mattiave ha scritto:E' solo una mia impressione o l'impronta di questo uvaggio è veramente netta e riconoscibile?
ci provo.
Per me non è così scontata la cosa. Mi spiego.
A differenza del pinot nero che, come dice il magister, è un vitigno prepotente che abbisogna di tempo per far uscire bene il terroir, il gamay fin da giovane lo rimarca più di altri. Sarà che non ha un’esclusiva ed è coltivato un po’ ovunque, ma personalmente ho trovato diverse cifre stilistiche in tante bottiglie bevute. Il territorio di elezione è chiaramente il suo di origine, ovvero il beaujolais dove è vinificato quasi esclusivamente con fermentazione carbonica, semicarbonica a grappolo intero e non. anche qui ci sono notevoli differenze tra i vari cru (sono 10 credo) dalla più piccola Chenas, con rossi più floreali e speziati alla più grande, Brouilly più fruttoni e meno longevi, passando per il più famoso Morgon di cui ho bevuto quello che ad oggi più mi è piaciuto, la cuvee 3.14 2006 di j. Foillard, vino stratificato, lungo, di categoria superiore.
Totalmente diversi quelli della Loira, in particolare nella zona atlantica dopo nantes a ridosso del fiume (a dx la zona dei coteaux d’ancenis) ma anche sulla parte sx e più addentrata (ad es. Les cailloux du Paradis) dove ho trovato gamay molto più affilati, freschi, quasi algidi, verticali, duri, forte acidità e sapidità. Bevuto da poco l’etherie 2015 di Landron-Chartier con ancora un’acidità pazzesca.
Diversi da questi quelli provati della valle del rodano, più materici, compatti; l’ardeche, con vini policromici tra frutto scuro, humus, spezie e mineralità sassose. La souteronne di souhaut un esempio.
Più giocosi i vini da gamay d’auvergne, deliziosi tipo vincent tricot, vini caratterizzati da un’uva con buccia più sottile. Poi abbiamo dei bei jura, ma anche savoia, etc… insomma trovare un filo comune sicuramente è possibile, con l’esperienza, ma le diversità non mancano davvero. Cmq un bel bere, tanta varietà, a volte anche profondità, senza la pretesa di essere il migliore, e soprattutto senza avere costi speculativi.
è un’idea che mi sono fatto bevendo e che vorrei anch'io approfondire.