LE BEVUTE DI DICEMBRE 2023

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Kalosartipos
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LE BEVUTE DI DICEMBRE 2023

Messaggioda Kalosartipos » 01 dic 2023 07:04

Allez... :mrgreen:
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piergi
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Re: LE BEVUTE DI DICEMBRE 2023

Messaggioda piergi » 01 dic 2023 08:27

Con la Tachipirina 1000 sto abbinando acqua minerale Sorbello, da fonti poste nella Calabria Centrale. Al sorso si sente la provenienza montana, finale verticale e scarico, bassissima persistenza. Piaciutino
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Re: LE BEVUTE DI DICEMBRE 2023

Messaggioda Ziliovino » 01 dic 2023 10:46

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Cortona Syrah 2020 - Stefano Amerighi. Molto insistenti furono le voci sulla bontà in questo millesimo, allorché volli tastare con mano. Confermo la bella materia, naso ricco e mobile, mi ricorda in parte le prime annate quando produceva solo questo vino, con giusto un ricordo di borotalco sullo sfondo, bella speziatura e frutto nitido. Un punto in meno all'equilibrio al sorso, dove anche qui c'è buona materia che però deve ancora trovare l'amalgama. Ma è giovane, si farà...

Bergamasca Franconia Imberghem Silver 2020 - Pecis-Vallonghe. Plauso al bel equilibrio al sorso, senza strafare in concentrazioni o surmaturazioni ne esce un bel vino vellutato e fresco. Rimane un po' poverello e vago nei profumi però. Segnalo per chi avesse prole giovane giovane che il produttore in settembre organizza giornate in vigna dove i bambini possono vendemmiare e pigiare il vino con i piedi, ed i genitori fare uno scenografico pic-nic tra le viti, bella esperienza.

Bekaa Valley Chateau Musar Rosé 2020 - Chateau Musar. Appena versato è un po' sporchino ma si ripulisce velocemente, c'è tanta spezia su di un sottofondo di mandarino, buona tensione e allungo. Non male nel complesso, speravo in giusto qualcosina in più.

Rioja Gran Reserva 2011 - Montecillo. Un buon succedaneo al Tondonia reserva, del quale mantiene la freschezza/succosità al sorso, profilo un poco più evoluto sulle spezie e tannino fitto fitto ed un pelo ruvido, che probabilmente però lo aiuterà nella longevità. E costa come il Cubillo...

Basilicata Rosso Canneto 2018 - D'Angelo. Peccato per la nota di vaniglia al naso perchè sotto c'è bella materia, con un aglianico succoso, con buon frutto e spezie e sorso goloso. Ha dalla sua il prezzo, comunque... cercherò il Caselle, mai assaggiato.

Vin de France Chenin Inter-Val - Domaine de Bonnezeaux. Non assaggiato in cantina, ed in più è un assemblage di Vieilles Vignes 2020 ed una parcella 2021, per cui mi incuriosiva alquanto e non ho resistito... appena stappato fa vedere doti da grande vino, tra la caramella seltz, tanta mineralità e caramelle Valda, sorso teso ed energico, basta veder la foto, brilla di luce propria, mahh... ma dopo poco tempo nel bicchiere cambia completamente volto, si fa sempre più rustico e sgraziato, ed un cenno di volatile si fa sempre più notare fino a diventare preponderante... il giorno dopo è acetico anche al sorso. Peccato, perchè mi dicono ottime cose di bottiglie gemelle. Che kulo...
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Re: LE BEVUTE DI DICEMBRE 2023

Messaggioda Vulpes » 01 dic 2023 12:05

Chateau Haut Bages Liberal 2015
Non avevo grandi aspettative, siccome non era un millesimo che aveva ricevuto tanti elogi, invece si rivela diventato perfettamente equilibrato e pronto da bere. Tabacco, cuoio e un frutto (cassis, mora) caldo, ma croccante. Struttura elegante ma abbastanza morbida, quasi piú da Margaux che da Pauillac, e bellissima fine, cangiante nei sapori. Per una trentina di euro, veramente un bel bere.

