...Milano beVe e dintorni...

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gianni femminella
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Re: ...Milano beVe e dintorni...

Messaggioda gianni femminella » 23 set 2023 19:24

zampaflex ha scritto:
gianni femminella ha scritto:Ormai è assodato che prima o poi ci sfideremo a duello caro Luciano.

Al di là dei campanilismi e delle battute però dico che mi sembra, e dico mi sembra, che il capitolo sangiovese sia semplificato e messo in secondo piano senza veramente conoscerlo. Appena ho un po' di ispirazione cerco di argomentare.


Per quanto mi riguarda, ti dico solo che in cantina ho più Chianti che Borgogna, e ormai quasi altrettanto che Montalcino :wink:


Sempre scheri a parte, so che a te, e probabilmente Ale, il sangiovese piace. Però rimane da aprire un discorso complessivo. Dammi tempo e ne parlo.
Che tu abbia più Chianti che Borgogna però non è probante, visti i prezzi della Borgogna. È come dire che uno in frigo ha più prosciutto che caviale :P
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Re: ...Milano beVe e dintorni...

Messaggioda maxer » 23 set 2023 21:42

gianni femminella ha scritto:... è come dire che uno in frigo ha più prosciutto che caviale :P

...
alludi al Barolo ? :mrgreen: 8) :mrgreen:
...
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Re: ...Milano beVe e dintorni...

Messaggioda gianni femminella » 23 set 2023 21:57

maxer ha scritto:
gianni femminella ha scritto:... è come dire che uno in frigo ha più prosciutto che caviale :P

...
alludi al Barolo ? :mrgreen: 8) :mrgreen:
...


Ah ah ah, ci sono prosciutti fantastici e pessimo caviale. Mi riferivo al prezzo. Tranquillo Max.
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Re: ...Milano beVe e dintorni...

Messaggioda Trabateo » 19 ott 2023 17:33

Overview Benoit Lahaye

Serata bolliciosa in quel di Cernusco (alla Bottega Culinaria as usual) ottimamente organizzata da Francesco, mastro Champagne, che ci ha messo in disponibilità di fare una carrellata sui vini, perché di questo si tratta, di Benoit Lahaye.
Quindi...lunga vita a Francesco e anche a Benoit :mrgreen:

Si è bevuto
Brut Nature sb. 2020 - 90 PN + 10 CH
BdN sb. 2020 - 100 PN - EB
Rosé de Maceration sb. 04/2020 - 100 PN - EB
2012 8 anni sui lieviti - sb. 04/2021 - 80 PN + 20 CH - EB
BdB sb. 2019 - Brut Nature
2008 5 anni sui lieviti - sb. 07/2014 - 70 PN + 30 CH - EB
Cuvée Violaine sb. 11/2014 - PN 50 + CH 50 - Nature
Le Jardin de la Grosse Pierre - 2013 sb. 03/2018 - Brut Nature
Coteaux Champenois - Bouzy Rouge - 2011

Per me, vino della serata il millesimo 2012, champagne a tutto tondo, elegante e potente allo stesso tempo (come il 2008, che però ancora non riesce a controllare tutta la sua energia) con profumi stratificati, bollicina cremosa e persistenza eterna.
Molto ma molto buono il vino d'apertura, Brut Nature dai profumi profondi e in continua evoluzione (è quello che ho conservato più a lungo nel bicchiere), veramente ottima anche la beva.
Sorprendente il BdB di una freschezza e finezza disarmante, pungente qb senza però disturbare: curioso di riprovarlo tra qualche anno quando, anche durezze e spigoli si smusseranno a dovere.
Interessante, fine ed elegante il rosè dove è netta la presenza dell'arancia sanguinella.

BdN non in forma in giudizio unanime, Violaine che io ho trovato un po' oltre l'apice della collina, Jardin non pulitissimo (la parte del tavolo dove sedevo io) e prima esperienza con il Coteaux: ok provato, andiamo oltre.

Netto il fil rouge nei vini di Lahaye: la sua impronta è ben impressa in tutte le espressioni dei suoi champagne.
Concordi anche sul fatto che siano vini energici e sferzanti, più da bocca che da naso.

Bellissima serata in cui anche i piatti proposti hanno fatto la loro porca figura in abbinamenti molto azzeccati.
Solita compagnia caciarona ma ben integrata con qualche nuovo volto (mi perdonino se non ricordo i nomi) e smercio finale di bottiglie di Hyest (grazie Luigi!) senza soluzione di continuità! :mrgreen:
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Re: ...Milano beVe e dintorni...

