CRONACHE D'OSTERIA

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l'oste
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Re: CRONACHE D'OSTERIA

Messaggioda l'oste » 05 gen 2011 21:02

paipus ha scritto:
meursault ha scritto:Giusto per la precisione, si chiama Chuck Palahniuk.
E a mio parere "Fight Club", di Fincher, è un grandissimo film, e, cosa assai rara, meglio del libro.
Tra i libri di Palahniuk consigliatissimo invisible mosters......


mi scuso ma nello storpiare i nomi sono campione del mondo.
grandissimo film ok, meglio del libro no però.. sicuramente è più immediato grazie anche alla recitazione del duo pitt-norton ma un po' sbrigativo e poco introspettivo.
invisible monsters è davvero molto bello, inquietante ma bello. non male anche "soffocare".. menzione d'onore a quella la carinissima "guida alternativa" al north-west americano che è "portland souvenir"

L'associazione con Stephen King l'ho letta su Wikipedia, pare che il primo romanzo di Palahniuk fosse un tentativo di emulare l'autore di Shining, ma il progetto di 700 pagine non fu portato a termine.
Comunque la curiosità per Chuck Palahniuk mi ha già portato in libreria, preso Invisible monsters.
Lo leggerò nel weekend, aldilà del genere, sono incuriosito dal tipo di scrittura, amo molto quella scarna dello stile noir, tipo Elmore Leonard, Jim Thompson, Don Winslow, J. R. Lansdale...
"Fight club" per me è un film molto originale, interpretato magistralente da Ed Norton, bravo anche Brad Pitt, solo forse meno "nella parte con la faccia", sceneggiatura da stomaci forti, un po' contorto in alcune parti, ma film certamente unico, che esce dai generi. A me però in generale nei film non piace molto l'atmosfera "claustrofobica", infatti non ho ancora visto l'ultimo Shattered island di Scorsese.
Ma ho gusti molto da "pinot noir" anche per il cinema.
Sorriso.
Non importa chi sarà l'ultimo a spegnere la luce. E' già buio.


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Re: CRONACHE D'OSTERIA

Messaggioda Aramis » 05 gen 2011 21:06

Dedalus ha scritto:
meursault ha scritto:Però io non sono mica così convinto che il Trebbiano di Valentini sia così distante da altri vini a base Trebbiano.
Ad esempio a me è capitato di bere dei vini della mia zona, dove i bianchi hanno quasi sempre una buona percentuale di Trebbiano (che sia poi bombino bianco o un parente non vi saprei dire) che non erano così distanti dal profilo del vino di Valentini.
Certo Valentini marca molto il suo vino tramite le teniche utilizzate soprattutto in cantina, per quanto arcaiche siano.........però non sono così sicuro che le peculiarità del vino siano così stravolte da porlo al di fuori di tipologia e zona.

Sì.
Come ho detto nella nota in chiusura, ho molto estremizzato il mio concetto, per cercare di renderlo il più chiaro possibile e non confonderlo con i diversi altri ai quali è intrecciato. Ovviamente il Trebbiano di Valentini non è totalmente irriconoscibile come Trebbiano d'Abruzzo. E' invece vero che è del tutto distinto da qualsiasi altro Trebbiano d'Abruzzo, e non per semplici sfumature, né per la semplice riuscita qualitativa, ma per le sue note principali, quelle più fortemente caratterizzanti. E' riconoscibile come Trebbiano solo marginalmente, o per meglio dire residualmente, ecco.


Ha ragione il Conte: il brett è brett, e tale resta, col suo fardello di sudore e acqua stagnante, da Francesco come altrove.
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Re: CRONACHE D'OSTERIA

Messaggioda l'oste » 05 gen 2011 21:26

de magistris ha scritto:Ost'Andrea, com'era il Rosso di Montalcino '99 di Biondo Santo? Ce l'ho in rampa di lancio da un paio di mesi ma non so perché ogni volta non mi sembra mai la sera giusta...
auguroni a te e a tutta l'osteria virtuale! :D

Buon anno anche a te Paolo, speriamo che nel 2011 ci si trovi davanti a qualche bicchiere.