Tickerage BdB 2011
Metodo classico inglese, 10 anni sui lieviti, ha questo carattere abbastanza sottile ed elegante di molti metodo classico di oltremanica. Tanta mela, anche leggermente ossidata, brioche e crosta di pane. Sembra una versione meno impegnativa di un buon champagne. Molto piacevole, nessuna nota amaricante o fuori posto, grande potenziale gastronomico.

Le Strette Barbera d'Alba 2020
Una bella Barbera, abbastanza corposa, molto su sentori vinosi e mirtilli, ma anche con una violetta piacevole. Struttura che ne regge il corpo e l'acidita per bene e accompagna il sorso fino alla fine
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Re: LE BEVUTE DI DICEMBRE 2023

Messaggioda BaronBirra » 01 dic 2023 15:09

Vulpes ha scritto:
Le Strette Barbera d'Alba 2020
Una bella Barbera, abbastanza corposa, molto su sentori vinosi e mirtilli, ma anche con una violetta piacevole. Struttura che ne regge il corpo e l'acidita per bene e accompagna il sorso fino alla fine


Sono molto curioso di assaggiare i rossi de Le Strette, per me loro fanno la miglior Nascetta delle Langhe, la Pasinot.
Timoteo
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Re: LE BEVUTE DI DICEMBRE 2023

Messaggioda Timoteo » 02 dic 2023 23:35

Stasera molise 100%.
Trebbiano dell'azienda Cipressi, altamente consigliato.
Rosato (tintilia) della stessa azienda e parimenti buono.
Ambo i vini hanno prezzo raggiungibile.
Pasta all'uovo col tartufo.

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paperopap
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Re: LE BEVUTE DI DICEMBRE 2023

Messaggioda paperopap » 03 dic 2023 15:34

Tröpfltalhof - RosèMarie 2021: si tratta di un rosato in anfora "biodinamico" altoatesino, blend di merlot (in prevalenza) e cabernet sauvignon. In bottiglia si nota del residuo tipico dell'artigianalità del prodotto. Si presenta di un bel cerasuolo brillante. Il naso è un tripudio di frutta rossa "fragrante" (fragoline e lamponi), qualche accenno di agrumi ed erba aromatica. In bocca è persino dissetante, pericolosamente beverino per cui i 13,5° non si avvertono minimamente (se non, nel caso, a bocce ferme - e vuote). Una bella bevuta "facile" ma non banale.
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Re: LE BEVUTE DI DICEMBRE 2023

Messaggioda L_Andrea » 03 dic 2023 22:04

Comm.G.B.Burlotto Barbera Aves 2020
Una Barbera declinata tutta su note speziate di grande eleganza; se altre versioni nebbioleggiano, questa pinotteggia pur mantenendo una certa corposità alcoolica.
Piaciuta parecchio :D
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Ludi
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Re: LE BEVUTE DI DICEMBRE 2023

Messaggioda Ludi » 04 dic 2023 11:51

Mlecnik, Ana 2007: un po' scollinato, ma ancora bevibile. Tipico stile dei macerati sloveni, qui declinato in maniera composta e non priva di eleganza.
Planeta, Chardonnay 2019: il colore ambrato non fa presagire nulla di buono....e infatti il vino è giocato su note esageratamente mature (mandarino candito, mango, marzapane) e la bocca è priva di acidità. Bottiglia non a posto.
Chateau Musar 2015: gli Hochar non sbagliano mai un colpo. Pur nella sua scalpitante gioventù (tannino decisamente virile) il vino riesce ad essere elegante, ad esaltare la mediterraneità senza rinunciare a strizzare l'occhio a Bordeaux. Tra qualche anno sarà decisamente una gran bevuta.
Yangarra, McLaren Vale Shiraz 2018: Shiraz biodinamico che non esagera nella cioccolatosità di molti omologhi australiani. Al contrario, ha una bella trama speziata, ed il leggerissimo residuo zuccherino non gli fa pagar punti in termini di beva.
Pedro Parra, Pencopolitano 2019: mi è davvero molto piaciuto. Per certi aspetti mi ha ricordato una Pelaverga, con le sue note di fragolina e spezie, che unite ad una bevibilità assassina ne fanno un ideale "vino da merenda".
Comando G, Vino de Paraje 1er Rozas 2020: Vinos de Madrid si conferma una grande DO, forse la vera alternativa a Chateauneuf du Pape per la Garnacha (pur nell'assoluta differenza di stili) e Comando G è giustamente un produttore di culto. Che dire? Proprio non gli mancava nulla, né potenza, né complessità, né eleganza. Davvero un gran bel vino, già godibilissimo ora.
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Re: LE BEVUTE DI DICEMBRE 2023

