CRONACHE D'OSTERIA

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gianni femminella
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Re: CRONACHE D'OSTERIA

Messaggioda gianni femminella » 28 ott 2022 17:16

I Faces non piaceranno a Zampa, lui è proiettato nel futuro.
Più seriamente in questi giorni mi ha impressionato ricordare di aver visto, oltre ai già da te citati ( tranne Marley) Sam Moore, John Lee Hooker, BB King, Solomon Burke, Ray Charles ad esempio. O anche solo Alvin Lee, Rory Gallagher, John Mayall. Sono vecchio, ma anche fortunato.
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Re: CRONACHE D'OSTERIA

Messaggioda zampaflex » 29 ott 2022 07:54

gianni femminella ha scritto:I Faces non piaceranno a Zampa, lui è proiettato nel futuro.
Più seriamente in questi giorni mi ha impressionato ricordare di aver visto, oltre ai già da te citati ( tranne Marley) Sam Moore, John Lee Hooker, BB King, Solomon Burke, Ray Charles ad esempio. O anche solo Alvin Lee, Rory Gallagher, John Mayall. Sono vecchio, ma anche fortunato.

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Re: CRONACHE D'OSTERIA

Messaggioda l'oste » 29 ott 2022 19:39

gianni femminella ha scritto:I Faces non piaceranno a Zampa, lui è proiettato nel futuro.
Più seriamente in questi giorni mi ha impressionato ricordare di aver visto, oltre ai già da te citati ( tranne Marley Sam Moore, John Lee Hooker, BB King, Solomon Burke, Ray Charles ad esempio. O anche solo Alvin Lee, Rory Gallagher, John Mayall. Sono vecchio, ma anche fortunato.

Bellissima lista, di loro ho visto solo Ray Charles e Rory. Di quest'ultimo oso dire che ascoltare Deuce è come entrare in casa della regina del rock, la chitarra. Infatti tra quelli che citi e che potremmo citare i chitarristi sono la maggior parte.
La postura e il legame fisico con lo strumento ha fatto diventare la chitarra icona. Intanto però l'altro ieri è andato a suonare per gli angeli uno che infiammava dal pianoforte, the killer, Jerry Lee, morto ottuagenario senza mai diventare adulto.
Di Rory Gallagher non è leggenda quando chiesero a Jimi Hendryx cosa si provasse ad essere il miglior chitarrista al mondo e lui rispose "dovete chiederlo a Rory Gallagher".
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Re: CRONACHE D'OSTE

Messaggioda l'oste » 30 ott 2022 18:54

E' passata una settimana dal compleanno del figlio maggiore ma la memoria funziona bene quando si godono le emozioni.
Crostini di pan brioche con pate di fegato d'anatra piacentina (arrivava da lì il pennuto)
Tagliatelle fatte a mano con ragù bianco d'anatra (tocchetti di anatra tagliati a tartare, burro, erbe, brandy, grani di pepe, cacao amaro a scaglie sopra)
Formaggio Camembert di capra e bitto ultrastagionato
Crostata al limone

Invece di iniziare con le bolle che abbiamo tenuto per il dolce, perchè questo con il patè è stato una sinfonia

Schloss-Lieser-T. Haag 2012 Niederberg Helden Riesling Auslese colore luminoso tra il verdino e l'oro, non sento l'idrocarburo come dicono quelli bravi, piuttosto del limone candito alla benzina, un frutto delicatamente esotico e sul palato è sorprendente, regala ciccettina e acidità in equilibrio, la dolcezza c'è da lontano, si sente in bocca dopo che sono spariti il miele limonoso e hai visto lo Stregatto. Perchè qui siamo tra il lisergico e il sortilegio. Bottiglia da orbita mentale. Piaciuto molto

Paleo - Le Macchiole 1996 , premesso e' un vino del cuore, ho conosciuto e visitato Eugenio Campolmi la prima volta nell'estate 1997 assaggiando il '96 da botte, ero giovane ma provai subito una grande simpatia e stima per quell'uomo, il suo parlare del cabernet franc e di voler fare il Paleo in sua purezza (first issue 2001) lo sentiva come un talento troppo sconosciuto (in effetti allora e ancora oggi in Italia ce n'era poco, ricordo Ferlat in Friuli, la Cappuccina nel veronese, qualcosa in blend). Il '96 era ancora a maggioranza netta di cab sauvignon, due grappoli di sangiovese e due di franc, con questa ne ho bevute ormai 11 e una magnum. Nessuna tappata e una sola sotto tono aromatico e dalla prima bevuta, assaggio da botte compreso, l'evoluzione è stata lenta, confermando il 1996 come grande annata a Bolgheri (mi è piaciuto anche il Guado al Tasso). Oggi ha perso irruenza e scintillio di tutto, estraendo un'anima più velata e morbida, balsamica, eucalipto, terra di bosco di foglie fungine e in bocca frutti di more, tante more and more.
Non ha più un lunghissimo sequel al palato ma a voler proprio fare i pesafumo. Piaciuto (obbiettivo). Piaciuto moltissimo (sentimentale)