Devo la premessa di cosa cerco nel rosso di Montalcino, ovvero la freschezza del frutto, acidità che accenda la salivazione, sapidità, balsamicità, anche una certa irruenza mi è gradita.
Amo molto la tipologia perchè mi permette di avere a disposizione le doti del sangiovese "vocato" e in purezza da giovane, libidine che per i miei gusti corrotti, solo i giovani pinot noir superano. Purtroppo l'amerei di più se non riscontrassi che alcuni rdM invece di essere una idea di vino a sè che sfrutti le peculiarità positive del vitigno da giovane, tendano ad assomigliare troppo al fratello maggiore dell'azienda.
E' il caso del rdM '99 di Biondi-Santi, certo un vino senza sbavature, profumi non ricchi ed intensi ma puliti e fermamente tipici, bocca equilibrata di non grande persistenza, sicuramente in beva da qualche tempo (almeno la mia bottiglia); sembra un brunellino (da annata minore) ma per il mio gusto troppo simile -con minore intensità e volume- all'impostazione del fratello maggiore. C'è come un senso di austerità di fabbrica, forse dovuto all'evoluzione, all'età delle vigne, forse sono le botti dell'azienda.
Sicuramente è giusto così, il manico, lo stile, la personalizzazione sono importanti e probabilmente sono io che preferisco i rdM più giovani, sbarazzini e "rotondi". Comunque piaciutello, quattro pedine, due bicchieri.
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Re: CRONACHE D'OSTERIA

Messaggioda paipus » 05 gen 2011 22:16

l'oste ha scritto:
paipus ha scritto:
meursault ha scritto:Giusto per la precisione, si chiama Chuck Palahniuk.
E a mio parere "Fight Club", di Fincher, è un grandissimo film, e, cosa assai rara, meglio del libro.
Tra i libri di Palahniuk consigliatissimo invisible mosters......


mi scuso ma nello storpiare i nomi sono campione del mondo.
grandissimo film ok, meglio del libro no però.. sicuramente è più immediato grazie anche alla recitazione del duo pitt-norton ma un po' sbrigativo e poco introspettivo.
invisible monsters è davvero molto bello, inquietante ma bello. non male anche "soffocare".. menzione d'onore a quella la carinissima "guida alternativa" al north-west americano che è "portland souvenir"

L'associazione con Stephen King l'ho letta su Wikipedia, pare che il primo romanzo di Palahniuk fosse un tentativo di emulare l'autore di Shining, ma il progetto di 700 pagine non fu portato a termine.
Comunque la curiosità per Chuck Palahniuk mi ha già portato in libreria, preso Invisible monsters.
Lo leggerò nel weekend, aldilà del genere, sono incuriosito dal tipo di scrittura, amo molto quella scarna dello stile noir, tipo Elmore Leonard, Jim Thompson, Don Winslow, J. R. Lansdale...
"Fight club" per me è un film molto originale, interpretato magistralente da Ed Norton, bravo anche Brad Pitt, solo forse meno "nella parte con la faccia", sceneggiatura da stomaci forti, un po' contorto in alcune parti, ma film certamente unico, che esce dai generi. A me però in generale nei film non piace molto l'atmosfera "claustrofobica", infatti non ho ancora visto l'ultimo Shattered island di Scorsese.
Ma ho gusti molto da "pinot noir" anche per il cinema.
Sorriso.



buona lettura allora.
non sono certamente io quello che difenderà i film in stile fight club e shutter island (caruccio tra l'altro).. da quel punto di vista per quel che ne posso capire (di film e di pinot noir) sono molto più vicino a un cinema pinottesco al cui vertice ultimamente (non amo avere dei "preferiti" troppo a lungo) c'è jules et jim che paragonerei a un gevrey chambertin di furrier bevuto a capodanno giusto prima della visione di suddetto film.
..quelli che non sbadigliano mai e non dicono mai banalità ma bruciano, bruciano, bruciano come favolosi fuochi d'artificio gialli che esplodono simili a ragni sopra le stelle e nel mezzo si vede scoppiare la luce azzurra e tutti fanno «Oooooh!»..
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Re: CRONACHE D'OSTERIA

Messaggioda paipus » 10 gen 2011 20:37

l'oste ha scritto:
paipus ha scritto:
meursault ha scritto:Giusto per la precisione, si chiama Chuck Palahniuk.
E a mio parere "Fight Club", di Fincher, è un grandissimo film, e, cosa assai rara, meglio del libro.
Tra i libri di Palahniuk consigliatissimo invisible mosters......


mi scuso ma nello storpiare i nomi sono campione del mondo.
grandissimo film ok, meglio del libro no però.. sicuramente è più immediato grazie anche alla recitazione del duo pitt-norton ma un po' sbrigativo e poco introspettivo.
invisible monsters è davvero molto bello, inquietante ma bello. non male anche "soffocare".. menzione d'onore a quella la carinissima "guida alternativa" al north-west americano che è "portland souvenir"

