LE BEVUTE DI NOVEMBRE 2018

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BarbarEdo
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Re: LE BEVUTE DI NOVEMBRE 2018

Messaggioda BarbarEdo » 05 nov 2018 14:13

landmax ha scritto:
landmax ha scritto:
BarbarEdo ha scritto:
landmax ha scritto:
alì65 ha scritto: sicuro dell'ubicazione dei vigneti di Charlemagne?
Di sicuro nella vita c'è solo la morte ( :mrgreen: :lol: ), ma dovrebbe essere così, l'informazione ce la diede Camillo Favaro alla presentazione del suo ultimo libro sulla Borgogna, serata in cui assaggiammo anche il vino sopra citato (che ho poi ribevuto venerdì sera), di cui ci parlò a lungo. Le vigne del domaine, più precisamente, dovrebbero essere all'interno della parcella "En Charlemagne" di Pernand-Vergelles.

Sud-ovest, allora. Credo che Alì intendesse quello... Poi se non sbaglio le vigne a denominazione Charlemagne girano attorno alla collina e hanno anche esposizioni a sud, sud est e est, ma la parte a Pernand-Vergelles è a sud ovest.. (..." sublimo" l'interesse per questi vini leggendo la teoria sulla carta non potendomi esercitare nella pratica del bicchiere... :cry: :cry: ).
Andavo a memoria, per cui forse mi sono sbagliato, stasera a casa voglio riguardarci... rimane il fatto che si tratta della porzione più fredda da cui viene tratto lo Charlemagne (ecco forse spiegato il riferimento mentale al nord).
Mi correggo immediatamente, sono andato a riguardare le slide di Armando Castagno che ci ha consegnato alla fine del mini-master sulla Cote d'Or:
"PERNAND-VERGELESSES
EN CHARLEMAGNE
Estensione: 17,26 ha
Esposizione insolita da Ovest a Nord-Ovest. Sensazionale vigneto da bianchi, nervosi,
longevi, austeri, di gran classe e forza minerale, spesso caratterizzati da acidità vibranti"

Mi scuso, hai ragione tu! Ho controllato. Quello che avevo in mente io era Le Charlemagne, ma è già nel comune di Aloxe-Corton.
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Alberto
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Re: LE BEVUTE DI NOVEMBRE 2018

Messaggioda Alberto » 05 nov 2018 15:16

Grazie al noto ottimo "spacciatore" Mofise ho potuto finalmente anch'io testare il Cortona Syrah Apice, Stefano Amerighi, 2014 (13,5%)
Che dire: una lettura quasi borgognona, mi si passi il termine, della regina del Rodano...scarico nel colore e negli estratti, futtini rossi succosi e non troppe spezie (anche se la nota di pepe bianco in finezza quella c'è, cor ritorni in retrolfatto peraltro). Border-line verso la diluizione, ma poi col cibo (abbinato a dei pici al peposo....o meglio a del peposo con pici :mrgreen: ) tira fuori una sua grinta nascosta. Da risentire in altra annata, certamente (Amerighi ha imbottigliato l'Apice 2015?).
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Re: LE BEVUTE DI NOVEMBRE 2018

Messaggioda ZEL WINE » 05 nov 2018 15:25

Alberto ha scritto:Grazie al noto ottimo "spacciatore" Mofise ho potuto finalmente anch'io testare il Cortona Syrah Apice, Stefano Amerighi, 2014 (13,5%)
Che dire: una lettura quasi borgognona, mi si passi il termine, della regina del Rodano...scarico nel colore e negli estratti, futtini rossi succosi e non troppe spezie (anche se la nota di pepe bianco in finezza quella c'è, cor ritorni in retrolfatto peraltro). Border-line verso la diluizione, ma poi col cibo (abbinato a dei pici al peposo....o meglio a del peposo con pici :mrgreen: ) tira fuori una sua grinta nascosta. Da risentire in altra annata, certamente (Amerighi ha imbottigliato l'Apice 2015?).


Diluito ?
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Re: LE BEVUTE DI NOVEMBRE 2018

Messaggioda Alberto » 05 nov 2018 15:28

ZEL WINE ha scritto:
Alberto ha scritto:Grazie al noto ottimo "spacciatore" Mofise ho potuto finalmente anch'io testare il Cortona Syrah Apice, Stefano Amerighi, 2014 (13,5%)
Che dire: una lettura quasi borgognona, mi si passi il termine, della regina del Rodano...scarico nel colore e negli estratti, futtini rossi succosi e non troppe spezie (anche se la nota di pepe bianco in finezza quella c'è, cor ritorni in retrolfatto peraltro). Border-line verso la diluizione, ma poi col cibo (abbinato a dei pici al peposo....o meglio a del peposo con pici :mrgreen: ) tira fuori una sua grinta nascosta. Da risentire in altra annata, certamente (Amerighi ha imbottigliato l'Apice 2015?).


