COSA BEVEMMO A GENNAIO 2024

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Wineduck
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COSA BEVEMMO A GENNAIO 2024

Messaggioda Wineduck » 01 gen 2024 14:28

Con cosa avete brindato dopo la mezzanotte?
"Woke up this morning with a wine glass in my hand - Whose wine? What wine? - Where the hell did I dine? - Must have been a dream - I don't believe where I've been - Come on, let's do it again"
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vinogodi
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Re: COSA BEVEMMO A GENNAIO 2024

Messaggioda vinogodi » 01 gen 2024 22:49

...Asti Spumante Cascina Fonda , accompagnato da panettone artigianale...
Ente Nazionale Tutela dei Bevitori Capiscitori (EnTuBeCa) - Ministero della Cultura Enologica Popolare (MinCulEnPop)
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Wineduck
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Re: COSA BEVEMMO A GENNAIO 2024

Messaggioda Wineduck » 01 gen 2024 22:58

Moscato d'Asti 2022 di Massolino: con il panettone di Opera Waiting si sposavano come in una soap opera... :wink:
Mi è sembrata una versione particolarmente felice.
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win_67
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Re: COSA BEVEMMO A GENNAIO 2024

Messaggioda win_67 » 02 gen 2024 00:34

Per cambiare ho bevuto un Moscato D'Asti La Spinetta Bricco Quaglia 2023.
Rispetto a quelli già provati (Ca' d Gal e Saracco) è sicuramente un gradino sotto, soprattutto ho trovato la bollicina un po' invadente.
Panettone invece al top di una pasticceria di Bologna, "Regina di quadri", con impasto al cioccolato, ripieno di pasta di mandorle e amarene Fabbri.
Spectator
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Re: COSA BEVEMMO A GENNAIO 2024

Messaggioda Spectator » 02 gen 2024 08:52

...Panettone artigianale al cioccolato fondente 80%,fatto con farine da grani antichi siculi, abbinato con Moscato Regina della Felicita' di Cascina Baricchi x i bimbi e Barolo chinato Borgogno x i piu'..grandicelli.
Ultima modifica di Spectator il 02 gen 2024 18:17, modificato 1 volta in totale.
L_Andrea
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Re: COSA BEVEMMO A GENNAIO 2024

Messaggioda L_Andrea » 02 gen 2024 09:31

Moscato Canelli 2018 L' Armagia
Buono buono; cremoso con tutti i classici sentori di salvia tipici dei Moscati invecchiati bene. Buon rapporto q/p
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Ludi
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Re: COSA BEVEMMO A GENNAIO 2024

Messaggioda Ludi » 02 gen 2024 18:56

Collecapretta, Terra dei Preti 2012: l'ho trovato più godibile che in passate bevute; in particolare, alcol meno avvertibile, e la parte ipernaturale meno invadente.
Fossacolle, Brunello di Montalcino 2004: cupo, intensissimo granato con lampi rubino (in un Sangiovese di quasi 20 anni??). Netta, al naso, la scatola di sigaro e la grafite. Tannino setoso. Mi fermo qui, e lascio ad altri le opportune riflessioni.
Chateau de la Maltroye, Chassagne Montrachet 1er cru Grandes Ruchottes 2007: il colore ambrato lascia presagire una certa ossidazione, che però alla fine non impedisce la beva. Riacciuffato, più o meno, per i capelli, è comunque affascinante nelle sue note di nocciola e zafferano. Incredibile, però, che continui ad esserci una acidità citrina così predominante.
Domaine de la Chevalerie, Bourgueil Galichets 2010: aiutatemi a dire quanto è buono. Un vino dal quale non ti staccheresti mai, irrealmente giovane e godurioso, quasi sbarazzino nelle note di ribes e lampone, in questo suo frutto giocoso che dialoga con le spezie. Bottiglia bevuta in un amen.
Rocca di Montegrossi, Vin Santo del Chianti Classico 2011: compitino eseguito in maniera diligente, anche se non geniale.
Marta Valpiani, Albana Secco Madonna dei Fiori 2018: buonino; vino da pizza, che si beve bene senza ovviamente esaltare.
Falesco, Montiano 1999: e pensare che un tempo mi piacevano questi vini...
Marco De Bartoli, Terzavia VS 2017: il fascino di questo spumante è indubbio, anche se servito alla cieca ha fatto saltare qualcuno sulla sedia, ovviamente. Io penso sempre che abbiano più significato questo tipi di MC rispetto a molti "champaghe che non ce l'hanno fatta" provenianti da altre parti d'Italia. Detto questo, sulla mia carbonara fatta con pasta Feudo Mondello ha fatto una gran figura.
Serafino Rivella, Barbaresco Montestefano 2006: in fase di chiusura, non riesce ad essere esplosivo, anche se sotto si sente la stoffa della speziatura nobile e del catrame che tra qualche anno lo farà risplendere.
Dom Perignon 2010: affilato come una lama, anche qui di espressività ve ne è poca; solo scaldandosi nel bicchiere compare la nocciola e la parte salino-iodata che ne rivela il blasone. Al momento, il rapporto q/p è imbarazzante, ma con il tempo spero cambierà.
Domaine Voillot, Pommard 1er cru Pezerolles 2011: vado pazzo per Voillot, che riesce a fare dei Pommard sensuali e seducenti quanto i Volnay, senza rinunciare alla potenza e all'espressività animale del PN. Un piccolo grande vino, e (qui si!) un grande q/p
Ferrandes, Passito di Pantelleria 2013: sempre grande, godibile, orgasmico. Non sbaglia mai un colpo.
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Re: COSA BEVEMMO A GENNAIO 2024