Messaggioda Ziliovino » 19 ott 2023 18:23

Immagine

alla fine io se devo ripensare a tutti i vini e sceglierne uno direi Violaine, ancora giovane, bella mineralità rocciosa, e lasciava intravedere qualche inizio di ossidazioni buone. L'alternativa sarebbe fare una Cuvée di 2012 per il naso e di 2008 per la bocca (tensione e spinta alla Beaufort 1996, peccato per il naso un po' confuso).
Se si bada al portafoglio invece il brut Nature vince facile.
Concordo per l'eleganza del rosé, che però cedeva qualcosa a centro bocca.
Molto buono anche il BdB che in visita da loro mi aveva convinto meno.
Il Grosse Pierre ha forse subìto il posizionamento, resta forse ottimo Champagne da conversazione, più light e meno cerebrale.
Spezzo una lancia per il Bouzy Rouge che mi sembra abbia convinto pochi: se stappate 10 Coteaux champenoise vi ritroverete con 9 spremute di limone più simili a basi spumanti che a vini veri e propri. quello di ieri non era ovviamente Borgogna ma aveva parecchio carattere (si è tirato in ballo i Chinati e il Braulio per il naso), e sorso leggero ma per la tipologia piacevole ed e di una certa eleganza.
Complimenti agli organizzatori, e ristorante sempre valido.
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Re: ...Milano beVe e dintorni...

Messaggioda zampaflex » 19 ott 2023 19:06

Ziliovino ha scritto:Spezzo una lancia per il Bouzy Rouge ... quello di ieri non era ovviamente Borgogna ma aveva parecchio carattere (si è tirato in ballo i Chinati e il Braulio per il naso), e sorso leggero ma per la tipologia piacevole ed e di una certa eleganza.


Ah, io ho compilato d'emblée una lista di descrittori davvero parecchio lunga. E aveva molta mobilità.
Peccato la bocca, ma l'annata debole non ha aiutato.
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Re: ...Milano beVe e dintorni...

Messaggioda Trabateo » 26 ott 2023 13:45

Happy Birthday Nicolò

Ieri forse la serata più spassosa tra tutte quelle organizzate...sinora.
Tra donne dalle fattezze di Andi che suonano il campanello e si autoinvitano (manco chi l'ha fatto se lo ricordava...), l'interrogazione del Prof Luca allo studente John che si impappina sul narratore di Castagno, gufi nerazzurri con le stigmate del triplete, carne spudoratamente offerta a Gabriele (vegetariano da immemore tempo), ricchi premi e cotillons...si è anche bevuto:

Nicola Gatta - BdN
Quel finale un po' amaro ha svelato la sua provenienza: nulla di nuovo sulle sponde dell'Iseo.

Tristan Hyest - Bord de Marne - EB
Stile leggermente ossidativo, gran base di Hyest, buona complessità e lunga persistenza: bene, bene, bene, molto bene.

Giulio Ferrari - 2009
Bollicina grossolana, zero guizzi, poca sostanza: non pervenuto. Bottiglia non in forma?

Emile Beyer - Les Traditions Riersling - 2022
Stile alsaziano, mela in bocca, tende a spanciarsi, non male ma piglia schiaffi dal cugino tedesco.
Max Ferdinand Richter - Dry Riesling - 2022
Acidità e freschezza a palla: dritto ma glu glu glu.

A Vita - Cirò - 2008
In doppia bottiglia...un barolo e un sangiovese di Montalcino :mrgreen:
La boccia di barolo evoluta al naso ma con bocca fresca e molto balsamica, per nulla stanca, ancora con acidità e tannini a dire la propria.
Il Montalcino molto più in forma, vino maturo al punto giusto in tutte le sue forme e dal colore nettamente più vivido del suo gemello. Acidità, tannino, profumi e freschezza, tutto in ordine e terrà botta ancora per un po'.
Nota a latere: solo Andi azzecca la provenienza.

Tenuta Terre Nere - Etna Rosso Prefillossera - 2011
Per me, la presenza ancora marcata del legno lo rovina: non ho riscontrato la mineralità di altri Etna bevuti in passato.
Not my cup of tea.

Emidio Pepe - Montepulciano - 2000
Vino da stappare la settimana scorsa e bere oggi o forse anche domani.
Appena versato sarebbe da mandarlo a farsi una doccia, poi pian piano si apre ma non del tutto.
Bel frutto e acidità ma quella gomma bruciata rimane fino all'ultimo...speriamo di trovarne qualcuno di migliore in futuro.

