Clos St.Denis e Clos de la Roche (stupendo il suo '95).
Possiede poi molte vigne in varie appellations, Il Morey village è sempre una gran bella bottiglia ad un prezzo accettabile come l'altro Morey 1er "generico" e il Monts Luisants, ricordo buono anche il suo Gevrey Aux Combottes, un 1er cru che a sud confina proprio con il clos de la Roche. Mi manca putroppo il suo 1er di Chambolle Les Gruenchers a parte dalla botte, non ho ancora provato il Bonnes Mares (che mi han detto meritevole ma BM è Grand Cru per il quale non riesco a fare follie economiche) e del Beaux Monts ne fa davvero poco che non ho mai visto una bottiglia.
Per le due volte bevuto, non ho invece avuto grandi emozioni dal suo Echezeaux nonostante si riconosca la "mano pulita".

grazie per l'interessante resoconto :wink:
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Re: CRONACHE D'OSTERIA

Messaggioda l'oste » 28 dic 2012 23:21

marwine ha scritto:
l'oste ha scritto:
marwine ha scritto:
l'oste ha scritto:- Pandoro (questo però l'ho comprato).


Quale?

Auguri :wink:

Il Millecinquecento Grammi di Paluani.
Piaciuto, per quanto ne capisco.


Se è piaciuto a te,deve essere buono (ne capisci...) :wink:
Ti capitasse di averne voglia ancora,prova Melegatti,o Bauli.
Ovviamente,temperatura ambiente,zucchero a velo sopra e poi sacchetto vicino a fonte di calore per 10 min :wink:

Auguroni anche a te Marco e a tutta la famiglia.
Più che capirne di pandoro ne mangio parecchio, anche la mattina una fetta nel latte per me "fa Natale".
Bauli è la passione della mia metà, buonissimo, con una pasta più "compatta" di Paluani.
Il Millecinquecento Grammi -nomen omen- è veramente imponente tanto da avere in confezione ben due buste di zucchero a velo. Dopo la zuccheratura ho messo il sacchetto sul tavolino davanti al camino e -anche se so che non è da puristi ma da vero goloso- ho preparato una crema uova, zucchero e mascarpone (con un quid di marsala) per accompagnarlo.
Non importa chi sarà l'ultimo a spegnere la luce. E' già buio.


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Re: CRONACHE D'OSTERIA

Messaggioda andrea » 29 dic 2012 00:24

provate il pandoro di Eataly, altra categoria.....
Ti amo Licia!!!
mangè mangè nu sèi chi ve mangià

Spedisco entro 5 giorni lavorativi, sempre che riesca a trovare i vini nel casino della mia cantina
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Re: CRONACHE D'OSTERIA

Messaggioda l'oste » 17 feb 2013 03:54

Serata con famiglie di amici, un orecchio sulle canzonette, un occhio sulle gesta di Totti, la bocca impegnata con terrina di patè con fegatini di pollo e faraona, seppioline ripiene gratinate servite su uno specchio di fondutina di toma, tagliatelle fatte in casa al ragè bolognese "doc", muffins al cioccolato con crema al mascarpone.

Pinot Gris Rotenberg 2008 Domaine Zind-Humbrecht, siccome conosco meno i bianchi e la zona in genere, l'appassionato che lo ha portato mi dice di non aspettarmi un'epifania, che è un cru minore, del vitigno considerato a torto "minore" tra gli alsaziani eccetera. Profumi dolci ed esotici ma con alte dosi di mineralità, bocca più secca di quanto aspettassi, grazie ad un bell'equilibro tra dolcezza e acidità. Alla faccia, se questo era un gradino basso potrei avere una seria anche se breve deriva per l'Alsazia. Piaciuto.

Taurasi 1992 Mastroberardino, l'ultima che mi restava di un sestetto contradditorio, tre piaciute, due quasi parecchio scollinate. Forse questa ha voltuto chiudere in bellezza, nonostante un corredo aromatico sussurrato più che gridato, ha mostrato descrittori che ricordano un Volnay del sud, che ti avvicinano al vino teneramente, si sente l'eco del grande terroir che potrebbe essere e che è stato, come un malinconico monito per non dimenticare. In bocca c'è una ventata iniziale di vellutata di tannin-ini in un corpo esile ma nervoso, più profondo che lungo di persistenza. Piaciuto proprio.