Messaggioda Kalosartipos » 03 gen 2024 09:40

Ludi ha scritto:Domaine Voillot, Pommard 1er cru Pezerolles

Etichetta che adoro.
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Re: COSA BEVEMMO A GENNAIO 2024

Messaggioda andrea » 03 gen 2024 11:57

Kalosartipos ha scritto:
Ludi ha scritto:Domaine Voillot, Pommard 1er cru Pezerolles

Etichetta che adoro.

Il solito bevitore di etichette! :mrgreen: :twisted:
Ti amo Licia!!!
mangè mangè nu sèi chi ve mangià

Spedisco entro 5 giorni lavorativi, sempre che riesca a trovare i vini nel casino della mia cantina
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Re: COSA BEVEMMO A GENNAIO 2024

Messaggioda Trabateo » 03 gen 2024 15:58

Orlando Abrigo - Barbaresco Riserva Rongalio - 2013
10 anni e profumi di viola, cipria, ciliegia e prugna matura, sottobosco, funghi, balsamico quasi da mentuccia ma anche cuoio, tabacco biondo, note di china e terroso di langa.
10 anni e sorso pieno con la viola e frutta di cui sopra ma anche tabacco e cioccolato fondente, tannino ancora bello graffiante e buona acidità.
Non è un barbaresco che fa dell'eleganza la sua cifra stilistica ma ha sicuramente una sua personalità: abbastanza burbero, ancora scontroso ma con diversi anni davanti per affinarsi e completarsi al meglio.
Piaciuto un bel po' ma non piaciutissimo.

PS: stappato il 31/12, finito ieri sera.
Un passo alla volta, un respiro alla volta.
Tanto se non sopravvivi alla pallottola più vicina alla fronte, non devi preoccuparti di quella dopo...
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Re: COSA BEVEMMO A GENNAIO 2024

Messaggioda piergi » 04 gen 2024 23:12

vigna segreta 2018- Mustilli
Non solo una delle più significative falanghine beneventane ma anche un bianco campano capace di rivaleggiare con i top irpini.
Parte gessoso e idrocarburico, quasi scontroso, note di pietra focaia e di sale predominanti. Con il passare dei minuti esce fuori un bel agrume giallo, timo, canfora. Finale lungo e persistente, iodato e verticale, beva facilissima, praticamente seccata una bottiglia da solo.
Strane luci di pioggia...splende il sole,fa' bel tempo...nell'era democratica.

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Re: COSA BEVEMMO A GENNAIO 2024

Messaggioda littlewood » 05 gen 2024 19:36

piergi ha scritto:vigna segreta 2018- Mustilli
Non solo una delle più significative falanghine beneventane ma anche un bianco campano capace di rivaleggiare con i top irpini.
Parte gessoso e idrocarburico, quasi scontroso, note di pietra focaia e di sale predominanti. Con il passare dei minuti esce fuori un bel agrume giallo, timo, canfora. Finale lungo e persistente, iodato e verticale, beva facilissima, praticamente seccata una bottiglia da solo.

