LE BEVUTE DI NOVEMBRE 2018

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l'oste
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Re: LE BEVUTE DI NOVEMBRE 2018

Messaggioda l'oste » 20 nov 2018 19:35

BarbarEdo ha scritto:
zampaflex ha scritto:
l'oste ha scritto:Weekend tra pioggia e pioggia...

Barbera d'Asti 2017 Tenuta Olim Bauda naso vino e fruttone, l'alcool non disturba ma non aiuta, bocca densa ma troppa roba, non si tracanna. Piaciuto poco

'


Ti ricordi quale fosse? La Villa o Le Rocchette?
Nizza 2015 molto più elegante.

Le Rocchette è il barbera d'Asti superiore, fa legno piccolo e da sempre è il più greve dei suoi vini generalmente già non efebici, diciamo... Il barbera d'Asti 2017 è La Villa: acciaio, vigne di non eccelsa posizione e tanta mano in cantina (si sente lo stile di Caviola, che fino a qualche anno fa seguiva l'azienda). Il Nizza 15 invece, beh.. poche balle: è buono.
Domanda, solo per curiosità: ma Roberto Ferraris non se lo fila nessuno qui sul forum? O forse è proprio il Nizza ad essere la denominazione italiana col peggior rapporto "interesse tra gli appassionati forumisti/importanza sul mercato"?

Il mio era La Villa, ne abbiamo avanzata mezza bottiglia, ma anche riassaggiata ieri, stesso film, finale amarognolo ciccioso.
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Re: LE BEVUTE DI NOVEMBRE 2018

Messaggioda BarbarEdo » 21 nov 2018 09:05

Kalosartipos ha scritto:Fra le molte bottiglie bevute ieri in quel di Ovada, voglio segnalare questo vino croato, dell'isola di Korcula, da uve grk (Bire è il nome dell'azienda).. ricorda un bel Sauvignon, ma con tanto pompelmo.. decisamente piaciuto.

... Fatto un giro al quartino di Vino o sbaglio? :wink:
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Re: LE BEVUTE DI NOVEMBRE 2018

Messaggioda Kalosartipos » 21 nov 2018 10:11

BarbarEdo ha scritto:
Kalosartipos ha scritto:Fra le molte bottiglie bevute ieri in quel di Ovada, voglio segnalare questo vino croato, dell'isola di Korcula, da uve grk (Bire è il nome dell'azienda).. ricorda un bel Sauvignon, ma con tanto pompelmo.. decisamente piaciuto.

... Fatto un giro al quartino di Vino o sbaglio? :wink:

Da Giuseppe Martelli, immancabilmente, da un po' di anni a questa parte, in occasione di "Vino & Tartufi", con nutrita (in tutti i sensi) banda di beoni..
Eri nei paraggi?
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Re: LE BEVUTE DI NOVEMBRE 2018

Messaggioda BarbarEdo » 21 nov 2018 10:25

Bevuta fortunata ieri, con amici, a tema "rossi anni 90":

Produttori del Barbaresco - Barbaresco 1996
Integrità pazzesca: naso giovane di fiori appena appassiti e arancia rossa. In bocca è integrato e succoso. Maturità appena raggiunta, ed è il base... Piaciuto 3+/5

Ronchi di Cialla - schioppettino di Cialla 1999 appena un accenno di catrame-idrocarburo, poi mirtilli, ciliegie e un balsamico (eucalipto-menta) molto netto. Una carezza al palato... Chiude un filo vegetale ma sono inezie. Piaciuto 4/5

Arnaldo Caprai - Sagrantino di Montefalco 25 anni 1996 Se non proprio andato, quantomeno andante. Forse un tappo non perfetto (apparentemente a posto)... O forse no. SV

Scarpa - Barbera d'Asti la Bogliona 1990
Vino della serata, di un'energia e un'intensità irreali. Frutta quasi chiara, dolce, sottile. Vino senza peso, tutto agilità e pur con una presa gustativa tenace.
Davvero buono. 4++/5