Messaggioda piergi » 04 dic 2023 18:47

Taurasi 2006- Pietracupa
Il bianchista più rossista che ci sia.
Naso giovanile di After heigt, mora matura, rosmarino. In bocca una grande spinta agrumata (arancia rossa sanguinella), quindi torna il cioccolato, la menta, la garrigue. Il tannino è elegantemente disteso ma non sdegna di mollare qualche graffio sul finale.
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Re: LE BEVUTE DI DICEMBRE 2023

Messaggioda zampaflex » 04 dic 2023 19:18

Germano - Barolo Cerretta 2013

Il rossista più bianchista che ci sia :mrgreen: ?
Di sicuro offre più spunti al palato, teso e abbastanza lungo, che al naso dove rimane sulle sue. Sembra un vino pensato per offrire soprattutto freschezza.
Vabbè, ci può stare.

:D :D :D ++
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Re: LE BEVUTE DI DICEMBRE 2023

Messaggioda Ziliovino » 05 dic 2023 13:02

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Nessuna regola d'ingaggio, ognuno portò quello che volle, e finimmo come sempre a bere giusto quelle 2 o 3 bottiglie da nonnulla... urge cambio di rotta, per tornare con i piedi per terra, perchè la fuori non è tutto un Le Bourg o Sine Qua Non... o forse no, non svegliatemi da questo sogno, che di incubi fatti di Valcaleppi e Franciacortini è pieno il mondo.

Champagne Sonate N.9 Opus 10 Extra Brut - Fleury. Si parte bene con questa bolla centratissima per avvinare la bocca grazie a delicatezza ed eleganza, bollicina carezzevole, parte floreale, un po' di confetto, per farsi poi agrumato. Sempre bevute interessanti da questo produttore, nonostante non stia ad Ambonnay o Avize.

Napa Valley Chardonnay 2020 - Kongsgaard. Appena versato c'è il fondo della moka a testimoniare il passaggio in legno, che però si fa subito in disparte per lasciare note più fresche, sulla pera, nocciola verde, leggero linfatico e bocca di buon equilibrio tra grassezza e tensione. Non male.

Barolo Rocche 2004 - Vietti. Inizialmente chiuso, parte sulla liquirizia, poi si apre sul floreale appassito e la spezia orientale, per finire con le erbe medicinali, il sorso è completo e convincente, col tannino ancora fitto ma elegante, gran Barolo.

Barolo Rocche dell'Annunziata 2013 - Accomasso. Sempre Rocche, ma qui siamo a La Morra, il cambio di stile si sente, qui più terrosoed austero, poi cola e pepe bianco, si distende e pare piuttosto elegante, da leggere forse più in prospettiva rispetto a Vietti, qui il sorso è più verticale e fresco, ma forse meno compiuto al momento.

Barolo Vigna Rionda 2015 - Pira Luigi. Messo alla fine del trittico in quanto ce lo si aspetta gnucco, visto il cru e mano del produttore, ma forse qui ci ha messo lo zampino l'annata calda (15 sono i gradi in etichetta), donando un Barolo ricco ma già rotondo, parte con la liquirizia purissima, poi la sua radice, ed infine si fa più floreale. Meno incisivo del solito, mantiene comunque buona freschezza di fondo a sorreggere il tutto.

Saumur Champigny Le Bourg 2009 - Clos Rougeard. Qui le aspettative erano ovviamente parecchio alte, ma i contendenti agguerriti e prestanti... Gioca le sue carte come sempre sull'eleganza ed equilibrio, ancora giovane sul frutto rosso, poi cola e chinotto, col tempo si fa mentolato. Cosa gli manca? A' Cazzimma... Che invece, a memoria, aveva nella 2011, ma anche un Poyeux 2010.