L'associazione con Stephen King l'ho letta su Wikipedia, pare che il primo romanzo di Palahniuk fosse un tentativo di emulare l'autore di Shining, ma il progetto di 700 pagine non fu portato a termine.
Comunque la curiosità per Chuck Palahniuk mi ha già portato in libreria, preso Invisible monsters.
Lo leggerò nel weekend, aldilà del genere, sono incuriosito dal tipo di scrittura, amo molto quella scarna dello stile noir, tipo Elmore Leonard, Jim Thompson, Don Winslow, J. R. Lansdale...
"Fight club" per me è un film molto originale, interpretato magistralente da Ed Norton, bravo anche Brad Pitt, solo forse meno "nella parte con la faccia", sceneggiatura da stomaci forti, un po' contorto in alcune parti, ma film certamente unico, che esce dai generi. A me però in generale nei film non piace molto l'atmosfera "claustrofobica", infatti non ho ancora visto l'ultimo Shattered island di Scorsese.
Ma ho gusti molto da "pinot noir" anche per il cinema.
Sorriso.



letto? impressioni...
..quelli che non sbadigliano mai e non dicono mai banalità ma bruciano, bruciano, bruciano come favolosi fuochi d'artificio gialli che esplodono simili a ragni sopra le stelle e nel mezzo si vede scoppiare la luce azzurra e tutti fanno «Oooooh!»..
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Re: CRONACHE D'OSTERIA

Messaggioda l'oste » 10 gen 2011 22:02

paipus ha scritto:
l'oste ha scritto:L'associazione con Stephen King l'ho letta su Wikipedia, pare che il primo romanzo di Palahniuk fosse un tentativo di emulare l'autore di Shining, ma il progetto di 700 pagine non fu portato a termine.
Comunque la curiosità per Chuck Palahniuk mi ha già portato in libreria, preso Invisible monsters.
Lo leggerò nel weekend, aldilà del genere, sono incuriosito dal tipo di scrittura, amo molto quella scarna dello stile noir, tipo Elmore Leonard, Jim Thompson, Don Winslow, J. R. Lansdale...



letto? impressioni...

Torcibudella trucido scritto molto bene, scioccante nei passaggi di una ricerca che si muove nelle zone buie del cervello umano.
Non è il mio leggere preferito (delle "metamorfosi umane" ricordo che anche Troismi di Marie Darrieussecq mi scioccò parecchio), ma nel suo genere Invisible monsters penso sia sicuramente una perla, non scade mai nello splatter fine a sè stesso (anche se ad esempio quello sfrenato di Lansdale nel ciclo del drive-in è un'altra chicca)
Forse l'unico aspetto che mi ha un po' annoiato è che Palhaniuk nello stile e nella trama, a volte usa troppi "effetti speciali". Ma qui c'entrano i gusti.
Difficile paragonare questo libro ad un vino, molto difficile...
Non importa chi sarà l'ultimo a spegnere la luce. E' già buio.


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Re: CRONACHE D'OSTERIA

Messaggioda meursault » 10 gen 2011 23:43

l'oste ha scritto:Torcibudella trucido scritto molto bene, scioccante nei passaggi di una ricerca che si muove nelle zone buie del cervello umano.
Non è il mio leggere preferito (delle "metamorfosi umane" ricordo che anche Troismi di Marie Darrieussecq mi scioccò parecchio), ma nel suo genere Invisible monsters penso sia sicuramente una perla, non scade mai nello splatter fine a sè stesso (anche se ad esempio quello sfrenato di Lansdale nel ciclo del drive-in è un'altra chicca)
Forse l'unico aspetto che mi ha un po' annoiato è che Palhaniuk nello stile e nella trama, a volte usa troppi "effetti speciali". Ma qui c'entrano i gusti.
Difficile paragonare questo libro ad un vino, molto difficile...


Bella rece.
Io l'ho letto una decina di anni fa, chissà come lo troverei oggi.
Gli ultimi libri invece, da "lullaby" in poi, mi sono piaciuti sempre meno fino a fami lasciar un po' perdere questo scrittore.
...non può superare un certo delta, altrimenti, scusassero, uno dei due non ci ha capito un cazzo di quel vino(vinogodi)
La valutazione è oggettiva a meno di un delta (limitato, diciamo circa 5 punti) dovuto alla inevitabile componente soggettiva(fufluns)
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Re: CRONACHE D'OSTERIA

Messaggioda l'oste » 16 gen 2011 21:11

Piccoli sogni da ricordare.

E' estate, la luce del sole si specchia sull'asfalto che scorre come una sobria cucitura grigia in mezzo alle collline.
Ovunque ci guardano piene le ordinate miniere di legno vivo, sui cui rami grappoli di pepite hanno maturato quasi il massimo della loro doratura splendente. Ci lasciamo prendere dalla danza dei profumi giovani , con i loro nervi frementi di ballare col nostro palato. La musica sale di intensità, il volume è alto da festa.
Raggi di fiori, cesti di frutta, donne sorridenti, un panificio che sforna, quel collage di voci straniere con l'accento che fa venire fame di tutto. Sensazione di euforica ed effimera gioia.