Chateau Vieux Labarthe 2008 St Emilion, niente di tracendentale, vino quasi da daily glass, eppure non ha niente di sbagliato, di imitazione o banalità, solo un corpo un po' medio magro. Naso mentolato e tabaccoso, frutto scuro ma mai surmaturo, bocca che beve agile e sente i ritorni aromatici con una discreta presenza di secondi sul palato. Q/p. Piaciuto.

Pommard 1er cru Les Rugiens 2005 Voillot, inizia a distendere i profumi dopo quasi mezz'ora di bicchiere, ma poi non si ferma più : grande classe, pulizia, distinzione tra frutto, terra e spezie. Bocca drittissima e piena, tumultuosa e gourmand con una giovane corazza. Colonizza il palato per un minuto pieno. Mi sa che i borgogna 2005 sono chiusi finchè non li si apre. Piaciuto proprio.

C'era anche un buon verduzzo dolce di un produttore noto, ma sono troppo cotto adesso per ricordare il nome o scendere a controllare sul vuoto nel cassoncino del vetro...
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Re: CRONACHE D'OSTERIA

Messaggioda l'oste » 05 mar 2013 13:36

Nel weekend alcune bottiglie e qualche interessante sperimentazione in cucina.
In sintesi :

Cirò 2008 A' Vita, piaciuto
Montevertine 2009, piaciuto proprio
Ladoix 2007 Chicotot, piacicchiato

Mi vorrei invece dilungare solo su una bottiglia, tipologia e zona:

La Rioja Alta Gran Reserva 904 1998
Naso di notevoli sentori marini, delicatamente salmastri, poi rotenando il tempo nel bicchiere escono spezie, un leggero tabacco, fumè forse da tostatura del legno e c'è anche un frutto ancora fresco e goloso, che torna e si prende il palato in modo discretamente ampio. L'annata '98 in Rioja è considerata eccellente e nella mia bottiglia l'evoluzione del vino è ancora lenta ma disponibile già oggi, il liquido non "gratta", stringe delicatamente nel finale e sulla lingua senti l'energia ordinata del vino e una discreta persistenza in cui torna un frutto sotto spirito. Piaciuto un bel po'.

Quando come domenica bevo un vino come questo, mi chiedo davvero perchè la Spagna non susciti lo stesso interesse, passione e diffusione per i vini rossi, nonostante quando poi li si beva ci si accorga della bontà e qualità del tempranillo (e garnacha) come vitigno e della ricchezza e valore di suolo e microclima in Rioja, Ribera, Navarra o Priorat.
I produttori di alto livello sono una decina, quelli medio alti molti di più, i vini non costano uno sproposito, invecchiano benissmo, hanno notevole potenziale di abbinamento con il cibo.
Forse la Spagna non è ancora stata scoperta dalle varie "mode" forumistiche che negli anni hanno geograficamente toccato di tutto pur di rivelare un "vitigno talento" e a volte alcune "mode" scoprono l'acqua calda spacciandola per pozione magica new age.
Quien sabe?
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Re: CRONACHE D'OSTERIA

Messaggioda vinogodi » 05 mar 2013 14:57

l'oste ha scritto:Nel weekend alcune bottiglie e qualche interessante sperimentazione in cucina.
In sintesi :

Cirò 2008 A' Vita, piaciuto
Montevertine 2009, piaciuto proprio
Ladoix 2007 Chicotot, piacicchiato

Mi vorrei invece dilungare solo su una bottiglia, tipologia e zona:

La Rioja Alta Gran Reserva 904 1998
Naso di notevoli sentori marini, delicatamente salmastri, poi rotenando il tempo nel bicchiere escono spezie, un leggero tabacco, fumè forse da tostatura del legno e c'è anche un frutto ancora fresco e goloso, che torna e si prende il palato in modo discretamente ampio. L'annata '98 in Rioja è considerata eccellente e nella mia bottiglia l'evoluzione del vino è ancora lenta ma disponibile già oggi, il liquido non "gratta", stringe delicatamente nel finale e sulla lingua senti l'energia ordinata del vino e una discreta persistenza in cui torna un frutto sotto spirito. Piaciuto un bel po'.

