CRONACHE D'OSTERIA

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l'oste
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Re: CRONACHE D'OSTERIA - Consigli su bianchetti, thanks! pag.112

Messaggioda l'oste » 04 lug 2011 15:35

Pigigres ha scritto:
l'oste ha scritto: (Coop, Esselunga, Tigros),

All'esselunga trovi il Verdicchio Pievalta 2010, che trovo decisamente migliore rispetto al 2009 premiato, per via di una maggior pulizia e definizione.

Grazie della segnalazione, anche a chi mi ha scritto in pvt.
Purtroppo all'Esselunga di Varese il Pievalta 2010 non c'era, ho preso random dei "classici" della Gdo (Corvo, Segreta, Soave Villa Rasina, Gavi) ma il pesce e crostacei su pietra ollare in effetti meritavano qualcosa di più sfizioso e mi è toccato stappare un Podium 2007 di Garofoli, un Puligny base 2002 di Leflaive e un Trebbiano 2002 del Maestro...
Non importa chi sarà l'ultimo a spegnere la luce. E' già buio.


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Re: CRONACHE D'OSTERIA - Consigli su bianchetti, thanks! pag.112

Messaggioda alexer3b » 04 lug 2011 17:50

l'oste ha scritto:
Pigigres ha scritto:
l'oste ha scritto: (Coop, Esselunga, Tigros),

All'esselunga trovi il Verdicchio Pievalta 2010, che trovo decisamente migliore rispetto al 2009 premiato, per via di una maggior pulizia e definizione.

Grazie della segnalazione, anche a chi mi ha scritto in pvt.
Purtroppo all'Esselunga di Varese il Pievalta 2010 non c'era, ho preso random dei "classici" della Gdo (Corvo, Segreta, Soave Villa Rasina, Gavi) ma il pesce e crostacei su pietra ollare in effetti meritavano qualcosa di più sfizioso e mi è toccato stappare un Podium 2007 di Garofoli, un Puligny base 2002 di Leflaive e un Trebbiano 2002 del Maestro...

E ad occhio e croce quest'ultimo stava più in forma del pari annata franzoso ... o no ?

Alex
Oggi, in latino...l'ha pijata ar culo. (Romano ad honorem 08-10-2008)

... a Nossiter (come ai suoi compaesani) bisognerebbe spiegare che quando avrà capito l’importanza di usare il bidet sarà sempre troppo tardi… :lol: (anonimo 07-02-2012)
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Re: CRONACHE D'OSTERIA - Consigli su bianchetti, thanks! pag.112

Messaggioda l'oste » 04 lug 2011 20:58

alexer3b ha scritto:
l'oste ha scritto:
Pigigres ha scritto:
l'oste ha scritto: (Coop, Esselunga, Tigros),

All'esselunga trovi il Verdicchio Pievalta 2010, che trovo decisamente migliore rispetto al 2009 premiato, per via di una maggior pulizia e definizione.

Grazie della segnalazione, anche a chi mi ha scritto in pvt.
Purtroppo all'Esselunga di Varese il Pievalta 2010 non c'era, ho preso random dei "classici" della Gdo (Corvo, Segreta, Soave Villa Rasina, Gavi) ma il pesce e crostacei su pietra ollare in effetti meritavano qualcosa di più sfizioso e mi è toccato stappare un Podium 2007 di Garofoli, un Puligny base 2002 di Leflaive e un Trebbiano 2002 del Maestro...

E ad occhio e croce quest'ultimo stava più in forma del pari annata franzoso ... o no ?

Alex

E' la quarta 2002 di trebbiano che bevo e questa volta ho trovato il naso un po' algido, come fosse in assestamento, con cenni solo rapidi di descrittori (erbe aromatiche, mineralità), mentre Leflaive ha sparato -letteralmente- polvere da sparo e torroncino ad alto volume.
Però in bocca sono certo che il Trebbiano sarà qui anche fra una decina d'anni, sul Puligny non scommetterei.
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Re: CRONACHE D'OSTERIA - Consigli su bianchetti, thanks! pag.112

Messaggioda alexer3b » 04 lug 2011 21:08

l'oste ha scritto:Però in bocca sono certo che il Trebbiano sarà qui anche fra una decina d'anni, sul Puligny non scommetterei.

