Messaggioda fesposti » 17 nov 2022 19:59
Buon pomeriggio vinonauti,
Nelle ultime settimane ho ricevuto un po' di visite e quindi sono state sgonfiate diverse bottiglie.
Li descrivero' brevemente perche' non ho molto tempo per andare nei dettagli, non presi appunti e comunque non e' sia il mio forte.
Mrellino di Scansano Riserva 2016 MorisFarms : giovane e scalciante, non sopporta ancora la briglia ma gran bel vinello in ottica futura, il sangiovese rustico ma gentiluomo.
Giusto di Notri 2001 Tua Rita Grandissima figura con amici bordolesi a tavola, han fatto la ola per mezz'ora. Molto balsamico e preciso, finale lungo e appagante, forti note mediterranee ne confondevano la cabernosita'. Grado alcolico umano e scorreva via come un fresco ruscello. Bottiglia conservata benissimo avrebbe ancora anni davanti per performare alla grande.
Guigal Ampuis 2005 Anche questa ha estasiato la platea, una piccola lalala (ovviamente in annate minori) : violetta, pietra bgnata, "foresta" di pino m anche sentori ematici e qualche terziario. Potente ma al livello giusto al sorso. Anche qui annate future di splendore.Vira e rivira nel bicchiere per ore.
Brunello Poggio All'oro Riserva 1988 Banfi: Questo ha sorpreso un po' tutti. Colore sanguigno quasi aranciato, leggermente torbo. Esplosione di sentori ematici e balsamici allo stesso tempo, una vera zaffata di frutta candita e secca, sottobosco, funghi, spezie varie. Insomma una festa con tanti invitati terziari che entravano e uscivano. In bocca molto ben posato e ancora tagliente nell'acidita' ben supportata dal tannino ben levigato dagli anni.
C.C. Il Poggio 2009 Monsanto: Qui siamo sul giovane spinto, tanta frutta rossa e nera, liquirizia, spezie varie, resina mediterranea, tabacco e una bella presenza minerale. In bocca fresco e fruttato con tannino galoppante ma tenuto insieme da una bella struttura balsamica e fruttata.
Pontet Canet 2004 Pauillac Classe pura, vino che ha una capacita' di beva straordinaria forse anche grazie alla minore annata che lo rende veramente scorrevole e pieno di grazie per un cabernet. Giovanissimo.
Vigna Rionda 2013 L.Pira Vilette, cedro, pepe bianco, rosa, grafite, lamponi e cosi' via, ma anche classica grande acidita' e potenza che risultano in un vino potente ma dalla carezza gentile. Anche questo giovanissimo.
Gevrey Chambertin 1er Cru Petite Chapelle 2006 R.Trapet Vino molto vellutato con tanta "ciccia" all'inizio, da non riconoscerlo come Borgogna, poi si distende e si fa piu' balsamico, allegro e floreale. Anche lui ancora presentissimo al palato e con un bel finale di frutta e spezie.
Brunello Romitorio 1990: Molti sentori ematici e di buccia di arancia, colore aranciato un po' spento, molto balsamico. In bocca era molto stanco, non ha convinto molte persone, a me e' sembrato buono perche' aveva delle belle folate tipiche del vitigno che ti invogliavano a continuare l'esplorazione. Comunque in grossa fase calante.
Cote Rotie 2004 Tardieu-Laurent. Delizioso per un cote rotie base. Colore vivissimo dello sirah ben fatto , potente ma aggraziato continuava a emanare sentori sia secondri che terziari a seconda di come tirava il vento. Minerale e balsamico dal finale lungo e appagante. Grande bevuta in relative value.
Vina Tondonia Gran Reserva 1970 Mezzo morto, poco da dire.
Domaine de Chevalier rouge 2010 pessac: Giovanissimo e positivmente invadente. Annebbiava i sensi con le sue zaffate di frutta rossa e nera, grafite, rabarbaro e note balsamiche (eucalipto?). ancora un po' di vaniglia ne svelava l'et' imberbe. Im bocca comunque dava grande soddisfazione con un ottimo equilibrio di frutta e spezie Acidita' ben presente e tannino equilibrato che comincia ad arrotondarsi per un brillante futuro. Anche qui grande relative value.
Cote Rotie L Turque 2004 Guigal. Ti seduce subito il colore vivissimo, denso ma che resta abbastanza trasparente. Incenso, spezie, olive, frutta fresca rossa e nera, un equilibrio impressionante tra la frutta ed il resto, l'acidita' ed il tannino, gli aromi secondari e terziari che cominciavano a uscire. Grandissimo. C'e' da dire pero' che il Tardieu Laurent non ha sfigurato affatto vs la Turque.
Produttori del Barbaresco base 2018. Bel ragazzino dal colore rubino chiaro che si intrufolava tra gli invitati e tirava le gonne alle invitate. Fresco e simpatico.
Lessona 2008 Sperino: Vino stranamente gia' in fase calante con molti terziari e dal colore un attimino spento. Sui terziari e' tra i migliori ma manca un po' di vivacita' e simpatia. Terrosita' nebbiolesca a go-go ma austero.
Barbaresco 2006 Bruno Rocca Qui un'altra marcia, parte con bel colore vivo, piuttosto trasparente con unghia mattonata. Frutta rossa candita ma anche legno di rosa e fiori la fanno da padrone, poi escono la mineralita' e balsamicita' con un po' di tabacco e liquirizia. In bocca e' lineare, intenso e fruttato. Solido per un barbaresco base di 16 anni.
Barolo Vigna Rionda 2015 Guido Porro: Parco giochi per la narice, anche qui ci si diverte con petali di rosa essiccati, pepe bianco, buccia di agrumi, lampone, fragola,terra bagnata,violetta e spezie varie. In bocca molto presente la gioventu' ma ha un'eleganza nascosta che lo fara' diventare una ancora piu' grande bevuta fra una decina d'anni e oltre...
Barolo Oddero 2000. Piuttosto decadente. Poco da commentare.
Chambolle-Musigny Premier Cru 'Les Charmes' 2009 Amiot-Servelle Bel colore rubino abbastanza trasparente e giovanile. Lampone e fiori arrivano subito, poi "soprabosco", fragola e funghi schiacciati, buccia di arancio e molto balsamo (rosmarino?). In bocca molto femminile ed elegante...Bella boccia.
Ultima modifica di
fesposti il 18 nov 2022 23:02, modificato 2 volte in totale.