Bricco della bigotta 2017 - Braida altro produttore del cuore, Giacomo Bologna era un amico di mio zio e l'ho conosciuto quando bevevo ancora la cocacola, ma mi fecero una vera iniziazione, c'era anche un altro loro amico di nome Gino. Dovrei avere il pudore di sbobinare nella memoria, forse raccontai qualcosa nel vecchio forum, la mia prima vera volta col vino che conta. Quindi per rispetto non dico niente di questa bottiglia, non era come pensavo, non fallata ma boh bottiglia sfortunata o annata malevola, non è come ricordavo. NC

Clos Rougeard 2000 le Poyeux errore economico considerando che la pagai 50€ e oggi ne vale un po' di più ed è più saggio vendere le bottiglie che salgono troppo e che ho già bevuto. Ma dell'anno di nascita del festeggiato ho ormai veramente meno di poco, questa era la chicca e lo è stato. Colore pieno di nuances che giravano tra il rosso grigio e l'arancio rossastro, profumi decisi ma di finezza e definizione enormi, li sentirebbe anche Voldemort. Cedro, un timo eucaliptato, cioccolata polverosa e tutto con un dosaggio di pepe che un toscano direbbe abbestia come garba a loro. In bocca prende tutto, omogeneo, frutto scuro piccolo, fiori ancora bagnati, una chiusura lenta, lunga, dolce con un tocco rustico di legno profumato di terra. Piaciuto molto

Moscato Bricco Quaglia 2020 la Spinetta , tanto non capisco le loro idee di nebbiolo, quanto godo come un druido in acido bevendo questa spremuta di uvaspina, agrumi freschi, galoppanti in mille bollicine allegre, che lasciano sul palato il sapore di una bella festa. Piaciuto
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Re: CRONACHE D'OSTE

Messaggioda Alberto » 30 ott 2022 21:56

l'oste ha scritto:Schloss-Lieser-T. Haag 2012 Niederberg Helden Riesling Auslese colore luminoso tra il verdino e l'oro, non sento l'idrocarburo come dicono quelli bravi, piuttosto del limone candito alla benzina, un frutto delicatamente esotico e sul palato è sorprendente, regala ciccettina e acidità in equilibrio, la dolcezza c'è da lontano, si sente in bocca dopo che sono spariti il miele limonoso e hai visto lo Stregatto. Perchè qui siamo tra il lisergico e il sortilegio. Bottiglia da orbita mentale. Piaciuto molto

2012 Auslese LangeGK da 0,375 bevuto ad Agosto, ed in effetti, per rimanere nei toscanismi, "un troiaio 'un l'era miha"... :wink:

l'oste ha scritto:lo sentiva come un talento troppo sconosciuto (in effetti allora e ancora oggi in Italia ce n'era poco, ricordo Ferlat in Friuli, la Cappuccina nel veronese, qualcosa in blend).

Bravo Andrea che fai emergere il ricordo degli ottimi Campo Buri de La Cappuccina anni '90, che però erano (e lo sono ancora, anche se è stata introdotta una piccola quota di oseleta) non cabernet franc, bensì carmenère (altro bel caratterino di uva).
Ferlat invece mai coperto.
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Re: CRONACHE D'OSTE

Messaggioda l'oste » 02 nov 2022 12:55

Alberto ha scritto:
l'oste ha scritto:lo sentiva come un talento troppo sconosciuto (in effetti allora e ancora oggi in Italia ce n'era poco, ricordo Ferlat in Friuli, la Cappuccina nel veronese, qualcosa in blend).

Bravo Andrea che fai emergere il ricordo degli ottimi Campo Buri de La Cappuccina anni '90, che però erano (e lo sono ancora, anche se è stata introdotta una piccola quota di oseleta) non cabernet franc, bensì carmenère (altro bel caratterino di uva).
Ferlat invece mai coperto.

Il carmenere, verissimo Alberto, che però leggo essere un "clone veneto" del franc, di certo alcune caratteristiche ci sono in sovrapposizione, colore, tendenza ad un vegetale fruttato scuro, non sono certo due vitigni facilotti da bere e malleabili da fare. Quando penso al franc è inevitabile ricordarne la presenza di oltre il 50% in un vinello col cavallo bianco del bordolese.