Sottoscrivo! E prezzo mooolto buono! Faro' una verticale de sto vino in primavera! :D
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Re: COSA BEVEMMO A GENNAIO 2024

Messaggioda paperopap » 05 gen 2024 20:09

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(in realtà bevute nelle vacanze natalizie)

Bonavita - Rosso Terre Siciliane IGT 2019: doveva essere un Faro DOC ma a quanto pare per quell'annata non ha superato "l'esame" (almeno così mi ha detto il ristoratore). Naso da sottobosco, terroso, non particolarmente fruttato almeno inizialmente. Poi compaiono piccoli frutti rossi, erbe aromatiche, macchia mediterranea, pepe nero. In bocca ha una buona acidità, tannino presente abbastanza integrato. Una buona bevuta.

Tre Monti - Vitalba 2020: una delle mie etichette del cuore. Albana macerata in anfora e successiva maturazione negli stessi recipienti. Meraviglioso color oro, al naso un susseguirsi di sensazioni, tendenzialmente tutte dolci: arancia candita, cera d'api, miele, albicocca, mentuccia... quando poi arriva in bocca si ribalta tutto: teso, vibrante, profondo, tannico, con lunga lunga persistenza. Imho rapporto qualità prezzo da paura!

Calabretta - Vigne Vecchie 2014: territorio etneo, circuito Triple A. La "naturalità" fa sì che spesso di giochi un terno al lotto all'atto di stappare un Calabretta. In questo caso non è andata male, vino inizialmente un po' chiuso, con frutto timidamente assente e sentori di terra, bosco, spezia. Con un po' di quiete nel calice arriva la ciliegia e l'arancia rossa. Al sorso presenta un po' di tannino scomposto ma di buonissima persistenza.

Caravaglio - Malvasia delle Lipari Passito 2021: una bella scoperta. Aveva l'arduo compito di fare da contraltare ad uno Shropshire Blue e soprattutto ad un Blu 61 (dell'azienda casearia Carpenedo della provincia di Treviso, conoscete?) e devo dire che se l'è cavata abbastanza egregiamente. Al naso frutta secca (datteri, fichi, albicocche, uvetta), agrume disidratato, cera d'api, vaniglia. In bocca non stucchevole ma pieno e fresco. Ripeto, una bella scoperta.
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Re: COSA BEVEMMO A GENNAIO 2024

Messaggioda Trabateo » 07 gen 2024 13:44

Vollenweider - Kröver Steffensberg Spätlese - 2012
Parte con albicocca e ananas candito + note idrocarburiche. Palato con un bel residuo zuccherino ma acidità che lo sorregge.
Dopo 5 minuti di ossigeno esce prepotente la mineralità, oserei dire quasi vulcanica, e spinge con l'idrocarburo al limite del catrame. Il sorso rimane estremamente piacevole con acidità e dolcezza in coppia perfetta.
Glu, glu, glu... l'ultimo calice chiude con una nota di mela cotogna.
Piaciutissimo
Un passo alla volta, un respiro alla volta.
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Ludi
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Re: COSA BEVEMMO A GENNAIO 2024

Messaggioda Ludi » 07 gen 2024 18:31

Recaredo, Serral de Vell 2017: finalmente un cava che davvero mi piace: netta la personalità, con idrocarburo e mandorla tostata a segnare l'attacco olfattivo. Chiaramente sapido più che fresco, ma si beve comunque benissimo.
Clos Mogador, Nelin 2019: alla cieca azzardo Condrieu, per le note di mandarino candito, ammalianti e seducenti. Poi diviene nettamente più mediterraneo, con il marzapane e la lavanda a dettare le regole. Buonissimo, glicerico ma non stucchevole, con una mineralità quasi fumé a chiudere il sorso.
Daniel Gomez Landi, Las Irruelas El Tiemblo 2014: se mi chiedessero quale vino vorrei bere tutti i giorni, senza ritengno, questa sarebbe una delle mie prime scelte. Scandalosamente sensuale nelle note di fragolina, acqua di rose, spezie dolci, entra in bocca con leggiadria borgognona, e fa del tutto dimenticare che siamo molto più a sud e con un clima decisamente diverso. Oramai in zona stanno facendo vini di una bontà commovente.
Selosse, V.O., sb. novembre 2014: Selosse non sbaglia mai un colpo. Una V.O. perfetta, rigorosa, mai sbavata sulle ossidazioni, ma anzi persino sbarazzina nella beva.
Vatan, Sancerre Clos de la Neore 2008: timido ed algido all'impatto, si distende poi acquistando calore. Incredibilmente elegante, con una nota vegetale non ostentata, e una dolcezza olfattiva che si integra con un palato verticale e lunghissimo.
Soldera 2011: qui subentra la commozione, non solo perché fu Gianfranco a darmi questa bottiglia, ma perché il vino è di una bontà da brivido. Luminoso nel colore, femminile all'olfatto, setoso in bocca. C'è una nota animale che conserva la sua eleganza, c'è la rosa canina, c'è una speziatura non lontana dai grandi Hermitage...c'è, in sintesi, tutto ciò che vorresti in un vino. Abbinamento magico con un piatto di mio figlio: tartare di capriolo battuta al coltello con uovo di quaglia.
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Re: COSA BEVEMMO A GENNAIO 2024

