Splendida l'ospitalità dei due Simone in quel del ristorante Novanta sito a Bressana Bottarone, nel pavese, e altrettanto splendidi i piatti (e i formaggi!) letteralmente spazzolati dai commensali.
Se capitate da quelle parti ma anche se non ci capitate, fatevi un giro per conoscere questi due baldi giovinotti con tanta voglia di fare e qualità da vendere: bravi!
Si bevve...
Vollenweider - Felsenfest (Trocken) - 2022
Buon entry level per iniziare la serata.
Subito emerge al naso una forte salinità accompagnata da profumi di camomilla, a seguire una zaffata di minerale. A calice in temperatura, escono profumi di pera.
In bocca è forte la salinità riscontrata anche al naso, l'acidità è piuttosto stretta e verticale ovviamente nei parametri di un riesling e degli altri vini bevuti in serata.
A.J. Adam - Goldtropfchen Grosses Gewachs (Trocken) - 2022
Già dal colore denota una certa ricchezza.
Infatti il naso è denso, pirico, sulfureo e molto aromatico.
Ricchezza che ritroviamo anche in bocca con tanta frutta, molto ampio, rotondo, succoso e lungo. Si sente che è più caldo degli altri (12,5%) ma l'acidità lo sorregge tranquillamente.
Vino della serata...se non arrivasse la bomba finale.
Dr. Hermann - H - 2022
Apre con note mielose e camomilla. Aggiunge un tocco minerale e profumi stringati per poi aprirsi a spezie orientali (zenzero).
In bocca entra dolciastro ma non è stucchevole, anzi ben si abbina all'acidità. Sul finire anche note di zafferano.
Riesling da glu glu glu...sotto l'ombrellone, come dice il buon Francesco.
Willi Schaefer - Graacher Domprobst (Kabinett) - AP 03 - 2022
A mio modesto parere, il vino meno immediato e più cerebrale tra i 6.
Note di radice di liquerizia, susina gialla, cenere ancora fumante, fieno.
Dolcezza e acidità entrano a braccetto, è succoso, salivante, esce poi il frutto giallo maturo e una spiccata salinità
E' sicuramente il vino più fine ed elegante della serata.
Hofgut Falkenstein - Krettnacher Euchariusberg (Spatlese - Fuder Forster) - AP 05 - 2021
Primo Falkenstein per me e capisco subito il motivo di tutto questo hype nei suoi confronti.
Si differenza e stacca dagli altri a causa, o grazie, a profumi di erbe balsamiche, sottobosco, fragolina (quasi da PN). Si sente tutta la spinta minerale, chiude con note sulfuree.
In bocca ancora scalpita tutta la sua gioventù: ha un'acidità quasi tannica, cattura la lingua, se non avesse quel residuo zuccherino che ha, saremmo qui a parlare di una spremuta di limoni.
Kerpen - Graacher Domprobst (Auslese**) - 2020 - vino d'asta
Naso ricchissimo, quasi al limite dell'opulenza ma senza dare quel fastidio dei vini barricati, grassi, vanigliosi e burrosi.
Leggera nota di big-babol, balsamico e profondo, lieve nota di affumicatura. Esce poi un mazzo di fiori e la pesca bianca. E' in continua e lunga evoluzione.
In bocca il residuo viene sorretto in modo pregevole dall'acidità, sapori di albicocca e pesca disidratate, poi mentuccia e salvia gli donano quel tocco di balsamicità che assolutamente non guasta ma impreziosisce.
Beh, per me, vino della serata.
In conclusione, oltre alla bellissima serata e all'ottima carrellata di cibo-vino, finalmente ho conosciuto Francesco e il suo trolley 4x4 e anche i due Silvano, ah no, Michele, cioè Davide...che forse forse era semplicemente Simone?!