Per Ognissanti in trasferta nord pimontese con tante famiglie, il buono della manza e del maiale da asar lentamente sulla brace di legna, insalate da orto, cavolo rosso marinato con aceto balsamico, olio e condito con guanciale croccante, puntarelle con acciughe senape aglio olio, torte salate con cime di rape e tocchetti di salsiccia, patate in ogni modo, due beole di formaggi contadini, salami speciali portati da ognuno e ognuno diceva "ma hai assaggiato il mio?" che anche a non volere far doppi sensi...
Tra morellini, prosecchi e barberotte portati dalla gdo, tutti stappati e nessuno finito, c'era anche qualcosa di semplice ma non banale.

Ciliegiolo 2019 - Antonio Camillo mi piace il ciliegiolo di Camillo, l'ho portato io, vino schietto, gentile, saporito nella sua semplice scorrevolezza e con il frutto e le erbe al naso. Piaciutello.

Dolcetto Tre vigne 2019 - Vietti, non sbavo per i dolcetto e ne conosco poco ma questo suppongo giochi un campionato diverso, di selezione e cura enorme nella vinificazione. Esce fuori un rosso che ricorda il dolcetto, ma profuma di langa, nebbioleggicchia, è morbido ma consistente, non amaro tranne un poco nell'evaporazione al palato. Piaciuto abbastanza

Canaiolo 2019 - Vallone di Cecione, bellissimo colore, pulito, profumi intensi di fiori seccati sulla terra, una fragola polverosa e qualcosa di balsamico. Non morde di tannini e l'acidità è educata, di lunghezza ottima in retrogusto, gran bella bottiglia ad un prezzo undermarket. Piaciuto

Pinot nero 2020 - Les Cretes, colore luminoso, rosso rubino medio scuro, profumi iniziali varietali di montagna, fragolina, un leggero incenso, niente di esplosivo ma ben puliti. In bocca l'alcol c'è ma non invade e alla fine prevale l'eleganza e una discreta struttura. Piaciuto
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Re: CRONACHE D'OSTE

Messaggioda vinogodi » 02 nov 2022 14:31

l'oste ha scritto: Quando penso al franc è inevitabile ricordarne la presenza di oltre il 50% in un vinello col cavallo bianco del bordolese.

...personalmente , mi fa più specie quando in purezza in un certo Bourg di Clos Rougeard , che rimanda a Gevrey Chambertin ...quello si un fenomeno da studiare... 8)
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Re: CRONACHE D'OSTE

Messaggioda l'oste » 04 nov 2022 00:44

vinogodi ha scritto:
l'oste ha scritto: Quando penso al franc è inevitabile ricordarne la presenza di oltre il 50% in un vinello col cavallo bianco del bordolese.

...personalmente , mi fa più specie quando in purezza in un certo Bourg di Clos Rougeard , che rimanda a Gevrey Chambertin ...quello si un fenomeno da studiare... 8)

Citavo Cheval Blanc per la morbidezza e profondità poi Marco non c'è dubbio, un le Bourg ha tutta la gioia e la ricchezza espressiva di uno Chambertin, magari rispetto al pinot nero lo berrei con un decennio in più sulle spalle, ma è comunque sempre un'esperienza sensoriale unica, bevuto qualche volta fino a pochi anni fa, la 2000 il ricordo più totalizzante.
Pochi giorni fa ho bevuto il fratellino Poyeux 2000, la Borgogna c'era per la grande eleganza e speziatura quasi esotica ma la profonditá e la personalità era più quella del franc.
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Re: CRONACHE D'OSTERIA

Messaggioda l'oste » 08 nov 2022 00:36

Pranzone di pesce tutto stile siciliano come se non ci fosse un domani, crostini di stracciatella con gambero rosso crudo di Mazara, risotto a calamaretti e gamberi rossi, calamari ripieni al forno con patate, carpaccio di ricciola e cernia e per finire cannoli colossali ricotta, cioccolato bianco e pistacchi.

Brut nature - Stocker, emana freschezza anche dalle bolle, abbastanza fitte e fini, profumi quasi minerali, bottiglia giovane, fiori, c'è un leggero agrume in pasticceria ma nessuna dolcezza, il palato lo conferma vino dritto ma non spigoloso, con una persistenza lunga, leggermente affumicata. Invecchierá bene. Piaciuto

Perrier-Jouet Grand Brut, bollicine lente a salire, sboccatura non recentissima, colore più verdolino del dorato di Stocker, profumi minimali nella loro purezza, limone, frutta secca con burro, fiori, una bocca affilata che chiude piacevole resettando il palato, nessuna sbavatura, piacere ma non emozione grande, vino preciso. Piaciuto

Rosê Palmares Extra dry - Gorghi Tondi, produttore interessante del mazarese, bio, colore buccia di cipolla arancio delicato, profumi interessanti che non ti aspetti, salmastro di reti da pesca, fruttini rossi, erbe aromatiche forti, al palato stupisce di meno, fa più il rosso, giocando su persistenza e frutto più che sulla bolla. Piaciuto abbastanza