Quintarelli - Alzero - 2001
Sgamato in un amen, lo stile del Bepi inizia a piacermi assai (detto da uno che la Valpolicella non è che la ami poi tanto...e non me ne voglia Franco). Vino di una giovinezza irreale, 22 anni e sembra sbocciato l'altro giorno. Per gusto personale toglierei quel residuo ma allora non sarebbe un Quintarelli...ma a ben pensarci, non lo toglierei affatto :mrgreen:
Top di serata...GAC, come direbbe Andi :lol:

Fritz Haag - Brauneberger Juffer Sonnenuhr Auslese - 2011
Godurioso, già idrocarburico al naso e dolce il giusto ma senza pesantezza, anzi! Anche questo glu glu glu

Ancora grazie all'ospitalità di Nicolò e Simona, come sempre ottimi padroni di casa.

Ed ora...appuntamento al 15 novembre per la sfida Ricchi vs Poveri :mrgreen:
Un passo alla volta, un respiro alla volta.
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ale1984
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Re: ...Milano beVe e dintorni...

Messaggioda ale1984 » 26 ott 2023 14:02

Trabateo ha scritto:
Nota a latere: solo Andi azzecca la provenienza.



Chapeau Andi, e ci mancherebbe, ma mancavano solo Calolzio Corte e Ciró come paesi, il resto erano stati detti … :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen:
Jurko
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Re: ...Milano beVe e dintorni...

Messaggioda Jurko » 26 ott 2023 14:22

Come sempre, belle note Ivan!

Dissento sul don Peppino. Alcuni lo hanno trovato legnosetto, altri, come il sottoscritto, hanno trovato il legno ben integrato. A me è poi piaciuta la mobilità nel bicchiere: lo ho tenuto a lungo, come inevitabilmente Pepe, e alla fine, oltre ad un bellissimo mirtillo, aveva anche quella mineralità che all'inizo era effettivamente latitante. In bocca ancora giovanissimo, lunga vita davanti.

Oltre a sottolineare la squisita ospitalità di Nicolò e Simona, mi permetto di far notare che John è uscito volontario: io non c'entro niente!
The Butcher
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Re: ...Milano beVe e dintorni...

Messaggioda The Butcher » 26 ott 2023 17:06

Confermo, grazie a tutti per la serata davvero divertente e con sempre più caciara (per la gioia dei vicini)! Inoltre io mi son divertito tantissimo a mettervi in difficoltà con quelle robette alla cieca dalla mia cantina :mrgreen:


La parte più esaltante è stato vedervi sparare di tutto sui due Cirò A'Vita 2008 (evoluti in modo completamente diverso) , dal grande nebbiolo al sangiovese di razza, passando persino per pinot nero d'oltralpe... e io ero li che gongolavo per il vino-capolavoro di Francesco, complesso e vivo , elegante e dal tannino possente allo stesso tempo, che è sempre migliorato con l'età, e che avete scambiato tutti per grande vino del Nord. Volevo farvelo assaggiare da un po' , e l'occasione di metterlo in mezzo a queste altre bozze ben piu blasonate è stata ghiotta! Ne è uscito alla grande...bravo Andi che (dopo vari tentativi e indizi per l'appunto) l'ha beccato.

Bravo anche Ivan che riconosce abbastanza velocemente Gatta, e bravi tutti sull'Alzero -> peperone arrostito + naso cioccolatoso e al tabacco dolce + residuo + bella acidità ancora viva -> Quintarelli! GAC! 8)

D'accordo col prof. sul Prephylloxera, per me il legno era ben integrato ed è stato un bicchiere che mi ha fatto godere assai.

E ora ci concentriamo sulla contro-serata proletaria, ABBASSO LE ELITE E I LORO MISSILI!

p.s. ma chi cazzz è il dodicesimo????
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Re: ...Milano beVe e dintorni...

Messaggioda dani23 » 26 ott 2023 17:42

Complimenti a tutti e in particolare a Ivan (alias compagno-Giarone :mrgreen: ) per la narrazione delle vostre bevute!
Leggervi è sempre un piacere, siete un manifesto della sana condivisione!

Quanto alle bottiglie, mai casuali, qualsiasi bevuta si concluda con un vino maturo del Bepi e un Auslese GK di Haag non può che essere una gran bevuta :D
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Re: ...Milano beVe e dintorni...

Messaggioda Trabateo » 26 ott 2023 18:09

dani23 ha scritto:Complimenti a tutti e in particolare a Ivan (alias compagno-Giarone :mrgreen: ) per la narrazione delle vostre bevute!
Leggervi è sempre un piacere, siete un manifesto della sana condivisione!

