Bevessimo a Febbraio

Uno spazio per tutti, esperti o meno, appassionati o semplicemente incuriositi dall'affascinante mondo del vino: domande, idee, opinioni...
Trabateo
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Bevessimo a Febbraio

Messaggioda Trabateo » 01 feb 2024 10:56

Allons-y! :mrgreen:
Un passo alla volta, un respiro alla volta.
Tanto se non sopravvivi alla pallottola più vicina alla fronte, non devi preoccuparti di quella dopo...
piergi
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Re: Bevessimo a Febbraio

Messaggioda piergi » 01 feb 2024 18:02

Greco di Tufo 2014- Pietracupa
Colore rame ossidato, naso lievemente sul mallo di noce e niente più. In bocca cambia registro completamente, è un vino vivo e vitale, rimane sempre su note idrocarburico-iodate ma con il passare del tempo mette su corpo e struttura, dando tridimensionalità al sorso.
Strane luci di pioggia...splende il sole,fa' bel tempo...nell'era democratica.

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Ziliovino
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Re: Bevessimo a Febbraio

Messaggioda Ziliovino » 01 feb 2024 19:09

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Alto Adige Terlano Chardonnay Sophie 2017 - Manincor. A buon punto di maturazione: aperto e solare tra il cedro, leggera vaniglia, zenzero candito e frutta matura. Sorso avvolgente e di buon corpo, sorretto da buona freschezza, solo scaldandosi un poco si fa più ciccio. Sempre gran manico, per il panorama italico, Manincor.

Emilia Rosso Macchiona 2012 - La Stoppa. Momento amarcord (per me) con questo Gutturnio preso in ottima forma (sono conscio non sia sempre così, ma di solito mi va di culo con questo produttore...), aperto sui frutti di rovo, mora, fragola, c'è sicuramente anche un po' di volatile ma se ne starà sempre in disparte, poi qualche nota di cenere ed ematica. Sorso dal tannino ancora robusto, di buon corpo e freschezza. L'eleganza sta altrove, ma compensa con la grinta.

Vin de France Chenin Inter-Val - Domaine de Bonnezeaux. Gemella della bottiglia stappata alcune settimane fa (assemblage di Vieilles Vignes 2020 ed una parcella 2021), e stesso risultato: aceto, aceto, aceto... almeno l'altra volta per i primi minuti si è intravisto un gran vino, questa volta nemmeno quello. Essì che non le regala... siamo a due su due su quest'etichetta.

Sudtirol Lagrein Riserva Sond 2019 - T. Pichler. Dopo la buona prova del suo Kalterersee ho voluto approfondire, diciamo che non c'è male, ma Nusserhof è lontano... Colorone impenetrabile, frutto scuro, sulla mora, decisa liquirizia, si smarca invece al sorso dove è di medio corpo e buona freschezza. Buona materia, m'è parso migliorabile.

Cotes du Jura Les Chalasses Marnes Bleues Savagnin 2009 - Ganevat. Appena versato ha qualche nota rustica che... dopo poche ma decise imprecazioni si riprende alla grande con il cedro, polline e propoli, per poi rinfrescarsi sul limone. Al sorso è una bordata di limone e sale, il corpo tampona in parte, è energico e selvaggio più di altre annate, e qui a tratti la freschezza spicca un po' troppo a scapito dell'equilibrio. Resta comunque un gran vino, e ne avevo bisogno dopo tutto quel vinaigre de Loire demmerde... escuzè muà le fracesism.

Barolo Cannubbio 2005 - Francesco Rinaldi e figli. Ha lottato con le unghie ma non ce l'ha fatta, inizialmente cartonato si è rivelato poi deciso TCA. L'azienda sostituisce solo se si riporta all'enoteca di acquisto, ma avendolo ritirato da un privato, come dicono i master of wine "ar culo"...
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zampaflex
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Re: Bevessimo a Febbraio

Messaggioda zampaflex » 02 feb 2024 15:13

Amerighi - Syrah 2020

Ringraziando il coviddi che ha imposto a Stefano di stare a casa a curare la vigna invece che girare per fiere banchi e manifestazioni varie, questo è il suo vino più autentico e prossimo al vitigno che abbia mai provato. C'è un immediato e gioioso respiro di Syrah maturo, di estate, ma la Toscana è più distante, un eco residuo. Sorso agile e pieno al tempo stesso, succoso. Venature vegetali, un poco di pelliccia, tannino giovane da integrare. Frutti rossi e neri a scelta, quello che si nomina, c'è. Persistenza solo buona perché con questa maturità mediterranea la freschezza non avanza ad allungare.

