Si però così è un modo fuorviante.
Trovare nomi, etichette, una lista della spesa dove uno si esercita in esercizi di stile.
È un mondo questo un po complicato, diversi i gusti e le sensibilità. E i portafogli.
Mi adatto.
Ma se Fleury al tavolo costa 100 ( fiore di Europe, beh è biodinamico) e Vouette idem, tutto diventa relativo.
Nomi di cosa? Uno champagne , un vino, può costare 10/30/100 , ed in quella fascia va valutato. Esistono griglie.
In quelle vanno messi a confronto.
Se Vouette costa 100, il fidele, seduto al tavolo ( ed è ben svolto beh), è un mondo capovolto.
è perso il rispetto del denaro. Ecco
Ma soprattutto perché?
Quando Fleury costa 100, Vouette 100 e Paul Clouet 60 ( i base più o meno) , distribuiti da importanti firme tutti e tre, io bevo sempre Clouet.
Stilisticamente magari discutibile, ma è un mio gusto.
E con quei 40 euro che avanzano magari trovo uno champagne semplice ma buono.
A me piace Lamiable, mi pare vecchia firma di Cavalli.
Non lo trovi spesso nei ristoranti.
Vecchio stampo.
Ma Si preferisce bere Savart a 100.
Gusti.
Bevono mode, firme, suggestioni di enosnob.
Bevono etichette , fanno nomi, scrivono influentemente.
E questo meccanismo detta spesso prezzi e tendenze.
A volte a ragione, altre volte senza senso
Uno champagne che costa 20 deve valere 20 e può dare soddisfazioni, da 20,magari di più
O di meno
Uno da 50 darà altre soddisfazioni, e così via.
E scrivere nomi servirà a poco.
E Fleury resterà a 100 al ristorante ed io ci diventerò pazzo
Il corriere passa per solito il martedì e venerdì, spedisco appena ricevo i pagamenti e da molti anche prima. Insomma appena posso.