Quando come domenica bevo un vino come questo, mi chiedo davvero perchè la Spagna non susciti lo stesso interesse, passione e diffusione per i vini rossi, nonostante quando poi li si beva ci si accorga della bontà e qualità del tempranillo (e garnacha) come vitigno e della ricchezza e valore di suolo e microclima in Rioja, Ribera, Navarra o Priorat.
I produttori di alto livello sono una decina, quelli medio alti molti di più, i vini non costano uno sproposito, invecchiano benissmo, hanno notevole potenziale di abbinamento con il cibo.
Forse la Spagna non è ancora stata scoperta dalle varie "mode" forumistiche che negli anni hanno geograficamente toccato di tutto pur di rivelare un "vitigno talento" e a volte alcune "mode" scoprono l'acqua calda spacciandola per pozione magica new age.
Quien sabe?
..nella "media" forumistica hai ragione; personalemnte è una delle mie passioni da tempo immemorabile. Domenica 24 Marzo ce ne sarà l'ennesima dimostrazione... 8)
Ultima modifica di vinogodi il 05 mar 2013 16:59, modificato 1 volta in totale.
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Re: CRONACHE D'OSTERIA

Messaggioda ugc » 05 mar 2013 15:48

l'oste ha scritto:Quando come domenica bevo un vino come questo, mi chiedo davvero perchè la Spagna non susciti lo stesso interesse, passione e diffusione per i vini rossi, nonostante quando poi li si beva ci si accorga della bontà e qualità del tempranillo (e garnacha) come vitigno e della ricchezza e valore di suolo e microclima in Rioja, Ribera, Navarra o Priorat.
I produttori di alto livello sono una decina, quelli medio alti molti di più, i vini non costano uno sproposito, invecchiano benissmo, hanno notevole potenziale di abbinamento con il cibo.
Forse la Spagna non è ancora stata scoperta dalle varie "mode" forumistiche che negli anni hanno geograficamente toccato di tutto pur di rivelare un "vitigno talento" e a volte alcune "mode" scoprono l'acqua calda spacciandola per pozione magica new age.
Quien sabe?

Nei paesi non produttori di vino, almeno in Europa, la Spagna ricopre sicuramente un ruolo non marginale. Chiaramente da noi già i franzosi hanno "difficoltà", specie se escludiamo Bordeaux e Borgogna, quindi la cosa non mi stupisce più di tanto...poi magari fra qualche anno come dici tu scoppierà la moda, per intanto godiamoci le chicche che son rimaste ancora a prezzi umani. :D
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et c'est l'autre que je préfère, il n'a rien dit, mais il me plaît.
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Re: CRONACHE D'OSTERIA

Messaggioda paperofranco » 05 mar 2013 16:43

ugc ha scritto:
l'oste ha scritto:Quando come domenica bevo un vino come questo, mi chiedo davvero perchè la Spagna non susciti lo stesso interesse, passione e diffusione per i vini rossi, nonostante quando poi li si beva ci si accorga della bontà e qualità del tempranillo (e garnacha) come vitigno e della ricchezza e valore di suolo e microclima in Rioja, Ribera, Navarra o Priorat.
I produttori di alto livello sono una decina, quelli medio alti molti di più, i vini non costano uno sproposito, invecchiano benissmo, hanno notevole potenziale di abbinamento con il cibo.
Forse la Spagna non è ancora stata scoperta dalle varie "mode" forumistiche che negli anni hanno geograficamente toccato di tutto pur di rivelare un "vitigno talento" e a volte alcune "mode" scoprono l'acqua calda spacciandola per pozione magica new age.
Quien sabe?

Nei paesi non produttori di vino, almeno in Europa, la Spagna ricopre sicuramente un ruolo non marginale. Chiaramente da noi già i franzosi hanno "difficoltà", specie se escludiamo Bordeaux e Borgogna, quindi la cosa non mi stupisce più di tanto...poi magari fra qualche anno come dici tu scoppierà la moda, per intanto godiamoci le chicche che son rimaste ancora a prezzi umani. :D


Ma forse sarà che si trovano ancora poco da noi, un po' com'era la Borgogna o la Francia in generale una decina d'anni fa e oltre, no?
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Re: CRONACHE D'OSTERIA

