I 9 grand cru di gevrey

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Vinos
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I 9 grand cru di gevrey

Messaggioda Vinos » 19 mar 2019 10:26

I grand cru di gevrey:

Drappier: naso lattico, leggera nota mielosa,sembra a tratti si ricerchi la nobile ossidazione....
Bocca troppo affilata e indietro, quasi scomposta.
Vino a due facce, una con le rughe l’altra troppo da infante. Vedremo se si sistemerà negli anni...

Ganevat les grand teppes vielles vignes 2011: purtroppo siamo stati sfortunati, bottiglia difettata.

Luis remy meursault genevrieres: bottiglia trascurabile, poco espressiva e senza la grassezza e la sapidità che ti aspetti da un meursault.

Bart chambertin clos de beze: poco convincente, frutto maturo, balsamicitá da legno, statico... non è il primo 2005 che mi capita quest’anno con simili caratteristiche.
Se avessi la cantina piena di 2005 avrei un valore inestimabile in denaro ma non avrei mai voglia di stappare un rosso di borgogna.

Rucchottes- chambertin pacalet: il raspo da un’impronta riconoscibilissima ; olive nere, china, rabarbaro. Un surplus di materia non avrebbe guastato visto che si tratta di un grand cru, seppure tra i più eleganti della denominazione.
Freschezza e piacevolezza nel sorso non mancano. Non è stato apprezzato da tutti, soprattutto da chi non è abituato a bere vini fatti con i raspi.

Trapet chambertin 2006: una leggera quota di legno ancora da riassorbite non penalizza un ventaglio di profumi sfaccettato ed invitante.
Agrumato e floreale, forse il vino più interessante fino a questo momento. Ottima la persistenza ma siamo lontani dai fasti di 2002 e 2001, forse ha bisogno di più tempo?

Grotte chambertin fourrier 2007: vino della giornata, variegato nei profumi,elegante, privo di qualsiasi stonatura, a parte il prezzo a cui è arrivato ai giorni nostri che scoraggia l’acquisto. La borgogna che piace a me, ma non alle mie tasche.

Latriceres chambertin 2002: soffre il confronto con fourrier, ci mette un pó a carburare, non pensavo fosse un 2002, di cui ho ricordi di vini magistrali. Lo aspetto nel bicchiere e pian piano la parte dolce e gioiasa del vino viene fuori liberandosi della cornice legnosa che lo avvolgeva appena versato. Un buon vino non un grande 2002.

Clos saint jacques bruno clair 2006: duro, poco piacevole, ancora incazzato, neanche parente lontano dei csj di fourrier e rousseau bevuti di recente. Baroleggia nel bicchiere, con profumi di liquirizia marcati, non convince appieno ma rispetto a drouin laroze almeno puó rientrare nella categoria buon vino.

Drouin laroze chapelle chambertin 2009: non ci siamo!! Frutto maturo, zero armonia, zero trasporto, un vino lontano da quelli che sono i canoni del cru e bella borgogna classica. Sono severo? La risposta è no.

Mazoyeres chambertin perrot minot 1999: Durerà almeno altri 10 anni.
Colore giovanissimo, molto sul frutto e sull’estrazione, ma mantiene una certa identità senza essere troppo carico o agghindato. Molto buono con ancora del potenziale, mi ha stupito.

Dugat py charmes chambertin 2001: Uno sporcaccione, rustico, di elevata intensità ma poco gradevole, nessuna surmaturazione ma di difficile approccio... ho bevuto vini di bernard migliori, io sono tra quelli che riesce ad apprezzare la sua vigoria e non storce il naso davanti ad una sua etichetta...

Rousseau mazi chambertin : di fianco a dugat py è stato facile distinguerlo, arioso e brioso al naso, scuro e amaro in bocca. Non il miglior rousseau bevuto, dello stesso cru ho preferito il 2007, meno materico ma più a fuoco e goloso.

Vonse romanee Bruno Desaunay Bissey premier les beaux mont 2009: sottile e variegato nei profumi, mi aspettavo più austerità visto il cru, ma guadagna in scorrevolezza e bevibilità. Se stappi in compagnia la bottiglia evapora...
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Re: I 9 grand cru di gevrey

Messaggioda montrachet61 » 19 mar 2019 13:23

Per prima cosa complimenti per la bevuta Vincenzo !!!!!

Se posso poi permettermi farei solo alcune considerazioni.
Inserire in una bevuta dei vini provenienti dalla stessa zona in annate diverse e con manici diversi fa si che tu abbia una bella panoramica didascalica di quanto viene vinificato ma anche una immagine non troppo corretta della zona presa in esame e dei produttori assaggiati.
A mio parere un po' più di omogeneità nelle annate bevute avrebbe permesso di capire molto meglio le differenze perchè mettere in bocca un GC 2005 adesso quando a malapena si bevono dei villages e qualche 1er cru (a seconda del produttore) è come comprare delle fragole totalmente verdi e dire che non sono dolci e viceversa trovare un gran vino nell'annata 2007 (perfettamente godibile in tutte le zone della Borgogna indipendentemente dai manici) è il naturale risultato dell'insieme di quanto avete bevuto.
In mezzo ci sta una annata complicata e difficile come la 2001 dove la differenza dei manici è molto incisiva e non di facile interpretazione, ci sta un GC che, anche in una grande annata come la 2009, è il punto debole della zona di gevrey (chapelle-chambertin) e che probabilmente avrebbe dato un effetto diverso con un altro produttore del medesimo cru (Cecile Tremblay ad esempio).
Se poi inserisci nel contesto dei premier cru con posizionamenti assai diversi (e comunque il beaux-monts non è un vino così austero neh !) ed altri vini magari non particolarmente riusciti nell'annata e probabilmente neanche così rapprentativi dei domaine che li hanno vinificati hai più o meno il quadro che hai delineato con le tue condiderazioni.
Non ho invece alcun dubbio sui 99 di perrot-Minot perchè sono grandi vini mentre mi lascia un po' più perplesso il giudizio sui vini dell'annata 2006 assaggiati, visto che già un paio di anni fa i vini di quell'annata erano perfettamente integrati e godibili, anche in manici piuttosto restii a concedersi....(ricordo ad esempio dei Dujac maestosi e non solo quelli) ma il bello del vino è che le sorprese sono sempre dietro l'angolo.