Quanto alle bottiglie, mai casuali, qualsiasi bevuta si concluda con un vino maturo del Bepi e un Auslese GK di Haag non può che essere una gran bevuta :D


Hasta Siempre!
Un passo alla volta, un respiro alla volta.
Tanto se non sopravvivi alla pallottola più vicina alla fronte, non devi preoccuparti di quella dopo...
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Re: ...Milano beVe e dintorni...

Messaggioda dani23 » 26 ott 2023 18:22

Trabateo ha scritto:
dani23 ha scritto:Complimenti a tutti e in particolare a Ivan (alias compagno-Giarone :mrgreen: ) per la narrazione delle vostre bevute!
Leggervi è sempre un piacere, siete un manifesto della sana condivisione!

Quanto alle bottiglie, mai casuali, qualsiasi bevuta si concluda con un vino maturo del Bepi e un Auslese GK di Haag non può che essere una gran bevuta :D


Hasta Siempre!

Boia chi m…beve male! :mrgreen:
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Re: ...Milano beVe e dintorni...

Messaggioda jac » 27 ott 2023 10:45

Jurko ha scritto:Come sempre, belle note Ivan!

Dissento sul don Peppino. Alcuni lo hanno trovato legnosetto, altri, come il sottoscritto, hanno trovato il legno ben integrato. A me è poi piaciuta la mobilità nel bicchiere: lo ho tenuto a lungo, come inevitabilmente Pepe, e alla fine, oltre ad un bellissimo mirtillo, aveva anche quella mineralità che all'inizo era effettivamente latitante. In bocca ancora giovanissimo, lunga vita davanti.

Oltre a sottolineare la squisita ospitalità di Nicolò e Simona, mi permetto di far notare che John è uscito volontario: io non c'entro niente!


Tutto vero, volontario, per questo chiedo di essere rimandato a...novembre! Comunque adesso ce l'ho, la prossima volta la racconto! :lol:

Grazie ancora all'oste, oltre che a Simona, che rappresenta l'eccezione che conferma la regola (ormai non più) non scritta del gruppo...

Sui vini, non ho molto da aggiungere, anche perché questa volta non ho preso appunti, ma forse quello che mi è rimasto più impresso è stato il Cirò. Sul legno di Terre Nere è vero che si notava forse un filo troppo, ma non l'ho trovato così sgradevole (comunque è la caratteristica che mi ha portato a pensare inizialmente che fosse toscano). Probabilmente un vino dalla vita ancora molto lunga. Quintarelli solito missile, mentre delusione della serata Giulio: o troppo giovane, o bottiglia così così. O forse entrambe le cose. Certo che di fianco a uno Champagne da un quinto del prezzo... Pepe un po' troppo sporco, anche se di quella sporcizia che sai che prima o poi se ne andrà, ma non sai esattamente quante ore (giorni?) ci metterà. Comunque chapeau sulla tenuta: 23 anni portati comunque alla grande. Come del resto Quintarelli, che si è dimostrato il solito missile, e degna chiusura della serata. Dopo di lui pochi vini avrebbero retto, e uno di questi è senz'altro Fritz Haag, in un abbinamento last minute con l'ottima torta di mele portata dal nostro ormai corrispondente austriaco.

Salvo guerre di secessione prossime future (W la Kasta!), direi che si è formato proprio un bel gruppo!
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Re: ...Milano beVe e dintorni...

Messaggioda Trabateo » 16 nov 2023 17:18

...e mentre la Kasta dei parvenu stappava Champagne da mille e una notte in quel di Cernusco (con a fianco i Caramba già pronti...eh, in effetti questo non è da tutti), il gruppo dei reietti, degli straccioni, di quelli con le pezze al culo, organizzava silente e con astuti depistaggi la serata proletaria alternativa...che al confronto Pellico, Mazzini, Garibaldi, Mameli, Foscolo e Gioberti sembrerebbero oggi dei dilettanti.

Quindi...

Serata Glandestina
Tutti bravi con il Pinot, provate voi con il Pollera
Sottotitolo: kastgpt m'hai provocato e mo te magno!

Con salumi, formaggi, focacce e torte salate casalinghe (mica ci possiamo permettere le tartine al caviale del Volga...noi), uovo pochè CBT (e qui l'ego di Massimo ha fatto un triplo carpiato!) su crostone di pane con formaggio e cavolo nero, ravioli di zucca, lepre selvadega (o zola) su polenta e dolci da non lasciarci giù manco le briciole, si sono bevute due robette... :twisted:

Aperitivo Vinogodiano per chi aspetta
Quarticello - Cascina Ronchi - Spergola MC - Brut Nature
Molto interessante e per nulla banale nella sua semplicità, bei rimandi a fiori bianchi e susine.