A questo alludevo più che sul momento della boccia ... grazie delle info ostaccio della malora ! :mrgreen:

Alex
Oggi, in latino...l'ha pijata ar culo. (Romano ad honorem 08-10-2008)

... a Nossiter (come ai suoi compaesani) bisognerebbe spiegare che quando avrà capito l’importanza di usare il bidet sarà sempre troppo tardi… :lol: (anonimo 07-02-2012)
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Re: CRONACHE D'OSTERIA

Messaggioda l'oste » 04 lug 2011 21:15

alexer3b ha scritto:
l'oste ha scritto:Però in bocca sono certo che il Trebbiano sarà qui anche fra una decina d'anni, sul Puligny non scommetterei.

A questo alludevo più che sul momento della boccia ... grazie delle info ostaccio della malora ! :mrgreen:

Alex

E' un piacere caro bianchista scuro...

L'ultima 2002 bevuta a Montevertine con alcuni forumisti era anch''essa dal naso leggermente "compresso", quindi mi tengo la teoria che per apprezzare le evoluzioni aromatiche del trebbiano (e del montepulciano dde ppiù) si debba avere la pazienza di non stapparlo prima di almeno quindici anni d'età.
Vedrò di resistere visto che il cartoncino è ridotto a soli due 2002...
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Re: CRONACHE D'OSTERIA

Messaggioda stecca » 04 lug 2011 22:40

all'Esselunga si trovano il bianco delle Cinque terre, che secondo me non è male, (ok...profuni non amplissimi e prezzo non particolarmente vantaggioso, che ci volete fare...forse amo troppo le 5 terre), oppure i base di Les cretes, che mi pare possano star nella descrizione che hai fatto.
Senza scatenare putiferi butterei li anche il collestefano e il sauvignon di Haderburg, che trovo molto simili per la grande esilità ( con l'altoatesino proprio diafano) e la bevibilità assassina (anche qui la mia preferenza va alla boccia del Nord).
Di Haderburg, tra l'altro sarei curioso di sentire qualche parere ( anche schietto, da osteria :) ) da chi l'ha assaggiato.

Ps. Magari Vingodi ci segnala qualche Malvasia frizzantella meritevole (esisteranno?? :idea: :roll: )

PPs. L'osteria ha anche un chiosco estivo??
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Re: CRONACHE D'OSTERIA

Messaggioda Aramis » 05 lug 2011 00:39

stecca ha scritto:all'Esselunga si trovano il bianco delle Cinque terre, che secondo me non è male, (ok...profuni non amplissimi e prezzo non particolarmente vantaggioso, che ci volete fare...forse amo troppo le 5 terre), oppure i base di Les cretes, che mi pare possano star nella descrizione che hai fatto.
Senza scatenare putiferi butterei li anche il collestefano e il sauvignon di Haderburg, che trovo molto simili per la grande esilità ( con l'altoatesino proprio diafano) e la bevibilità assassina (anche qui la mia preferenza va alla boccia del Nord).
Di Haderburg, tra l'altro sarei curioso di sentire qualche parere ( anche schietto, da osteria :) ) da chi l'ha assaggiato.

Ps. Magari Vingodi ci segnala qualche Malvasia frizzantella meritevole (esisteranno?? :idea: :roll: )

PPs. L'osteria ha anche un chiosco estivo??

Ragazzo, ti voglio più attento! :mrgreen:
Vatti a leggere questo
viewtopic.php?f=13&t=112374&st=0&sk=t&sd=a&start=825

e intanto, oste, tre bicchieri di Schiava Gschleier 2007, grazie, uno per lui, uno per me e uno per te. Che mo' vi racconto QUANTO e COME va avanti questo piccolo grande vino.

Allora...........

:lol:
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Re: CRONACHE D'OSTERIA - Bob Dylan live in Milano

Messaggioda paperofranco » 05 lug 2011 01:21

l'oste ha scritto:Con questo caldo passa un po' la voglia di bere vini rossi importanti.
Quindi a parte i benefici Chianti, qualche pinot noir base, un paio di Schiave, barbera, dolcetto e rossese freschi da frigo, e a qualche buona birra artigianale, diventa logico anche per un rossista accanito bersi qualche bianchino.
Siccome non riesco proprio a spendere cifre elevate per i bianchi (se non sono Borgogna o Champagne), chiedo consiglio ai bianchisti del forum su qualche buon bianco base di facile reperimento, anche in grande distribuzione (Coop, Esselunga, Tigros), per fare scorta estiva.
Le mie preferenze sui bianchi vanno a vini di buona acidità e sapidità (abbinabili al pesce), con notevole ampiezza di profumi (floreali, fruttati), dolcezza e alcool non eccessivi e sentori poco "legnosi".
Gracias.