Castellare di Castellina - i sodi di San Niccolò 1998
Piccola delusione.. vino grazioso ma in fase calante, con ancora una ciliegia abbastanza definita, ma molto terziarizzato su fungo, humus e legno bagnato. La presenza tattile in bocca è ancora viva, ma un po' troppo decadente per i miei gusti. 2/5
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Re: LE BEVUTE DI NOVEMBRE 2018

Messaggioda Alessio » 21 nov 2018 11:41

Ieri sera Faugères Mathias de la Causse Noir 2013.
All’inizio naso scomposto, leggera riduzione ed alcool, dopo circa due ore e mezzo ci siamo, il vino é molto più centrato, caffè , duroni, una bella nota balsamica. I 15 gradi non disturbano più e si lascia bere molto bene.
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Re: LE BEVUTE DI NOVEMBRE 2018

Messaggioda Alessio » 21 nov 2018 23:01

Interessante confronto fra Dauvissat la Forest 2013 e Raveneau la forêt 2013.
Prima considerazione obbligatoria annata decisamente minore. Passando alla degustazione io ho preferito decisamente Dauvissat, dopo una nota di miele potentissima ho trovato quello che cerco nello Chablis, acidità dirompente, (perdonate il descrittore rustico), conchiglione e poi spezia. A me è piaciuto ma
non è pronto per niente.
Raveneau molto più pronto, melone bianco a profusione ma troppa dolcezza, troppa mollezza. agli altri commensali è piaciuto a me davvero poco, mi ha lasciato piuttosto perplesso in negativo.
Dovendo dare un voto direi 91 a Dauv e 86 a Rav.
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Re: LE BEVUTE DI NOVEMBRE 2018

Messaggioda vino.curioso » 22 nov 2018 01:37

zampaflex ha scritto:
Sisifo ha scritto:Il grande Stocker, che ho avuto la fortuna di frequentare un po', mi avrà detto almeno 20 volte: "quando senti quei vecchi vini di Terlano che sono ancora freschi dopo 20 o 40 anni ricordati che i vigneti erano tutti a pergola".



Ecco. Il clima più caldo, le forzature boteriane anni 90, la protezione del grappolo dai raggi diretti...tanti temi.

mi accodo e qui sorge spontanea la domanda: se la vinificazione, così com'era, ha dato quei successi, perché modificarne una parte così importante come la forma di allevamento della vite? Si voleva ottenere qualche altro risultato differente in vinificazione?
Ultima modifica di vino.curioso il 22 nov 2018 01:38, modificato 1 volta in totale.
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Re: LE BEVUTE DI NOVEMBRE 2018

Messaggioda l'oste » 22 nov 2018 01:51

vino.curioso ha scritto:
zampaflex ha scritto:
Sisifo ha scritto:Il grande Stocker, che ho avuto la fortuna di frequentare un po', mi avrà detto almeno 20 volte: "quando senti quei vecchi vini di Terlano che sono ancora freschi dopo 20 o 40 anni ricordati che i vigneti erano tutti a pergola".



Ecco. Il clima più caldo, le forzature boteriane anni 90, la protezione del grappolo dai raggi diretti...tanti temi.

mi accodo e qui sorge spontanea la domanda: se la vinificazione, così com'era, ha dato quei successi, perché modificarne una parte così importante come la forma di allevamento della vite? Si voleva ottenere qualche altro risultato differente in vinificazione?