Di colpo la luce si fa scura, siamo appena scesi in un giardino autunnale, le guance sentono il freddo intorno, l'aria che entra in noi sembra mischiata ad acqua e terra. Ci viene incontro un signore di pelle e capelli chiari, ma buio come un'ombra, non sorride, ci squadra. Chiediamo se ha voglia di raccontarci un po' della sua storia e allora lui rende semplice la leggenda versandoci da bere. Si racconta -e sembra proprio vero- che sappia imprigionare i frutti tenendoli vivi e freschi e di quanto sappia ipnotizzare per lunghi anni tutte le rose delle donne del paese. Quando ha finito, la sua voce ci è entrata nella mente per restarci per sempre, parole essenziali e dirette, accompagnate dai fermi gesti del suo corpo imponente.
Non importa chi sarà l'ultimo a spegnere la luce. E' già buio.


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Re: CRONACHE D'OSTERIA

Messaggioda paipus » 16 gen 2011 21:32

l'oste ha scritto:Piccoli sogni da ricordare.

E' estate, la luce del sole si specchia sull'asfalto che scorre come una sobria cucitura grigia in mezzo alle collline.
Ovunque ci guardano piene le ordinate miniere di legno vivo, sui cui rami grappoli di pepite hanno maturato quasi il massimo della loro doratura splendente. Ci lasciamo prendere dalla danza dei profumi giovani , con i loro nervi frementi di ballare col nostro palato. La musica sale di intensità, il volume è alto da festa.
Raggi di fiori, cesti di frutta, donne sorridenti, un panificio che sforna, quel collage di voci straniere con l'accento che fa venire fame di tutto. Sensazione di euforica ed effimera gioia.

Di colpo la luce si fa scura, siamo appena scesi in un giardino autunnale, le guance sentono il freddo intorno, l'aria che entra in noi sembra mischiata ad acqua e terra. Ci viene incontro un signore di pelle e capelli chiari, ma buio come un'ombra, non sorride, ci squadra. Chiediamo se ha voglia di raccontarci un po' della sua storia e allora lui rende semplice la leggenda versandoci da bere. Si racconta -e sembra proprio vero- che sappia imprigionare i frutti tenendoli vivi e freschi e di quanto sappia ipnotizzare per lunghi anni tutte le rose delle donne del paese. Quando ha finito, la sua voce ci è entrata nella mente per restarci per sempre, parole essenziali e dirette, accompagnate dai fermi gesti del suo corpo imponente.



belle atmosfere..
mi ricordano queste

http://www.youtube.com/watch?v=SDfe9dn59Mk
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Re: CRONACHE D'OSTERIA

Messaggioda Dedalus » 16 gen 2011 22:50

l'oste ha scritto:Piccoli sogni da ricordare.

E' estate, la luce del sole si specchia sull'asfalto che scorre come una sobria cucitura grigia in mezzo alle collline.
Ovunque ci guardano piene le ordinate miniere di legno vivo, sui cui rami grappoli di pepite hanno maturato quasi il massimo della loro doratura splendente. Ci lasciamo prendere dalla danza dei profumi giovani , con i loro nervi frementi di ballare col nostro palato. La musica sale di intensità, il volume è alto da festa.
Raggi di fiori, cesti di frutta, donne sorridenti, un panificio che sforna, quel collage di voci straniere con l'accento che fa venire fame di tutto. Sensazione di euforica ed effimera gioia.

Di colpo la luce si fa scura, siamo appena scesi in un giardino autunnale, le guance sentono il freddo intorno, l'aria che entra in noi sembra mischiata ad acqua e terra. Ci viene incontro un signore di pelle e capelli chiari, ma buio come un'ombra, non sorride, ci squadra. Chiediamo se ha voglia di raccontarci un po' della sua storia e allora lui rende semplice la leggenda versandoci da bere. Si racconta -e sembra proprio vero- che sappia imprigionare i frutti tenendoli vivi e freschi e di quanto sappia ipnotizzare per lunghi anni tutte le rose delle donne del paese. Quando ha finito, la sua voce ci è entrata nella mente per restarci per sempre, parole essenziali e dirette, accompagnate dai fermi gesti del suo corpo imponente.


Due bianchi.

Uno spumante, un fermo.

Uno leggermente dosato, uno secco o quasi.

Uno giovane, uno vecchio.