Scusa se mi intrometto, ma non potresti farti mandare un pancale di pinot bianco base di Terlano? Non lo troverai in grande distribuzione, ma credo sia un vino imbattibile come rapporto q/p.
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Re: CRONACHE D'OSTERIA

Messaggioda l'oste » 07 lug 2011 18:20

Grazie a tutti per le dritte sui bianchi.
Intanto, complice un temporale rinfrescante, ieri sera con involtini primavera home made (pasta fillo, cavolo cappuccio, cipolla rossa, lonza di maiale a straccetti, erbette, verdurine) ho aperto un Rosso di Montalcino 2009 - Piancornello, restando molto soddisfatto per quei profumi di frutto e sottobosco non ancora minimamente intaccati dall'evoluzione; un vino giovane e non certo complesso che offre sensazioni di dolce freschezza, estremamente bevibile, al palato c'è già bell'equilibrio e un finale più che discreto. Piaciuto.
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Re: CRONACHE D'OSTERIA

Messaggioda paperofranco » 14 lug 2011 15:06

[quote="l'oste"] involtini primavera home made (pasta fillo, cavolo cappuccio, cipolla rossa, lonza di maiale a straccetti, erbette, verdurine)

Vado OT per il piatto, data la mia passione per la cucina.
Se posso chiedertelo, gli ingredienti citati che finiscono nell'involtino, li fai cuocere un po' preventivamente, magari in padella antiaderente, oppure li metti crudi? Oppure qualcosa cuoci e qualcosa no? L'involtino lo friggi?
Grazie.
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Re: CRONACHE D'OSTERIA

Messaggioda l'oste » 14 lug 2011 16:42

paperofranco ha scritto:
l'oste ha scritto: involtini primavera home made (pasta fillo, cavolo cappuccio, cipolla rossa, lonza di maiale a straccetti, erbette, verdurine)


Vado OT per il piatto, data la mia passione per la cucina.
Se posso chiedertelo, gli ingredienti citati che finiscono nell'involtino, li fai cuocere un po' preventivamente, magari in padella antiaderente, oppure li metti crudi? Oppure qualcosa cuoci e qualcosa no? L'involtino lo friggi?
Grazie.

In una osteria non si è mai OT a parlari di cibo (così come di vino, musica o figliole)...

Gli ingredienti finiscono nell'involtino previa una breve cottura nel wok con olio di arachidi, meno intenso di quello d'oliva. L'importante è far cuocere per primi gli straccetti di carne di maiale che necessitano più tempo, poi aggiungo le verdurine tagliate a tocchetti piccoli e il cavolo a fiammifero sottile sottile: a questo punto continuo a cuocere tutto insieme per altri 5 minuti al massimo, così le verdure restano croccanti visto che una volta composto l'involtino ci sarà appunto un'ennesima cottura (fritti o in forno). Se invece della carne (di maiale, di pollo, anatra...) uso i gamberi o del pesce, allora cuocio tutto insieme dal principio nel wok per 7 minuti circa.

Per la cottura finale degli involtini finiti, friggerli sarebbe la "morte loro" ma volendo star più leggeri anche passati al forno vengono buoni, basta pennellare con acqua e olio l'esterno degli involtini per evitare che secchino troppo.
Immancabile per me è preparare una salsa fredda e a crudo di pomodoro, peperoni verdi, cipolle rosse, sale ecc. ecc. nella quale intingere gli involtini caldi...
Gnammm...
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Re: CRONACHE D'OSTERIA

Messaggioda paperofranco » 14 lug 2011 17:00

l'oste ha scritto:
paperofranco ha scritto:
l'oste ha scritto: involtini primavera home made (pasta fillo, cavolo cappuccio, cipolla rossa, lonza di maiale a straccetti, erbette, verdurine)


Vado OT per il piatto, data la mia passione per la cucina.
Se posso chiedertelo, gli ingredienti citati che finiscono nell'involtino, li fai cuocere un po' preventivamente, magari in padella antiaderente, oppure li metti crudi? Oppure qualcosa cuoci e qualcosa no? L'involtino lo friggi?
Grazie.