Messaggioda ugc » 05 mar 2013 16:49

paperofranco ha scritto:
ugc ha scritto:
l'oste ha scritto:Quando come domenica bevo un vino come questo, mi chiedo davvero perchè la Spagna non susciti lo stesso interesse, passione e diffusione per i vini rossi, nonostante quando poi li si beva ci si accorga della bontà e qualità del tempranillo (e garnacha) come vitigno e della ricchezza e valore di suolo e microclima in Rioja, Ribera, Navarra o Priorat.
I produttori di alto livello sono una decina, quelli medio alti molti di più, i vini non costano uno sproposito, invecchiano benissmo, hanno notevole potenziale di abbinamento con il cibo.
Forse la Spagna non è ancora stata scoperta dalle varie "mode" forumistiche che negli anni hanno geograficamente toccato di tutto pur di rivelare un "vitigno talento" e a volte alcune "mode" scoprono l'acqua calda spacciandola per pozione magica new age.
Quien sabe?

Nei paesi non produttori di vino, almeno in Europa, la Spagna ricopre sicuramente un ruolo non marginale. Chiaramente da noi già i franzosi hanno "difficoltà", specie se escludiamo Bordeaux e Borgogna, quindi la cosa non mi stupisce più di tanto...poi magari fra qualche anno come dici tu scoppierà la moda, per intanto godiamoci le chicche che son rimaste ancora a prezzi umani. :D

Ma forse sarà che si trovano ancora poco da noi, un po' com'era la Borgogna o la Francia in generale una decina d'anni fa e oltre, no?

È chiaro che la domanda è scarsa anche perché l'offerta non brilla per intraprendenza. Però dubito che anche a fronte di un marketing spinto di vini spagnoli la domanda che inevitabilmente si verrebbe a creare sia poi così significativa...alla fine, almeno nel campo dell'alimentazione, ci piaccion sempre più le mogli e i buoi de' noáltri :D
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Re: CRONACHE D'OSTERIA

Messaggioda l'oste » 05 mar 2013 17:21

paperofranco ha scritto:
ugc ha scritto:
l'oste ha scritto:Quando come domenica bevo un vino come questo, mi chiedo davvero perchè la Spagna non susciti lo stesso interesse, passione e diffusione per i vini rossi, nonostante quando poi li si beva ci si accorga della bontà e qualità del tempranillo (e garnacha) come vitigno e della ricchezza e valore di suolo e microclima in Rioja, Ribera, Navarra o Priorat.
I produttori di alto livello sono una decina, quelli medio alti molti di più, i vini non costano uno sproposito, invecchiano benissmo, hanno notevole potenziale di abbinamento con il cibo.
Forse la Spagna non è ancora stata scoperta dalle varie "mode" forumistiche che negli anni hanno geograficamente toccato di tutto pur di rivelare un "vitigno talento" e a volte alcune "mode" scoprono l'acqua calda spacciandola per pozione magica new age.
Quien sabe?

Nei paesi non produttori di vino, almeno in Europa, la Spagna ricopre sicuramente un ruolo non marginale. Chiaramente da noi già i franzosi hanno "difficoltà", specie se escludiamo Bordeaux e Borgogna, quindi la cosa non mi stupisce più di tanto...poi magari fra qualche anno come dici tu scoppierà la moda, per intanto godiamoci le chicche che son rimaste ancora a prezzi umani. :D


Ma forse sarà che si trovano ancora poco da noi, un po' com'era la Borgogna o la Francia in generale una decina d'anni fa e oltre, no?

Sulla reperibilità può essere, però anche quando i Bordeaux e i Borgogna non si trovavano così facilmente la loro fama e nomea era comunque riconosciuta.
Per i vini spagnoli invece, se si eccettuano i cinque superfamosi (Vega Sicilia, Pesquera, Pingus, Alvaro Palacio, Lopez de Heredia) sul resto della penisola iberica secondo me non se ne parla e non se ne bevono abbastanza.
Ma alla fine come dice ugc, meglio così, resterà una nicchia dove per bere bene (e far invecchiare meglio) non si dovranno spendere cifre da follia.
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Re: CRONACHE D'OSTERIA