Saint-Joseph 2014 - Pierre Gonon. Questo devo dire è sempre una buona bevuta, se lo si paga a prezzi degni, oggi non so... comunque, pepe nero, durone, floreale e carnoso, tutto quello che ci si aspetta al naso, e tutto nitido, meno incisivo e completo al sorso, dove è comunque fresco e succoso.

Cornas Chaillot 2014 - Allemand. Parte sulle note verdi, qualcuno dice raspo, poi pepe verde, resterà confuso ed appanato per un po' di tempo, al riassaggio invece si fa intenso sul fruttato-floreale, con l'oliva nera sullo sfondo. Non male al sorso, ma il carrarmato che viene dopo lo asfalterà...

Cote-Rotie La Landonne 2016 - Rostaing. Nel pieno della gioventù, al naso resterà un poco sulle sue, ma è al sorso che darà il meglio, energico e saturante, tannino abbondante ma piacevole, lungo, per una gran bocca.

Venezia Giulia Rosso 2001 - Gravner. Cacao e peperone maturo, fruttini rossi, sorso snello e succoso, paga il posizionamento in scaletta, e da solo non sarebbe stato affatto male.

California Grenache Stein 2012 - Sine Qua Non. Quando è apparsa questa bottiglia un po' mi sono commosso... era da tempo che bramavo assaggiare qualcosa di questo produttore. E grenache fu: frutto rosso, anche in macerazione e sotto spirito, ma elegante , poi cacao in polvere, qualche nota fumé, col tempo una bella fragola. Sorso intenso, 15,5 gradi in etichetta non percepiti, pieno e lungo ma mantiene buona eleganza. Vincitore di giornata. E di fianco al Rayas bevuto qualche tempo fa sarebbero stati azzi...

Champagne Extra Old n.3 Extra Brut - Veuve Clicquot. Esperimento fallito miseramente... Qualche tempo fa lo stappai nella versione n.1, che con quelle ossidazioni misurate e la tensione al sorso mi ha fatto esclamare "un piccolo Krug"! da qui l'idea di piazzarlo alla cieca per vedere l'effetto che faceva: sono state citate praticamente tutte le zone esistenti produttrici di bollicine, tranne la Chamapgne... è rimasta solo la tensione e sapidità, al naso sembra una giovane ed agrumata sboccatura. 1988, 1996 e 2008 mi sa le avranno esaurite con le precedenti versioni...

Pays de l’Hérault Grange des Pères Blanc 2018 - Domaine de La Grange des Pères. Anche questo arriva a sorpresa ed alla cieca. Inizialmente dico Loira, ha buona tensione ed eleganza al sorso e non lo piazzerei più a sud, ha qualche tono erbaceo-linfatico, un finale di amari fini (si dice così?) solo accennato, a tratti m'è sembrato un Villa Bucci dall'eleganza d'oltralpe. Lasciandolo nel bicchiere si fa più intenso al sorso e forse svela le proprie origini, ma ormai la stagnola era caduta... Bel vino? si. Vale qualche (diversi) cent'euri? direi di no...

Barolo Chinato - Cappellano. Solita sventagliata balsamico-fruttata-mentolata, mi è sembrato più scorrevole e bevibile del solito, ma forse ero solo provato...

Alla fine il mio podio sarà Sine Qua Non-Vietti-Rostaing. Ma appena sotto il podio si sgomitava alquanto.
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Re: LE BEVUTE DI DICEMBRE 2023

Messaggioda zampaflex » 05 dic 2023 13:09

Ziliovino ha scritto:California Grenache Stein 2012 - Sine Qua Non. Quando è apparsa questa bottiglia un po' mi sono commosso... era da tempo che bramavo assaggiare qualcosa di questo produttore. E grenache fu: frutto rosso, anche in macerazione e sotto spirito, ma elegante , poi cacao in polvere, qualche nota fumé, col tempo una bella fragola. Sorso intenso, 15,5 gradi in etichetta non percepiti, pieno e lungo ma mantiene buona eleganza. Vincitore di giornata. E di fianco al Rayas bevuto qualche tempo fa sarebbero stati azzi...