Ottimo.

:D :D :D :D
Ultima modifica di zampaflex il 02 feb 2024 21:57, modificato 1 volta in totale.
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Re: Bevessimo a Febbraio

Messaggioda littlewood » 02 feb 2024 19:53

zampaflex ha scritto:Amerighi - Syrah 2020

Ringraziando il coviddi che ha imposto a Stefano di stare a casa a curare la vigna invece che girare per fiere banchi e manifestazioni varie, questo è il suo vino più autentico e prossimo al vitigno che abbia mai provato. C'è un immediato e gioioso respiro di Syrah maturo, di estate, ma la Toscana è più distante, un' eco residuo. Sorso agile e pieno al tempo stesso, succoso. Venature vegetali, un poco di pelliccia, tannino giovane da integrare. Frutti rossi e neri a scelta, quello che si nomina, c'è. Persistenza solo buona perché con questa maturità mediterranea la freschezza non avanza ad allungare.
Aspetta il 022...ci saranno grosse novita'!
Ottimo.

:D :D :D :D
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Re: Bevessimo a Febbraio

Messaggioda Trabateo » 02 feb 2024 21:53

BdM - Cerbaia - 2016
Parte con lieve nota laterale di riduzione che dura una mezz'oretta circa. Al naso rimane un po' nascosto per il medesimo tempo ma poi se ne esce abbastanza bene con nota ematica, prugna matura, sottobosco, pepe, radice di liquirizia, tamarindo e arancia sanguinella. In bocca è piuttosto succoso, frutto rosso misto alle note scure di cui sopra, ancora tannico e scalcia il giusto: la carnazza alla piastra gli tiene botta e compagnia.
Non il miglior BdM ma dopo le delusioni delle riserve 12 e 15, ho ritrovato il vino che avevo assaggiato a Pienza.
Nota non piacevole, il fondo nell'ultimo calice che, per un 16, non mi sarei aspettato.
Un passo alla volta, un respiro alla volta.
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Re: Bevessimo a Febbraio

Messaggioda Barda M. » 04 feb 2024 16:48

La Cerbaiona - Brunello di Montalcino 2007. - espressione fantastica dell'amatissima cantina di Nora e D.Molinari. Un brunello profondo, con aromi scuri e un tannino setoso. Nota alcolica presente e tannino che si affaccia in maniera equilibrata, come dev'essere. A mio parere, stappato al momento giusto per accompagnare tagliatelle al cinghiale e cinghiale in umido. Fantastico. Felice di non averlo aspettato oltre.

Langhe Nebbiolo 2016 - B.Mascarello - Aromi speziati eleganti e complessi al naso, con ciliegia, liquirizia e pepe in evidenza. Sorso elegante, un leggera sapidità che ne fa un vino golosissimo. Da bere ad ettolitri, eccellente, una delizia.
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Re: Bevessimo a Febbraio

Messaggioda Trabateo » 05 feb 2024 12:50

Poliziano - Vigna Asinone - 1993
Terza e ultima bottiglia...ancora in crescendo.
Naso balsamico (eucalipto), sottobosco, prugna e ribes nero, tabacco e spezie...poi nota ematica....poi liquerizia...intenso e profondo
Sorso ancora giovane e pimpante, succoso, con tannino che si fa sentire ma è ben integrato con l'acidità, riprende poi il tabacco e la liquerizia del naso, lungo e persistente.
Ancora grazie a Lusilu per l'ottima conservazione, quasi maniacale.
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Re: Bevessimo a Febbraio

Messaggioda Ziliovino » 07 feb 2024 11:19

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Champagne Collection brut 2000 - Maurice Vesselle. Colore dorato luminoso, parte sulla nocciola, leggero champignon, per poi virare sulla frutta secca e la buccia di cedro. Bella energia e spinta al sorso, con freschezza e sapidità, la bollicina comincia a calare, ma sufficiente. Ottimo da bere oggi, perchè aspettare oltre?