Aperitivo per chi non ce la fa più ad aspettare
Charles Heidsieck - Reserve Privée - Brut - 1992
Ampiamente scollinato, bolla assente, ma ossidazione e note dolci che lo rimandano a un fine pasto con qualche formaggio...peccato averlo aperto all'inizio.

Vouette et Sorbée - Extrait - 2008 - Brut Nature - sb. 03/17
Freschissimo con acidità ancora ben viva ma non tagliente e poi...lunghissimissimo e bonissimissimo!

L'ovetto vuole compagnia
Benanti - Pietra Marina - 2016
Dritto, molto minerale, sapido, ma anche con profumi di aromi mediterranei.
Personalmente l'ho trovato con una punta di limonosità in bocca che non me l'ha fatto apprezzare troppo, però gran bianco dell'Etna

Louis Michel & Fils - Chablis GC Vaudesir - 2016
Salvia e frutta tropicale: Sauvignon!
No anzi Chenin, mi ha ricordato vagamente un Nicolas Joly giovane con rimandi alla polvere pirica e una burrosità e grassezza ancora tutta da svolgere e integrarsi...invece è uno Chablis... :shock:

Con i tortelli, vogliamo i vini belli
Roagna - Albesani - 2016
In assoluto il naso migliore della serata (si è partiti dall'arancia sanguinella per finire all'eucalipto), molto elegante, primo rosso di grande stoffa. Forse paga un po' in bocca, ma si tratta veramente di cercare il pelo nell'uovo...
No, no, Massimo, non nel tuo! :mrgreen:

San Giusto a Rentennano - Chianti Classico - 2016
Eccolo messo alla prova con la pesante zavorra dell'allora 3° vino al mondo per WS.
Tra i due nebbioli non finisce stritolato e fa la sua sporca figura.
Naso da sangiovese, con l'ematico in evidenza, ha materia da vendere, gran ciliegione e il graffio del tannino: si prevede lunga gittata. Secondo me non vale la posizione di cui sopra e nemmeno le valutazioni di mercato odierne, però è e sarà un bel bere.

Rinaldi - Tre Tine - 2016
Per me, miglior vino della serata per completezza, sfaccettature, evoluzione nel bicchiere.
Barolo da glu glu, mano decisa in guanto di velluto, tutto quello che si può desiderare da un nebbiolo c'era in questa bottiglia che...come per il Barbaresco di Roagna, dura un amen.

E con la lepre meglio non andare tanto per il sottile
La sorte volle che i due rossi in gioco, portati da Nicolò M. e Alessandro S. fossero, nemmeno a farlo apposta, dello stesso tipo e produttore...
Chateau de Beucastel - CdP - 2010 e 2007
Due panzer del Rodano Sud che hanno convinto appieno la platea dei barboni.
Potenti, strutturati, ampi, carnosi ma al tempo stesso con bella beva che è andata totalmente a braccetto con il piatto proposto. Personalmente ho apprezzato maggiormente il 2010 per una maggior freschezza (è stato scambiato per un nordista).
Prima volta e piaciuti molto...sicuramente più dei cugini nordisti bevuti sinora.

E un po' di anni 90 non li vuoi mettere?
Soldera- BdM Riserva - 1998
Al (maledetto!) naso sporco controbatte con il miglior sorso della serata: tattile, con acidità sottile ma infinita, un binomio perfetto tra materia e facilità di beva impressionante: da berne a secchiate!

Castello di Ama - L'Apparita - 1996
Un Merlot che non avresti mai detto fosse un Merlot. Anche qui un vino che sembra fatto per durare altri 30 anni. Seppur di spessore e, visto la serata, anche un po' pesante, invoglia ad assaggiarlo con quel suo frutto rosso scuro e note terziarie di tabacco, cuoio e cioccolato fondente. Perde il confronto con l'acidità di Soldera, però che gli vuoi dire?

E con i dolci, ci vogliono i dolci
Sella&Mosca - Anghelu Ruju - 1981
Sgamato subitissimo da Andi naso di fata, abbinamento ideale con il pandolce al cioccolato: bravo Maurizio!