Ciao Andrea, anche a me interessa prima o poi assaggiare qualcosa di questi garagisti deluxe.
Per esempio in una panoramica sulle grenache du monde, includendo la Spagna, l'Italia, il Sudafrica oltre a USA e Francia...sarebbe un tema, così affrontato, mai visto in giro.
Grosso ma bono, quindi?
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Re: LE BEVUTE DI DICEMBRE 2023

Messaggioda Ziliovino » 05 dic 2023 13:27

zampaflex ha scritto:


Per esempio in una panoramica sulle grenache du monde, includendo la Spagna, l'Italia, il Sudafrica oltre a USA e Francia...sarebbe un tema, così affrontato, mai visto in giro.
Grosso ma bono, quindi?


non sarebbe affatto una brutta idea...
si, grosso ma buono, sicuramente non pachidermico.
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Re: LE BEVUTE DI DICEMBRE 2023

Messaggioda Vulpes » 05 dic 2023 15:00

Ieri giornata bollicine dal mondo...interessante anche se mi conferma che sotto i 25eur per me posso restare benissimo in Emilia Romagna per le bolle, al massimo Trentino, senza perdermi troppo

Le cose piu interessanti:
Simonsig, Kaapse Vonkel MCC 2020
MC sudafricano, sorprendentemente buono e ricco per un prezzo di 14eur.

Weingut Julg, BdN Sekt 2019
Morbido e cremoso, tante fragoline e bacche rosse, e una bella bolla piacevole, anche qua secondo me ottimo q/p per 20eur.

Nyetimber Classic Cuvee Brut 2010
Il piu champagnesco degli spumanti inglesi (soprattutto le ultime uscite), naso saporito, quasi fungino, con tanto biscotto e lieviti, ma anche arancia, bacche e mela matura. Bolla fine, abbastanza cicciotto per essere inglese. Non male per il prezzo, purtroppo le altre loro cuvée son si buone ma francamente eccessivamente care.

Cremant de Limoux, Heritage, Antech 2020
Cremoso e gustoso, mela matura, brioche e pasticceria varia. Complesso e con nota amara (che non sopporto di solito) solo accennata e non invadente, altra bella bolla sui 15eur.
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Re: LE BEVUTE DI DICEMBRE 2023

Messaggioda pstrada75 » 05 dic 2023 16:07

Ziliovino ha scritto:
zampaflex ha scritto:


Per esempio in una panoramica sulle grenache du monde, includendo la Spagna, l'Italia, il Sudafrica oltre a USA e Francia...sarebbe un tema, così affrontato, mai visto in giro.
Grosso ma bono, quindi?


non sarebbe affatto una brutta idea...
si, grosso ma buono, sicuramente non pachidermico.


In effetti in tanti a SQN rimproverano di essere troppo di tutto. Io ho avuto la fortuna di poterne prendere per un po' di anni in uscita a prezzi piu' che decenti (intorno a i 200) ed ora ne ho una piccola scorta dal 2008 al 2017 - Aperto a Febbraio uno Syrah B20 del 2008, per me ad oggi ancora migliore vino dell'anno...... vero deve piacere la ciccia, ma qua stiamo parlando della ciccia dei grandissimi.......vi terro' informati su prossime stappature ma sicuramente li centellinero'..... :-)
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Re: LE BEVUTE DI DICEMBRE 2023

Messaggioda Wineduck » 05 dic 2023 19:23

Ziliovino ha scritto:Cornas Chaillot 2014 - Allemand. Parte sulle note verdi, qualcuno dice raspo, poi pepe verde, resterà confuso ed appanato per un po' di tempo, al riassaggio invece si fa intenso sul fruttato-floreale, con l'oliva nera sullo sfondo. Non male al sorso, ma il carrarmato che viene dopo lo asfalterà...

Cote-Rotie La Landonne 2016 - Rostaing. Nel pieno della gioventù, al naso resterà un poco sulle sue, ma è al sorso che darà il meglio, energico e saturante, tannino abbondante ma piacevole, lungo, per una gran bocca.