Pietramarina 2013 - Benanti, in Italia uno dei bianchi che preferisco in assoluto, anche se oggi stacca prezzi indecorosi. Questa mi restava da un po' di anni e anche se avrebbe resistito più di un lustro ancora, ieri era in quella fase che non so se chiamare apice ma è quando nei vini buoni si percepisce equilibrio tra la massa giovanile e la definizione della maturità, come guardare da due finestre. I profumi che escono sono davvero tanti, ogni snasata sembra cambiare foulard, balsamico di aria di mare e menta, frutto giallo dolce, fiori. Al palato è ricco, una spada grossa, ancora balsamico, salato tanto ma con uno schizzo dolcino, finale con tanti bis. Sembra Mediterranean sundance con DeLucia, McLaughlin e Di Meola dal vivo in San Francisco. Piaciuto proprio.

Sassicaia 1996 - Tenuta San Guido, erano tanti anni che non ribevevo l'annata che mi era sempre piaciuta e si conferma con lode. Ha ancora il colore di ieri, i profumi hanno acquisito ancor più sintesi, era fine all'uscita oggi è elegante, frutti scuri con erbe balsamiche forti, cera d'api, bordolese ma meno del solito, niente di vegetale peperonato tabaccoso, più affilato, con un palato tondo e che chiama altro vino. Piaciuto proprio.

Dr Hermann Erdner Herzlei Spatlese 2016 , per quanto non tutto ho bevuto di riesling mi pare da manuale. Colore oro luminoso, idrocarburi, litchi, propoli, aciditá, palato che fa la ola e diventa dipendente. Piaciuto proprio
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Re: CRONACHE D'OSTERIA

Messaggioda l'oste » 12 mag 2023 17:56

Visto il perdurante meteo autunnale, iersera in due coppie, donne poco beventi, antipasto pasta di salame con crostini, poi risotto al nebbiolo con brasato di manzo piemontese, torta al limone home per finire

Nebbiolo Bartolo Mascarello 2019 neɓbiolone baroleggiante dal colore "bartolesco" aranciomarrone con guizzi di rosso. Il naso incontra prima la parte secca, cenere di legna, erbe del bosco, fiori appassiti poi come una star arriva il frutto, rosso uva con ciliegie, goloso e persistente che invade la bocca, fa salivare per goduria e acidità da gala e ci si sottomette con persistenza. Piaciuto proprio

Barolo Cannubi 2011 G.B.Burlotto, piccola premessa, comprata all'uscita per poco più di una cinquanta.
Mr. Parker f**k you, forever.
Il vino è buonissimo, ha una cartucciera di profumi delicati e distinti, infiniti per citarli, alcuni borgognoni ma il tessuto è langarolo, cito il rosolio sopra a tutti e poi con un passaggio in bocca filtrante, si infila abbastanza ampio dritto ma senza troppa irruenza, lungo nell'abbandonare il palato, un barolo gentile. Un vino con la cornice attorno. Piaciuto molto

Dr Hermann auslese 2012 con la torta, buono e nitido, un po magretto ma abbinamento perfetto per quanto sa di limonaia e uva del paradiso, poco pochissimo gasolio ma equilibrante e personalmemte apprezzo, non amo quando è troppo benzinaio. Piaciuto abbastanza

Aggiunta : soundtrack The car - Arctic Monkeys , mio disco dell'anno 2023 e poi Blonde on blonde dell'inarrivabile Bob fuckin' Dylan (uno tra i personali dischi di tutti I tempi da isola deserta pari merito con Revolver, The White Album dei Beatles, London calling dei Clash, Beggars banquet degli Stones, Exodus di Bob Marley, Small change di Tom Waits, Everybody knows...di Neil Young, The Ramones..........).
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Re: CRONACHE D'OSTERIA

Messaggioda Alberto » 15 mag 2023 07:26

l'oste ha scritto:Aggiunta : soundtrack The car - Arctic Monkeys , mio disco dell'anno 2023 e poi Blonde on blonde dell'inarrivabile Bob fuckin' Dylan (uno tra i personali dischi di tutti I tempi da isola deserta pari merito con Revolver, The White Album dei Beatles, London calling dei Clash, Beggars banquet degli Stones, Exodus di Bob Marley, Small change di Tom Waits, Everybody knows...di Neil Young, The Ramones..........).

Bentornato Andrea!!! Bellissime note come sempre.
Di Old Neil avrei detto, più banalmente, Harvest.
Dei Fab Four, chissà perché, Magical Mystery Tour.... :roll:
Should auld acquaintance be forgot, and never brought to mind?
Should auld acquaintance be forgot, and days of auld lang syne?

