amica speck ha scritto:Non sono, invece, riuscita a capire i due krug. Forse due champagne da cultura universitaria, difficilmente apprezzabili da chi, come me, frequenta ancora le elementari. E dire che in treno avevo pure studiato per arrivare preparata ...
gremul ha scritto:amica speck ha scritto:Non sono, invece, riuscita a capire i due krug. Forse due champagne da cultura universitaria, difficilmente apprezzabili da chi, come me, frequenta ancora le elementari. E dire che in treno avevo pure studiato per arrivare preparata ...
ma quale università, l'università dell'alcolizzato!!!
devo dire che è stata una sorpresa quando ho visto il buon endrya da lontano con di fianco una fanciulla che non riuscivo ad inquadrare chi fosse tanta era la sorpresa!!
endrya ha scritto:gremul ha scritto:amica speck ha scritto:Non sono, invece, riuscita a capire i due krug. Forse due champagne da cultura universitaria, difficilmente apprezzabili da chi, come me, frequenta ancora le elementari. E dire che in treno avevo pure studiato per arrivare preparata ...
ma quale università, l'università dell'alcolizzato!!!
devo dire che è stata una sorpresa quando ho visto il buon endrya da lontano con di fianco una fanciulla che non riuscivo ad inquadrare chi fosse tanta era la sorpresa!!
cosa hai detto che era?...... una sorpresa!!!
gremul ha scritto:endrya ha scritto:gremul ha scritto:amica speck ha scritto:Non sono, invece, riuscita a capire i due krug. Forse due champagne da cultura universitaria, difficilmente apprezzabili da chi, come me, frequenta ancora le elementari. E dire che in treno avevo pure studiato per arrivare preparata ...
ma quale università, l'università dell'alcolizzato!!!
devo dire che è stata una sorpresa quando ho visto il buon endrya da lontano con di fianco una fanciulla che non riuscivo ad inquadrare chi fosse tanta era la sorpresa!!
cosa hai detto che era?...... una sorpresa!!!
si era capito che è stata una sorpresa??
gremul ha scritto:Bella serata, buon pesce e ottima compagnia (tra cui un’inattesa Amica Speck in grandissima forma e vari produttori veronesi)
Dal basso in alto (secondo la mia sindacabilissima classifica personale)
Selosse Origine sboccatura 1997, purtroppo ossidazione spinta, bottiglia non a posto
Dom Perignon 1988, si apre con un bel naso fresco, a tratti gessoso, la bocca è leggermente dolce, poi abbastanza velocemente si siede ed escono al naso note di caffè e vaniglia un po’ stucchevoli, anche la bocca perde di incisività, non è il mio genere
Philipponnat Clos Des Goisses 1988 : una leggera punta di ossidazione di troppo ne pregiudica un po’ il giudizio, al naso comunque vengono fuori note « bianche » gradevoli, in bocca ancora buona acidità, c’è da dire che è stato assai penalizzato dall’avere di fianco un mostro assoluto come Krug 88
Dom Perignon Oenotheque 1990, naso imprigionato su note di legno non ancora risolto, la bocca è di grande materia ma al momento, per i miei gusti, un po’ troppo bloccata, da risentire. Comunque privo di quelle eccessive “dolcezze” degli altri DP
Bollinger RD 1990, naso impressionante di fungo porcino, nettissimo, sottobosco e terra, bella acidità in bocca e corrispondenza, non si muove però dal fungo che alla fine diventa quasi esagerato. Sui generis
Dom Perignon 1985, colore oro antico carichissimo, naso barocco di cedro candito, brioche appena sfornata, bigné, bocca un po’ dolcina ma di grande materia, non è il mio genere ma devo riconoscere che si tratta di un prodotto di grande fascino, non lascia indifferenti
Dom Ruinart BdB 1988, parte un po’ chiuso poi invece alla distanza viene fuori molto bene, grande freschezza, gesso e agrumi, bocca dalla beva trascinante, mi ha sorpreso. Il suo unico limite forse risiede nel perlate un po’ grossolano, ma sono dettagli a questi livelli.
Krug 1982, qua cominciamo ad arrivare nell’olimpo, eleganza strepitosa, naso finissimo di mela golden, anche un po’ di uvetta forse, il tutto molto sussurrato, bocca di estrema sapidità, uno Champagne che non impressiona al momento ma che ha bisogno di tempo nel bicchiere.
Krug 1988, un mostro assoluto, un monumento, il più giovane della serata senza se e senza ma, naso di anice, liquirizia, calcare, agrumi, in bocca è di un' integrità e acidità mostruose, a tratti quasi imbarazzante, come bere roccia, sembra un 1996, avrà ancora una vita davanti, da risentire tra una decina d’anni, chapeau!
Salon 1990, qui siamo alla perfezione assoluta, al Nirvana dello Champagne, immensamente più in forma della bottiglia bevuta tempo fa a casa di Andrea, colore oro splendido, luminosissimo, naso di un’eleganza rara, limone succoso e maturo e gesso, anice e altre sensazioni difficili da descrivere, bocca di una materia impressionante, quasi da Sauternes, se mi posso permettere il paragone azzardato, pur rimanendo finissimo e di beva trascinante, acidità elevata ma equilibrata, difficile bere altro, e non parlo solo di Champagne, dopo questa bottiglia, chapeau bas.
enogastronauta ha scritto: sarei stato curioso di assaggiare il Ruinart è un bel pò che manco con annate "vecchie", quando Ruinart se la giocava con tutti.
davidef ha scritto:gremul ha scritto:un bianco italiano di 12 anni così in forma credo non sia facile trovarlo. Buono davvero.