Messaggioda vinogodi » 05 mar 2013 17:30

l'oste ha scritto:... meglio così, resterà una nicchia dove per bere bene (e far invecchiare meglio) non si dovranno spendere cifre da follia...
...vero... infatti, fra quelli che citi, Unico (compresa Réserva Especial) , Pingus, Ermita e Janus non costano proprio un cazzo... :lol:
PS: ma nache Grandes Anadas di Artadi oppure gli antichi Gran Réserva di Martinez Laquesta , le Réserva di Doix o la Reserva Réal di Torres ... insomma, tutti vinelli che i 100 Euri li hanno scavallati da tempo... :lol:
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Re: CRONACHE D'OSTERIA

Messaggioda l'oste » 05 mar 2013 17:40

vinogodi ha scritto:
l'oste ha scritto:... meglio così, resterà una nicchia dove per bere bene (e far invecchiare meglio) non si dovranno spendere cifre da follia...
...vero... infatti, fra quelli che citi, Unico (compresa Réserva Especial) , Pingus, Ermita e Janus non costano proprio un cazzo... :lol:
PS: ma nache Grandes Anadas di Artadi oppure gli antichi Gran Réserva di Martinez Laquesta , le Réserva di Doix o la Reserva Réal di Torres ... insomma, tutti vinelli che i 100 Euri li hanno scavallati da tempo... :lol:

Ovviamente mi riferivo ai meno noti (non che Lopez o Rioja Alta non lo siano, ma costano molto sotto ai 100 €) e agli emergenti low cost (la Navarra, ah la Navarra).
Se citi i grandi ovviamente i prezzi salgono, ma se fai comunque la proporzione tra quanto costa e quanto ti offre qualitativamente (e come costanza) un top spanish da 150 euri e poi rapporti la stessa cifra a qualsiasi annata di un qualsiasi Deuxieme cru di Gironda, forse avanzi ancora qualcosa per prendere una cassettina di base...
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Re: CRONACHE D'OSTERIA

Messaggioda paperofranco » 05 mar 2013 22:22

l'oste ha scritto:
vinogodi ha scritto:
l'oste ha scritto:... meglio così, resterà una nicchia dove per bere bene (e far invecchiare meglio) non si dovranno spendere cifre da follia...
...vero... infatti, fra quelli che citi, Unico (compresa Réserva Especial) , Pingus, Ermita e Janus non costano proprio un cazzo... :lol:
PS: ma nache Grandes Anadas di Artadi oppure gli antichi Gran Réserva di Martinez Laquesta , le Réserva di Doix o la Reserva Réal di Torres ... insomma, tutti vinelli che i 100 Euri li hanno scavallati da tempo... :lol:

Ovviamente mi riferivo ai meno noti (non che Lopez o Rioja Alta non lo siano, ma costano molto sotto ai 100 €) e agli emergenti low cost (la Navarra, ah la Navarra).
Se citi i grandi ovviamente i prezzi salgono, ma se fai comunque la proporzione tra quanto costa e quanto ti offre qualitativamente (e come costanza) un top spanish da 150 euri e poi rapporti la stessa cifra a qualsiasi annata di un qualsiasi Deuxieme cru di Gironda, forse avanzi ancora qualcosa per prendere una cassettina di base...


Quindi Rioja Alta è il produttore, e io che stavo per chiedere di chi era quel vino, ......accidenta' a' contadini..... :mrgreen:
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Re: CRONACHE D'OSTERIA

Messaggioda l'oste » 06 mar 2013 00:26

paperofranco ha scritto:
l'oste ha scritto:Ovviamente mi riferivo ai meno noti (non che Lopez o Rioja Alta non lo siano, ma costano molto sotto ai 100 €) e agli emergenti low cost (la Navarra, ah la Navarra).
Se citi i grandi ovviamente i prezzi salgono, ma se fai comunque la proporzione tra quanto costa e quanto ti offre qualitativamente (e come costanza) un top spanish da 150 euri e poi rapporti la stessa cifra a qualsiasi annata di un qualsiasi Deuxieme cru di Gironda, forse avanzi ancora qualcosa per prendere una cassettina di base...


Quindi Rioja Alta è il produttore, e io che stavo per chiedere di chi era quel vino, ......accidenta' a' contadini..... :mrgreen:

Si, La Rioja Alta S.A. è uno dei produttori storici di Haro insieme a Lopez de Heredia, importante notare che entrambe le aziende sono state fondate a fine '800.
Haro è forse la zona, il terroir, più nobile e con il microclima più vocato di Spagna e mi ricorda vagamente la striscia della Borgogna a livello pedoclimatico. E' famosa in questa cittadina la "batalla del vino", che si tiene ogni anno a giugno e durante la quale i cittadini si tirano litrate di vino rosso, per onorare e ricordare una vecchia battaglia della tradizione.