For auld lang syne, my dear, for auld lang syne,
we'll tak a cup o' kindness yet, for days of auld lang syne.
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Re: CRONACHE D'OSTERIA

Messaggioda Bart » 15 mag 2023 12:30

l'oste ha scritto:
Aggiunta : soundtrack The car - Arctic Monkeys , mio disco dell'anno 2023

Davvero? Io, dopo un paio di ascolti l'ho accantonato trovando irritante questa deriva "lounge", e ho deciso di non andare a Milano a vederli, nonostante fosse nei programmi, perchè penso non potrei sopportare mezza scaletta composta da questi brani; non ci ho capito niente?
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Re: CRONACHE D'OSTERIA

Messaggioda cskdv » 15 mag 2023 14:31

Bart ha scritto:
l'oste ha scritto:
Aggiunta : soundtrack The car - Arctic Monkeys , mio disco dell'anno 2023

Davvero? Io, dopo un paio di ascolti l'ho accantonato trovando irritante questa deriva "lounge", e ho deciso di non andare a Milano a vederli, nonostante fosse nei programmi, perchè penso non potrei sopportare mezza scaletta composta da questi brani; non ci ho capito niente?


Io invece andrò a Roma appositamente!
Per il nuovo album mi ci sono voluti un paio di ascolti prima di digerirlo e ora ti dico che mi piace!Tra le varie canzoni del'album ho preferito le prime 3 e poi "The Car" ovviamente! Concordo con l'oste...un album da nebbiolo..... :D
L'album precedente "Tranquility base hotel and casino" secondo me era da Pinot Noir invece. :P
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Re: CRONACHE D'OSTERIA

Messaggioda l'oste » 15 mag 2023 22:32

cskdv ha scritto:
Bart ha scritto:
l'oste ha scritto:
Aggiunta : soundtrack The car - Arctic Monkeys , mio disco dell'anno 2023

Davvero? Io, dopo un paio di ascolti l'ho accantonato trovando irritante questa deriva "lounge", e ho deciso di non andare a Milano a vederli, nonostante fosse nei programmi, perchè penso non potrei sopportare mezza scaletta composta da questi brani; non ci ho capito niente?


Io invece andrò a Roma appositamente!
Per il nuovo album mi ci sono voluti un paio di ascolti prima di digerirlo e ora ti dico che mi piace!Tra le varie canzoni del'album ho preferito le prime 3 e poi "The Car" ovviamente! Concordo con l'oste...un album da nebbiolo..... :D
L'album precedente "Tranquility base hotel and casino" secondo me era da Pinot Noir invece. :P

Di primo ascolto e impatto anche a me The car ha confuso, li seguo e mi hanno abituato dall'inizio a dover capire cosa suonassero, le strutture canzone classiche non presenti, i titoli lunghissimi, niente ritornello da fischiettare. The car mi ha spiazzato più di tutti e non subito positivamente, sono rockettaro e in tutto l'albun non c'e un riff, un momento rock. Ma dopo qualche ascolto forse ho cercato di capirlo meglio e mi si è aperto un mondo, forse anche un po' lounge ma di livello superiore, con tanto tanto soul e sensazioni di citazioni rock, dai Pink Floyd ai primi Genesis, piccoli flash. Il loro disco più americano ma con inconfondibili nebbie british, la pioggia è la voce malinconica ed evocativa. Opinioni, gusti.
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Re: CRONACHE D'OSTERIA

Messaggioda Bart » 15 mag 2023 22:56

l'oste ha scritto:
cskdv ha scritto:
Bart ha scritto:
l'oste ha scritto:
Aggiunta : soundtrack The car - Arctic Monkeys , mio disco dell'anno 2023

Davvero? Io, dopo un paio di ascolti l'ho accantonato trovando irritante questa deriva "lounge", e ho deciso di non andare a Milano a vederli, nonostante fosse nei programmi, perchè penso non potrei sopportare mezza scaletta composta da questi brani; non ci ho capito niente?


Io invece andrò a Roma appositamente!
Per il nuovo album mi ci sono voluti un paio di ascolti prima di digerirlo e ora ti dico che mi piace!Tra le varie canzoni del'album ho preferito le prime 3 e poi "The Car" ovviamente! Concordo con l'oste...un album da nebbiolo..... :D
L'album precedente "Tranquility base hotel and casino" secondo me era da Pinot Noir invece. :P

Di primo ascolto e impatto anche a me The car ha confuso, li seguo e mi hanno abituato dall'inizio a dover capire cosa suonassero, le strutture canzone classiche non presenti, i titoli lunghissimi, niente ritornello da fischiettare. The car mi ha spiazzato più di tutti e non subito positivamente, sono rockettaro e in tutto l'albun non c'e un riff, un momento rock. Ma dopo qualche ascolto forse ho cercato di capirlo meglio e mi si è aperto un mondo, forse anche un po' lounge ma di livello superiore, con tanto tanto soul e sensazioni di citazioni rock, dai Pink Floyd ai primi Genesis, piccoli flash. Il loro disco più americano ma con inconfondibili nebbie british, la pioggia è la voce malinconica ed evocativa. Opinioni, gusti.