Diluito ?

Per me un po' sì. Tanto che a dirla tutta se si scalda un po' si sente anche una punta di alcol.
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Re: LE BEVUTE DI NOVEMBRE 2018

Messaggioda ZEL WINE » 05 nov 2018 15:31

Alberto ha scritto:
ZEL WINE ha scritto:
Alberto ha scritto:Grazie al noto ottimo "spacciatore" Mofise ho potuto finalmente anch'io testare il Cortona Syrah Apice, Stefano Amerighi, 2014 (13,5%)
Che dire: una lettura quasi borgognona, mi si passi il termine, della regina del Rodano...scarico nel colore e negli estratti, futtini rossi succosi e non troppe spezie (anche se la nota di pepe bianco in finezza quella c'è, cor ritorni in retrolfatto peraltro). Border-line verso la diluizione, ma poi col cibo (abbinato a dei pici al peposo....o meglio a del peposo con pici :mrgreen: ) tira fuori una sua grinta nascosta. Da risentire in altra annata, certamente (Amerighi ha imbottigliato l'Apice 2015?).


Diluito ?

Per me un po' sì. Tanto che a dirla tutta se si scalda un po' si sente anche una punta di alcol.


Non mi torna, certo lavora leggermente in sottrazione, per me e’ un plus visto la provenienza, ma diluito proprio non direi. Lo riproverò.
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Re: LE BEVUTE DI NOVEMBRE 2018

Messaggioda Alberto » 05 nov 2018 15:34

ZEL WINE ha scritto:lavora leggermente in sottrazione, per me e’ un plus visto la provenienza

Sicuramente.
Per quello vorrei provarlo in annata "ricca".
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Re: LE BEVUTE DI NOVEMBRE 2018

Messaggioda alleg » 05 nov 2018 16:27

Sabato sera con maialata epica per quantità e qualità (non di tutti i piatti però...) abbiamo fatto una comparazione di nebbioli da 4 territori completamente diversi:

Aperitivo: Giulio 2004 vs Paillard Assemblage 2008 entrambi molto goduriosi ma in fasi di sviluppo completamente opposte. Il Giulio è nella piena maturità con toni nocciolosi e burrosi a fare da padroni, acidità e bolle ancora presenti ma non credo possa migliorare ulteriormente. Paillard è in piena fase adolescenziale, scalpita da tutte le parti, non sta mai fermo, ha ottimo futuro ma deve mettere un po' la testa a posto.

Poi passando alle cose serie:
Lessona Omaggio a Quintino Sella 2005: il più carico di colore e quello più avanti con l'invecchiamento. Si sente il ferroso nord piemontese ma anche una leggera cottura del frutto ed un po' di ossidazione incombente. Buono ma è stato un po' il vaso di coccio.
Osso San Grato 2008 : tutt'altro registro, vino che trascende i limiti della denominazione e che pur non uscendo dagli schemi territoriali li sovrasta abbinando al classico "minerale" e "rugginoso" di queste zone un frutto ancora giovane a 10 anni dalla vendemmia ed una profondità gustativa notevole. Bello bello..
Rocce Rosse Arpepe 2002 : La classicità al potere, esile senza perdere di impatto. Autunnale ma gioioso, floreale. Bello bello bello...
Barolo Albe 2007 Vajra Tappazzo

In altra occasione durante il ponte:
Belle Epoque Perrier Jouet 2004 bello champagne, più serio e sfaccettato di quanto lo ricordassi, con i primi toni evolutivi che fanno capolino e gli donano una complessità che un paio d'anni fa non aveva. A quel prezzo si trova di meglio ma l'ho rivalutato.
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Re: LE BEVUTE DI NOVEMBRE 2018

Messaggioda gianni femminella » 05 nov 2018 17:38

Alberto ha scritto:Grazie al noto ottimo "spacciatore" Mofise ho potuto finalmente anch'io testare il Cortona Syrah Apice, Stefano Amerighi, 2014 (13,5%)
Che dire: una lettura quasi borgognona, mi si passi il termine, della regina del Rodano...scarico nel colore e negli estratti, futtini rossi succosi e non troppe spezie (anche se la nota di pepe bianco in finezza quella c'è, cor ritorni in retrolfatto peraltro). Border-line verso la diluizione, ma poi col cibo (abbinato a dei pici al peposo....o meglio a del peposo con pici :mrgreen: ) tira fuori una sua grinta nascosta. Da risentire in altra annata, certamente (Amerighi ha imbottigliato l'Apice 2015?).