Ma non mi dire! Cioè stai dicendo che un buon Cote Rotie ha letteralmente steso, a mò di foglio di alluminio da forno, il principe di Cornas??? 8) 8) 8) E che costa pure meno di un terzo!
Non l'avrei mai detto, giuro, mai osato anzi mai nemmeno lontanamente sognato.... :lol: :lol: :lol:
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Re: LE BEVUTE DI DICEMBRE 2023

Messaggioda littlewood » 05 dic 2023 21:44

Wineduck ha scritto:
Ziliovino ha scritto:Cornas Chaillot 2014 - Allemand. Parte sulle note verdi, qualcuno dice raspo, poi pepe verde, resterà confuso ed appanato per un po' di tempo, al riassaggio invece si fa intenso sul fruttato-floreale, con l'oliva nera sullo sfondo. Non male al sorso, ma il carrarmato che viene dopo lo asfalterà...

Cote-Rotie La Landonne 2016 - Rostaing. Nel pieno della gioventù, al naso resterà un poco sulle sue, ma è al sorso che darà il meglio, energico e saturante, tannino abbondante ma piacevole, lungo, per una gran bocca.


Ma non mi dire! Cioè stai dicendo che un buon Cote Rotie ha letteralmente steso, a mò di foglio di alluminio da forno, il principe di Cornas??? 8) 8) 8) E che costa pure meno di un terzo!
Non l'avrei mai detto, giuro, mai osato anzi mai nemmeno lontanamente sognato.... :lol: :lol: :lol:

C' e' da dire che la lotta nn era ad armi pari ale....chaillot vs landonne....2014 vs 2016... Nn c' e' gara....
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Re: LE BEVUTE DI DICEMBRE 2023

Messaggioda Wineduck » 06 dic 2023 10:48

littlewood ha scritto:
Wineduck ha scritto:
Ziliovino ha scritto:Cornas Chaillot 2014 - Allemand. Parte sulle note verdi, qualcuno dice raspo, poi pepe verde, resterà confuso ed appanato per un po' di tempo, al riassaggio invece si fa intenso sul fruttato-floreale, con l'oliva nera sullo sfondo. Non male al sorso, ma il carrarmato che viene dopo lo asfalterà...

Cote-Rotie La Landonne 2016 - Rostaing. Nel pieno della gioventù, al naso resterà un poco sulle sue, ma è al sorso che darà il meglio, energico e saturante, tannino abbondante ma piacevole, lungo, per una gran bocca.


Ma non mi dire! Cioè stai dicendo che un buon Cote Rotie ha letteralmente steso, a mò di foglio di alluminio da forno, il principe di Cornas??? 8) 8) 8) E che costa pure meno di un terzo!
Non l'avrei mai detto, giuro, mai osato anzi mai nemmeno lontanamente sognato.... :lol: :lol: :lol:

C' e' da dire che la lotta nn era ad armi pari ale....chaillot vs landonne....2014 vs 2016... Nn c' e' gara....


L'unica cosa che conta è Cote Rotie vs. Cornas, il resto sono scuse o giustificazioni. Non c'è proprio gara di territorio, terreni in particolare. Mettici poi la diversa abilità dei due produttori (uno dei quali incredibilmente sopravvalutato) ed il gioco è fatto.
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Re: LE BEVUTE DI DICEMBRE 2023

Messaggioda vinogodi » 06 dic 2023 11:09

...mah , concordo con Ale . Cornas con Cote Rotie , manico o non manico, è come accontentarsi di Volnay o Auxey Duresses solo perchè Vosne Romanée o Puligny non ce lo si può permettere ...
Ente Nazionale Tutela dei Bevitori Capiscitori (EnTuBeCa) - Ministero della Cultura Enologica Popolare (MinCulEnPop)
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Re: LE BEVUTE DI DICEMBRE 2023

Messaggioda Ziliovino » 06 dic 2023 11:42

Beh, ma qui vinse proprio un Cornas:
https://forum.gamberorosso.it/viewtopic.php?f=13&t=283656&p=2067116&hilit=cornas#p2067116

e nelle comparate che vedo in giro non sempre Rostaing si piazza benissimo.
per ogni regola c'è sempre l'eccezione. Tanto più nel mondo nel vino, mi pare.
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Re: LE BEVUTE DI DICEMBRE 2023

Messaggioda arnaldo » 06 dic 2023 11:56

Wineduck ha scritto:
Ziliovino ha scritto:Cornas Chaillot 2014 - Allemand. Parte sulle note verdi, qualcuno dice raspo, poi pepe verde, resterà confuso ed appanato per un po' di tempo, al riassaggio invece si fa intenso sul fruttato-floreale, con l'oliva nera sullo sfondo. Non male al sorso, ma il carrarmato che viene dopo lo asfalterà...