Forse,
poiché il vero grosso del mercato gira poco le pippe nei bicchieri preferendo la fresca che entra, molte aziende nuove e storiche, a caccia di notorietá, punti, premi, citazioni, hanno puntato sull'immediatezza del vino, il "piacere" del consumo senza attese ed ulteriori eventuali invecchiamenti.
Molti vini anche quelli di fascia medioalta e anche oltre sono nati (o diventati) prodotti di consumo rapido, pronti prima, meno attese, più vendite.
E pazienza se nel caso di alcune docg/vitigni, c'era una tradizione differente.
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Re: LE BEVUTE DI NOVEMBRE 2018

Messaggioda Francesco M » 22 nov 2018 02:40

l'oste ha scritto:
vino.curioso ha scritto:
zampaflex ha scritto:
Sisifo ha scritto:Il grande Stocker, che ho avuto la fortuna di frequentare un po', mi avrà detto almeno 20 volte: "quando senti quei vecchi vini di Terlano che sono ancora freschi dopo 20 o 40 anni ricordati che i vigneti erano tutti a pergola".



Ecco. Il clima più caldo, le forzature boteriane anni 90, la protezione del grappolo dai raggi diretti...tanti temi.

mi accodo e qui sorge spontanea la domanda: se la vinificazione, così com'era, ha dato quei successi, perché modificarne una parte così importante come la forma di allevamento della vite? Si voleva ottenere qualche altro risultato differente in vinificazione?

Forse,
poiché il vero grosso del mercato gira poco le pippe nei bicchieri preferendo la fresca che entra, molte aziende nuove e storiche, a caccia di notorietá, punti, premi, citazioni, hanno puntato sull'immediatezza del vino, il "piacere" del consumo senza attese ed ulteriori eventuali invecchiamenti.
Molti vini anche quelli di fascia medioalta e anche oltre sono nati (o diventati) prodotti di consumo rapido, pronti prima, meno attese, più vendite.
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Re: LE BEVUTE DI NOVEMBRE 2018

Messaggioda maxer » 22 nov 2018 09:34

Francesco M ha scritto:
l'oste ha scritto:Forse,
poiché il vero grosso del mercato gira poco le pippe nei bicchieri preferendo la fresca che entra, molte aziende nuove e storiche, a caccia di notorietá, punti, premi, citazioni, hanno puntato sull'immediatezza del vino, il "piacere" del consumo senza attese ed ulteriori eventuali invecchiamenti.
Molti vini anche quelli di fascia medioalta e anche oltre sono nati (o diventati) prodotti di consumo rapido, pronti prima, meno attese, più vendite.
E pazienza se nel caso di alcune docg/vitigni, c'era una tradizione differente.

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Re: LE BEVUTE DI NOVEMBRE 2018

Messaggioda ORSO85 » 22 nov 2018 09:44

Purtroppo aggiungerei.

Però sbaglio o si aprono nuovi stimoli nella ricerca di altri (magari piccoli) produttori che puntano ancora a fare un buon vino?
[email protected] - https://www.instagram.com/tanadelvino/
Non spedisco il venerdì per evitare di lasciare il vostro vino in deposito dai corrieri.
Spedisco il giorno successivo alla visualizzazione del pagamento, consegna in 24/48h.
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Re: LE BEVUTE DI NOVEMBRE 2018

Messaggioda vino.curioso » 22 nov 2018 21:01

l'oste ha scritto:
vino.curioso ha scritto:
zampaflex ha scritto:
Sisifo ha scritto:Il grande Stocker, che ho avuto la fortuna di frequentare un po', mi avrà detto almeno 20 volte: "quando senti quei vecchi vini di Terlano che sono ancora freschi dopo 20 o 40 anni ricordati che i vigneti erano tutti a pergola".



Ecco. Il clima più caldo, le forzature boteriane anni 90, la protezione del grappolo dai raggi diretti...tanti temi.

mi accodo e qui sorge spontanea la domanda: se la vinificazione, così com'era, ha dato quei successi, perché modificarne una parte così importante come la forma di allevamento della vite? Si voleva ottenere qualche altro risultato differente in vinificazione?