In una osteria non si è mai OT a parlari di cibo (così come di vino, musica o figliole)...

Gli ingredienti finiscono nell'involtino previa una breve cottura nel wok con olio di arachidi, meno intenso di quello d'oliva. L'importante è far cuocere per primi gli straccetti di carne di maiale che necessitano più tempo, poi aggiungo le verdurine tagliate a tocchetti piccoli e il cavolo a fiammifero sottile sottile: a questo punto continuo a cuocere tutto insieme per altri 5 minuti al massimo, così le verdure restano croccanti visto che una volta composto l'involtino ci sarà appunto un'ennesima cottura (fritti o in forno). Se invece della carne (di maiale, di pollo, anatra...) uso i gamberi o del pesce, allora cuocio tutto insieme dal principio nel wok per 7 minuti circa.

Per la cottura finale degli involtini finiti, friggerli sarebbe la "morte loro" ma volendo star più leggeri anche passati al forno vengono buoni, basta pennellare con acqua e olio l'esterno degli involtini per evitare che secchino troppo.
Immancabile per me è preparare una salsa fredda e a crudo di pomodoro, peperoni verdi, cipolle rosse, sale ecc. ecc. nella quale intingere gli involtini caldi...
Gnammm...

Grazie mille, è un piatto che mi gira in testa da un po' di tempo, ma con cui non mi sono mai cimentato. Stavolta provo davvero a realizzarlo, mi sa che cambierò solo qualcosa riguardo all'abbinamento col vino, il rosso di montalcino non mi convince, ma penso che anche tu lo abbia stappato più per la voglia di bere quel vino che pensando all'abbinamento.
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Re: CRONACHE D'OSTERIA

Messaggioda l'oste » 14 lug 2011 17:15

paperofranco ha scritto:
l'oste ha scritto:
paperofranco ha scritto:
l'oste ha scritto: involtini primavera home made (pasta fillo, cavolo cappuccio, cipolla rossa, lonza di maiale a straccetti, erbette, verdurine)


Vado OT per il piatto, data la mia passione per la cucina.
Se posso chiedertelo, gli ingredienti citati che finiscono nell'involtino, li fai cuocere un po' preventivamente, magari in padella antiaderente, oppure li metti crudi? Oppure qualcosa cuoci e qualcosa no? L'involtino lo friggi?
Grazie.

In una osteria non si è mai OT a parlari di cibo (così come di vino, musica o figliole)...

Gli ingredienti finiscono nell'involtino previa una breve cottura nel wok con olio di arachidi, meno intenso di quello d'oliva. L'importante è far cuocere per primi gli straccetti di carne di maiale che necessitano più tempo, poi aggiungo le verdurine tagliate a tocchetti piccoli e il cavolo a fiammifero sottile sottile: a questo punto continuo a cuocere tutto insieme per altri 5 minuti al massimo, così le verdure restano croccanti visto che una volta composto l'involtino ci sarà appunto un'ennesima cottura (fritti o in forno). Se invece della carne (di maiale, di pollo, anatra...) uso i gamberi o del pesce, allora cuocio tutto insieme dal principio nel wok per 7 minuti circa.

Per la cottura finale degli involtini finiti, friggerli sarebbe la "morte loro" ma volendo star più leggeri anche passati al forno vengono buoni, basta pennellare con acqua e olio l'esterno degli involtini per evitare che secchino troppo.
Immancabile per me è preparare una salsa fredda e a crudo di pomodoro, peperoni verdi, cipolle rosse, sale ecc. ecc. nella quale intingere gli involtini caldi...
Gnammm...

Grazie mille, è un piatto che mi gira in testa da un po' di tempo, ma con cui non mi sono mai cimentato. Stavolta provo davvero a realizzarlo, mi sa che cambierò solo qualcosa riguardo all'abbinamento col vino, il rosso di montalcino non mi convince, ma penso che anche tu lo abbia stappato più per la voglia di bere quel vino che pensando all'abbinamento.

