...personalmente, ho opinione personale molto precisa. I fattori del fenomeno di cui parli, parlando con tantissimi produttori, enotecari, commercianti , importatori , critici ... sono molteplici e si sommano in un cocktail micidiale.
1) Non c'è stata una "via di mezzo" fra diminuzione della ricchezza reale dell'occidente ( capacità di spesa) e l'aumento di prezzo del vino , e non solo dei top: speculazione + ricarichi eccessivi ( gonfiati dall'errato concetto del portarsi a casa una parte della catena del valore , con la scusa della speculazione) + spese accessorie aumentate date dalle contingenze internazionali (pandemie, guerre , inflazione) hanno portato un disallineamento fra prezzi proposti e capacità di spesa della borghesia, seppur appassionata , la maggior fruitrice del vino di qualità.I magazzini sono pieni , tanto da pensare ad interventi dello stato per compensare scorte ormai ingestibili. Comprare top Borgogna o top Champagne o top Bordeaux o top Langa è diventato ... immorale , non caro. Quindi un ridimensionamento è duopo. Il problema, tra l'altro, non è nei top, che muovono l'ormone a pochissimi appassionati abbienti, è proprio un prezzo medio del vino quotidiano a scardinare la voglia di bere : trovare un buon Lambrusco, Chianti, Barbera, Soave ecc a meno di 12-15 Euro la bottiglia è cosa rara : se di uso quotidiano ... la famiglia media non ha capacità di gestire, economicamente una spesa del genere ( metti una famiglia che consuma "solo" una bottiglia al giorno ... diventano diverse centinaia di Euro all'anno , che coi tempi odierni...).
b) Deriva salutista : un conto è informare o essere informati, un conto è il terrorismo . Se bevi vino "muori di tumore" , come se fumi ... in un concetto di principio di precauzione, in tantissimi in una situazione di incertezza tale ... preferiscono vivere sereni.
c) La cretineria media del bevitore, soggiogato dall'idiozia degli influencer e del Web .
d) La scomparsa di aree commerciali a capacità infinita di spesa : Russia ( per ovvi motivi) , Cina ( come ormai antagonista e non partner commerciale) , un sud est asiatico sotto pressione, gli arabi che hanno stretto la cinghia ideologica/fondamentalista( mentre prima si concedevano, nei meandri oscuri delle magioni, cose inenarrabili ... da confessioni di amici che sanno...) , Stati Uniti come unico sfogo commerciale presi da protezionismo e falso libero mercato...
PS: varie ed eventuali se mi vengono in mente...