Patatasd ha scritto:vinogodi ha scritto:dove il risultato finale, in termini di giudizio, ha da essere esclusivamente legato alle sensazioni dell' output finale? ...se poi vogliamo scegliere, a parità di rilievi sensoriali, in base a variabili esterne emotive, umanamente ci sta...
Scusami Marco, ma anche qua parti dal presupposto sbagliato, o meglio dal tuo presupposto che non è, per forza di cose, quello universalmente corretto.
...perchè sembro unilaterale , ma è un approccio che andrebbe generalizzato in tutti e due i sensi . Mi spiego meglio:... è un aspetto che va generalizzato perchè non esiste solo il vino , anche se è centrale nella nostra passione. Quindi necessario allargare il concetto a tutti i beni mobili ed immobili frutto del lavoro delle persone . Nell'agroalimentare questo è apparentemente palese , ma tutto l'indotto , produttivo e commerciale , si basa su regole economiche non chiare . Quindi dovrei essere estremamente selettivo anche per i prodotti della meccanica (quante aziende manifatturiere spostano le produzioni dove la mano d'opera è meno car...ahem ... più facilmente sfruttabile ) per non parlare di tutta la componentistica elettronica , tessile , ecc , ecc , ecc . Ripeto , alla fine compro Audi pur standomi sulle palle i Krukki e lo smartphone senza sapere neppure dove arriva ( tutto il sud est asiatico è intreressato alla componentistica) ecc , ecc , ecc , ecc... personalmente sono più selettivo nell'agroalimentare per una questione professionale e , ancor meno , nel vino , per passione pura ... perchè anche se Roberto Conterno sta sulle palle al 97% di persone che lo conoscono , non è che il Monfortino si debba smettere di bere rinunciando al più buono (oggettivamente) vino d'Italia , così come se Madame mi costringe , con arroganza estrema, a comprare bancali di vini del piffero per avere una bottiglia del Domaine , non è che non bevo più Leroy .... poi io collaboro con una guida così come ho collaborato con altre nel passato è proprio quando vedo questo criterio di distacco non rispettato , che mi girano i coglioni a pala di mulino ... io giudico il vino per quel che mi da nel bicchiere , punto. Poi, umanamente, comprendo chi la pensa diversamente ed è vocato ad un acquisto etico a prescindere ... ma questo vale su tutto ciò che si acquista , per coerenza , quindi chiedo lo sforzo di estendere, seppur faticosamente, il criterio a tutti i beni commercializzati, nel caso si voglia , a tutti i costi, far prevalere la "ragion etica" come scelte di vita , di cui il vino è solo un piacevole corollario...