Gli involtini in genere sono un piatto semplice, che si può fare con tutto quel che si vuole (carne, persce, verdure, formaggi) e si può preparare ed assemblare prima, così quando sono arrivati gli ospiti basta mettere tutto il forno e in 10 minuti è pronto.
Indubbiamente ci sono altri rossi, ma soprattutto bianchi che starebbero meglio, ad esempio qualche riesling kabinett.
Ma sono un rossista incallito, infatti d'estate bevo molto meno...
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Re: CRONACHE D'OSTERIA

Messaggioda l'oste » 20 lug 2011 17:55

albi ha scritto:Mi permetto di sedermi al tavolo musicale dell'Osteria per parlare un minuto di Paul Simon senza dimenticare il vino....
Domenica all'Arena di Milano ha dimostrato di essere ancora in grande forma, alla soglia dei 70 anni, con una grande band ad aiutarlo nella sua personale esplorazione del rock fuso con ritmi e suoni africani, caraibici ecc., come il suo recente So beautiful or so what dimostra felicemente.
Ad un certo punto si è presentato da solo sul palco con la chitarra acustica ed ha eseguito una versione da brividi di The sound of silence.
Un grande songwriter, una grande canzone e ho fatto un'associazione (o dissociazione?) mentale ad un grande nebbiolo: dopo tanti anni di questa canzone ho percepito gli aromi terziari allo stesso modo di un barbaresco o di un barolo di pari età. Percepisci l'essenza pura del vino accompagnata in sottofondo da sentori e profumi eterei, nuovi che ti entrano sottilmente dentro, qualcosa che allaccia insieme passato e presente, il profumo dei ricordi e la realtà del presente.
The sound of silence: il suono del silenzio, i profumi del tempo che passa e rimane, allo stesso modo.

Una sorta di terziarizzazione magica della musica e del vino, quando sono ai massimi livelli.

Forse per questo si parla di terza età: il senso è positivo, soprattutto in vista di un futuro prossimo :lol:

E' un piacere, permettiti ogni volta che vuoi, è lo spirito dell'osteria...

Su Paul Simon concordo, un grande songwriter per tutta la carriera, con punte di eccellenza assoluta agli esordi e nel periodo world di Graceland (piaciuto moltissimo), ma ha sempre fatto quello che sentiva, senza dare troppo ascolto al mercato e ai manager (a parte qualche reunion con Garfunkel e folle oceaniche, vedi Live at Central Park)
E' stato ingiustamente "perseguitato" per decenni dalla domanda loop dei fan "..quando torni con Garfunkel?", come se quel periodo fecondo e magico, fosse legato musicalmente anche al biondo riccioluto Art, che invece nel duo ha ricoperto soprattutto il ruolo di ottimo armonizzatore vocale ma come musicista non ha avuto grande carriera (tolto l'album d'esordio Angel Clare, con JJ Cale e Jerry Garcia alle chitarre).
Di Paul Simon ho trovato un video recente molto cool. In un concerto dal vivo una fan urla di fare Duncan (canzone dal suo secondo album P.S. del '72, piaciuto moltissimo) e allora Paul Simon le chiede di salire e gliela fa cantare.

http://www.youtube.com/watch?v=AXBlY5CImUU

PS: bella la metafora olfattiva del Barbaresco, forse più del barolo per una maggior "scivolosità" della musica di Simon.
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Re: CRONACHE D'OSTERIA

Messaggioda l'oste » 20 lug 2011 19:30

Il tempo adesso è tiranno per qualche nota, se interessa approfondisco più tardi.
Negli ultimi quattro giorni complici un paio di giorni di vacanza per la visita di carissimi amici stranieri, riunioni di famiglie, grosse mangiate e tempo autunnale, abbiam bevuto qualche rosso, da così così a buonissimi e purtoppo un paio di defunti (Baron de L 1997, Barbaresco Giacosa 1983):

Chambolle Musigny 2005 - Roumier
Chambolle Musigny 2006 - Roumier
Chambolle Musigny 2006 - Pacalet
Chambolle Musigny 1er Le Cras 2006 - Roumier
Chambolle Musigny 1er Le Cras 2006 - Ghislaine-Barthod
Clos Vougeot v.v. 2004 - Chateau de la Tour
Chateau Ferriere 1996 - Margaux
Barbaresco 1994 - Gaja
Rossese di Dolceacqua 2010 - Terre Bianche
Paleo 1997 mg - Le Macchiole
Pergole Torte 1998 - Montevertine
Brunello di Montalcino 1999 - Mastrojanni
Sfursat 5 stelle 1998 - Nino Negri
Amarone 1997 - Allegrini
Madonna Nera 2007
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Re: CRONACHE D'OSTERIA

Messaggioda manichi » 20 lug 2011 23:21

A che punto sono i 2006 di Roumier ?
Thanks.
Finii con i campi alle ortiche
finii con un flauto spezzato
e un ridere rauco
ricordi tanti
e nemmeno un rimpianto.
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Re: CRONACHE D'OSTERIA

Messaggioda l'oste » 21 lug 2011 02:55

manichi ha scritto:A che punto sono i 2006 di Roumier ?
Thanks.

