...personalmente e operando nel settore agroalimentare , ho sempre sofferto dell'occhio di riguardo del vino rispetto agli altri alimenti o bevande . Come se l'omertà sul contenuto "occulto" potesse creare un alone di mistero da non risolvere né dipanare oppure esplicitarne l'esatta valenza compositiva un limite commerciale combattuto a spada tratta dalle lobbyes di settore per non spaventare , o prevenire, il consumatore ignaro . Dal punto di vista di giustizia legislativa, concordo nel favorire la chiarezza e trasparenza della composizione e degli additivi utilizzati . Sulla tabella nutrizionale, una gran cagata , anche se mi divertirebbe confrontare gli apporti calorici (nel vino possiamo semplificarli nell'alcool e residui zuccherini.. .. mò nessuno berrebbe più un Ecsentia oppure un TBA... se a dieta) . Dal punto di vista funzionale, la vedo difficile perchè si dedicherebbe la retroetichetta solo ad elencare una bibbia di composti e coadiuvanti ammessi e , chiaramente , utilizzati . Tenuto conto , poi, che tutti i suddetti dipendono anche dall'andamento stagionale , dalla filosofia dell'enologo e dalle necessità tecniche contingenti , l'aggiornamento non sarebbe così semplice , senza parlare dei controlli per il rispetto della fedeltà del dichiarato...
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PS: Sarebbe , comunque, la morte certa della categoria dei "VINI NATURALI" , ve l'assicuro...