Guido_88 ha scritto:Bah...seconda ed ultima volta che vado (quantomeno se il biglietto lo devo pagare).
Produttori che a metà del primo giorno avevano finito il vino (Agrapart), altri che hanno portato una sola cuvee (Jacquesson), altri che facevano assaggiare le cuvee top solo a richiesta e se gli dicevi che sapevi la avessero (Bollinger, Heidsieck, Pouillon).
Vigneron banali. Quelli bravi non hanno vino e non vengono.
Menzione d'onore a Tarlant. Gentilissimi, disponibili e soprattutto le due cuvee di punta, SEMPRE disponibili tutto il giorno sul tavolo.
Onestamente penso che se vai ad una manifestazione in cui l'ingresso ha queste cifre, il vino lo devi portare. Se non ce l'hai non vai.
Né sono d'accordo con chi dice che se uno va per assaggiare le cuvee top è la manifestazione sbagliata. Perché per assaggiare Pol Roger base da 23.90€ non c'è bisogno di andare al modena champagne
...capisco la rabbia . Come espositore ( e organizzatore dei masters nell'area dedicata) io non ho pagato (
), quindi soprassiedo su alcune mancanze . Ma ne rilevo altre : è almeno due anni che il caos dopo le 10 è totale , tanto da spostare i masters del mattino proprio perchè la gente doveva fare un chilometro di coda: quindi ingresso da rivedere.
Per una manifestazione così importante , invece di destinare un intero padiglione a 6 tavoli in croce per mangiare prodotti eccellenti ma serviti male , meglio utilizzare quello spazio per diluire leggermente il fissume inaccettabile di banchi d'assaggio dve si accalcavano senza soluzione di continuità improvvisati "esperti di Champagne" per tempi fin troppo prolungati obbligando a code bibliche per , a volte, un sorsino irrisorio di champagne base.
Menzione particolare ad alcuni va fatto : Zingaro/Bottazzi il duo più dinamico e professionale , con i top dei vini euna competenza , disponibilità e empatia assolutamente unici . Tarlant già citato. Qualche piccolo produttore non cagato ma interessante.
PS: Quando c'erano i Vignerons a servire e raccontare ( per chi conosce almeno i rudimenti di francese) , tanta roba . Gli importatori o commerciali secondo me avevano solo occhi per il figume che pascolava abbastanza allo stato brado ( occhi persi , bicchiere in mano , trucchi e mise da marciapiede ) e un atteggiamento quasi scocciato verso il fruitore , non sapendo neppure che avevano davanti . Varie ed eventuali...