Ne ho bevute due bottiglie a primavera scorsa, il mio parere è vicino al tuo. Però ho una domanda. non mi sembrò avere orizzonti di miglioramento e ho preferito stappare a ruota della prima anche una seconda. Tu cosa ne dici?
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Re: LE BEVUTE DI NOVEMBRE 2018

Messaggioda Alberto » 05 nov 2018 18:35

gianni femminella ha scritto:
Alberto ha scritto:Grazie al noto ottimo "spacciatore" Mofise ho potuto finalmente anch'io testare il Cortona Syrah Apice, Stefano Amerighi, 2014 (13,5%)
Che dire: una lettura quasi borgognona, mi si passi il termine, della regina del Rodano...scarico nel colore e negli estratti, futtini rossi succosi e non troppe spezie (anche se la nota di pepe bianco in finezza quella c'è, cor ritorni in retrolfatto peraltro). Border-line verso la diluizione, ma poi col cibo (abbinato a dei pici al peposo....o meglio a del peposo con pici :mrgreen: ) tira fuori una sua grinta nascosta. Da risentire in altra annata, certamente (Amerighi ha imbottigliato l'Apice 2015?).


Ne ho bevute due bottiglie a primavera scorsa, il mio parere è vicino al tuo. Però ho una domanda. non mi sembrò avere orizzonti di miglioramento e ho preferito stappare a ruota della prima anche una seconda. Tu cosa ne dici?

Premettendo che non ho esperienza diretta di come evolva il vino in questione, mi viene da dire che pur essendo un vino già "risolto" gli darei un plateau di apice (scusate il calembour...) fino al 10 anno di età, non credo molto oltre.
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Re: LE BEVUTE DI NOVEMBRE 2018

Messaggioda maxer » 05 nov 2018 21:06

landmax ha scritto:
maxer ha scritto:
BarbarEdo ha scritto:..." sublimo" l'interesse per questi vini leggendo la teoria sulla carta non potendomi esercitare nella pratica del bicchiere... :cry: :cry:

Anch' io uso la carta, però almeno cerco di farmela bagnare con dei fondi di bottiglia da chi beve questi vini per goderne un po' i profumi ..... :?
Qui basta mettersi d'accordo con 4/5 amici, 30/40 euro a testa e si assaggia (non è un vino iper-caro). :D

Pensavo di più :roll:
In Italia o in Francia ?
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Re: LE BEVUTE DI NOVEMBRE 2018

Messaggioda alemusci » 05 nov 2018 21:17

Qualche nota dal “Padova land of Wine stars” con i produttori dei Colli Euganei (anche se alcuni tra i “big” mancavano)

Il Mottolo

Le contarine, igt Veneto 2017: Moscato secco, controllato, preciso, senza eccessi o sbavature e di grande beva.

Vigna marè, Cabernet igt Veneto 2016: Bellissimo entry level o base o come lo si voglia chiamare. Ha tutto: frutto, qualche spezia, corpo e bocca golosa. Vino quotidiano d’eccellenza.

Serro, igt rosso Veneto 2015: Taglio bordolese di grande eleganza. Naso che tiene il frutto scuro e si arricchisce di note speziate, tabacco, cipria. Calcolando che la bottiglia (magnum) era aperta da più di 24 ore, tanta roba. Bocca setosa con tannini ancora vivaci ma ben cesellati e dosati

Vignànima, carmenere doc Colli Euganei 2015: Qui si vira più sulla potenza ma senza scadere nella banalità. Il naso è tutto giocato su note speziate molto piacevoli ripulito da qualsiasi eccesso vegetale/erbaceo che invece affliggeva un po’ tutti gli altri carmenere presenti (almeno quelli che ho provato io). Bocca vigorosa, quasi carnosa e di buona lunghezza

Vigna del pozzo, Colli Euganei fior d’arancio 2015: Naso di fiori d’acacia, mughetto e miele. Bocca verticale, fresca che si articola bene in allungo. Davvero molto interessante.

Zanovello

Produttore bravo ed illuminato (nella sua azienda organizza spesso eventi avendo trasformato una zona franata, spianandola, in un’area concerti) con una gamma di prodotti molto ampia e alcune uve prodotte in Sicilia, ad Alcamo.