Forse,
poiché il vero grosso del mercato gira poco le pippe nei bicchieri preferendo la fresca che entra, molte aziende nuove e storiche, a caccia di notorietá, punti, premi, citazioni, hanno puntato sull'immediatezza del vino, il "piacere" del consumo senza attese ed ulteriori eventuali invecchiamenti.
Molti vini anche quelli di fascia medioalta e anche oltre sono nati (o diventati) prodotti di consumo rapido, pronti prima, meno attese, più vendite.
E pazienza se nel caso di alcune docg/vitigni, c'era una tradizione differente.


quando parlo di filosofia/idee nel fare vino, intendo anche questo. a me sembra un gran peccato.
e no, non credo siano parametri marginali nel valutare un vino e la sua identità. grazie mille oste per la tua risposta! :)
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Re: LE BEVUTE DI NOVEMBRE 2018

Messaggioda giucas » 22 nov 2018 23:33

....a volte il dubbio mi assale ?..comprare piu' nebbiolo di annata giusta e meno barolo di annata ingiusta ?..Infatti...

LANGHE NEBBIOLO 2016 CASCINA FONTANA:..rubino scuro, ma un po' opaco. Naso di raspo, gesso, erbe, radici. Palato molto denso, materico, lieve il frutto che va cercato . Lungo.
LANGHE NEBBIOLO 2016 SOBRERO:...rubino statico, caldo di alcool ma anche menta, fragolina. Elegante ed equilibrato al palato. Gentile, ma al contempo potente quanto basta.
LANGHE NEBBIOLO 2016 MASSOLINO:...bellissimo colore rubino chiaro di grande luminosità che richiama baroli classici. Balsamico e solo onde lievemente casearie, vegetale, cuoio bagnato, rosa e fruttino rosso. Palato dolce-salato, slanciato e persistente. Godurioso.
LANGHE NEBBIOLO 2016 PIRA:...anche qui bel rubino chiaro luminescente, con naso chiaramente mentolato. Palato grosso e largo, tannico, asciugante ma non fuori scala. Chiude molto lungo, con un lieve riverbero amaro. Tanta roba, forse persino troppa..

Massolino al momento un po' piu' in su di tutti, Pira iperbolico ma da farsi , Cascina Fontana e Sobrero non troppi lontani e piu' godibili da ora. Tutti under 17 euro in enoteca onesta :D .
Morale: sto riempendo il porcellino per i Baroli 2016, ma forse non ne basteranno tanti di porcellini :cry: . Pero' intanto qualche soldino per 'sti nebbioli 2016, tosti ma godibili, competitivi ed onesti, con tannino ed acidità in bella presenza senza strabordare perdendo il frutto ed il fiore ..: 8) ...
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Re: LE BEVUTE DI NOVEMBRE 2018

Messaggioda l'oste » 23 nov 2018 00:33

vino.curioso ha scritto:
l'oste ha scritto:
vino.curioso ha scritto:
zampaflex ha scritto:
Sisifo ha scritto:Il grande Stocker, che ho avuto la fortuna di frequentare un po', mi avrà detto almeno 20 volte: "quando senti quei vecchi vini di Terlano che sono ancora freschi dopo 20 o 40 anni ricordati che i vigneti erano tutti a pergola".



Ecco. Il clima più caldo, le forzature boteriane anni 90, la protezione del grappolo dai raggi diretti...tanti temi.

mi accodo e qui sorge spontanea la domanda: se la vinificazione, così com'era, ha dato quei successi, perché modificarne una parte così importante come la forma di allevamento della vite? Si voleva ottenere qualche altro risultato differente in vinificazione?

