fiano greco 2012

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piergi
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fiano greco 2012

Messaggioda piergi » 23 nov 2023 12:11

Nella splendida cornice della sala degustazioni di Villa Raiano, dove, alla fine degli assaggi, abbiamo anche testato una cucina di gran livello, bella serata di “studio” sui Fiano (principalmente) e Greco 2012, con il bonus di qualche assaggio più vecchiotto, giusto per non farsi mancare nulla.
Media molto alta, con pochissimi vini scollinati o problematici. Fiano ben più pimpanti dei Greco, e non è una novità, con l’eccezione di Pietracupa, e anche questa non è una novità.
Ecco la mia classifica dei migliori assaggi dell’annata:
FIANO
1) Fiano Selvecorte- Contrada
Naso di mirabile freschezza con note di timo, origano selvatico e pesca noce. In bocca netta corrispondenza con un plus di sale e carnosità che ne rendono il sorso sensuale
2) La congregazione (per questo millesimo IGT)- Villa Diamante
Sussurrato ma molto elegante, fiori bianchi, crema pasticcera al limone, forse un ricordo di lieve botrite, finale lunghissimo.
3) Radici- Mastroberardino
Alla prima snasata rieslingheggia un po’, con belle note marine e gasoliche, in bocca una bella densità fibrosa riesce a riportare il bicchiere a latitudini più consone alla degustazione. Finale di grande equilibrio
4) Pietramara et. Nera- i Favati
Campione più sulfureo dell’intera batteria, alla cieca confesso di averlo scambiato per un greco di quelli belli minerali, e anche il sorso salato e l’acidità vibrante me lo confermavano. Invece no, didattico.
5) Exultet – Quintodecimo
Non sono un grande estimatore dei vini del professore Moio, soprattutto quando hanno già qualche vendemmia sulle spalle. Invece in questo caso questa etichetta se la gioca con i migliori di categoria, tanta frutta gialla e crema catalana al limone ma con una gran dose di idrocarburo che ne tiene vivo il sorso.
GRECO
1) Greco- Pietracupa
Ginestra, sale, tanto anice ma soprattutto tanta ariosità, finale agile e verticale.
2) Tornante- Vadiaperti
Bocca molto mobile, iodio, fiori gialli, una leggera puntina di zolfo e una scodata ossidativa finale che non disturba nell’economia complessiva del vino.
Bonus track
1) Fiano di Avellino 2004- Picariello
Prima annata prodotta in assoluto, e unico scalpo che mancava alla mia collezione di bevute di questo produttore. Forse l’assaggio più buono in assoluto assieme al 2010. Un vino completo e equilibrato, tra la parte fruttata ancora vitale, la parte affumicata, lo iodio di un finale salino e verticale che spinge a pensare che questa bottiglia possa tranquillamente affrontare ancora qualche anno.
2) Vigna della congregazione 04- Villa Diamante
Teso, agrumato, salino con un bel corredo di garrigue e un finale salato che rimanda più a un vino flegreo che a un bianco continentale. Finale lungo e persistente.
Strane luci di pioggia...splende il sole,fa' bel tempo...nell'era democratica.

http://igolosotopi.blogspot.com
http://timpadeilupi.blogspot.com/
http://www.timpadeilupi.it
Timoteo
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Re: fiano greco 2012

Messaggioda Timoteo » 23 nov 2023 12:20

piergi ha scritto:Nella splendida cornice della sala degustazioni di Villa Raiano, dove, alla fine degli assaggi, abbiamo anche testato una cucina di gran livello, bella serata di “studio” sui Fiano (principalmente) e Greco 2012, con il bonus di qualche assaggio più vecchiotto, giusto per non farsi mancare nulla.
Media molto alta, con pochissimi vini scollinati o problematici. Fiano ben più pimpanti dei Greco, e non è una novità, con l’eccezione di Pietracupa, e anche questa non è una novità.
Ecco la mia classifica dei migliori assaggi dell’annata:
FIANO
1) Fiano Selvecorte- Contrada
Naso di mirabile freschezza con note di timo, origano selvatico e pesca noce. In bocca netta corrispondenza con un plus di sale e carnosità che ne rendono il sorso sensuale
2) La congregazione (per questo millesimo IGT)- Villa Diamante
Sussurrato ma molto elegante, fiori bianchi, crema pasticcera al limone, forse un ricordo di lieve botrite, finale lunghissimo.
3) Radici- Mastroberardino
Alla prima snasata rieslingheggia un po’, con belle note marine e gasoliche, in bocca una bella densità fibrosa riesce a riportare il bicchiere a latitudini più consone alla degustazione. Finale di grande equilibrio
4) Pietramara et. Nera- i Favati
Campione più sulfureo dell’intera batteria, alla cieca confesso di averlo scambiato per un greco di quelli belli minerali, e anche il sorso salato e l’acidità vibrante me lo confermavano. Invece no, didattico.
5) Exultet – Quintodecimo
Non sono un grande estimatore dei vini del professore Moio, soprattutto quando hanno già qualche vendemmia sulle spalle. Invece in questo caso questa etichetta se la gioca con i migliori di categoria, tanta frutta gialla e crema catalana al limone ma con una gran dose di idrocarburo che ne tiene vivo il sorso.
GRECO
1) Greco- Pietracupa
Ginestra, sale, tanto anice ma soprattutto tanta ariosità, finale agile e verticale.
2) Tornante- Vadiaperti
Bocca molto mobile, iodio, fiori gialli, una leggera puntina di zolfo e una scodata ossidativa finale che non disturba nell’economia complessiva del vino.
Bonus track
1) Fiano di Avellino 2004- Picariello
Prima annata prodotta in assoluto, e unico scalpo che mancava alla mia collezione di bevute di questo produttore. Forse l’assaggio più buono in assoluto assieme al 2010. Un vino completo e equilibrato, tra la parte fruttata ancora vitale, la parte affumicata, lo iodio di un finale salino e verticale che spinge a pensare che questa bottiglia possa tranquillamente affrontare ancora qualche anno.
2) Vigna della congregazione 04- Villa Diamante
Teso, agrumato, salino con un bel corredo di garrigue e un finale salato che rimanda più a un vino flegreo che a un bianco continentale. Finale lungo e persistente.