Valpolicella Ripasso Classico Superiore 2015 - Monte dei Ragni. Finalmente stappo un suo Ripasso che comincia ad essere leggibile (finora un paio di bottiglie davvero troppo giovani), con frutta macerata, note più floreali di violetta, qualche spezia dolce, sorso pieno ed avvolgente, appagante, convince senza dover spendere il termine di "piccolo Amarone" ma vino con una sua identità. Solo all'inizio della sua parabola evolutiva, comunque.

Barolo Cerequio 1990 - Marengo Marenda. Sistemando la bottiglia vedo che il tappo sta trafilando... ahia... urge stappatura di verifica: vedasi colore in foto. Cenere e legni balsamici, ancora buona presenza al sorso, tannino presente ma levigato, poi liquirizia, bucce di mandarino sulla stufa, prugna secca e fondo di caffè. ancora vivo e vegeto il giorno successivo... M'è parso meglio di una gemella, etichettata però come Gaja/Da Gromis e stappata nel lontano 2013.

Passito di Pantelleria 2007 - Ferrandes. Aveva quel colore scuro con riflessi olivastri in stile Pedro Ximenez che tanto mi piacque all'ultima stappatura, e niente... tappo. Il 2024 si è aperto con due tappi e due aceti, spero di essere a posto per un po'...
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Re: Bevessimo a Febbraio

Messaggioda Vulpes » 07 feb 2024 11:59

Riesling secchi o dolci? Io finisco sempre di piú per apprezzare quelli con qualche (o piu di qualche) residuo...

2020 Gottesfuss, Alte Reben GG, Van Volxem
Bella maturitá dei profumi, un po di corpo ma aciditá da Mosella...da bere a litri :D :D :D :D

2009 Clos Ste Hune, Trimbach
Oggettivamente gran vino, mela rossa e un caleidoscopio di agrumi, fiori e idrocarburi. Definizione cristallina, etc, ma non mi ha fatto impazzire...austero al palato, alcool importante...non so :D :D :D :D :) senza passione

2019 Spatlese, Wiltinger Braune Kuppe, Egon Muller
Qua ci siamo, dolce e piacevole ma freschissimo...aciditá incredibile, mi aspettavo solo un pizzico di complessita in piu, forse é ancora giovane :D :D :D :D

2011 Auslese, Graacher Himmelrich, Goldkapsel, JJ Prum
Eccola la complessitá, c'e anche il tocco di idrocarburo :D :D :D :D :)

2009 Eiswein, Oberhauser Brucke, Donhoff
Questo mi ha fatto impazzire, tra i vini dolci piu buoni mai bevuti, e forse il piu beverino. Persistenza incredibile, solo leggermente monocorde sul finale, ma per il resto perfetto :D :D :D :D :D
vinogodi
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Re: Bevessimo a Febbraio

Messaggioda vinogodi » 07 feb 2024 14:40

Vulpes ha scritto:a) 2019 Spatlese, Wiltinger Braune Kuppe, Egon Muller
Qua ci siamo, dolce e piacevole ma freschissimo...aciditá incredibile, mi aspettavo solo un pizzico di complessita in piu, forse é ancora giovane :D :D :D :D



b) 2009 Eiswein, Oberhauser Brucke, Donhoff
Questo mi ha fatto impazzire, tra i vini dolci piu buoni mai bevuti, e forse il piu beverino. Persistenza incredibile, solo leggermente monocorde sul finale, ma per il resto perfetto :D :D :D :D :D

a) :lol: :lol: :lol: grazie al cazzo , ma vedo che l'hai intuito : riproviamolo assieme nel 2056 e vedrai :lol: :lol: :lol:
b) Tenuto conto che è uno dei più grandi vini dolci del pianeta ( e parte del sistema solare) mi sembra il minimo sindacale ... :lol:
Ente Nazionale Tutela dei Bevitori Capiscitori (EnTuBeCa) - Ministero della Cultura Enologica Popolare (MinCulEnPop)
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Re: Bevessimo a Febbraio

Messaggioda Vulpes » 07 feb 2024 16:08

vinogodi ha scritto:riproviamolo assieme nel 2056 e vedrai :lol: :lol: :lol:


Me lo segno sull'agenda :D
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Re: Bevessimo a Febbraio

Messaggioda littlewood » 07 feb 2024 16:51

Vulpes ha scritto:Riesling secchi o dolci? Io finisco sempre di piú per apprezzare quelli con qualche (o piu di qualche) residuo...