Riproverò, grazie
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Re: CRONACHE D'OSTERIA

Messaggioda zampaflex » 16 mag 2023 14:40

l'oste ha scritto:
cskdv ha scritto:
Bart ha scritto:
l'oste ha scritto:
Aggiunta : soundtrack The car - Arctic Monkeys , mio disco dell'anno 2023

Davvero? Io, dopo un paio di ascolti l'ho accantonato trovando irritante questa deriva "lounge", e ho deciso di non andare a Milano a vederli, nonostante fosse nei programmi, perchè penso non potrei sopportare mezza scaletta composta da questi brani; non ci ho capito niente?


Io invece andrò a Roma appositamente!
Per il nuovo album mi ci sono voluti un paio di ascolti prima di digerirlo e ora ti dico che mi piace!Tra le varie canzoni del'album ho preferito le prime 3 e poi "The Car" ovviamente! Concordo con l'oste...un album da nebbiolo..... :D
L'album precedente "Tranquility base hotel and casino" secondo me era da Pinot Noir invece. :P

Di primo ascolto e impatto anche a me The car ha confuso, li seguo e mi hanno abituato dall'inizio a dover capire cosa suonassero, le strutture canzone classiche non presenti, i titoli lunghissimi, niente ritornello da fischiettare. The car mi ha spiazzato più di tutti e non subito positivamente, sono rockettaro e in tutto l'albun non c'e un riff, un momento rock. Ma dopo qualche ascolto forse ho cercato di capirlo meglio e mi si è aperto un mondo, forse anche un po' lounge ma di livello superiore, con tanto tanto soul e sensazioni di citazioni rock, dai Pink Floyd ai primi Genesis, piccoli flash. Il loro disco più americano ma con inconfondibili nebbie british, la pioggia è la voce malinconica ed evocativa. Opinioni, gusti.


Io ho seguito lo stesso percorso con Ko de' mondo dei CSI.
Snobbato totalmente all'inizio, abituato com'ero alle ruvidità dei CCCP, riascoltato quest'anno, selezionato alcune canzoni, sentite più volte, e finalmente ho trovato la strada per arrivarci e visto la luce.
Adesso non penso più che sia un album moscio, bensì che vada letto diversamente e che sia, musicalmente, grande. Sui testi qualcuno è tirato via, ma ci sono buoni momenti.

Amo anche io le scimmie, non ho ascoltato questo nuovo, lo proverò.
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Re: CRONACHE D'OSTERIA

Messaggioda l'oste » 16 mag 2023 15:58

Visto che siamo scivolati in musica, vorrei dire che c'è un signore che ha passato di poco i 70, non pubblicava suoi inediti da più di 20 anni e nel 2023 sta facendo uscire, un pezzo alla volta, il suo nuovo album I/O.
La canzone Playing for time secondo me è una delle sue più emozionanti e toccanti creazioni e in carriera ne ha scritti tanti di capolavori, il signor Peter Gabriel. Si sente che quando il talento è tanto grande, non ha età. Piaciuto moltissimo.
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Re: CRONACHE D'OSTERIA

Messaggioda vinogodi » 16 mag 2023 16:48

l'oste ha scritto:... Si sente che quando il talento è tanto grande, non ha età. ..
...magari ... la settimana scorsa non sono riuscito a distinguere , alla cieca, un Volnay Santenots di Domaine Clerget da un Volnay Santenots du Milieu di Mikulski ... vent'anni fa questo non sarebbe successo...l'età conta... 8)
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Re: CRONACHE D'OSTERIA

Messaggioda Timoteo » 16 mag 2023 17:56

l'oste ha scritto:Visto che siamo scivolati in musica, vorrei dire che c'è un signore che ha passato di poco i 70, non pubblicava suoi inediti da più di 20 anni e nel 2023 sta facendo uscire, un pezzo alla volta, il suo nuovo album I/O.
La canzone Playing for time secondo me è una delle sue più emozionanti e toccanti creazioni e in carriera ne ha scritti tanti di capolavori, il signor Peter Gabriel. Si sente che quando il talento è tanto grande, non ha età. Piaciuto moltissimo.


visto al Piper Club di Roma quindi un buco con poche persone nel 1972 assieme ai Genesis.
poca gente ma gran serata.
e sono passati più di 50 anni, pd!
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Re: CRONACHE D'OSTERIA

Messaggioda l'oste » 16 mag 2023 18:50

vinogodi ha scritto:
l'oste ha scritto:... Si sente che quando il talento è tanto grande, non ha età. ..
...magari ... la settimana scorsa non sono riuscito a distinguere , alla cieca, un Volnay Santenots di Domaine Clerget da un Volnay Santenots du Milieu di Mikulski ... vent'anni fa questo non sarebbe successo...l'età conta... 8)