Non proprio entrambi allo stesso punto, ovviamente il village è nato pronto e lo è ancora, domani facilmente pure, ma fino a dopodomani io non lo aspetterei, quello che può dirti lo dice più fresco adesso.
Le Cras '06 -e la comparata con Ghislaine Barthod mi sollecita a crederlo- è abbastanza split tra naso e bocca, tanto chambolliano femmineo fruttino esotico ciprioso nei profumi quanto serio e dritto al palato, delicatamente maschio, nonostante più dolcezza/carezza che mineralità (rispetto alle altre annate bevute del cru).
Si può provare l'attesa fino a dopodomani, ma senza attendersi grandi sconvolgimenti, forse solo un maggior equilibrio.

Ricordo peraltro anche il Le Cras '96 di Roumier bevuto l'anno scorso, che dopo averti cappottato il naso, non faceva sentire molta seta morbida al palato e dava l'idea di poter durare ancora parecchio per la dirittura e l'acidità tipo ketama, ma le stagioni '96 e '06 sono parecchio diverse.
Che poi i vini di Chambolle-Musigny siano femminili non lo dico io, ma bisognerebbe distinguere anche tra i diversi tipi di femminiità di un vino, perchè -favolose entrambe- ma Ines Sastre non è come Laetitia Casta.
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Re: CRONACHE D'OSTERIA

Messaggioda gremul » 21 lug 2011 13:32

l'oste ha scritto:Il tempo adesso è tiranno per qualche nota, se interessa approfondisco più tardi.
Negli ultimi quattro giorni complici un paio di giorni di vacanza per la visita di carissimi amici stranieri, riunioni di famiglie, grosse mangiate e tempo autunnale, abbiam bevuto qualche rosso, da così così a buonissimi e purtoppo un paio di defunti (Baron de L 1997, Barbaresco Giacosa 1983):

Chambolle Musigny 2005 - Roumier
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Chambolle Musigny 2006 - Pacalet
Chambolle Musigny 1er Le Cras 2006 - Roumier
Chambolle Musigny 1er Le Cras 2006 - Ghislaine-Barthod
Clos Vougeot v.v. 2004 - Chateau de la Tour
Chateau Ferriere 1996 - Margaux
Barbaresco 1994 - Gaja
Rossese di Dolceacqua 2010 - Terre Bianche
Paleo 1997 mg - Le Macchiole
Pergole Torte 1998 - Montevertine
Brunello di Montalcino 1999 - Mastrojanni
Sfursat 5 stelle 1998 - Nino Negri
Amarone 1997 - Allegrini
Madonna Nera 2007


apperò complimenti vivissimi per la bevuta!!! dimmi del VV 2004 !!
La diversità di ognuno di noi non è un'arma per discriminare, etichettare, ma una ricchezza (P.P. Pasolini)
A Broccolino i rom eravamo noi (M. Pannella)
SIAMO TUTTI STRANIERI
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Re: CRONACHE D'OSTERIA

Messaggioda l'oste » 21 lug 2011 18:13

gremul ha scritto:
l'oste ha scritto:Il tempo adesso è tiranno per qualche nota, se interessa approfondisco più tardi.
Negli ultimi quattro giorni complici un paio di giorni di vacanza per la visita di carissimi amici stranieri, riunioni di famiglie, grosse mangiate e tempo autunnale, abbiam bevuto qualche rosso, da così così a buonissimi e purtoppo un paio di defunti (Baron de L 1997, Barbaresco Giacosa 1983):

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Clos Vougeot v.v. 2004 - Chateau de la Tour
Chateau Ferriere 1996 - Margaux
Barbaresco 1994 - Gaja
Rossese di Dolceacqua 2010 - Terre Bianche
Paleo 1997 mg - Le Macchiole
Pergole Torte 1998 - Montevertine
Brunello di Montalcino 1999 - Mastrojanni
Sfursat 5 stelle 1998 - Nino Negri
Amarone 1997 - Allegrini
Madonna Nera 2007


apperò complimenti vivissimi per la bevuta!!! dimmi del VV 2004 !!

