Innanzitutto mi preme davvero ringraziare Marco per l'ospitalità e per gli ottimi prodotti che ha portato sulla tavola, davvero grazie e complimenti. Naturalmente sottolineo che l'organizzazione è stata, come sempre, impeccabile, Marco è sinonimo di garanzia.
Gran bella atmosfera, una compagnia di condivisione della bevuta eccezionale, peccato per le solite pecore nere che hanno tentato di mandare tutto in vacca partendo per la tangente con discorsi che nulla hanno a che fare con il vino arrivando addirittura a scambiarsi consigli e esperienze su una materia piccante, Marco certa gente bannala!
Scherzi a parte, parlando di vino, Marco ha scelto e scaglionato una line up di livello, con bocce in assoluta forma, eccezion fatta per il Miani che, è stato sostituito alla velocità della luce senza alcun dibattito di sorta, anche questo rimarca la sua serietà e la sua competenza in materia.
Parlando della mia top tre dei bordeaux della fascia 20-30 ho messo, inaspettatamente, sul gradino più alto del podio il Cheval Blanc per un pelo di .... rispetto al secondo posto ex aequo Latife-Latour. Il finale del Cheval è quello che mi ha fatto davvero dire wooowwww.... il bello della degustazione alla cieca.
Per quanto riguarda Miani è stato il nostro portabandiera con il suo Filip 2012, mentre Sassicaia assolutamente non all'altezza dei cugini d'oltralpe anche in un millesimo da 5 stelle come la 2001.
Masseto paga, ma paga anche per l'annata, la 2013 che lo rende più esile e un po' più lontano dal suo carattere identitario, ma si dimostra un vino "experiment" fatto bene, senza difetti, con l'intenzione di accontentare il palato di qualsi
asi consumatore che però, e qui concordo con molti, non lascia spazio a grandi emozioni.
Il Mouton 71 in formissima anche se forse ha iniziato a lasciare per strada un po' di muscoli, come è inevitabile che sia, non è stata una bevuta didattica, ma un gran bel godimento.
Nonostante la raccolta del vetro abbia gravi con un'aliquota Tari speciale per il nostro Marco, qualcuno ha iniziato dalla sala a richiedere un Richebourg salvo poi correggere il tiro con un più popolare Les Poyeux, la solita gente, vedi il commento di cui sopra.
Gran bella giornata, ringrazio ancora Marco e i compagni di bevuta.