Max1991 ha scritto:vinogodi ha scritto:...assolutamente contestualizzato , in caso di assaggio : per la "cieca" ...preferisco le "ceche" ... chi è navigato di bevute , i giochini decomprimono le gonadi e non sempre sono funzionali . Con quella bottiglia, tra l'altro , la stagnolatura serve a poco , salvo non metterlo vicino ad un Luigi xv di De Venoge...
Vado OT.
Marco, posso chiederti come mai non "supporti" le degustazione alla cieca?
Chiedo da completamente inesperto ma è già un paio di volte che leggo questa tua contrarietà.
Garzie
...sono contrario come "regola" , non come aspetto funzionale. Dopo decenni di esperienza di bevute, io come altri amici di "lungo sorso" , essere legati ancora al condizionamento dell'etichetta , ci sembra svilente . Ti sintetizzo il Marco - pensiero , solo nell'aspetto di utilità :
UTILE:
- Quando la discriminante deve essere assoluta , soprattutto in sede di giudizio comparato dove sono necessari valori come evidenza oggettiva . ES: i migliori interpreti di una tipologia in quella annata
- Quando , accertatamente , deve passare un messaggio qualitativo in una degustazione senza il minimo condizionamento , non solo in senso positivo , ma esistono preconcetti da parte di chi assaggia , il peggior nemico del giudizio sereno . Esempio : se al desco ho ..... oppure ...... oppure ..... pur eccezionali assaggiatori edonistici , inutile mettere bottiglie destagnolate di Borgogna rossa 2004 oppure Borgogna bianca 2006 . La prima saprà sempre di cimice (anche se gli ho versato un Chambertin di Rousseau 2002) e il secondo sarà sempre affetto da premox oppure , in forma dogmatica, molle e senza nerbo acido (anche se ho messo nella bottiglia un Montrachet di Ramonet 2005) , a prescindere . Così come se chiamo Luca Mazzoleni a giudicare in un consesso ,scoperto , tagli bordolesi . Anche Château Lafite 1990 avrà un massimo di 77/100 , mentre alla cieca...
Si , insomma , a volte la cieca serve a "liberare la mente" .
PS: salvo queste circostanze , tutto il resto è noia , perché bere vino, se non si è tifosi, è gioia e godimento ... anche psicologico.
PPS: Le situazioni più imbarazzanti e , secondo me , sconvenienti ? Quando un povero cristo viene ad una bicchierata per rilassarsi e divertirsi bevendo qualche grande bottiglia in allegria e spensieratezza (pagando anche un contributo dovuto ma volontario) e si ritrova in un consesso di cieca totale prolungata , dove il 70% del proprio sforzo è quello di risalire con fatica a sensazioni per riconoscere quello che mai riuscirà , salvo culo, a precisare sensorialmente ... inserendosi in un contesto , divertente per pochi, di chi prima indovina , arrovellandosi per tanto tempo e non godendosi quanto sta nel bicchiere in un contesto quasi da concorso a premi o di sviluppo di un tema discriminante/professionale assai lontano da una mentalità godereccia : tutto ciò crea disagio, in tanti (anche se non palesato) ,assolutamente da evitare , salvo non sia una degustazione ufficiale oppure veramente "professionale" dove si guarda più all'assenza di difetti e ad una aderenza rispetto a riferimenti e protocolli (di riferimento) qualitativi precisi (commissioni per le guide, ad esempio) , piuttosto che alla presenza di particolare di pregi oppure emozioni , queste ultime esclusivo corollario di contorno se si vuole dare , poi, il votone ( escludendo i casi di prezzolatura palese , ma qui si apre un altro capitolo...).....