Il Gran Reserva 904 è il loro "secondo" vino, all'uscita costa intorno ai 30 €, lungo potenziale d'invecchiamento (con alcuni forumisti ne abbiamo bevute di integre e molto buone degli anni '80).
Sia il GR 904 che il GR 890 sono un inno al tempranillo che arriva al 90/95% dell'uvaggio, il resto un saldo di graciano (lontano parente del cannonau) un'uva fortemente e finemente aromatica e il mazuelo (ovvero cariñena, parente molto stretta del carignano) utilizzato invece perchè "da' colore". Un uvaggio che ricorda un po' quello che capita al sangiovese chiantigiano "coadiuvato" da colorino e canaiolo.
Un'altro ottimo vino della Rioja Alta è il Viña Ardanza, (80% tempranillo 20% garnacha cioè grenache).
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Re: CRONACHE D'OSTERIA

Messaggioda paperofranco » 06 mar 2013 13:08

l'oste ha scritto:
paperofranco ha scritto:
l'oste ha scritto:Ovviamente mi riferivo ai meno noti (non che Lopez o Rioja Alta non lo siano, ma costano molto sotto ai 100 €) e agli emergenti low cost (la Navarra, ah la Navarra).
Se citi i grandi ovviamente i prezzi salgono, ma se fai comunque la proporzione tra quanto costa e quanto ti offre qualitativamente (e come costanza) un top spanish da 150 euri e poi rapporti la stessa cifra a qualsiasi annata di un qualsiasi Deuxieme cru di Gironda, forse avanzi ancora qualcosa per prendere una cassettina di base...


Quindi Rioja Alta è il produttore, e io che stavo per chiedere di chi era quel vino, ......accidenta' a' contadini..... :mrgreen:

Si, La Rioja Alta S.A. è uno dei produttori storici di Haro insieme a Lopez de Heredia, importante notare che entrambe le aziende sono state fondate a fine '800.
Haro è forse la zona, il terroir, più nobile e con il microclima più vocato di Spagna e mi ricorda vagamente la striscia della Borgogna a livello pedoclimatico. E' famosa in questa cittadina la "batalla del vino", che si tiene ogni anno a giugno e durante la quale i cittadini si tirano litrate di vino rosso, per onorare e ricordare una vecchia battaglia della tradizione.

Il Gran Reserva 904 è il loro "secondo" vino, all'uscita costa intorno ai 30 €, lungo potenziale d'invecchiamento (con alcuni forumisti ne abbiamo bevute di integre e molto buone degli anni '80).
Sia il GR 904 che il GR 890 sono un inno al tempranillo che arriva al 90/95% dell'uvaggio, il resto un saldo di graciano (lontano parente del cannonau) un'uva fortemente e finemente aromatica e il mazuelo (ovvero cariñena, parente molto stretta del carignano) utilizzato invece perchè "da' colore". Un uvaggio che ricorda un po' quello che capita al sangiovese chiantigiano "coadiuvato" da colorino e canaiolo.
Un'altro ottimo vino della Rioja Alta è il Viña Ardanza, (80% tempranillo 20% garnacha cioè grenache).


Gracias :wink: .
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Re: CRONACHE D'OSTERIA

Messaggioda l'oste » 06 mar 2013 23:37

paperofranco ha scritto:
l'oste ha scritto:
paperofranco ha scritto:
l'oste ha scritto:Ovviamente mi riferivo ai meno noti (non che Lopez o Rioja Alta non lo siano, ma costano molto sotto ai 100 €) e agli emergenti low cost (la Navarra, ah la Navarra).
Se citi i grandi ovviamente i prezzi salgono, ma se fai comunque la proporzione tra quanto costa e quanto ti offre qualitativamente (e come costanza) un top spanish da 150 euri e poi rapporti la stessa cifra a qualsiasi annata di un qualsiasi Deuxieme cru di Gironda, forse avanzi ancora qualcosa per prendere una cassettina di base...