Messaggioda L_Andrea » 07 gen 2024 21:48

Ludi ha scritto:Daniel Gomez Landi, Las Irruelas El Tiemblo 2014: se mi chiedessero quale vino vorrei bere tutti i giorni, senza ritengno, questa sarebbe una delle mie prime scelte. Scandalosamente sensuale nelle note di fragolina, acqua di rose, spezie dolci, entra in bocca con leggiadria borgognona, e fa del tutto dimenticare che siamo molto più a sud e con un clima decisamente diverso. Oramai in zona stanno facendo vini di una bontà commovente.
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Ci sono canali dove trovarli a prezzi decenti? In Italia ormai hanno sforato il centello :|
Il Parente
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Re: COSA BEVEMMO A GENNAIO 2024

Messaggioda Il Parente » 07 gen 2024 22:41

San Calisto Valle Reale 2015
12,5% vol. e già questo dice tanto. Montepulciano d'altri tempi. Rubino intenso con riflessi violacei. Al naso leggera riduzione iniziale scalzata in breve tempo da profumi di marasca noce moscata salvia fragolina cannella mandorla amara, al palato tanta acidità e tannino bello allegro bilanciato e ammorbidito dal glicerolo. Vino possente dalla persistenza aromatica (fruttata e balsamica) lunghissima. Grande vino, però.. c’è un però, hanno espiantato la vigna (come il vigneto di popoli), che tristezza! Vabbè ora aspettiamo le prime marmellate o scrucchiat’ (detta all'abruzzese) del nuovo impianto.. buona per fare i calcionetti :twisted:
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Ludi
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Re: COSA BEVEMMO A GENNAIO 2024

Messaggioda Ludi » 08 gen 2024 09:12

L_Andrea ha scritto:
Ludi ha scritto:Daniel Gomez Landi, Las Irruelas El Tiemblo 2014: se mi chiedessero quale vino vorrei bere tutti i giorni, senza ritengno, questa sarebbe una delle mie prime scelte. Scandalosamente sensuale nelle note di fragolina, acqua di rose, spezie dolci, entra in bocca con leggiadria borgognona, e fa del tutto dimenticare che siamo molto più a sud e con un clima decisamente diverso. Oramai in zona stanno facendo vini di una bontà commovente.
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a me l'hanno regalato...sto cercando anche io.
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Re: COSA BEVEMMO A GENNAIO 2024

Messaggioda pstrada75 » 08 gen 2024 10:25

Ziliovino
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Re: COSA BEVEMMO A GENNAIO 2024

Messaggioda Ziliovino » 10 gen 2024 11:15

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Moscato d'Asti bricco delle Merende 2022 - Marco Capra. Pecca nella bollicina grossolana, per il resto è classico moscato goloso, aromatico ma non troppo, dolce ma non troppo.

Morgon Cote du Py 2021 - Arnaud Aucoeur. Violetta e frutta fragrante, sorso fresco e dal leggero tannino sul finale, col tempo si spegne un poco al naso, ma in Francia sta abbondantemente sotto i 10 euro, per cui...

Sidro di Mela Metodo Classico Brut 2020 - Pecis. Segnalo in quanto appena stappato e bello freddo è molto più vino che sidro. Anzi, meglio di molti Franciacorta :-) se si toglie il passaggio leggerino a centro bocca, dal finale pulito e cristallino. Poi scaldandosi esce la mela, e sul finire qualche sentore non pulitissimo, e la magia finisce... però bella prova. viene fatto dal giovane figlio dell'omonimo produttore della Valcalepio: e dai, e dai, vuoi vedere che han capito di piantare frutta e ortaggi al posto del merlò :-)

Bekaa Valley Musar Jeaune Red 2018 - Chateau Musar. Tanto frutto, profondo, che va dai frutti di rovo alla frutta più scura, sorso di buona concentrazione e freschezza, ancora giovane ma già godibile, pecca in lunghezza ma è una buona bevuta.