Secondo me non c'entra l'età, ma a prescindere dai due produttori e che non ho bevuto i due vini che citi (Mikulski per me è un bianchista), hai scelto un cru che a parte i pochi Santenots de Milieu fatti dei soliti bravi supertop che non fanno testo, non mi ha mai scaldato molto e ne ho assaggiati meno che altri premier cru di Volnay, forse non rappresenta la maggior parte dei Volnay che preferisco, beninteso è un climat grandissimo quindi differenze tra parcelle e i gioielli pochi e costosi ma ci sono, comunque dona vini molto longevi (un paio d'anni fa ho bevuto un Prieur anni '80 che non ci credevo al frutto). Ma nella maggioranza non ha enormi doti di finezza ed esotismi aromatici, se uno inizia a bere Borgogna con un Santenots non ha l'idea del Pinot Noir, sparo la mia boutade ma è un cru che per il mio bevuto mi ricorda più le durezze di altre Aoc che le ciccette sexi di Volnay.
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Re: CRONACHE D'OSTERIA

Messaggioda l'oste » 28 dic 2023 11:28

Tra vigilia, Natale, santo Stefano qualche bottiglia valida in mezzo a proseccame, barberismi e cibarie tra il classico e il profano, risotto alle vongole, tacchina ripiena, sinfonia di tre paté diversi, petite Bagna Cauda, formaggi molli e duri, con parenti e amici fraterni :

Vigna del Lago 2013 Brunello di Montalcino Val di Suga, produttore senza fuochi pirotecnici ma preciso, classico, questa credo sia la loro vigna più "fredda" il colore non è carico e anche gli aromi puntano nettamente sul delicato, floreale e balsamico fresco, terroso leggero, in bocca non ammanta, buona acidità e leggerezza. Piaciuto

Consolare 2015 - Todini, vino umbro portato da un amico, etichetta graficamente molto bella. È un blend di sangiovese, cabernet sauvignon e merlot passati per un bel po' in barrique. Nonostante abbia già otto anni il legno copre ancora con quella nota dolce e tostata, non ruffiana ma presente, si sente una piacevole spezia ma non arriva molto frutto e i vitigni sembrano non far emergere le singole caratteristiche. In bocca morbido e grosso, ampio ma poco luminoso. Piaciutino ino ino.

Langhe Rosso 2020 Tenuta Cucco ho assaggiato un paio di volte I loro barolo con discreto piacere ma senza emozioni grandi. Questo langhe da cabernet e merlot mi lascia indifferente, vino pulito, forse un pelo legnosetto al naso ma è giovane, palato abbastanza pieno ma resta lì, senza lasciare tracce particolari. Piaciutino

Brunello di Montalcino 1999 Poggio di Sotto ultima della cassettina da 6, si comporta come le altre al netto di una leggera evoluzione, c'è ancora frutto tondo al naso, leggermente balsamico e boschivo, in bocca tiene tutto ancora sulla freschezza acida, controllatissima da una ciccia che fa schioccare la lingua. Piaciuto
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Re: CRONACHE D'OSTERIA

Messaggioda alì65 » 28 dic 2023 13:10

l'oste ha scritto:Brunello di Montalcino 1999 Poggio di Sotto ultima della cassettina da 6, si comporta come le altre al netto di una leggera evoluzione, c'è ancora frutto tondo al naso, leggermente balsamico e boschivo, in bocca tiene tutto ancora sulla freschezza acida, controllatissima da una ciccia che fa schioccare la lingua. Piaciuto


bellissimi ricordi su questa/e bottiglia; bevute tante con immensa soddisfazione
mano fortunata in quell'anno, ma d'altronde Bicchierino era ancora al mondo
futuro incerto...2021 grandissima annata!!!
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Re: CRONACHE D'OSTERIA

Messaggioda l'oste » 09 feb 2024 18:53

In una giornata di meteo de mierda e storie pese, a consolazione è arrivato il bauletto dalla Spagna, usanza che nei miei momenti di massima astinenza un caro amico madrileno mi confeziona e spedisce seguendo le richieste ma aggiungendo sempre una sua sorpresa.
Aperto come fosse un pacco natalizio ci sono un lomo de iberico da 1 kg, svariate buste sottovuoto da 100gr con jamon iberico bellota affettato al coltello, una mattonella di mojama extra de Isla Cristina, mezza forma di manchego stagionato Don Bernardo, svariate buste di acciughe cantabriche gold (di dimensioni e consistenza siffrediana), svariate scatolette con mejillones en escabeche e svariate con berberechos, 1 bottiglia Viña Ardanza 2016 La Rioja Alta, 1 bottiglia Paso de Maños 2016 Artuke più 1 bottiglia di Rioja e 1 garnacha in purezza di produttori mai bevuti ma consigliati dall'amico che spesso mi ha rivelato tesori e infine 1 bottiglia di Hierbas.