2020 Gottesfuss, Alte Reben GG, Van Volxem
Bella maturitá dei profumi, un po di corpo ma aciditá da Mosella...da bere a litri :D :D :D :D

2009 Clos Ste Hune, Trimbach
Oggettivamente gran vino, mela rossa e un caleidoscopio di agrumi, fiori e idrocarburi. Definizione cristallina, etc, ma non mi ha fatto impazzire...austero al palato, alcool importante...non so :D :D :D :D :) senza passione

2019 Spatlese, Wiltinger Braune Kuppe, Egon Muller
Qua ci siamo, dolce e piacevole ma freschissimo...aciditá incredibile, mi aspettavo solo un pizzico di complessita in piu, forse é ancora giovane :D :D :D :D

2011 Auslese, Graacher Himmelrich, Goldkapsel, JJ Prum
Eccola la complessitá, c'e anche il tocco di idrocarburo :D :D :D :D :)

2009 Eiswein, Oberhauser Brucke, Donhoff
Questo mi ha fatto impazzire, tra i vini dolci piu buoni mai bevuti, e forse il piu beverino. Persistenza incredibile, solo leggermente monocorde sul finale, ma per il resto perfetto :D :D :D :D :D

Aggiungerei ..bere ora quel clos san hune e' un infanticidio dir poco visto che forse e' il vino con la materia piu' imponente di tutta l' alsazia...e' ancora indietro la cuvee f, emile ..figurarsi il fratello maggiore!
MrLuDac
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Re: Bevessimo a Febbraio

Messaggioda MrLuDac » 09 feb 2024 13:30

Qualche calice bevuto qua e là meritevole di menzione:

Ilaria Addis - Sa Mama 'e su Sole 2022

Naso ricchissimo, macchia mediterranea e frutta a polpa gialla, intenso e persistente. Lungo, goloso, in bocca è leggermente abboccato, ma non disturbante, sorretto da ottima acidità. Bella anche la bottiglia, vino consigliatissimo e di sicuro effetto spiazzante.

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Château Haut-Marbuzet 2010

Bellissima bevuta. Si apre dopo qualche minuto, naso inebriante e profondo, ciliegia, cuoio ed erbe, giovanissimo a dispetto dei 14 anni che sembrano ancor meno al sorso, teso, seppur levigato e scorrevole e con golosa acidità.
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Coto de Gomariz - The Flower and the Bee Treixadura 2022
La bottiglia che non ti aspetti. Dalla Galizia, 100% Treixadura, una svampata di limone e fiori, menta leggera ma senza scadere nella macchietta; al sorso ovviamente dritto, lungo e con discreta pienezza, coerente col naso. Bottiglia che chiama la primavera, e con estetica pop che risulta intrigante e trasversale. Bravi. Al momento miglior rapporto q/p fra gli acquisti 2024.

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steeeve6
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Re: Bevessimo a Febbraio

Messaggioda steeeve6 » 09 feb 2024 23:14

Pranzo sei Nazioni sabato scorso con

Club Sandwich rivisitato (punta di vitello affumicata, pomodoro l, insalata cipolle caramellate e una goccia di maion se)
Pancetta piacentina

Ad "accompagnare (solo)" cit.