Colheita Bual - Madeira - 2003
Sarà che mi ha ricordato chi non c'era ma stava pensando a noi, sarà perché l'ossidazione mi ha fatto ricordare che non c'era ma stava pensando a noi, sarà perché il Madeira ha riunito le due cose, ma l'ho assaggiato con piacere...e abbinato al dolce portato da Andi, una bella combo! :mrgreen:
2003 annata calda :lol:

Concludendo!
Tutti bravi, tutti belli, ma grandi onori al padrone di casa Alessandro A. e al Subcomandante dell'ERLK (Esercito della Resistenza di Liberazione dalla Kasta) Alessandro S.
Hasta siempre!



Ah, sì...per la super mega gloriosa serata Champagne della Kasta, vi toccherà attendere le noiose note dei suddetti parvenu :mrgreen:
Ultima modifica di Trabateo il 16 nov 2023 20:07, modificato 3 volte in totale.
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Re: ...Milano beVe e dintorni...

Messaggioda Manzarek91 » 16 nov 2023 17:57

Ringraziando lo Zio Ivan per le note che rispecchiano il mood carbonaro (e giocoso) della serata.

Come preambolo alla rivolta contro la KASTA, di seguito vi lascio con il racconto elaborato da un noto servizio di AI:

"Era una serata buia e tempestosa nel piccolo paese di Vinopolis, famoso per la sua passione smisurata per il vino. In questo luogo incantevole, un gruppo di appassionati di champagne si era formato, chiamandosi a gran voce "La Casta degli Eletti". Questi membri si erano autoeletti per godere dei piaceri di champagne straordinariamente costosi, escludendo il resto degli amanti del vino dal loro circolo esclusivo.

L'ingiustizia scatenò una rivolta tra gli esclusi. Decisero di ribellarsi, fondando la "Serata Anticasta". Il loro obiettivo era aprire bottiglie di vino altrettanto pregiato, se non addirittura più pregiato, per dimostrare che la vera bellezza del vino andava condivisa e non poteva essere confinata in un gruppo chiuso.

La notizia della lotta tra La Casta degli Eletti e la Serata Anticasta si diffuse rapidamente tra gli appassionati di vino del paese. La rivalità crebbe come un grappolo di uva ben nutrito, alimentato dall'entusiasmo degli appassionati di entrambe le fazioni.

La Casta degli Eletti organizzò la loro serata esclusiva in una lussuosa cantina sotterranea, riservata solo a pochi fortunati. Si pavoneggiavano, sorseggiando champagne dalle bottiglie che costavano quanto molte persone guadagnavano in un anno. Nel frattempo, la Serata Anticasta aveva scelto un luogo altrettanto suggestivo ma aperto a tutti gli amanti del vino.

La notte dell'evento arrivò, e l'atmosfera era elettrica. La Casta degli Eletti si godeva la propria esclusività, ignara dell'onda di ribellione che stava per abbattersi su di loro. Nel frattempo, la Serata Anticasta si riuniva con gioia, condividendo risate e storie mentre apriva bottiglie di vino altrettanto pregiato.

La notizia delle due serate si diffuse rapidamente, attirando l'attenzione di giornalisti e appassionati di vino da tutto il paese. Mentre la Casta degli Eletti sperimentava l'amarezza dell'isolamento, la Serata Anticasta diventava un simbolo di condivisione e solidarietà tra gli amanti del vino.

Alla fine della notte, il verdetto era chiaro. La Serata Anticasta aveva dimostrato che la vera bellezza del vino risiedeva nella condivisione e nell'esperienza condivisa, non nella creazione di una casta esclusiva. La Casta degli Eletti, costretta a confrontare la propria arroganza, alla fine si unì alla festa, capendo che la vera ricchezza del vino risiedeva nell'apertura delle bottiglie, nel sollevare i calici e nel brindare insieme alla passione condivisa."

Famose due risate :lol:
Ziliovino
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Re: ...Milano beVe e dintorni...

Messaggioda Ziliovino » 16 nov 2023 19:32

Manzarek91 ha scritto: Si pavoneggiavano, sorseggiando champagne dalle bottiglie


ruttando spocchiosamente

aggiungerei :mrgreen:
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Re: ...Milano beVe e dintorni...

Messaggioda zampaflex » 16 nov 2023 19:46

Note dopo, intanto la lista dei vini plutocratici.
Otto bottiglie per otto bevitori, perché secondo l'ambasciatore della bolla, essere in più rovina l'esperienza.
E chi siamo noi per contestarlo?

Note aggiunte dopo il commento di Andrea, ho trovato il tempo solo ora, per cui parlerò delle differenze secondo la mia esperienza. Disclosure, ho provato ad usare dei bicchieri più piccoli, ma si sono rivelati troppo piccoli, in parte ho rimediato con alcuni forniti dal ristorante. Quindi l'evoluzione non è stata uguale a quella dei soci. In più, ultimamente il mio olfatto è scarico, non so, manco avessi preso il coviddi senza accorgermene.