Mi butto senza aver voluto far la fatica di decifrare razionalmente i tanti indizi di secondo livello.

Uno Champagne non millesimato a base Chardonnay, un Gewürztraminer alsaziano.

Troppo domenica sera per cercare nomi di produttori, etichette ed annate.
“La cultura è organizzazione, disciplina del proprio io interiore; è presa di possesso della propria personalità, e conquista di coscienza superiore, per la quale si riesce a comprendere la propria funzione nella vita, i propri diritti e i propri doveri.”
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Re: CRONACHE D'OSTERIA

Messaggioda paipus » 17 gen 2011 00:10

Dedalus ha scritto:
l'oste ha scritto:Piccoli sogni da ricordare.

E' estate, la luce del sole si specchia sull'asfalto che scorre come una sobria cucitura grigia in mezzo alle collline.
Ovunque ci guardano piene le ordinate miniere di legno vivo, sui cui rami grappoli di pepite hanno maturato quasi il massimo della loro doratura splendente. Ci lasciamo prendere dalla danza dei profumi giovani , con i loro nervi frementi di ballare col nostro palato. La musica sale di intensità, il volume è alto da festa.
Raggi di fiori, cesti di frutta, donne sorridenti, un panificio che sforna, quel collage di voci straniere con l'accento che fa venire fame di tutto. Sensazione di euforica ed effimera gioia.

Di colpo la luce si fa scura, siamo appena scesi in un giardino autunnale, le guance sentono il freddo intorno, l'aria che entra in noi sembra mischiata ad acqua e terra. Ci viene incontro un signore di pelle e capelli chiari, ma buio come un'ombra, non sorride, ci squadra. Chiediamo se ha voglia di raccontarci un po' della sua storia e allora lui rende semplice la leggenda versandoci da bere. Si racconta -e sembra proprio vero- che sappia imprigionare i frutti tenendoli vivi e freschi e di quanto sappia ipnotizzare per lunghi anni tutte le rose delle donne del paese. Quando ha finito, la sua voce ci è entrata nella mente per restarci per sempre, parole essenziali e dirette, accompagnate dai fermi gesti del suo corpo imponente.


Due bianchi.

Uno spumante, un fermo.

Uno leggermente dosato, uno secco o quasi.

Uno giovane, uno vecchio.

Mi butto senza aver voluto far la fatica di decifrare razionalmente i tanti indizi di secondo livello.

Uno Champagne non millesimato a base Chardonnay, un Gewürztraminer alsaziano.

Troppo domenica sera per cercare nomi di produttori, etichette ed annate.



bianco e rosso

borgognotto giovane, montrachet forse

grande barolo con qualche annetto sulle spalle, monfortino o giù di li
..quelli che non sbadigliano mai e non dicono mai banalità ma bruciano, bruciano, bruciano come favolosi fuochi d'artificio gialli che esplodono simili a ragni sopra le stelle e nel mezzo si vede scoppiare la luce azzurra e tutti fanno «Oooooh!»..
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Re: CRONACHE D'OSTERIA

Messaggioda alexer3b » 17 gen 2011 00:15

paipus ha scritto:
Dedalus ha scritto:
l'oste ha scritto:Piccoli sogni da ricordare.

E' estate, la luce del sole si specchia sull'asfalto che scorre come una sobria cucitura grigia in mezzo alle collline.
Ovunque ci guardano piene le ordinate miniere di legno vivo, sui cui rami grappoli di pepite hanno maturato quasi il massimo della loro doratura splendente. Ci lasciamo prendere dalla danza dei profumi giovani , con i loro nervi frementi di ballare col nostro palato. La musica sale di intensità, il volume è alto da festa.
Raggi di fiori, cesti di frutta, donne sorridenti, un panificio che sforna, quel collage di voci straniere con l'accento che fa venire fame di tutto. Sensazione di euforica ed effimera gioia.

Di colpo la luce si fa scura, siamo appena scesi in un giardino autunnale, le guance sentono il freddo intorno, l'aria che entra in noi sembra mischiata ad acqua e terra. Ci viene incontro un signore di pelle e capelli chiari, ma buio come un'ombra, non sorride, ci squadra. Chiediamo se ha voglia di raccontarci un po' della sua storia e allora lui rende semplice la leggenda versandoci da bere. Si racconta -e sembra proprio vero- che sappia imprigionare i frutti tenendoli vivi e freschi e di quanto sappia ipnotizzare per lunghi anni tutte le rose delle donne del paese. Quando ha finito, la sua voce ci è entrata nella mente per restarci per sempre, parole essenziali e dirette, accompagnate dai fermi gesti del suo corpo imponente.


Due bianchi.

Uno spumante, un fermo.