(Tutto al buio)

Schroeder Barattieri vs Parigot Cremant de Bourgogne

Vince Schroeder per tappo dell' avversario. È cmq una metodo classico dei colli piacentini da cui è lecito aspettarsi il giusto, ma in zona si trova di meglio (vedi Lauretta). Non so a quanto esca (regalata da fornitore)

Bollinger - Special cuvee vs Yanick Olivier - Digitale brut (il base)

Qui la sfida si fa interessante già dall' inizio con naso di Olivier con leggere tostature e buoni agrumi che pettina di gran lunga Bollinger che invece al confronto ne esce piatto e malconcio.
Poi il tuning point al primo assaggio.
Olivier,pur essendo ben fatto, perde smalto e potenza a discapito di Bollinger che mette la freccia, riempie il palato e incalza l avversario fino ad abbatterlo. Gli ospiti dichiarano la vittoria di Bollinger per ko, io aspetto ancora un po' ma alla fine devo cedere : con colpo di reni Olivier fa vedere le potenzialità, ma una nota lattica finale fa propendere per Bollinger, a dimostrare una volta di più che con questo base si approda in porti sicuri.
Unica curiosità latente, l'etichetta scarna di Bollinger che dichiara poco, in confronto a Olivier che dichiara dosaggio (6g/l) e altre info che ora non ricordo. Che l underdog si dovesse ancora fare per competere contro il favorito? Tra un paio d anni il secondo round

Intramezzo "così de botto, senza senso" ,un riesling d asta 2019 del ciclista (non ricordo il produttore forse Fritz Haag)che è sempre spettacolare : tensione , agrumi e pulizia che servono a ravvivarsi un po'.

Lasagne alla bolognese homemade ( con ragù fatto andare un giorno e una notte) con

Gattinara 2019 vigna molsino vs Trediberri - Barolo Berri 2019 vs Fratelli Alessandria - Barolo (Verduno) 2019 vs Vinanima - Il mottolo 2019

A latere Paul Thomas - Silex 2022 per un ospite che non gradisce i rossi

L abbinamento lasagne - barolo forse non è dei più ortodossi, ma avevo troppa voglia di confrontare il (nuovo)Kaiser di Gattinara con lo stesso vitigno nella sua terra più vocata.
Beh, anche qui le sorprese non mancano, forse a causa della pulizia post riesling.
I nasi sono tutti puliti e ben fatto : problemi non ce ne sono!
Al primo assaggio, però, tutti i vini suonano tendenti al cioccocaffettoso e nessuno spicca sugli altri.
Qualche minuto e si rivelano per ciò che sono.
Il Kaiser rimane tale, con progressione nel bicchiere degna dell' altro Kaiser ad Andorra Arcalis ormai 30 anni fa. Immanente
Fratelli Alessandria è quello più piacione di tutti, smussato (seppur non tondo) e seduto sulle note cioccocaffettose : alla fine (unanimemente) è quello che convince di meno.
Trediberri tiene testa a Conterno pur non avendone la definizione e la prestanza, ma colpisce per la nota aspra (perdonate , ma non trovo descrittore sensoriale che lo descriva meglio) che gli dona slancio e , per quanto possibile, leggiadria : possibile raspo tra pigiatura e fermentazione?

Paul Thomas... He... Hehe...

Sancerre spettacolare che alla cieca fa dubitare di Dauguenau : qualche amico della Taverna del Gusto può confermare. ( Forse non qualche talebano qui dentro 8) tiene botta dopo i suoi rossi predecessori e dimostra la sua classe di Sauvignon di razza. Da berne a secchiate e di più....... E ancora di più

Il mottolo non confrontato con gli altri causa inizio partita e arrivo di cotechino ( 6 ore senza mai fare bollire acqua) e patate al forno
Per me resta un vino enorme, fatto da un grande.

A fine pasto parmigiano 40 mesi e aceto balsamico 50 anni. " Tutto il resto è noiaaaaaa..." Accostamenti enologici non valutabili causa mix di tutto il bevibile nel degenero di partita (eravamo ancora avanti) e goduria della giornata di sole

Riesling 1989 del ciclista incredibile

A seguire stappo selvaggio.. l unica che ricordo è l aligote di bergeret che a quel prezzo è incredibile (grazie Luca Castoldi)

Luce spenta con lagavulin special release e amari vari ed eventuali.

