Messaggioda Vinos » 18 feb 2019 15:11
Verticale di Barolo monfortino:
Barolo monfortino 2010: strati di frutta,dal morso tannico dapprima aggressivo man mano più tenue e dolce, concede momenti di godimento contrapposti a fasi di chiusura, una grandissima versione, potente e di certa gloria futura.
Barolo monfortino 2008: profumi marini, iodio,fiori, più barolo che monfortino, scorre salato... la trama è setosa, già oggi di grazia assoluta, una versione magnetica, senza peso,brillante.
Barolo monfortino 2005: sangue, anguria, melograno, subito il più solare e fruibile, berlo adesso non è un peccato.
Il 2005 più in forma bevuto finora.
Alla verticale dello scorso anno era più cupo, ma già avevo avuto conferma a settembre scorso della bontà di questo vino.
Il trascorrere degli anni ha reso giustizia a questa versione forse trascurata dalla critica perchè in mezzo a due grandi annate, 2004 e 2006; certo, meno suntuosa di altre ma che classe.
Barolo monfortino 2002:cioccolato, ferro, leggermente smaltato, si cresce di intensità e ampiezza con la seconda batteria.
Per quanto apprezzi la baldanza e spavalderia dei monfo nei primi anni di vita, l’affinamento in vetro ne accresce le caratteristiche organolettiche. Ho un debole per questo vintage, perchè conterno ha fatto un miracolo...
Barolo monfortino 2001:vino della giornata, denso,equilibrato,elegante, sfaccettato, ogni volta che assaggio questo vino ho sempre la stessa sensazione, brivido sulla schiena e dosi di serotonina che bombardano i recettori, un vino immenso.
Barolo monfortino 1999: ferro e iodo a go go,nordico, balsamico, ricorda alcuni syrah del nord del rodano.
In bocca ancora “cattivo” e di aciditá quasi lesiva per le ignare papille gustative che si trovano a reggere l’impatto di uno dei più grandi monfortino di sempre( lo scorso anno sopra la 2001) questa volta è stato battuto da un 2001 stratosferico.
Barolo monfortino 1990: prima volta che assaggio questa annata. La maturitá inizia a farsi sentire, il vino è ampio e con un ventaglio di profumi che spaziano dai fiori macerati alle erbe aromatiche, liquirizia e un accenno di foglie secche delineano un profilo autunnale mai cupo.
Lungo è il finale accompagnato da una freschezza balsamica. Grande vino.