Stasera o domani mi tocca mettere un vinile dell'immenso Paco De Lucia, fare una cena di tapas e stappare qualcosa di consono e abbinabile...
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Re: CRONACHE D'OSTERIA

Messaggioda Wineduck » 09 feb 2024 19:49

l'oste ha scritto:In una giornata di meteo de mierda e storie pese, a consolazione è arrivato il bauletto dalla Spagna, usanza che nei miei momenti di massima astinenza un caro amico madrileno mi confeziona e spedisce seguendo le richieste ma aggiungendo sempre una sua sorpresa.
Aperto come fosse un pacco natalizio ci sono un lomo de iberico da 1 kg, svariate buste sottovuoto da 100gr con jamon iberico bellota affettato al coltello, una mattonella di mojama extra de Isla Cristina, mezza forma di manchego stagionato Don Bernardo, svariate buste di acciughe cantabriche gold (di dimensioni e consistenza siffrediana), svariate scatolette con mejillones en escabeche e svariate con berberechos, 1 bottiglia Viña Ardanza 2016 La Rioja Alta, 1 bottiglia Paso de Maños 2016 Artuke più 1 bottiglia di Rioja e 1 garnacha in purezza di produttori mai bevuti ma consigliati dall'amico che spesso mi ha rivelato tesori e infine 1 bottiglia di Hierbas.

Stasera o domani mi tocca mettere un vinile dell'immenso Paco De Lucia, fare una cena di tapas e stappare qualcosa di consono e abbinabile...


La mia invidia (specialmente per Jamon Iderico e acciughe cantabriche) è pari solo alla mia salivazione.... :P
Complimentoni!
"Woke up this morning with a wine glass in my hand - Whose wine? What wine? - Where the hell did I dine? - Must have been a dream - I don't believe where I've been - Come on, let's do it again"
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Re: CRONACHE D'OSTERIA

Messaggioda l'oste » 09 feb 2024 20:33

Wineduck ha scritto:
l'oste ha scritto:In una giornata di meteo de mierda e storie pese, a consolazione è arrivato il bauletto dalla Spagna, usanza che nei miei momenti di massima astinenza un caro amico madrileno mi confeziona e spedisce seguendo le richieste ma aggiungendo sempre una sua sorpresa.
Aperto come fosse un pacco natalizio ci sono un lomo de iberico da 1 kg, svariate buste sottovuoto da 100gr con jamon iberico bellota affettato al coltello, una mattonella di mojama extra de Isla Cristina, mezza forma di manchego stagionato Don Bernardo, svariate buste di acciughe cantabriche gold (di dimensioni e consistenza siffrediana), svariate scatolette con mejillones en escabeche e svariate con berberechos, 1 bottiglia Viña Ardanza 2016 La Rioja Alta, 1 bottiglia Paso de Maños 2016 Artuke più 1 bottiglia di Rioja e 1 garnacha in purezza di produttori mai bevuti ma consigliati dall'amico che spesso mi ha rivelato tesori e infine 1 bottiglia di Hierbas.

Stasera o domani mi tocca mettere un vinile dell'immenso Paco De Lucia, fare una cena di tapas e stappare qualcosa di consono e abbinabile...


La mia invidia (specialmente per Jamon Iderico e acciughe cantabriche) è pari solo alla mia salivazione.... :P
Complimentoni!

Grazie Alessandro, ho deciso di fare il menu tapas domani con più calma e un paio di idee che necessitano materie prime.
Il bauletto dalla Spagna è un'abitudine ormai ventennale, saltati solo un paio di anni per caxxi vari, arriva una volta al massimo due l'anno, come una cura emotiva, un viaggio sensoriale, una vacanza senza partire.
Line up dei piatti (al momento poi si vede)

- crostini di pane Altamura con mojama tiepida a lonchas (fettine molto sottili), cipolla de Cevènnes (dolce, color avorio) caramellata con due gocce di salsa teryaky.

- acciughe del cantabrico su cialde di pasta filo e burro con al lato Salsina verde royale (prezzemolo, aglio, pinoli, olio, capperi, acciughe, uno schizzo d'aceto, mollica strizzata)

- pan y tomate (bruschette oliate strofinate con pomodori) e jamon iberico bellota

- cannoli di lomo ovvero una farcia di pistacchi tritati, ricotta di pecora, peperoncino, buccia di limone, mollica di pane fritta il tutto avvolto da una fettina di lomo de iberico condita appena con un filo d'olio e una lacrima di limone

- patatas bravas (non c'entrano con il bauletto ma sono la mia tapa preferita) ovvero patate arrosto con al lato salsa pomodoro piccante e mayonese aiolì.

Fame eh?
Non importa chi sarà l'ultimo a spegnere la luce. E' già buio.


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