Uno leggermente dosato, uno secco o quasi.

Uno giovane, uno vecchio.

Mi butto senza aver voluto far la fatica di decifrare razionalmente i tanti indizi di secondo livello.

Uno Champagne non millesimato a base Chardonnay, un Gewürztraminer alsaziano.

Troppo domenica sera per cercare nomi di produttori, etichette ed annate.



bianco e rosso

borgognotto giovane, montrachet forse

grande barolo con qualche annetto sulle spalle, monfortino o giù di li

Io avevo pensato Champagne e Borgogna Rossa , Cote de Beaune vecchio .

Alex
Oggi, in latino...l'ha pijata ar culo. (Romano ad honorem 08-10-2008)

... a Nossiter (come ai suoi compaesani) bisognerebbe spiegare che quando avrà capito l’importanza di usare il bidet sarà sempre troppo tardi… :lol: (anonimo 07-02-2012)
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Re: CRONACHE D'OSTERIA

Messaggioda Costi » 17 gen 2011 02:26

Visto che le ca.... Sgusciano fuori come paguri al sole, dico la mia.

Verdicchio raccolta tardiva. Borgogno riserva o Rinaldi o Bartolo vecchio.
Nell'altra vita ero COSTANTINOPOLI dal luglio 2004...

Members Lug. 2004 6175

Nel 326 iniziarono i lavori per la costruzione della "Nuova Roma" che venne inaugurata nel 330 e prese presto il nome di Costantinopoli.
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Re: CRONACHE D'OSTERIA

Messaggioda l'oste » 17 gen 2011 05:50

Non intendevo aprire un quiz, davvero.
Volevo solo uscire dalle note default dei vini bevuti nel weekend, perchè è pensando a due in particolare che mi sono addormentato ieri e con la briglia sciolta dei pensieri, si sa, la realtà si confonfe col sogno.
Più che indizi ho cercato di vedere un cortometraggio con quel vino colonna "sonora".

Ma, visto che è usanza d'osteria fare la tombola, la riffa, la lotteria e altri giochi, lascio aperto il giochino e non rivelo i due vini; metto la lista, oltre al pigato (nonricordoinomimanientediche) e all'altra mini bolla "di casa", l'Abate Nero.
Mi spiace per la mancanza di note ora, ma la notte è avanti parecchio e domani es otro maldido lunes...

Champagne Dom Perignon 2002
Riesling Scharzhofberger Kabinett 2007 - Egon Muller
Barbaresco Asili ris. 1996 - Giacosa
Barbaresco 1982 - Coop. Produttori di Barbaresco
Volnay 2006 - J.Voillot
Marsannay Les Champs Salomon 2005 - Bart
Taurasi Centotrenta 1999 - Mastroberardino
Platone 2007 - Tenute Carrisi
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Re: CRONACHE D'OSTERIA

Messaggioda Kalosartipos » 17 gen 2011 10:27

l'oste ha scritto:Platone 2007 - Tenute Carrisi

Al Bano :shock:
"La vita è breve e bisogna che uno se la beva tutta".
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Re: CRONACHE D'OSTERIA

Messaggioda Costi » 17 gen 2011 11:04

l'oste ha scritto:
Riesling Scharzhofberger Kabinett 2007 - Egon Muller
Barbaresco 1982 - Coop. Produttori di Barbaresco

Nell'altra vita ero COSTANTINOPOLI dal luglio 2004...

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Re: CRONACHE D'OSTERIA

Messaggioda paipus » 17 gen 2011 11:43

l'oste ha scritto:Non intendevo aprire un quiz, davvero.
Volevo solo uscire dalle note default dei vini bevuti nel weekend, perchè è pensando a due in particolare che mi sono addormentato ieri e con la briglia sciolta dei pensieri, si sa, la realtà si confonfe col sogno.
Più che indizi ho cercato di vedere un cortometraggio con quel vino colonna "sonora".

Ma, visto che è usanza d'osteria fare la tombola, la riffa, la lotteria e altri giochi, lascio aperto il giochino e non rivelo i due vini; metto la lista, oltre al pigato (nonricordoinomimanientediche) e all'altra mini bolla "di casa", l'Abate Nero.
Mi spiace per la mancanza di note ora, ma la notte è avanti parecchio e domani es otro maldido lunes...