Ogni volta che pubblichi queste liste il mio c/c piange.
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piergi
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Re: fiano greco 2012

Messaggioda piergi » 23 nov 2023 12:30

Timoteo ha scritto:
piergi ha scritto:Nella splendida cornice della sala degustazioni di Villa Raiano, dove, alla fine degli assaggi, abbiamo anche testato una cucina di gran livello, bella serata di “studio” sui Fiano (principalmente) e Greco 2012, con il bonus di qualche assaggio più vecchiotto, giusto per non farsi mancare nulla.
Media molto alta, con pochissimi vini scollinati o problematici. Fiano ben più pimpanti dei Greco, e non è una novità, con l’eccezione di Pietracupa, e anche questa non è una novità.
Ecco la mia classifica dei migliori assaggi dell’annata:
FIANO
1) Fiano Selvecorte- Contrada
Naso di mirabile freschezza con note di timo, origano selvatico e pesca noce. In bocca netta corrispondenza con un plus di sale e carnosità che ne rendono il sorso sensuale
2) La congregazione (per questo millesimo IGT)- Villa Diamante
Sussurrato ma molto elegante, fiori bianchi, crema pasticcera al limone, forse un ricordo di lieve botrite, finale lunghissimo.
3) Radici- Mastroberardino
Alla prima snasata rieslingheggia un po’, con belle note marine e gasoliche, in bocca una bella densità fibrosa riesce a riportare il bicchiere a latitudini più consone alla degustazione. Finale di grande equilibrio
4) Pietramara et. Nera- i Favati
Campione più sulfureo dell’intera batteria, alla cieca confesso di averlo scambiato per un greco di quelli belli minerali, e anche il sorso salato e l’acidità vibrante me lo confermavano. Invece no, didattico.
5) Exultet – Quintodecimo
Non sono un grande estimatore dei vini del professore Moio, soprattutto quando hanno già qualche vendemmia sulle spalle. Invece in questo caso questa etichetta se la gioca con i migliori di categoria, tanta frutta gialla e crema catalana al limone ma con una gran dose di idrocarburo che ne tiene vivo il sorso.
GRECO
1) Greco- Pietracupa
Ginestra, sale, tanto anice ma soprattutto tanta ariosità, finale agile e verticale.
2) Tornante- Vadiaperti
Bocca molto mobile, iodio, fiori gialli, una leggera puntina di zolfo e una scodata ossidativa finale che non disturba nell’economia complessiva del vino.
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1) Fiano di Avellino 2004- Picariello
Prima annata prodotta in assoluto, e unico scalpo che mancava alla mia collezione di bevute di questo produttore. Forse l’assaggio più buono in assoluto assieme al 2010. Un vino completo e equilibrato, tra la parte fruttata ancora vitale, la parte affumicata, lo iodio di un finale salino e verticale che spinge a pensare che questa bottiglia possa tranquillamente affrontare ancora qualche anno.
2) Vigna della congregazione 04- Villa Diamante
Teso, agrumato, salino con un bel corredo di garrigue e un finale salato che rimanda più a un vino flegreo che a un bianco continentale. Finale lungo e persistente.



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:mrgreen: dai sono tutti sotto il tuo budget da signore!!
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jcoltrane
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Re: fiano greco 2012

Messaggioda jcoltrane » 24 nov 2023 13:12

Grazie, bellissime note e tanta invidia..

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