Concordo con Ludi.
Già porsi la domanda è un ottimo inizio. Poi ogni cantina fa storia a sé.
Un paio di esempi agli estremi opposti...
Se in Champagne visiti Moet o Pommery, fai un vero e proprio giro turistico (molto bello anche per un non appassionato), con tanto di biglietto di ingresso con varie opzioni di assaggi finali e la successiva possibilità di acquistare vini in uno shop tutt’altro che conveniente. Per cui puoi tranquillamente uscire a mani vuote.
Se vai dal piccolo produttore che magari deve pure mollare un lavoro per dedicarti tempo, visto che non è strutturato per l’accoglienza, è bene anticipargli la situazione e accettare che possa anche non riceverti (non per supponenza, ma perché non ha proprio tempo).
Poi ci sono anche situazione particolari, come Weingut Abraham in Alto Adige: quando ci sono stato, mi ha fatto assaggiare di tutto e di più e, alla fine della degustazione, quasi scusandosi, mi ha chiesto di non comprargli più di 6 bottiglie per non rimanere senza. Se gliene avessi prese solo 2, forse sarebbe stato anche più contento!
Infine, la stragrande maggioranza dei produttori più “blasonati” non ha il problema di vendere, ma di scegliere a chi dare le bottiglie (tutte in assegnazione).
Insomma, basta un po’ di buon senso e, nel dubbio, io spiegherei bene la situazione: in generale, la chiarezza ripaga sempre.
Ciao!