Vigneti delle Dolomiti Lezèr 2022 - Foradori. E' da parecchio che non riassaggio i vini della Foradori e questo mi incuriosiva: è praticamente un incrocio tra un Teroldego appena svinato ed una schiava, fresco e fregrante, decisamente un vino da pane e salame.

Arbois Savagnin Traminer 2016 - B.& S. Tissot. Varietà antica di questo vitigno che regala note iniziali di rossetto che virano poi su agrumi, limoni, e nocciola verde, leggera noce sul finale. Al sorso è ancora tutto sale e limone, ma di quello che invoglia la beva. Comincia ad essere approcciabile, ma sicuramente ancora giovane.
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Re: COSA BEVEMMO A GENNAIO 2024

Messaggioda zampaflex » 11 gen 2024 18:31

Inizio d'anno tranquillo, segnalo la normalità un po' spenta di un Monvigliero 2013 dei Fratelli Alessandria :D :D :D :) + , simile in fin dei conti al vino che ho assaggiato all'uscita, e la pimpante prova del Barbaresco Riserva 2013 di Roccalini :D :D :D :D - , forse la sua migliore annata prima che certe devianze gli prendessero la mano: toni dolci (cirmolo, cannella, rosa) appoggiati su una struttura solida, dal tannino lieve e molto fine, tanta sapidità, ottima integrità.
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Re: COSA BEVEMMO A GENNAIO 2024

Messaggioda maxer » 11 gen 2024 19:49

zampaflex ha scritto: Barbaresco Riserva 2013 di Roccalini :D :D :D :D - , forse la sua migliore annata prima che certe devianze gli prendessero la mano: toni dolci (cirmolo, cannella, rosa) appoggiati su una struttura solida, dal tannino lieve e molto fine, tanta sapidità, ottima integrità

...
ogni mattina (e pure di giorno) cospargo tutto il mio viso di essenza di cirmolo e mi sgranocchio i pinoli con grande fatica estratti dalle pigne di questo pino (l' unico in Europa con le foglie a cinque aghi !)

E dove lo trovo ?
Ma alle falde del Monviso, durante le mie passeggiate settimanali
...

pensa che a volte ho pure incontrato Paolo Veglio : molto simpatico (e profumato sempre di cirmolo)

P. S. : ehh, credevi di mettermi in difficoltà con il "cirmolo" ? TIÈ
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Re: COSA BEVEMMO A GENNAIO 2024

Messaggioda zampaflex » 11 gen 2024 20:02

maxer ha scritto:
zampaflex ha scritto: Barbaresco Riserva 2013 di Roccalini :D :D :D :D - , forse la sua migliore annata prima che certe devianze gli prendessero la mano: toni dolci (cirmolo, cannella, rosa) appoggiati su una struttura solida, dal tannino lieve e molto fine, tanta sapidità, ottima integrità

...
ogni mattina (e pure di giorno) cospargo tutto il mio viso di essenza di cirmolo e mi sgranocchio i pinoli con grande fatica estratti dalle pigne di questo pino (l' unico in Europa con le foglie a cinque aghi !)

E dove lo trovo ?
Ma alle falde del Monviso, durante le mie passeggiate settimanali
...

pensa che a volte ho pure incontrato Paolo Veglio : molto simpatico (e profumato sempre di cirmolo)

P. S. : ehh, credevi di mettermi in difficoltà con il "cirmolo" ? TIÈ


Ne ho pure un altoatesinico liquore nel mio bar
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Re: COSA BEVEMMO A GENNAIO 2024

Messaggioda paperopap » 12 gen 2024 10:19

zampaflex ha scritto:Barbaresco Riserva 2013 di Roccalini :D :D :D :D - , forse la sua migliore annata prima che certe devianze gli prendessero la mano


Mi pare sia al momento la sua ultima riserva. Mi incuriosisce il tuo parere su certe devianze: cosa intendi?
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Re: COSA BEVEMMO A GENNAIO 2024

Messaggioda mennella » 12 gen 2024 12:35

maxer ha scritto:ogni mattina (e pure di giorno) cospargo tutto il mio viso di essenza di cirmolo e mi sgranocchio i pinoli con grande fatica estratti dalle pigne di questo pino (l' unico in Europa con le foglie a cinque aghi !)

P. S. : ehh, credevi di mettermi in difficoltà con il "cirmolo" ? TIÈ

Quindi il Pino Cembro si trova o sopra i 1500 mslm, oppure in Brianza associato con il Prunus Serotina :roll:
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