Forse,
poiché il vero grosso del mercato gira poco le pippe nei bicchieri preferendo la fresca che entra, molte aziende nuove e storiche, a caccia di notorietá, punti, premi, citazioni, hanno puntato sull'immediatezza del vino, il "piacere" del consumo senza attese ed ulteriori eventuali invecchiamenti.
Molti vini anche quelli di fascia medioalta e anche oltre sono nati (o diventati) prodotti di consumo rapido, pronti prima, meno attese, più vendite.
E pazienza se nel caso di alcune docg/vitigni, c'era una tradizione differente.


quando parlo di filosofia/idee nel fare vino, intendo anche questo. a me sembra un gran peccato.
e no, non credo siano parametri marginali nel valutare un vino e la sua identità. grazie mille oste per la tua risposta! :)

Temo che a chi ha fatto scelte di immediatezza non importi molto dell'identitá, non a caso molti di questi viniperfettini utilizzano anche spesso vitigni internazionali. Che per caritá va benissimo in alcuni terrirori che non hanno grandissima tradizione con il vitigno autoctono, ma anche per me é un peccato nei luoghi in cui i nostri vitigni sono storia.
Per fortuna le filosofie sono molte e in Italia abbiamo tantissimi produttori, ad ognuno il suo vino.
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Re: LE BEVUTE DI NOVEMBRE 2018

Messaggioda Alberto » 23 nov 2018 05:03

giucas ha scritto:....a volte il dubbio mi assale ?..comprare piu' nebbiolo di annata giusta e meno barolo di annata ingiusta ?..Infatti...

LANGHE NEBBIOLO 2016 CASCINA FONTANA:..rubino scuro, ma un po' opaco. Naso di raspo, gesso, erbe, radici. Palato molto denso, materico, lieve il frutto che va cercato . Lungo.
LANGHE NEBBIOLO 2016 SOBRERO:...rubino statico, caldo di alcool ma anche menta, fragolina. Elegante ed equilibrato al palato. Gentile, ma al contempo potente quanto basta.
LANGHE NEBBIOLO 2016 MASSOLINO:...bellissimo colore rubino chiaro di grande luminosità che richiama baroli classici. Balsamico e solo onde lievemente casearie, vegetale, cuoio bagnato, rosa e fruttino rosso. Palato dolce-salato, slanciato e persistente. Godurioso.
LANGHE NEBBIOLO 2016 PIRA:...anche qui bel rubino chiaro luminescente, con naso chiaramente mentolato. Palato grosso e largo, tannico, asciugante ma non fuori scala. Chiude molto lungo, con un lieve riverbero amaro. Tanta roba, forse persino troppa..

Massolino al momento un po' piu' in su di tutti, Pira iperbolico ma da farsi , Cascina Fontana e Sobrero non troppi lontani e piu' godibili da ora. Tutti under 17 euro in enoteca onesta :D .
Morale: sto riempendo il porcellino per i Baroli 2016, ma forse non ne basteranno tanti di porcellini :cry: . Pero' intanto qualche soldino per 'sti nebbioli 2016, tosti ma godibili, competitivi ed onesti, con tannino ed acidità in bella presenza senza strabordare perdendo il frutto ed il fiore ..: 8) ...

Mah...sarà che è proprio la tipologia Langhe Nebbiolo a convincermi molto poco, tanto più in annate di livello super quale si prospetta esser la 2016. Han voglia i produttori a menare il torrone, sempre di uve di terza scelta (salvo rari casi ovviamente) si tratta.
Ad ogni modo, Pira Luigi o Pira Chiara Boschis?
Should auld acquaintance be forgot, and never brought to mind?
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Re: LE BEVUTE DI NOVEMBRE 2018

Messaggioda giucas » 23 nov 2018 22:47

Alberto ha scritto:
giucas ha scritto:....a volte il dubbio mi assale ?..comprare piu' nebbiolo di annata giusta e meno barolo di annata ingiusta ?..Infatti...