Bianchi:
Olivetani, Colli Euganei doc 2016
Pedevanda, Manzoni bianco 2016
A cengia, moscato secco 2016

Vini tutti prodotti con fermentazione in legno con lieviti autoctoni. Fasce aromatiche molto intense e particolari (nel primo ci ho sentito una chiara nota di marijuana 8) assolutamente piacevole) e grande facilità di beva

Rossi:
Sassonero, Merlot 2013
Girapoggio, Cabernet 2013
Natio, taglio bordolese 2013

Vini che confermano l’ottima attitudine bordolese di questi territori. Vini di buona complessità, estremamente controllati ed equilibrati che lasciano intravedere la mano di un grande vigneron.

Dolce:
Nero musquè 2015: vino totalmente fuori dagli schemi tanto che, a detta del produttore, Alajmo gli ha ritagliato un dessert su misura. Non faccio fatica a credergli dal momento che, davanti al bicchiere, rimango colpito dalla complessità del naso e dalla particolarità della bocca: dolce si, ma con una salinità che rasenta il salmastro; un binomio in contrasto ed in equilibrio che si dipana in un piacevolissimo allungo retro olfattivo. Da moscato nero delle vigne di Alcamo.

Urbano salvan

Pigozzo oltre il limite e altro 2009: altro taglio bordolese, vino di punta di questa piccola azienda anche lei un po’ fuori dagli schemi. Vino prodotto solo in alcune annate, sicuramente un po’ ruspante, ma dotato di una personalità tutta sua che andrebbe analizzata con più attenzione

Rimane la sensazione di un territorio che sa regalare, nei suoi prodotti di punta, vini molto interessanti, assolutamente non banali o stereotipati o scommiottanti ma con una personalità ben precisa e soprattutto un rapporto qualità/prezzo spettacolare.
“Dio ha fatto l’acqua, ma l’uomo ha creato il vino” Victor Hugo
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Re: LE BEVUTE DI NOVEMBRE 2018

Messaggioda landmax » 05 nov 2018 23:02

maxer ha scritto:
landmax ha scritto:
maxer ha scritto:
BarbarEdo ha scritto:..." sublimo" l'interesse per questi vini leggendo la teoria sulla carta non potendomi esercitare nella pratica del bicchiere... :cry: :cry:

Anch' io uso la carta, però almeno cerco di farmela bagnare con dei fondi di bottiglia da chi beve questi vini per goderne un po' i profumi ..... :?
Qui basta mettersi d'accordo con 4/5 amici, 30/40 euro a testa e si assaggia (non è un vino iper-caro). :D

Pensavo di più :roll:
In Italia o in Francia ?
In Francia credo stia sui 120, in Italia probabilmente 150/180.
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Re: LE BEVUTE DI NOVEMBRE 2018

Messaggioda Alberto » 06 nov 2018 00:19

alemusci ha scritto:Rimane la sensazione di un territorio che sa regalare, nei suoi prodotti di punta, vini molto interessanti, assolutamente non banali o stereotipati o scommiottanti ma con una personalità ben precisa e soprattutto un rapporto qualità/prezzo spettacolare.

...e che, mi permetto di aggiungere, vanno aspettati! Quelli che hai bevuto tu sono ancora tutti troppo giovani, compreso l'Oltre che, seppure come hai scritto benissimo tu in maniera ruspante (le vigne in fondo sono quelle che sono!), invecchia...ed eccome...
A proposito, hai conosciuto Sergio/Eno? :wink:
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Re: LE BEVUTE DI NOVEMBRE 2018

Messaggioda alemusci » 06 nov 2018 00:35

Alberto ha scritto:
alemusci ha scritto:Rimane la sensazione di un territorio che sa regalare, nei suoi prodotti di punta, vini molto interessanti, assolutamente non banali o stereotipati o scommiottanti ma con una personalità ben precisa e soprattutto un rapporto qualità/prezzo spettacolare.

...e che, mi permetto di aggiungere, vanno aspettati! Quelli che hai bevuto tu sono ancora tutti troppo giovani, compreso l'Oltre che, seppure come hai scritto benissimo tu in maniera ruspante (le vigne in fondo sono quelle che sono!), invecchia...ed eccome...
A proposito, hai conosciuto Sergio/Eno? :wink:


Sì certo! Persona squisita con grande passione e cultura enoica, e si vede anzi si sente nei suoi vini!
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Re: LE BEVUTE DI NOVEMBRE 2018

Messaggioda l'oste » 06 nov 2018 19:20

A pranzo oggi assaggio di vini quotidiani da produttori bio a me sconosciuti (basta uscire da Piemonte e Toscana e giá mi perdo) che però mi hanno piacevolmente colpito per pulizia ed espressivitá non banalotta o pettinata.
Magari qualcuno conosce meglio queste aziende.