Laval - Brut Nature bdn Les Longues Violes 2012 :D :D :D :D -
Un vino di delicatezze, si esprimerà sui mezzi toni, non so se troverà con le prossime vendemmie una maggiore estrazione o se si tratti di un lieu-dit più sobrio. Da collocare ad inizio serata, altrimenti viene soverchiato.

Roederer - Brut Cristal 2008 :D :D :D :D +
Cremoso, intenso, elegante e lungo, ma dopo qualche minuto comincia a scomporsi e fa capire che serve più tempo per integrarsi.

(Uovo CBT, morbido di patate, funghi porcini)

Bollinger - Extra brut R.D. 2002 :D :D :D :D ++
E' lui, un panzer, più linfatico rispetto a Cristal, più gnucco, ma capace di sovrastare il piatto, che non era proprio robetta. Si conferma un vino da palato, una bestia da soma. Adoro questa capacità.

(Crema di cavolfiore, acciughe del Cantabrico, nocciole)

Selosse - Extra brut Mesnil Les Carelles sbocc. 02/18 :D :D :D :D :) +
Questo è per me il più borgognone, con le sue riduzioni iniziali à la Coche, una tattilità notevolissima, quasi untuoso sul palato, una complessità oggi appena accennata che esploderà col tempo.

(Spaghetti di Gragnano, colatura di alici, tartare di gambero rosso)

Pol Roger - Brut Sir Winston Churchill 2008 :D :D :D :D :) +
L'ho sempre trovato pettinato, pronto, piacione al limite del ruffiano; stavolta era di una gioventù sbarazzina e gagliarda, tanta acidità a spingere ma con classe, bella resistenza all'aria e alla temperatura.

Egly-ouriet - Brut grand cru millesimé 2005 :D :D :D :D :)
Il voto c'è, ma un po' sulla fiducia, perché mi è parso plasticoso tutto il tempo, e poi è morto precocemente. Forse una bottiglia un po' non a posto.

(Calamarata con cavolo nero, crema xyz - piatto cambiato last minute)

Krug - Brut Grande Cuvée 164^ edition :D :D :D :D :) +++
Fenomeno. Marittimo, mentolato, caffé. Pastoso, straripante, chiede tempo perché adesso è agitato. Che vino.

(Filetto di tonno rosso siciliano appena scottato con verdure)

Selosse - Brut Rosé sbocc. 09/19 :D :D :D :D :) +
Consueto profilo di scorze e agrumi, thé nero, ha già una buona integrazione mostrando qualità da pistard, un surplace stiloso.

(Coniglio bardato cotto a b.t., funghi, purea di zucca)

E per chiudere con i cannoncini caldi farciti al momento:
Poli Francesco - Vino santo Nobles 2004 :D :D :D :D ++
Scoperti tardivamente grazie ai vari banchi di assaggio, guide o mercatini, li adoro, grazie al mix di passito classico, lieve ossidazione, un pizzico di botrite. E una gran persistenza.

Mio personale cartellino: Krug, poi i due Selosse e un sorprendentemente vivace WC praticamente a pari merito.
Performance media molto alta.
Ultima modifica di zampaflex il 18 nov 2023 13:52, modificato 1 volta in totale.
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Re: ...Milano beVe e dintorni...

Messaggioda bobbisolo » 16 nov 2023 20:33

zampaflex ha scritto:
Mio personale cartellino: Krug, poi i due Selosse e un sorprendentemente vivace WC praticamente a pari merito.
Performance media molto alta.


maledetti :evil:

e la parente dov'era??
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Re: ...Milano beVe e dintorni...

Messaggioda innoz89 » 16 nov 2023 21:45

adesso però ci vuole la parte della storia dove gli amici facoltosi si scambiano i regali di Natale coi poverelli ... 8)
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Re: ...Milano beVe e dintorni...

Messaggioda andrea » 16 nov 2023 22:55

innoz89 ha scritto:adesso però ci vuole la parte della storia dove gli amici facoltosi si scambiano i regali di Natale coi poverelli ... 8)

E' difficile trovare il regalo giusto per i permalosetti :mrgreen:
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Re: ...Milano beVe e dintorni...

Messaggioda zampaflex » 17 nov 2023 12:20

bobbisolo ha scritto:
zampaflex ha scritto:
Mio personale cartellino: Krug, poi i due Selosse e un sorprendentemente vivace WC praticamente a pari merito.
Performance media molto alta.


maledetti :evil:

e la parente dov'era??