LANGHE NEBBIOLO 2016 CASCINA FONTANA:..rubino scuro, ma un po' opaco. Naso di raspo, gesso, erbe, radici. Palato molto denso, materico, lieve il frutto che va cercato . Lungo.
LANGHE NEBBIOLO 2016 SOBRERO:...rubino statico, caldo di alcool ma anche menta, fragolina. Elegante ed equilibrato al palato. Gentile, ma al contempo potente quanto basta.
LANGHE NEBBIOLO 2016 MASSOLINO:...bellissimo colore rubino chiaro di grande luminosità che richiama baroli classici. Balsamico e solo onde lievemente casearie, vegetale, cuoio bagnato, rosa e fruttino rosso. Palato dolce-salato, slanciato e persistente. Godurioso.
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Massolino al momento un po' piu' in su di tutti, Pira iperbolico ma da farsi , Cascina Fontana e Sobrero non troppi lontani e piu' godibili da ora. Tutti under 17 euro in enoteca onesta :D .
Morale: sto riempendo il porcellino per i Baroli 2016, ma forse non ne basteranno tanti di porcellini :cry: . Pero' intanto qualche soldino per 'sti nebbioli 2016, tosti ma godibili, competitivi ed onesti, con tannino ed acidità in bella presenza senza strabordare perdendo il frutto ed il fiore ..: 8) ...

Mah...sarà che è proprio la tipologia Langhe Nebbiolo a convincermi molto poco, tanto più in annate di livello super quale si prospetta esser la 2016. Han voglia i produttori a menare il torrone, sempre di uve di terza scelta (salvo rari casi ovviamente) si tratta.
Ad ogni modo, Pira Luigi o Pira Chiara Boschis?


....la direi così: meglio questi nebbiolini 2016 o diversi baroli 2014 che ho assaggiato ? La faccio semplice, ma lì volevo finire. Magari anche oltre, nel senso che ormai quello che conta è quello che hai nel bicchiere, con animo laico. Ovvio che nessuno di questi vini sarà beatificato. Vedo pero' in giro tantissimi presunti beati che costano 5/10 volte tanto... :shock:.. Il che infastidisce palato e portafoglio. Aggiungo: questi entry level di valore stimolano tanti giovani a bevute consapevoli piu' impegnative, consentendo di discriminare , apprendere e ragionare.
Per info: Pira è Giampaolo , quello di Serralunga, Non la Boschis.
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Re: LE BEVUTE DI NOVEMBRE 2018

Messaggioda Alberto » 24 nov 2018 09:36

giucas ha scritto:Per info: Pira è Giampaolo , quello di Serralunga, Non la Boschis.

A proposito...sai se hanno imbottigliato i cru 2014? O sono tutti finiti nel Serralunga?
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Re: LE BEVUTE DI NOVEMBRE 2018

Messaggioda Kalosartipos » 24 nov 2018 09:51

Alberto ha scritto:
giucas ha scritto:Per info: Pira è Giampaolo , quello di Serralunga, Non la Boschis.

A proposito...sai se hanno imbottigliato i cru 2014? O sono tutti finiti nel Serralunga?

Quando andammo da lui, lo scorso aprile, ci fece assaggiare il Serralunga 2014 da bottiglia ed i campioni da botte dei cru 2015.. non ricordo se lo disse esplicitamente, ma presumo che i cru 2014 siano finiti nel Serralunga..
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Re: LE BEVUTE DI NOVEMBRE 2018

Messaggioda BarbarEdo » 24 nov 2018 11:55

Kalosartipos ha scritto:
Alberto ha scritto:
giucas ha scritto:Per info: Pira è Giampaolo , quello di Serralunga, Non la Boschis.

A proposito...sai se hanno imbottigliato i cru 2014? O sono tutti finiti nel Serralunga?

Quando andammo da lui, lo scorso aprile, ci fece assaggiare il Serralunga 2014 da bottiglia ed i campioni da botte dei cru 2015.. non ricordo se lo disse esplicitamente, ma presumo che i cru 2014 siano finiti nel Serralunga..

