Rispolvero il thread per spendere due parole su un grandissimo vignaiolo dell'alto Piemonte, Alberto Arlunno.
In questo periodo tante bevute, poco tempo x scrivere... ma sui vini di Antichi vigneti di cantalupo nn posso sorvolare.
L'Arlunno è persona competente di grande cultura innamorato del suo lavoro, purtroppo "il tempo" lo ha segnato più di quanto meritasse, ma se lo si va a trovare, nonostante tutto, è ancora lì a dirvi che "l'Africa" è ai piedi del Rosa
Nell'ultimo periodo ho aperto due vini meravigliosi: collis breclemae 2007 13,5%vol e collis carellae 1997 13%vol.
Il primo,ancora giovanissimo dal tannino vibrante, profumato e di grande persistenza con varietali in grande spolvero.
Il secondo, il c. Carellae, si presenta di colore rubino con appena qualche riflesso arancio. C'è l'accenno di qualche ruga evolutiva, infatti al naso si percepisce l'incenso/eucalipto (vitispirano), ma assolutamente nn fastidioso, anzi ha arricchito il già variegato bouquet olfattivo.
I vini dell'Arlunno sono tutti ben fatti. Niente lasciato al caso (scrivendo mi viene in mente un altro produttore, di Boca xó, il Sergio Barbaglia, fanatico nella gestione della vinificazione, ma nn divaghiamo va), cosa che sembrerebbe Pacifico, ma nn lo è visto che ormai il vino è "figo" solo se si legge: lieviti autoctoni, nessun controllo di temperatura ecc... da un lato meglio così, almeno i prezzi rimangono bassi
I vini Cantalupo, sono pensati per durare nel tempo ed esprimere al meglio le caratteristiche di un nebbiolo coltivato in una zona molto particolare a livello climatico e geologico. Sono vini ricchi di antociani e tannini, a riguardo segnalo che il collis breclemae 2016 ha potenzialità da fuoriclasse. Il clima è cambiato e si vede: abbiamo 14%vol e maggiore sostanza, ma gli effetti sull'uva del generale aumento delle temperature è ben gestito in quel di Cantalupo.
Nn so se quest'anno l'Arlunno tornerà al Vinitaly
, ma se siete da quelle parti fatela una capatina al suo stand ne vale la pena.