Mamertino doc 2014 - Vigna Nica, naso frutto spezia, pulizia ed eleganza, solo acciaio, persistente.

Tai rosso 2016 - Pialli naso vinoso giovane con bella fruttatura balsamica, bocca molto piacevole, luminosa.

Fontana dei Grilli 2016 - Funaro uve perricone credo quasi in purezza, scuro, profuna denso di spezie e frutto, bocca piena.

Insolia 2016 - Funaro profumi non esplosivi ma che escono lentamente, ben definiti, eleganti, marini e minerali. Ottimo
Non importa chi sarà l'ultimo a spegnere la luce. E' già buio.


Iir Boon Gesùuu/ ciii/ fuuur/ mini
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Re: LE BEVUTE DI NOVEMBRE 2018

Messaggioda merlotto85 » 07 nov 2018 14:12

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Re: LE BEVUTE DI NOVEMBRE 2018

Messaggioda giucas » 09 nov 2018 23:42

......a volte il dubbio mi assale:..avrò dei cadaveri in cantinetta :shock: ? vini mattonati e brodosi :( ?.... per fortuna....

BARBARESCO RABAJA 2001 BRUNO ROCCA L002.04, quasi nerastro, di irreale integrità cromatica, media una spinta dolce-boisè moderna con una impalcatura tannica rigorosa che slancia e purifica. Impressionante e longevo, alla faccia delle mode. Piu' classico il BAROLO ROCCHE e LA PIRA 2001 ROAGNA L 5 136, meno brillante alla vista ed un filo velato da note animali, ma capace di migliorare con l'aria. Humus, legno antico, fiori. Didattico. Emozionante il BAROLO MONPRIVATO 2009 MASCARELLO L 3190 bottiglia n.4635: colore scarico che pare un rosato, ma di luce pura. Naso caleidoscopico di rosa, menta, erbe...Vertiginoso. Tannino teso a dispetto dell'annata morbida. Un filo di durezza amara , ma sicuramente rientrerà. Persistenza impressionante.

.... il nebbiolo :D ....
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Re: LE BEVUTE DI NOVEMBRE 2018

Messaggioda littlewood » 10 nov 2018 06:01

giucas ha scritto:......a volte il dubbio mi assale:..avrò dei cadaveri in cantinetta :shock: ? vini mattonati e brodosi :( ?.... per fortuna....

BARBARESCO RABAJA 2001 BRUNO ROCCA L002.04, quasi nerastro, di irreale integrità cromatica, media una spinta dolce-boisè moderna con una impalcatura tannica rigorosa che slancia e purifica. Impressionante e longevo, alla faccia delle mode. Piu' classico il BAROLO ROCCHE e LA PIRA 2001 ROAGNA L 5 136, meno brillante alla vista ed un filo velato da note animali, ma capace di migliorare con l'aria. Humus, legno antico, fiori. Didattico. Emozionante il BAROLO MONPRIVATO 2009 MASCARELLO L 3190 bottiglia n.4635: colore scarico che pare un rosato, ma di luce pura. Naso caleidoscopico di rosa, menta, erbe...Vertiginoso. Tannino teso a dispetto dell'annata morbida. Un filo di durezza amara , ma sicuramente rientrerà. Persistenza impressionante.

.... il nebbiolo :D ....

Boh!!!!
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Re: LE BEVUTE DI NOVEMBRE 2018

Messaggioda littlewood » 10 nov 2018 06:02

[quote="giucas"]......a volte il dubbio mi assale:..avrò dei cadaveri in cantinetta :shock: ? vini mattonati e brodosi :( ?.... per fortuna....

BARBARESCO RABAJA 2001 BRUNO ROCCA L002.04, quasi nerastro, di irreale integrità cromatica, media una spinta dolce-boisè moderna con una impalcatura tannica rigorosa che slancia e purifica. Impressionante e longevo, alla faccia delle mode. Piu' classico il BAROLO ROCCHE e LA PIRA 2001 ROAGNA L 5 136, meno brillante alla vista ed un filo velato da note animali, ma capace di migliorare con l'aria. Humus, legno antico, fiori. Didattico. Emozionante il BAROLO MONPRIVATO 2009 MASCARELLO L 3190 bottiglia n.4635: colore scarico che pare un rosato, ma di luce pura. Naso caleidoscopico di rosa, menta, erbe...Vertiginoso. Tannino teso a dispetto dell'annata morbida. Un filo di durezza amara , ma sicuramente rientrerà. Persistenza impressionante.