Confermo.
Molto buoni i 15, tra l'altro.... azienda che seguo.
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Re: LE BEVUTE DI NOVEMBRE 2018

Messaggioda BarbarEdo » 25 nov 2018 03:45

Serata Nebbiolo vs Sangiovese. Alla cieca. In 10... Due faccine di massima:
Castaldi - Fara 2010 :D :D :D
Soldera - Brunello di Montalcino case basse riserva 2003 :D :D :D :)
Bartolo Mascarello - Barolo 2005 :D :D :D :) +
Fontodi - vigna del sorbo 2015 :D :D :D +
Nino Negri - Valtellina superiore Sassella Le tense 2011 :D :D
Produttori del Barbaresco - Ris Montestefano 1985 :evil:
Collemattoni - Rosso di Montalcino 2016 :D :D :D
Conterno - barbera cascina Francia 2016 :D :D :D :D (intruso ben camuffato da nebbiolo, che gran vino!)

Tanagatta - nobile di Montepulciano 2004 :D :D :)
San Giusto a Rentennano - Le baroncole 2004 :D :D :D
Sandrone - Barolo Cannubi Boschis 2004 :D :D :D :D :D (vincitore indiscusso per me...)
Costanti - Brunello di Montalcino 2010 :D :D :D :D
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Re: LE BEVUTE DI NOVEMBRE 2018

Messaggioda alì65 » 25 nov 2018 08:27

BarbarEdo ha scritto:
Conterno - barbera cascina Francia 2016 :D :D :D :D (intruso ben camuffato da nebbiolo, che gran vino!)



la dice lunga sulle caratteristiche di questa Barbera, da molti considerata LA Barbera.....sarà...
futuro incerto...2021 grandissima annata!!!
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Re: LE BEVUTE DI NOVEMBRE 2018

Messaggioda BarbarEdo » 25 nov 2018 11:07

alì65 ha scritto:
BarbarEdo ha scritto:
Conterno - barbera cascina Francia 2016 :D :D :D :D (intruso ben camuffato da nebbiolo, che gran vino!)



la dice lunga sulle caratteristiche di questa Barbera, da molti considerata LA Barbera.....sarà...

Sul foglietto, da capra quale sono, mi sono segnato "Cavallotto VSG 2012?", pensando a lui per la definizione del frutto, veramente millimetrica e il senso di profondità-fittezza. Lasciare lì per 5 anni, almeno...
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Re: LE BEVUTE DI NOVEMBRE 2018

Messaggioda Michelasso » 25 nov 2018 11:29

alì65 ha scritto:
BarbarEdo ha scritto:
Conterno - barbera cascina Francia 2016 :D :D :D :D (intruso ben camuffato da nebbiolo, che gran vino!)



la dice lunga sulle caratteristiche di questa Barbera, da molti considerata LA Barbera.....sarà...


La denominazione precisa in bottiglia è Vigna Francia o Cascina Francia, o è la stessa cosa?
"Fra le poche cose che so fare con piacere e che ho sicuramente meglio saputo fare, è bere. Ho scritto molto meno della maggior parte degli scrittori, ma ho certamente bevuto di più della maggior parte di coloro che bevono."
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Re: LE BEVUTE DI NOVEMBRE 2018

Messaggioda alì65 » 25 nov 2018 11:35

Michelasso ha scritto:
alì65 ha scritto:
BarbarEdo ha scritto:
Conterno - barbera cascina Francia 2016 :D :D :D :D (intruso ben camuffato da nebbiolo, che gran vino!)



la dice lunga sulle caratteristiche di questa Barbera, da molti considerata LA Barbera.....sarà...