Lui in settimana non si muove.
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Re: ...Milano beVe e dintorni...

Messaggioda zampaflex » 17 nov 2023 12:21

innoz89 ha scritto:adesso però ci vuole la parte della storia dove gli amici facoltosi si scambiano i regali di Natale coi poverelli ... 8)



https://www.youtube.com/watch?v=AEaStyZd2Nc
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Re: ...Milano beVe e dintorni...

Messaggioda Ziliovino » 18 nov 2023 11:44

Immagine


Tutti vini in forma ed in ottime annate, livello per cui molto alto e difficile fare una classifica, alla fine credo abbia prevalso il gusto personale...

Laval - Brut Nature bdn Les Longues Violes 2012
sb. 2019. Di questo ero parecchio curioso in quanto mai assaggiato... è piuttosto sul fruttato, con una bella susina decisa, elegante, gioca sull'equilibrio, speziatura leggera, lasciandolo nel bicchiere trova equilibrio anche al sorso. Non avrà però la spinta ed energia dei successivi.

Roederer - Brut Cristal 2008
è sempre lui, il più pettinato e precisino, aperto e dal floreale deciso già appena versato, poi un po' di cipria col tempo, grande equilibrio e delicatezza al sorso. Ma come sempre non mi conquista, bella senz'anima...

Bollinger - Extra brut R.D. 2002
Appena versato pare delicato, con la classica mela fresca della maison, bolla cremosa e bella tensione al sorso, lungo e compiuto al sorso, sapido, basta lasciargli aria e prendere qualche grado per passare alla leggera nocciola non tostata e biscotto Plasmon, e poi ancora cenni balsamici.

Selosse - Extra brut Mesnil Les Carelles sbocc. 02/18
Appena versato sembra confuso, e dal profilo diverso dal solito, ha perfino qualche ritorno di cognac... ma l'aria gli è amica e pian piano emerge il vino Selosse-style con la spezia dolce decisa, la caramella all'orzo, solita bocca carrarmato intensa ma piacevole. Non il miglior Carelles che mi sia capitato, ma comunque un'ottima bevuta.

Pol Roger - Brut Sir Winston Churchill 2008
Anche questo lo attendevo con impazienza, un mio unico assaggio di 2002, stappato troppo giovane oltretutto, non me lo aveva fatto apprezzare troppo... Qui invece ci siamo, il più Borgognone della serata, sembra uno Meursault con le bolle, di grande eleganza, la grassezza c'è, ma anche freschezza e sapidità.

Egly-ouriet - Brut grand cru millesimé 2005
sarà il più maturo della panoramica, ma l'aria sta lavorando bene, ed io con le ossidazioni ci vado a braccetto, per cui... frutta matura e creme, fin quasi zabaione, energia e struttura al sorso per un gran bocca oggi, bollicina cremosa, poi ancora panettone (quello bòno, da almeno quarant'euri, eh) e confetto. Mobile. Sembra quasi ringiovanire nel bicchiere.

Krug - Brut Grande Cuvée 164^ edition
appena cacci le narici nel bicchiere non puoi esclamre "Krug!", con tutte le sue tostature, anche radici, il sorso è energico e lungo, ma perde qualcosina a centro bocca, ma ipotizzo che qualche anno di bottiglia lo possa solo che migliorare. Sicuramente la bottiglia con maggior prospettiva nel tempo. Col tempo esce un bel tè nero e decisa salinità.

Selosse - Brut Rosé sbocc. 09/19
Qui invece direi il miglior rosé di Selosse che mi sia capitato... e probabilmente è solo questione di saperlo attendere. Parte con una bella spezia orientale, poi arriva il crodino e la buccia di mandarino (à la Egly, m'è parso), al sorso c'è la solita forza alla Selosse, fin quasi irruento, perde qualche punto in eleganza e allungo ma rinvigorisce il cavo orale...

Poli Francesco - Vino santo Nobles 2004
Uva passa ed amaretto, canditi e fave dei morti, sorso intenso e concentrato. Non male.
"Il successo di tavernello invita a riflettere"
(Anonimo, bomboletta spray su muro)

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Re: ...Milano beVe e dintorni...

Messaggioda innoz89 » 07 dic 2023 21:07

Per scienza, conoscenza o forse solo incoscienza, all'85 Bistrot di S.S.Giovanni dell'ottimo Daniele, andò in onda la più classica delle serate 'stirate': pinot nero italico vs villages francesi.

Seguiranno note?
Forse, ma non ne sono sicuro.

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