Champagne Dom Perignon 2002

Barbaresco Asili ris. 1996 - Giacosa



io dico questi.

p.s.n come hai trovato il dom? secondo me indietrissimo ma grande, un borgogna con le bolle..anzi, meglio, un iggy pop di "lust for life" sorriso

pps com'era il volnay?
..quelli che non sbadigliano mai e non dicono mai banalità ma bruciano, bruciano, bruciano come favolosi fuochi d'artificio gialli che esplodono simili a ragni sopra le stelle e nel mezzo si vede scoppiare la luce azzurra e tutti fanno «Oooooh!»..
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l'oste
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Re: CRONACHE D'OSTERIA

Messaggioda l'oste » 17 gen 2011 18:07

paipus ha scritto:
l'oste ha scritto:
Champagne Dom Perignon 2002

Barbaresco Asili ris. 1996 - Giacosa



io dico questi.

p.s.n come hai trovato il dom? secondo me indietrissimo ma grande, un borgogna con le bolle..anzi, meglio, un iggy pop di "lust for life" sorriso

pps com'era il volnay?

Erano loro.
Dom Perignon mi è sembrato di una frenesia giovanile imbarazzante, una bottiglia minorenne e berlo ora è quasi un atto impuro (quantomeno è legale, visti i "buoni esempi" italiani). Per continuare in metafora da osteria, è fatto di marmo ma ha bisogno esperienza. I profumi però sono già un bell'elenco. Piaciuto un bel po'. Una torre, due cavalli. Eccellente+.

"Lust for life" per me è il miglior lavoro single di Iggy Pop, basterebbe The passenger per farne un capolavoro.
Il Volnay ha avuto un buon inizio di profumi, frutto, freddezza da minerale, qualcosa di radici. Resta solo un po' fermo nelle ore, ma in bocca è un bel sorso, buona acidità e ottima persistenza. MEno cicciotto di quanto ricordavo dello stesso village '06 (bevuto poco meno di un anno fa credo). La cassettina da sei è comunque ormai vuota. Fine degli esperimenti, ora se riesco aspetto i Pommard.

Della lista del weekend, specifico che i primi 6 vini (più i bianchini) son stati bevuti sabato sera con salumi al coltello, brasato al cucchiaio con polenta nel paiolo e formaggi. Gli altri due, i "meridionali", accompagnavano pasta, costine e ceci domenica a pranzo. C'era anche un Rossojbleo 2009 di Gulfi e un Duca Enrico '96 ma nettamente scollinato/mal conservato.
Non importa chi sarà l'ultimo a spegnere la luce. E' già buio.


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Re: CRONACHE D'OSTERIA

Messaggioda paipus » 17 gen 2011 19:14

l'oste ha scritto:
paipus ha scritto:
l'oste ha scritto:
Champagne Dom Perignon 2002

Barbaresco Asili ris. 1996 - Giacosa



io dico questi.

p.s.n come hai trovato il dom? secondo me indietrissimo ma grande, un borgogna con le bolle..anzi, meglio, un iggy pop di "lust for life" sorriso

pps com'era il volnay?

Erano loro.
Dom Perignon mi è sembrato di una frenesia giovanile imbarazzante, una bottiglia minorenne e berlo ora è quasi un atto impuro (quantomeno è legale, visti i "buoni esempi" italiani). Per continuare in metafora da osteria, è fatto di marmo ma ha bisogno esperienza. I profumi però sono già un bell'elenco. Piaciuto un bel po'. Una torre, due cavalli. Eccellente+.

"Lust for life" per me è il miglior lavoro single di Iggy Pop, basterebbe The passenger per farne un capolavoro.
Il Volnay ha avuto un buon inizio di profumi, frutto, freddezza da minerale, qualcosa di radici. Resta solo un po' fermo nelle ore, ma in bocca è un bel sorso, buona acidità e ottima persistenza. MEno cicciotto di quanto ricordavo dello stesso village '06 (bevuto poco meno di un anno fa credo). La cassettina da sei è comunque ormai vuota. Fine degli esperimenti, ora se riesco aspetto i Pommard.

Della lista del weekend, specifico che i primi 6 vini (più i bianchini) son stati bevuti sabato sera con salumi al coltello, brasato al cucchiaio con polenta nel paiolo e formaggi. Gli altri due, i "meridionali", accompagnavano pasta, costine e ceci domenica a pranzo. C'era anche un Rossojbleo 2009 di Gulfi e un Duca Enrico '96 ma nettamente scollinato/mal conservato.


e giacosa? i miei ultimi assaggi mi ricordano un vino un pochino seduto, pigro in una fase un po' di stallo che spero di poter definire "la 1quiete prima della tempesta" intesa come chiusura pre-terziarizzazione completa.. ma forse è solo frutto delle grandi aspettative che avevo..