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Ma non mi dire! Cioè stai dicendo che un buon Cote Rotie ha letteralmente steso, a mò di foglio di alluminio da forno, il principe di Cornas??? 8) 8) 8) E che costa pure meno di un terzo!
Non l'avrei mai detto, giuro, mai osato anzi mai nemmeno lontanamente sognato.... :lol: :lol: :lol:


Spero ch ne abbiate ancora di 2016. la prossima sara' da aprire da 10 anni. Almeno per goderne appieno.
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Re: LE BEVUTE DI DICEMBRE 2023

Messaggioda arnaldo » 06 dic 2023 12:00

Wineduck ha scritto:
Ma non mi dire! Cioè stai dicendo che un buon Cote Rotie ha letteralmente steso, a mò di foglio di alluminio da forno, il principe di Cornas??? 8) 8) 8) E che costa pure meno di un terzo!
Non l'avrei mai detto, giuro, mai osato anzi mai nemmeno lontanamente sognato.... :lol: :lol: :lol:


Per onesta' di cronaca diciamo che Chaillot di Allemand si trova, a fatica, ma si trova, a 150 euro e La Landonne di Rene' orami stiamo intorno ai 110/120 euro.
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Wineduck
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Re: LE BEVUTE DI DICEMBRE 2023

Messaggioda Wineduck » 06 dic 2023 12:25

arnaldo ha scritto:
Wineduck ha scritto:
Ma non mi dire! Cioè stai dicendo che un buon Cote Rotie ha letteralmente steso, a mò di foglio di alluminio da forno, il principe di Cornas??? 8) 8) 8) E che costa pure meno di un terzo!
Non l'avrei mai detto, giuro, mai osato anzi mai nemmeno lontanamente sognato.... :lol: :lol: :lol:


Per onesta' di cronaca diciamo che Chaillot di Allemand si trova, a fatica, ma si trova, a 150 euro e La Landonne di Rene' orami stiamo intorno ai 110/120 euro.


Si trova a 150? :shock: Forse in Francia con i contatti giusti...
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Su Landonne di Rostaing invece confermo all'80%, nel senso che forse serve qualche deca in più ma in linea di massima siamo almeno alla metà del prezzo richiesto per Chaillot di Allemand. Per me le ultime 10-15 annate di Rostaing sono il miglior rapporto Q/P del Rodano (ed uno dei migliori di Francia).
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zampaflex
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Re: LE BEVUTE DI DICEMBRE 2023

Messaggioda zampaflex » 06 dic 2023 18:41

Wineduck ha scritto:
arnaldo ha scritto:
Wineduck ha scritto:
Ma non mi dire! Cioè stai dicendo che un buon Cote Rotie ha letteralmente steso, a mò di foglio di alluminio da forno, il principe di Cornas??? 8) 8) 8) E che costa pure meno di un terzo!
Non l'avrei mai detto, giuro, mai osato anzi mai nemmeno lontanamente sognato.... :lol: :lol: :lol:


Per onesta' di cronaca diciamo che Chaillot di Allemand si trova, a fatica, ma si trova, a 150 euro e La Landonne di Rene' orami stiamo intorno ai 110/120 euro.


Si trova a 150? :shock: Forse in Francia con i contatti giusti...
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Su Landonne di Rostaing invece confermo all'80%, nel senso che forse serve qualche deca in più ma in linea di massima siamo almeno alla metà del prezzo richiesto per Chaillot di Allemand. Per me le ultime 10-15 annate di Rostaing sono il miglior rapporto Q/P del Rodano (ed uno dei migliori di Francia).


Anche se, lo dico sapendo di riscoprire la ruota, piuttosto aggiungo qualche foglio da dieci e prendo Reynard. *

* intendo al posto dello Chaillot
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