Complimenti ancora per le bevuta....le mie sono solo ovviamente delle considerazioni personali !
Vinos
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Re: I 9 grand cru di gevrey

Messaggioda Vinos » 19 mar 2019 14:42

montrachet61 ha scritto:Per prima cosa complimenti per la bevuta Vincenzo !!!!!

Se posso poi permettermi farei solo alcune considerazioni.
Inserire in una bevuta dei vini provenienti dalla stessa zona in annate diverse e con manici diversi fa si che tu abbia una bella panoramica didascalica di quanto viene vinificato ma anche una immagine non troppo corretta della zona presa in esame e dei produttori assaggiati.
A mio parere un po' più di omogeneità nelle annate bevute avrebbe permesso di capire molto meglio le differenze perchè mettere in bocca un GC 2005 adesso quando a malapena si bevono dei villages e qualche 1er cru (a seconda del produttore) è come comprare delle fragole totalmente verdi e dire che non sono dolci e viceversa trovare un gran vino nell'annata 2007 (perfettamente godibile in tutte le zone della Borgogna indipendentemente dai manici) è il naturale risultato dell'insieme di quanto avete bevuto.
In mezzo ci sta una annata complicata e difficile come la 2001 dove la differenza dei manici è molto incisiva e non di facile interpretazione, ci sta un GC che, anche in una grande annata come la 2009, è il punto debole della zona di gevrey (chapelle-chambertin) e che probabilmente avrebbe dato un effetto diverso con un altro produttore del medesimo cru (Cecile Tremblay ad esempio).
Se poi inserisci nel contesto dei premier cru con posizionamenti assai diversi (e comunque il beaux-monts non è un vino così austero neh !) ed altri vini magari non particolarmente riusciti nell'annata e probabilmente neanche così rapprentativi dei domaine che li hanno vinificati hai più o meno il quadro che hai delineato con le tue condiderazioni.
Non ho invece alcun dubbio sui 99 di perrot-Minot perchè sono grandi vini mentre mi lascia un po' più perplesso il giudizio sui vini dell'annata 2006 assaggiati, visto che già un paio di anni fa i vini di quell'annata erano perfettamente integrati e godibili, anche in manici piuttosto restii a concedersi....(ricordo ad esempio dei Dujac maestosi e non solo quelli) ma il bello del vino è che le sorprese sono sempre dietro l'angolo.

Complimenti ancora per le bevuta....le mie sono solo ovviamente delle considerazioni personali !


Renzo ti ringrazio per i complimenti, ma la degustazione non l’ho organizzata io, ringrazio Paolo per aver condiviso questi vini conservati e coccolati negli anni... il tuo commento è illuminante, mi aiuta a crescere e alcune cose che hai scritto giá riesco a capirle e a condividere.
Le beaux mont è stato aperto alla fine per scelta di Claudio( che gentilmemte l’ha condiviso) come ricordo di un viaggio, ma non era previsto nella degustazione...
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Re: I 9 grand cru di gevrey

Messaggioda george7179 » 19 mar 2019 21:45

Era un po' che non bevevo Borgogna di un certo livello e quindi ho partecipato molto volentieri e mi sono goduto la bella serata tra bottiglie interessanti e l'ottima compagnia... diciamo che condivido quanto scritto da Renzo, però essendo la bevuta stata fatta alla cieca io l'ho interpretata più a livello di confronto tra i singoli produttori, ero curioso di vedere se ci sarebbero state delle sorprese, magari qualche "piccolo" che strapazzava un "grande"... invece tutto confermato, i grandi hanno svettato, vedi Fourrier, mentre i piccoli hanno fatto la loro bella figura senza usurpare il palcoscenico ai manici della zona.
Unica note per me deludente Dugat-Py.... oltre alla consueta potenza e concentrazione mi sarei aspettato un vino più puro, soprattutto a livello olfattivo dove la rusticità, o meglio la puzzetta, la faceva da padrone, peccato perché è un produttore che mi piace molto.
Degli altri mi è piaciuto molto lo Chambertin di Trapet, vino mobile, di grande spinta in bocca, ancora non al top, ma di grande goduria ed ovviamente il Mazy di Rousseau sebbene in versione meno complessa e potente di altre annate. Molto particolare il Pacalet, a tratti perfino rodaneggiante con sentori di oliva e spezie... per il resto condivido appieno le note di Vincenzo.
Normalmente non bevo, e non ho quasi mai bevuto Borgogna così "vecchia", e per mio gusto, continuo a preferirla di più nella sua gioventù, diciamo intorno ai 10 anni di vita... per lo meno vedo questi vini più piacevoli senza troppi anni addosso... preferisco lasciare questo compito a Barolo, Bordeaux, Rodano... opinione del tutto personale ovviamente.
#23# "The best there ever was, the best there ever will be" #23#

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