La denominazione precisa in bottiglia è Vigna Francia o Cascina Francia, o è la stessa cosa?


penso che tra Cascina e Vigna qualche diversità ci sia....Cascina più strutturata, colore più mattonato, Vigna più vegetale e qualche tannino in più dato dai raspi...
futuro incerto...2021 grandissima annata!!!
BarbarEdo
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Re: LE BEVUTE DI NOVEMBRE 2018

Messaggioda BarbarEdo » 25 nov 2018 12:20

Due note sulla faticosa ma interessante e soprattutto goduriosa serata di ieri, con amici onavisti (onanisti? :lol: ) produttori, enologi, cazzari, beoni impenitenti ecc... 6 Sangiovese e 6 nebbiolo alla cieca.
Castaldi - Fara 2010
Un filo evoluto, ferroso-terroso e con tannini non proprio eleganti. Però una personalità che si impone, positivamente, e si fa ricordare.
:D :D :D
Soldera - Brunello di Montalcino case basse riserva 2003
Anche qui siamo già qualche passo oltre lo scollinamento. Non so se tappo imperfetto o meno, ma il naso e colore davano segni di stanchezza. In bocca, al contrario, freschezza inaspettata per il millesimo e una bella forza gustativa.
:D :D :D :)
Bartolo Mascarello - Barolo 2005
Portata da me. Il terzo BM05 che assaggio: uno dritto, una storto, questo.. a metà, diciamo. Bel naso nebbiolesco, molto aperto e luminoso, bocca potente (non come la 06 ma siamo lì), tannino più arcigno di quanto ricordassi, acidità non completamente integrata. Non male, eh.. però.. :D :D :D :) +
Fontodi - vigna del sorbo 2015
Buono buono! Ciliegiona e pelletteria fiorentina da Chianti importante. Succoso e denso ma in perfetto equilibrio. Penalizzato solo dalla giovinezza, che forse non (me) ne fa intuire la piena complessità... :D :D :D +
Nino Negri - Valtellina superiore Sassella Le tense 2011
Non malfatto, ma non il mio vino: legnosetto in maniera non caricaturale ma superflua, non così giovane al naso (pensavo a un ghemme 2004-2007...capito 'n ***.. come sempre) :D :D
Produttori del Barbaresco - Ris Montestefano 1985
Scollinato, anzi giunto proprio a valle... Maderizzato. Tappo fallato? Conservazione? :evil:
Collemattoni - Rosso di Montalcino 2016
Bella sorpresa! Eleganza e dinamica. Se ne trovo, ne compro. Piaciuto molto! :D :D :D
Conterno - barbera cascina Francia 2016
Già detto sopra. Se si vuole trovare un "difetto", il frutto è fin troppo puro, cesellato, perfetto e limita in (minima) parte la spontaneità del vino. Tra qualche anno sarà un concerto polifonico... Da comprare e tenere.
:D :D :D :D
Tanagatta - nobile di Montepulciano 2004
Azienda che non conoscevo. Ho scritto "non male, cuoio, ferro e spezie, un po' avanti" e non ho altro da aggiungere.
:D :D :)
San Giusto a Rentennano - Le baroncole 2004
Piccola delusione. Bel colore giovanile, profilo selvatico, scontroso e un po' corto. Ad altri è piaciuto... Sarò io che non l'ho capito.
:D :D :)
Sandrone - Barolo Cannubi Boschis 2004
Questo invece l'ho capito. Il naso è bello, splendido, bla, bla... Ma è la bocca che ti fa capire cosa vuol dire lavorare in modo impeccabile sulla tessitura, sulla parte tattile del barolo. E dire che arrivava quasi alla fine della bevuta: una carezza lunghissima e confortevole. Consolatorio. Purtroppo costa, ma per me li vale... Vino della serata.
:D :D :D :D :D
Costanti - Brunello di Montalcino 2010
Capivo più poco... Azienda che conoscevo solo di nome. Vinone potente e cupo, ancora in rampa di lancio ma con complessità e stoffa. Da riprovare tra 7-8 anni.
:D :D :D :D
Saracco - Moscato d'autunno 2017 manca di freschezza e guizzo... O forse ultimamente mi annoia un po'. :D :D
Primum bibere deinde philosophari

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