Bella bevuta, ma spalmata su due cene diverse, una con i soli Borgogna e pennuti vari al forno e allo spiedo, l'altra mista nei vini e nel menu. Come ho scritto c'è stata un'occasione e un amico speciale e come sai è il miglior abbinamento per vino e cibo.

Il Clos Vougeot v.v.2004 sfoggia profumi ben proporzionati tra frutto, radici e un poco di after eight, che in questo cru lo si va sempre a cercare con la punta del naso. Non è esplosivo ma insistente e dei pn presenti è il più austero, apparendo più riflessivo che esuberante. Credo sia anche il segno dell'annata 2004, infatti bevendolo si avverte un grip "verde" come da raspo e un tannino tipo da vendemmia anticipata, percezione assolutamente non fastidiosa ma che impedisce un po' al vino di espandersi rotondo nella bocca. Non c'è seta nè velluto, ma un tweed di valore. Per quanto bevuto dei CV di Chateau de la Tour, ho sempre percepito un tocco tattile serio e forse in quest'annata alla fine il palato risulta un po' troppo "presente" e duro. Piaciuto abbastanza.
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Re: CRONACHE D'OSTERIA

Messaggioda Marco » 05 ago 2011 15:37

Ciao Oste, mi permetto di disturbarti nella tua Osteria per chiederti, come al solito, dei consigli...
Sarei, condizionale dubitativo causa malanni della mia bambina, in partenza per la Provenza, c'è qualche vinello che dovrei\potrei provare e\o comprare in quella zona ?
Da alcune mie indagini superficiali non ho trovato granchè da inserire nel mirino, ma magari tu con la tua lunga esperienza...qualcosa mi sai consigliare.

Ciao e grazie.


p.s.chi è Keyta ? :lol: :lol:
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Re: CRONACHE D'OSTERIA

Messaggioda l'oste » 05 ago 2011 19:17

Marco ha scritto:Ciao Oste, mi permetto di disturbarti nella tua Osteria per chiederti, come al solito, dei consigli...
Sarei, condizionale dubitativo causa malanni della mia bambina, in partenza per la Provenza, c'è qualche vinello che dovrei\potrei provare e\o comprare in quella zona ?
Da alcune mie indagini superficiali non ho trovato granchè da inserire nel mirino, ma magari tu con la tua lunga esperienza...qualcosa mi sai consigliare.

Ciao e grazie.


p.s.chi è Keyta ? :lol: :lol:

Ero più o meno da quell parti (Arles) la scorsa settimana per un giretto mini vacanzina. Devo ammettere che quando vado in Provenza, nei ristoranti preferisco spesso scegliere vini di altre zone francesi, cercando magari qualche "chicca" (proprio in questi giorni Beaucastel 1996, piaciuto un bel po').
Purtroppo, nonostante io adori quei luoghi (la zona di St.Remy in particolare), la cordialità delle persone e anche la cucina, non ho proprio grande esperienza di vini rossi eccezionali.
Però a memoria di vecchie bevute, il Domaine de Trevallon vale davvero la pena di provarlo invecchiato, così come i vini di Chateau de Fonscolombe. Poi se vai un po' a sud, oltre ai meravigliosi ristorantini di Sete e Cassis, proverei qualche Bandol come Pibarnon, La Rouviere, Terrebrune, in annate buone sono vini ben speziati e intensi.