Peccato per i 3 punti che ci hanno negato la vittoria.. però che spettacolo il 6 Nazioni
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Alberto
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Re: Bevessimo a Febbraio

Messaggioda Alberto » 10 feb 2024 22:13

l'oste ha scritto:
Wineduck ha scritto:
l'oste ha scritto:In una giornata di meteo de mierda e storie pese, a consolazione è arrivato il bauletto dalla Spagna, usanza che nei miei momenti di massima astinenza un caro amico madrileno mi confeziona e spedisce seguendo le richieste ma aggiungendo sempre una sua sorpresa.
Aperto come fosse un pacco natalizio ci sono un lomo de iberico da 1 kg, svariate buste sottovuoto da 100gr con jamon iberico bellota affettato al coltello, una mattonella di mojama extra de Isla Cristina, mezza forma di manchego stagionato Don Bernardo, svariate buste di acciughe cantabriche gold (di dimensioni e consistenza siffrediana), svariate scatolette con mejillones en escabeche e svariate con berberechos, 1 bottiglia Viña Ardanza 2016 La Rioja Alta, 1 bottiglia Paso de Maños 2016 Artuke più 1 bottiglia di Rioja e 1 garnacha in purezza di produttori mai bevuti ma consigliati dall'amico che spesso mi ha rivelato tesori e infine 1 bottiglia di Hierbas.

Stasera o domani mi tocca mettere un vinile dell'immenso Paco De Lucia, fare una cena di tapas e stappare qualcosa di consono e abbinabile...


La mia invidia (specialmente per Jamon Iderico e acciughe cantabriche) è pari solo alla mia salivazione.... :P
Complimentoni!

Grazie Alessandro, ho deciso di fare il menu tapas domani con più calma e un paio di idee che necessitano materie prime.
Il bauletto dalla Spagna è un'abitudine ormai ventennale, saltati solo un paio di anni per caxxi vari, arriva una volta al massimo due l'anno, come una cura emotiva, un viaggio sensoriale, una vacanza senza partire.
Line up dei piatti (al momento poi si vede)

- crostini di pane Altamura con mojama tiepida a lonchas (fettine molto sottili), cipolla de Cevènnes (dolce, color avorio) caramellata con due gocce di salsa teryaky.

- acciughe del cantabrico su cialde di pasta filo e burro con al lato Salsina verde royale (prezzemolo, aglio, pinoli, olio, capperi, acciughe, uno schizzo d'aceto, mollica strizzata)

- pan y tomate (bruschette oliate strofinate con pomodori) e jamon iberico bellota

- cannoli di lomo ovvero una farcia di pistacchi tritati, ricotta di pecora, peperoncino, buccia di limone, mollica di pane fritta il tutto avvolto da una fettina di lomo de iberico condita appena con un filo d'olio e una lacrima di limone

- patatas bravas (non c'entrano con il bauletto ma sono la mia tapa preferita) ovvero patate arrosto con al lato salsa pomodoro piccante e mayonese aiolì.

Fame eh?

Ispirato da un autentico POETA innamorato del buon cibo e del buon bere, azzardo anch'io un'improvvisata "spagnolata" stasera, con perdiz roja en escabeche (in "bianco", senza paprika) da un artigiano conserviere della Mancia (Escabeches Antaño di Albacete) contornata da patatas en adobillo (ricetta andalusa classica, prima fritte leggermente, poi ripassate con aglio soffritto e pestato al mortaio, paprika e cumino), accompagnati da:
Marche Rosso Arshura, Valter Mattoni, 2010 (14,5%)
(perdonatemi se non avevo nulla di spagnolo pronto all'uso... :o )
Stappato ieri a pranzo, solo stasera con bottiglia smezzata lo trovo pienamente (o quasi) a fuoco, da incameratore indefesso d'aria qual è: dall'iniziale introversione catramosa e riduttiva al naso arriva alla fine ad esprimere in libertà il frutto (visciola), scuro, denso, massiccio; l'annata forse un po' "in sottrazione" gli dà comunque una bevibilità sin da subito interessante, nonostante la concentrazione evidente di estratti e di tannini. Montepulciano vero, ombroso, ruvido, balsamico, poco a suo agio da solo, molto sul cibo. Al suo apice, da bere prima che il frutto "brunisca".
Should auld acquaintance be forgot, and never brought to mind?
Should auld acquaintance be forgot, and days of auld lang syne?