su iggy sono concorde anche se " i wanna be your dog" tira fuori meglio la vera essenza dell'iguana

p.s. scopro solo ora che hai un bellissimo blog, complimenti
..quelli che non sbadigliano mai e non dicono mai banalità ma bruciano, bruciano, bruciano come favolosi fuochi d'artificio gialli che esplodono simili a ragni sopra le stelle e nel mezzo si vede scoppiare la luce azzurra e tutti fanno «Oooooh!»..
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Re: CRONACHE D'OSTERIA

Messaggioda l'oste » 17 gen 2011 20:05

paipus ha scritto:e giacosa? i miei ultimi assaggi mi ricordano un vino un pochino seduto, pigro in una fase un po' di stallo che spero di poter definire "la 1quiete prima della tempesta" intesa come chiusura pre-terziarizzazione completa.. ma forse è solo frutto delle grandi aspettative che avevo..

su iggy sono concorde anche se " i wanna be your dog" tira fuori meglio la vera essenza dell'iguana

p.s. scopro solo ora che hai un bellissimo blog, complimenti

L'Asili '96 uno dei nebbiolo più buoni bevuti nell'ultimo periodo. Quella bottiglia, ultima rimasta era in beva favolosa, anche se la bocca promette di farsi trovare ancora viva fra parecchi anni. Al naso era di un equilibrio, pulizia e ricchezza fuori categoria. Molto ma molto buono, meno incazzoso del Falletto pari anno dello stesso produttore (bevuto due volte l'anno scorso), infatti a me di Giacosa piacciono di più i barbaresco.

PS: gracias
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Re: CRONACHE D'OSTERIA

Messaggioda gremul » 17 gen 2011 20:10

l'oste ha scritto:Dom Perignon mi è sembrato di una frenesia giovanile imbarazzante, una bottiglia minorenne e berlo ora è quasi un atto impuro (quantomeno è legale, visti i "buoni esempi" italiani). Per continuare in metafora da osteria, è fatto di marmo ma ha bisogno esperienza. I profumi però sono già un bell'elenco. Piaciuto un bel po'. Una torre, due cavalli. Eccellente+.



mi hai fatto venire sete assai!!
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Re: CRONACHE D'OSTERIA

Messaggioda paipus » 26 gen 2011 00:05

visto che qualche pagina addietro si parlava di purè, oggi ho trovato grandiosa una purea di patate gialle al Martini rosso usata per accompagnare una faraona cotta confit su letto di pomodori secchi battuti a coltello.
..quelli che non sbadigliano mai e non dicono mai banalità ma bruciano, bruciano, bruciano come favolosi fuochi d'artificio gialli che esplodono simili a ragni sopra le stelle e nel mezzo si vede scoppiare la luce azzurra e tutti fanno «Oooooh!»..
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Re: CRONACHE D'OSTERIA

Messaggioda vinogodi » 26 gen 2011 00:09

... purtroppo , di Giacosa , nel bene e nel male , tendo sempre a ricordare l'ultima boccia bevuta . Stavolta , da pochissimo con amici forumisti , un Rabajà 2001 Etichetta Rossa da paura , per cui in questo momento per me Giacosa è il più grande interprete di Barbaresco ... prima della prossima delusione , targata probabilmente "etichetta bianca" ...
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Re: CRONACHE D'OSTERIA

Messaggioda Dedalus » 26 gen 2011 00:19

vinogodi ha scritto:... purtroppo , di Giacosa , nel bene e nel male , tendo sempre a ricordare l'ultima boccia bevuta . Stavolta , da pochissimo con amici forumisti , un Rabajà 2001 Etichetta Rossa da paura , per cui in questo momento per me Giacosa è il più grande interprete di Barbaresco ... prima della prossima delusione , targata probabilmente "etichetta bianca" ...


Rabajà 2001 credo possa essere la massima espressione giacosiana di sempre, vista dal tuo personale punto di vista che ormai conosco abbastanza bene. Forse solo il Falletto Riserva 1996, ancora meglio. Sbaglio di tanto?
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Re: CRONACHE D'OSTERIA

Messaggioda vinogodi » 26 gen 2011 01:59

Dedalus ha scritto:
vinogodi ha scritto:... purtroppo , di Giacosa , nel bene e nel male , tendo sempre a ricordare l'ultima boccia bevuta . Stavolta , da pochissimo con amici forumisti , un Rabajà 2001 Etichetta Rossa da paura , per cui in questo momento per me Giacosa è il più grande interprete di Barbaresco ... prima della prossima delusione , targata probabilmente "etichetta bianca" ...


Rabajà 2001 credo possa essere la massima espressione giacosiana di sempre, vista dal tuo personale punto di vista che ormai conosco abbastanza bene. Forse solo il Falletto Riserva 1996, ancora meglio. Sbaglio di tanto?

... neppure di un "pilu" ... :lol:
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