PS blaugrana: occhio a Thiago Alcantara, sarà un grande!
Ultima modifica di l'oste il 05 ago 2011 19:19, modificato 1 volta in totale.
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Re: CRONACHE D'OSTERIA

Messaggioda diego » 05 ago 2011 19:18

Produttori che visiteri volentieri (anzi ri-visiterei nel caso del secondo):

Château Sainte-Anne
Proprietario: Françoise DUTHEIL DE LA ROCHERE
83330 Sainte-Anne-d'Evenos
Tel : +33 (0)494903540


Domaine de Trevallon
Proprietario : Françoise DUTHEIL DE LA ROCHERE
Proprietario: Eloi Dürrbach
13103 SAINT-ETIENNE-DU-GRES
Tel.: +33 (0) 4.90.49.06.00
Fax: +33 (0) 4.90.49.02.17

Vedo che Trevallon te lo consigila anche l'oste, lascio la segnalazione per i recapiti :wink:
Esiste una finestra specifica per esprimere compiutamente il carattere del territorio: sopra una certa resa per ettaro tale carattere si spegne, ma lo stesso accade anche sotto una certa resa per ettaro.
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Re: CRONACHE D'OSTERIA

Messaggioda l'oste » 05 ago 2011 19:22

albi ha scritto:Visto che è ancora rimasto nel titolo, Bob Dylan torna in concerto a Milano il 14 novembra al forum di Assago con nientecocòdimeno che Mark Knopfler.
Biglietto accattato, costa come un buon Fourrier e quindi ne vale la pena :)

Dylan oltre che nel titolo è sempre nel cuore, quindi si può citare sempre, anche ove e quando non c'entrasse...
Presi anch'io i biglietti, saremo un gruppetto di 5-6 amici e abbiamo preso quelli in piedi giù, davanti al palco.
Speriamo che oltre ai set con le due band, alla fine Dylan e Knopfler suonino qualcosa insieme...
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Re: CRONACHE D'OSTERIA

Messaggioda l'oste » 05 ago 2011 19:32

diego ha scritto:Produttori che visiteri volentieri (anzi ri-visiterei nel caso del secondo):

Château Sainte-Anne
Proprietario: Françoise DUTHEIL DE LA ROCHERE
83330 Sainte-Anne-d'Evenos
Tel : +33 (0)494903540


Domaine de Trevallon
Proprietario : Françoise DUTHEIL DE LA ROCHERE
Proprietario: Eloi Dürrbach
13103 SAINT-ETIENNE-DU-GRES
Tel.: +33 (0) 4.90.49.06.00
Fax: +33 (0) 4.90.49.02.17

Vedo che Trevallon te lo consigila anche l'oste, lascio la segnalazione per i recapiti :wink:

Tu che sei spesso "di zona" conoscerai sicuramente qualche altro nome recente emergente, purtroppo non faccio visite in zona da parecchio e a parte qualche Bandol q/p, di "provenzali" ne ho bevuti pochi ultimamente.
Trevallon credo sia ancora il top della zona, soprattutto per la capacità di reggere il tempo e di avere profondità di annate abbastanza reperibili; forse ho ancora una vecchia bottiglia anni '90, magari anche un '89, controllerò...
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Re: CRONACHE D'OSTERIA

Messaggioda diego » 05 ago 2011 19:35

l'oste ha scritto:
diego ha scritto:Produttori che visiteri volentieri (anzi ri-visiterei nel caso del secondo):

Château Sainte-Anne
Proprietario: Françoise DUTHEIL DE LA ROCHERE
83330 Sainte-Anne-d'Evenos
Tel : +33 (0)494903540


Domaine de Trevallon
Proprietario : Françoise DUTHEIL DE LA ROCHERE
Proprietario: Eloi Dürrbach
13103 SAINT-ETIENNE-DU-GRES
Tel.: +33 (0) 4.90.49.06.00
Fax: +33 (0) 4.90.49.02.17

Vedo che Trevallon te lo consigila anche l'oste, lascio la segnalazione per i recapiti :wink:

Tu che sei spesso "di zona" conoscerai sicuramente qualche altro nome recente emergente, purtroppo non faccio visite in zona da parecchio e a parte qualche Bandol q/p, di "provenzali" ne ho bevuti pochi ultimamente.
Trevallon credo sia ancora il top della zona, soprattutto per la capacità di reggere il tempo e di avere profondità di annate abbastanza reperibili; forse ho ancora una vecchia bottiglia anni '90, magari anche un '89, controllerò...


Apperò! Mai bevute bottiglie di Trevallon così vecchie purtroppo.
No, mannaggia, in realtà pur andando spesso in Francia faccio meno visite enoiche di quanto vorrei...quindi non ho nomi freschi...
Esiste una finestra specifica per esprimere compiutamente il carattere del territorio: sopra una certa resa per ettaro tale carattere si spegne, ma lo stesso accade anche sotto una certa resa per ettaro.
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