Va bene, vediamo di mettere ordine...
Bonnaire - Extra brut bdb Ver Sacrum (vendemmie 2011-12, sboccatura 03/21)Grande intensità al naso, frutti e fiori; bocca in contraddizione, strettina, acidina, minerale, vuotina. Fosse stata a pari livello, sarei corso a comprarne una cassa.
Courtin - Extra brut bdn Concordance 2015Qui, l'opposto. Gomma, zolfo, poca prestanza olfattiva ma bocca materica con bella retro. Da caldo però piace meno, esce un filo di miele, pare orientarsi verso le lande di Gussago
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Argiano - Brunello di Montalcino 1982Vino dichiaratamente evoluto, per cui la discussione si sposta dall'oggettivo al soggettivo. A chi piace il Brunello così invecchiato, e a chi no. Chacun a son goût, n'est-ce pas?
Perciò, la mia versione: naso di cuoio, cacao, un filo di frutto, fondo bruno, fungo; bocca soft, fresca e tannica il giusto perciò ancora viva, di media presenza e intensità. Un vino sano, ben fatto, preso al di là del giusto, per le mie preferenze.
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Valdicava - Brunello di Montalcino 2000Bottiglia forse un po' sofferta, o annata calda non bene gestita. Frutto lieve, legno, poco presente; umami, di medio corpo, ben sapido, coda con lievi amari che fa alzare il sopracciglio.
Poggio di Sotto - Brunello di Montalcino 2004Anche qui, a chi piace Palmucci (a me per esempio) e a chi no (ad Andrea, che lo trova troppo lezioso e omologante).
Giovanile, bel fruttino, ciliegia, agrume rosso di fondo; elegante, equilibrato, suggestioni ancora di arancia, ha succo e lunghezza, vitalità e setosità.
Top della serata per la maggioranza, giustamente. 2004 grande annata, la riserva fu una delle bottiglie da podio nella Brunellata 2004 di Siena di cui ricorrerà quest'anno il decennale. Ah, peccato sia sempre più difficile organizzare bevute simili...un plauso rinnovato agli organizzatori...
Tiezzi - Brunello di Montalcino Vigna Soccorso 2007Qui c'è disaccordo, ma dato che la batteria è stata solo da tre vini, a me pare difficile si possa sbagliare. In ogni caso, il mio giudizio: al naso lieve bonbon alla frutta; in bocca è scarico, eppure grosso, alcoolico, pesante e poco saporito. Possibile una bottiglia storta? Evoluzione non positiva? Lo stesso vino lo bevvi nel 2015 con risultati opposti, brillante e vivissimo. Boh.
Biondi Santi - Brunello di Montalcino 2007Non può, non deve essere così. Ma lo è stato. Naso di umami, perciò dubbio di cattiva conservazione; piatto, alcoolico, poco fresco, pesante e poco invitante.
Valdicava - Brunello di Montalcino 2007Qui si risale parecchio. Olfazione lieve; in bocca è canonico, dolce e puntuto il giusto, gustoso con bella retro di buona lunghezza. Sì!
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Vecchie terre di Montefili - Anfiteatro 2005Nasce storto sul sedano, caramella al mou, poi con un po' d'aria si apre e si ripulisce; idem la bocca, prima placida poi viva, molto, guizzante, quasi chiantigiana (ehm...). Da lasciare nel bicchiere, concedergli tempo di sgranchirsi e carburare.
Biondi Santi - Brunello di Montalcino 2008Qui altra boccia non all'altezza del blasone, ma per ragioni diverse. Naso mutino; profilo molto fresco con tannino polveroso e poco sapore, sembra più questione di preparazione che di conservazione.
Col d'Orcia - Brunello di Montalcino riserva Poggio al vento 2008Stratificato, implica progressioni mirabili, frutto di ciliegia quasi candita; è pienamente saporito, molto fresco, un po' di alcool (non è né 04 né 06 d'altronde), chiude un po' sul finale invece di distendersi come Jacobs in vista del traguardo.
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Mastrojanni - Brunello di Montalcino Vigna Loreto 2013Di questa selezione ho diversi assaggi negli anni, sempre stato un buon vino ma mai ottimo, per me.
Qui è carnoso, ha frutto giovanile; molto glicerico, fresco a bilanciare, pare prospettico, ora però piuttosto semplice.
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Tiezzi - Brunello di Montalcino Poggio Cerrino 2016Per me come per Enzo non è giudicabile, plasticoso sia al naso che in bocca e perciò disturbante.
NG
La Tosa - Sorriso di cielo 2018Naso meraviglioso, un cesto di ogni agrume sul pianeta. Bocca purtroppo inficiata da subdolo tappino? Da qualche difetto di produzione? Fatto sta che era strana, deviante. Che peccato.
NG
Castello di Monsanto - Vinsanto 1990Ossidi, legno di cedro, scorza di agrume, passo lento e sicuro. Fresco e vivo. Leggiadro, lieve residuo. Piaciuto, mi sono portato a casa la bottiglia con quel poco che ne era rimasto
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