Quindi Rioja Alta è il produttore, e io che stavo per chiedere di chi era quel vino, ......accidenta' a' contadini..... :mrgreen:

Si, La Rioja Alta S.A. è uno dei produttori storici di Haro insieme a Lopez de Heredia, importante notare che entrambe le aziende sono state fondate a fine '800.
Haro è forse la zona, il terroir, più nobile e con il microclima più vocato di Spagna e mi ricorda vagamente la striscia della Borgogna a livello pedoclimatico. E' famosa in questa cittadina la "batalla del vino", che si tiene ogni anno a giugno e durante la quale i cittadini si tirano litrate di vino rosso, per onorare e ricordare una vecchia battaglia della tradizione.

Il Gran Reserva 904 è il loro "secondo" vino, all'uscita costa intorno ai 30 €, lungo potenziale d'invecchiamento (con alcuni forumisti ne abbiamo bevute di integre e molto buone degli anni '80).
Sia il GR 904 che il GR 890 sono un inno al tempranillo che arriva al 90/95% dell'uvaggio, il resto un saldo di graciano (lontano parente del cannonau) un'uva fortemente e finemente aromatica e il mazuelo (ovvero cariñena, parente molto stretta del carignano) utilizzato invece perchè "da' colore". Un uvaggio che ricorda un po' quello che capita al sangiovese chiantigiano "coadiuvato" da colorino e canaiolo.
Un'altro ottimo vino della Rioja Alta è il Viña Ardanza, (80% tempranillo 20% garnacha cioè grenache).


Gracias :wink: .

De nada, es un plazer.
Tornando ai vini spagnoli, sono convinto che il Vega Sicilia Unico sia il più grande vino iberico (per costanza qualitativa, profondità di annate, potenziale di invecchiamento tendente ad infinito ecc) e tra i top wines planetari.
In questa categoria direi che sia quello che ha anche il miglior rapporto qualità/prezzo (il '99 per esempio l'ho pagato 125€ due anni fa).
Mi sa che la prossima bolla specula-vino sarà del Vega Sicilia...
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Re: CRONACHE D'OSTERIA

Messaggioda paperofranco » 07 mar 2013 11:07

l'oste ha scritto:[
De nada, es un plazer.
Tornando ai vini spagnoli, sono convinto che il Vega Sicilia Unico sia il più grande vino iberico (per costanza qualitativa, profondità di annate, potenziale di invecchiamento tendente ad infinito ecc) e tra i top wines planetari.
In questa categoria direi che sia quello che ha anche il miglior rapporto qualità/prezzo (il '99 per esempio l'ho pagato 125€ due anni fa).
Mi sa che la prossima bolla specula-vino sarà del Vega Sicilia...


So che è antipatico autoquotarsi ma riporto su una mia semplice nota di qualche tempo fa:

24 apr 2012 08:39

Vega Sicilia Unico 1991.
Per me è stata la sorpresa della serata, anche perché non l’avevo mai bevuto. Un vino colto forse nel suo momento migliore: “tende” sicuramente al Bordeaux, come impostazione e profilo aromatico, ma ha una personalità tutta sua. Austero, elegante, vellutato, profondo, lunghissimo. Un grande vino di classe.
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Re: CRONACHE D'OSTERIA

Messaggioda ugc » 07 mar 2013 11:37

l'oste ha scritto:Tornando ai vini spagnoli, sono convinto che il Vega Sicilia Unico sia il più grande vino iberico (per costanza qualitativa, profondità di annate, potenziale di invecchiamento tendente ad infinito ecc) e tra i top wines planetari.

Credo tu non sia il solo a pensarlo :wink:
l'oste ha scritto:In questa categoria direi che sia quello che ha anche il miglior rapporto qualità/prezzo (il '99 per esempio l'ho pagato 125€ due anni fa).
Mi sa che la prossima bolla specula-vino sarà del Vega Sicilia...

Non mi pronuncio sul q/p, ma dovessi scommettere non credo vi sarà un aumento eccessivo (aka bolla speculativa) dell'Unico nei prossimi anni. Secondo me saranno altri i vini a salire, ma staremo a vedere...
Rien n'y fait, menace ou prière, l'un parle bien, l'autre se tait;
et c'est l'autre que je préfère, il n'a rien dit, mais il me plaît.

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