Messaggioda BarbarEdo » 07 mag 2019 15:10
Io so dirti questo: all'epoca l'unica vigna di proprietà di Giovanni Gaja piantata a nebbiolo da barbaresco era quella alle Secondine, dove ora c'è il cabernet del Darmagi.
In quegli anni il barbaresco e il barolo non erano così richiesti e c'era l'abitudine di imbottigliare solo al momento dell'ordinazione da parte di un cliente. Il vino imbottigliato e venduto subito, probabilmente a clienti fissi, era il barbaresco "regolare", mentre il vino dell'ultima botte rimasta , imbottigliata anche dopo 7-8 o 10 anni, era etichettato come Infernot (che in basso Piemonte è la "cantinetta nella cantina" il punto più fresco e sotterraneo della casa usato come dispensa).
Quindi stessa vigna , stessa uva, stessa vinificazione ma affinamento molto più lungo.
Primum bibere deinde philosophari