For auld lang syne, my dear, for auld lang syne,
we'll tak a cup o' kindness yet, for days of auld lang syne.
piergi
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Re: Bevessimo a Febbraio

Messaggioda piergi » 11 feb 2024 15:58

Taurasi vigna cinque querce 2004- Salvatore Molettieri

Nel 2000 Ronan Keating cantava "life Is a rollercoaster" e noi non ne abbiamo le prove certe ma con buona probabilità si riferiva all'aglianico di taurasi, che solo per motivi di metrica non veniva citato nel titolo della canzone.
Non ci sta sull'orbe terracqueo una denominazione che riesca a farti fare saliscendi qualitativi come questa, anche se ultimamente sono state più le picchiate ardite che le risalite.
E allora visto il periodo carnevalesco cosa meglio di questa emblematica etichetta montemaranese per riconciliare lo spirito e il corpo con questo vino-vitigno.
Già dal colore si avverte una straordinaria tenuta, un rosso rubino brillante e per nulla carico. Al naso una predominanza di toni radicosi della china ma soprattutto della liquirizia, ma è al sorso che da il meglio di sé. Riemerge il saliscendi della canzone di cui sopra, e alla parte scura, terrosa e materica si affianca una parte agrumata e ariosa, con tanta arancia rossa e menta fresca che poi lasciano il posto alla cioccolata fondente che a sua volta si fa da parte per fare posto a una solare macchia mediterranea.
PAI lunghissima e mo' con il taurasi sto in pace per un po'...
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Re: Bevessimo a Febbraio

Messaggioda paperopap » 11 feb 2024 16:54

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Fattoria San Donato - Vernaccia di San Gimignano 1996: vino effettivamente senza tempo. Colore da macerato, l'ossidazione è davvero solo accennata e mai disturbante, naso da frutta candita, zest d'agrume, fiori gialli. Al sorso ancora parecchio fresco e sapido, finanche leggermente tannico. Buona la persistenza.

Benanti - Pietra Marina 2014: altra bottiglia che non teme il tempo. Servito alla cieca, sembra un millesimo recente: colore paglierino con l'unghia quasi verdolina. Inizialmente - probabilmente a causa della bassa temperatura al momento del servizio - un po' chiuso, sembra uno chardonnay tra ananas e mela renetta. Col passare del tempo si apre e stratifica con fiori d'arancio, pepe bianco, erbe aromatiche (timo, timo-limone, maggiorana), in ultimo miele d'acacia. In bocca è davvero sapido e "minerale" con una PAI lunghissima. Gran bel vino!

Gian Luca Colombo - Barbera d'Alba 2021: quasi purpureo, impenetrabile alla vista. Al naso tanto frutto, amarena e ribes su tutti, poi arrivano le note floreali con la viola e la rosa appassita. Ancora un po' di menta e spezie dolci. In bocca l'acidità tipica della barbera la fa da padrona con un tannino non disturbante. Goloso.

Fattoria Zerbina - Arrocco 2021. Classico giallo dorato, al naso albicocca disidratata, scorza d'arancia, miele. In bocca più dolce che fresco, con conseguente poca voglia di riassaggio. Anche la persistenza non è delle migliori.
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zampaflex
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Re: Bevessimo a Febbraio

Messaggioda zampaflex » 15 feb 2024 12:13

Delaporte - Sancerre Silex 2016

Bravo! Finalmente un vino intelligente e non declamante. Ha tutte le caratteristiche del vitigno senza eccedere in estremismi, sia nasali (bosso, vegetale piuttosto che tropicalità) che orali (no alla predominanza di acidità e sale, no allo sfoggio di maturità boteriane).
Si beve bene, molto bene.

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Re: Bevessimo a Febbraio

Messaggioda Nexus1990 » 15 feb 2024 20:53

zampaflex ha scritto:Delaporte - Sancerre Silex 2016

Bravo! Finalmente un vino intelligente e non declamante. Ha tutte le caratteristiche del vitigno senza eccedere in estremismi, sia nasali (bosso, vegetale piuttosto che tropicalità) che orali (no alla predominanza di acidità e sale, no allo sfoggio di maturità boteriane).
Si beve bene, molto bene.