basta venire in zona Soave e non solo e ne trovi diversi, molto più di quello che si pensa...e non una ogni 3-4 aperte
gremul ha scritto:davidef ha scritto:gremul ha scritto:un bianco italiano di 12 anni così in forma credo non sia facile trovarlo. Buono davvero.
basta venire in zona Soave e non solo e ne trovi diversi, molto più di quello che si pensa...e non una ogni 3-4 aperte
Davide, guarda che hai riportato la mia frase in maniera incompleta, rileggi bene il mio post :lol:
p.s. a proposito pensavo ci fossi anche tu Venerdì assieme ai tuoi amici produttori!!
davidef ha scritto:gremul ha scritto:un bianco italiano di 12 anni così in forma credo non sia facile trovarlo. Buono davvero.
basta venire in zona Soave e non solo e ne trovi diversi, molto più di quello che si pensa...e non una ogni 3-4 aperte
Dudley ha scritto:davidef ha scritto:gremul ha scritto:un bianco italiano di 12 anni così in forma credo non sia facile trovarlo. Buono davvero.
basta venire in zona Soave e non solo e ne trovi diversi, molto più di quello che si pensa...e non una ogni 3-4 aperte
E' mai stato aperto un thread sul Soave, qui o nel vecchio forum?
Non ricordo......
, capirai che ne frega del Soave alla gente... 
)
Dudley ha scritto:Ok, grazie, vado a spulciare sempre che si riesca.
Se poi volessi in MP fare due nomi (Gini, Pieropan, Pra e..poi?)..grazie.
davidef ha scritto:Dudley ha scritto:Ok, grazie, vado a spulciare sempre che si riesca.
Se poi volessi in MP fare due nomi (Gini, Pieropan, Pra e..poi?)..grazie.
nello specifico la giornata fu incentrata su un primo match Inama/Prà vinto a mani basse da Prà, annate 2001-1997 con intruso La Rocca
poi ci fu una bellissima esperienza con Portinari, il Vigna Albare Doppia Maturazione 1995 era da applausi, evitavi di scrivere Soave in etichetta e lo mettevi in una qualsiasi serata e vedevi come sarebbe volato alto....significativa tra l'altro per valutare le potenzialità evolutive un Soave Ronchetto 1992 sempre di Portinari, annata tremenda, vini che all'epoca venivano fatti senza obbiettivi di durata, era lì tutto bello ancora.
dopo abbiamo fatto una escursione con Calvarino, mi sembra di ricordare un paio di annate tipo 95-93, vado a memoria
infine big-match La Rocca Vs. Salvarenza periodo 1995-1989...quà sono troppo partigiano ed evito commenti che farebbero sghignazzare i più
vado a memoria però.
fu veramente una bella giornata, una fatica boia a reperire tutti i vini nelle annate che avevo scelto ed essere sicuro che fossero integri (avevo preso anche dei doppi in alcuni casi), ancora più una faticaccia mettere assieme 6-7 persone incluso il sottoscritto per berli, però il risultato fu di grande soddisfazione e sono sicuro che chi venne andò via con qualche certezza in meno su quali siano i grandi vini bianchi italiani.
purtroppo, e lo dico da affezionato difensore della tipologia, questo è un vino che scivola via nelle nostre iperboli....stiamo sempre lì ad appioppare la patente di grandissimo ad alcune bottiglie aperte quà e là e siamo portati a considerare poco più che interessante questo prodotto, dimenticando però come ribadito spesso che la massa critica di prodotti di elevatissima qualità sfornata dal Soave (per il mercato italiano) non la vedo poi nelle altre denominazioni, magari su qualche singolo in alcune annate si ma appunto su masse di vino importanti Soave è il numero 1 in Italia
gremul ha scritto:
Dom Perignon Oenotheque 1990, naso imprigionato su note di legno non ancora risolto, la bocca è di grande materia ma al momento, per i miei gusti, un po’ troppo bloccata, da risentire. Comunque privo di quelle eccessive “dolcezze” degli altri DP.
master ha scritto:gremul ha scritto:
Dom Perignon Oenotheque 1990, naso imprigionato su note di legno non ancora risolto, la bocca è di grande materia ma al momento, per i miei gusti, un po’ troppo bloccata, da risentire. Comunque privo di quelle eccessive “dolcezze” degli altri DP.
Purtroppo oenotheque 1990 le note di legno non le risolverà mai... sono ormai quaranta anni che non si usa più legno nelle cantine del DM, se il vino non l'ha ancora digerito non lo digerirà mai..
forse un pò di sughero leggero?? o legno di liquerizia che nei dom vecchi è frequente??
gremul ha scritto:master ha scritto:gremul ha scritto:
Dom Perignon Oenotheque 1990, naso imprigionato su note di legno non ancora risolto, la bocca è di grande materia ma al momento, per i miei gusti, un po’ troppo bloccata, da risentire. Comunque privo di quelle eccessive “dolcezze” degli altri DP.
Purtroppo oenotheque 1990 le note di legno non le risolverà mai... sono ormai quaranta anni che non si usa più legno nelle cantine del DM, se il vino non l'ha ancora digerito non lo digerirà mai..
forse un pò di sughero leggero?? o legno di liquerizia che nei dom vecchi è frequente??
se mi dici che non c'è legno rimango davvero sconcertato, le note erano proprio nette da legno nuovo, non so che dire
At 16 years young, this bottle is just beginning to reveal intense aromas of "toast, hazelnuts, chocolate, roasted coffee and woody spice."
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