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Re: Bevessimo a Febbraio

Messaggioda L_Andrea » 20 feb 2024 23:01

Barbera Sopra Berruti 2021 L'Armagia
Barberina base della cantina, è un gioiellino di bevibilità.
Tra i sentori di frutta scura e l acidità tipica del vitigno è un vino con una forte vocazione gastronomica. Plus per la parte alcolica tenuta sotto controllo e per il rapporto q/p.
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Re: Bevessimo a Febbraio

Messaggioda gianni femminella » 21 feb 2024 20:22

Fiano di Avellino 2018 Rocca del Principe
Sfavillante nella sua integrità, minerale, fresco, ma non smagrito ad arte per fare risaltare la freschezza, anzi, il frutto è ampio e maturo. Ottima bottiglia.
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Re: Bevessimo a Febbraio

Messaggioda Artisanal » 22 feb 2024 12:14

Alexandre Filaine Champagne Brut DMY
Prima volta che assaggio questo Champagne prodotto da Fabrice Gass, ex cantiniere di Bollinger. La vinificazione avviene in vecchissime botti una volta proprietà di Bollinger mentre per l'affinamento sur lattes Fabrice opta per il tappo in sughero. Nel calice il DMY mostra opulenza ed eleganza, qualità che si coniugano in un soffio floreale e fragrante, a tratti balsamico, di grande impatto. In bocca sorprende per l'effervescenza finissima (minore pressione atmosferica in bottiglia?) che dona morbidezza e vinosità. Curioso di riassaggiare altri Champagne di questo produttore.

Cos d'Estournel Saint-Estèphe 2006
Non sono un grande fan del Cabernet ma l'impatto al naso del Cos d'Estournel mi ha rammentato il primato bordolese: fresco e avvolgente nei suoi richiami di eucalipto, tabacco biondo, frutti di bosco e grafite. Piuttosto deludente invece il sorso, soffice e carezzevole, pecca un pochino in tensione e conclude con un finale leggermente amaricante.

Giuseppe Quintarelli Valpolicella Classico Superiore 2012
Vino della serata. La firma della casa si avverte nella sapiente gestione di alcool e concentrazione, con il risultato di un vino sicuramente di spessore, ma anche sorprendentemente slanciato. Sentori di menta piperita, fava di cacao e marasca inebriano i sensi, associati a una gradevole speziatura e a note di peperone dolce che sottolineano la presenza del Cabernet nel blend con gli autoctoni Corvina e Rondinella. Qui al palato la tensione c'è tutta, favorita anche da una mineralità quasi ematica e da intensi ritorni balsamici.
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Re: Bevessimo a Febbraio

Messaggioda zampaflex » 22 feb 2024 23:30

Chateau Larrivet-Haut Brion 2009

Come sostiene il detto, piccoli vini in grandi annate. Ci siamo in pieno, è cremoso e di buona stoffa, all'inizio della beva ottimale, saporito ed efficace.

:D :D :D :) +
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Re: Bevessimo a Febbraio

Messaggioda Nexus1990 » 23 feb 2024 10:57

Ieri bellissima bevuta, grazie ad un amico che è riuscito a raccattare ad un prezzo ridicolo alcune belle bottiglie di Borgogna bianca 2005. Aveva dei dubbi ma gli avevo anticipato che la 2005 non ci avrebbe deluso, per fortuna avevo ragione:
Williams Fèvre Chablis 1erCru Montmains 2005
Colore oro carico, naso su toni affumicati e mentolati, bocca strutturata e sapida, dritta, precisa. Bella lunghezza
Domaine Laroche Chablis GrandCru Blanchots 2005
Questo bevuto in tripla bottilglie, quindi con le ovvie differenze del caso. È comunque emerso un racconto comune, che parlava una lingua amichevole, floreale, morbida ma non melliflua, ravvivata da bella aciditá e da suggestioni agrumate. La seconda bottiglia in ordine di strappatura era fantastica, vivissima, dal colore irreale
Domaine de La Vougeraie Clos Blanc de Vougeot 2005
Naso tra crema pasticcera e un’impronta minerale finissima, la bocca è un terremoto, ricchezza insieme a energia, agrume candito e pepe bianco, lunghezza superba. Un vino che può sedersi al tavolo con i bianchi della sacra collina, senza sfigurare.

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