.... il nebbiolo
Pensare che questi tre nebbioli che sono dei SIGNOR nebbioli fossero morti....il monprivato poi....praticamente un neonato!!!
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Re: LE BEVUTE DI NOVEMBRE 2018

Messaggioda Vinos » 10 nov 2018 10:42

littlewood ha scritto:
giucas ha scritto:......a volte il dubbio mi assale:..avrò dei cadaveri in cantinetta :shock: ? vini mattonati e brodosi :( ?.... per fortuna....

BARBARESCO RABAJA 2001 BRUNO ROCCA L002.04, quasi nerastro, di irreale integrità cromatica, media una spinta dolce-boisè moderna con una impalcatura tannica rigorosa che slancia e purifica. Impressionante e longevo, alla faccia delle mode. Piu' classico il BAROLO ROCCHE e LA PIRA 2001 ROAGNA L 5 136, meno brillante alla vista ed un filo velato da note animali, ma capace di migliorare con l'aria. Humus, legno antico, fiori. Didattico. Emozionante il BAROLO MONPRIVATO 2009 MASCARELLO L 3190 bottiglia n.4635: colore scarico che pare un rosato, ma di luce pura. Naso caleidoscopico di rosa, menta, erbe...Vertiginoso. Tannino teso a dispetto dell'annata morbida. Un filo di durezza amara , ma sicuramente rientrerà. Persistenza impressionante.

.... il nebbiolo
Pensare che questi tre nebbioli che sono dei SIGNOR nebbioli fossero morti....il monprivato poi....praticamente un neonato!!!


E perchè mai monprivato 2009 doveva essere morto? È davvero un bel vino, ricordo le critiche sul forum di tanti anni fa dove dicevano che era stato battuto dal base di principiano....
Per me quella bottiglia( della sfida) non era in una bella fase o era un pó così.....
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Re: LE BEVUTE DI NOVEMBRE 2018

Messaggioda maxer » 10 nov 2018 14:08

Vinos ha scritto:
littlewood ha scritto:
giucas ha scritto:......a volte il dubbio mi assale:..avrò dei cadaveri in cantinetta :shock: ?

..... Emozionante il BAROLO MONPRIVATO 2009 MASCARELLO L 3190 bottiglia n.4635: colore scarico che pare un rosato, ma di luce pura. Naso caleidoscopico di rosa, menta, erbe...Vertiginoso. Tannino teso a dispetto dell'annata morbida. Un filo di durezza amara , ma sicuramente rientrerà. Persistenza impressionante.


Pensare che questi tre nebbioli che sono dei SIGNOR nebbioli fossero morti....il monprivato poi....praticamente un neonato!!!


E perchè mai monprivato 2009 doveva essere morto? È davvero un bel vino, ricordo le critiche sul forum di tanti anni fa dove dicevano che era stato battuto dal base di principiano....
Per me quella bottiglia( della sfida) non era in una bella fase o era un pó così.....

Era la bottiglia L3190 n. 4634
carpe diem 8)
Mike76
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Re: LE BEVUTE DI NOVEMBRE 2018

Messaggioda Mike76 » 11 nov 2018 03:48

Immagine

RdM 2012 bello sveglio e scalpitante, molto giovane e grippante.
Gallina 2008 nebbiolo con già terziarizzazione, setoso in bocca ma ancora bello pieno.
Bel nebbiolone magistrale da far seguire ad altrettanto, e cotanto, Sangiovese.
Divertissement pasticciero con il moscato, e cioccolata fondente con il Porto, nella tipologia Colheita, che preferisco quando non si ha voglia (ma soprattutto tempo) di aspettare un centenario Vintage.
Alessio
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Re: LE BEVUTE DI NOVEMBRE 2018

Messaggioda Alessio » 11 nov 2018 15:54

Szepsy 2008 6 puttonyos. Io un voto non lo so dare, forse 97 ma le faccine si sprecano :D :D :D :D :D :D
Ciumbia che buono.
Vinos
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Re: LE BEVUTE DI NOVEMBRE 2018

Messaggioda Vinos » 11 nov 2018 21:28

Vega Sicilia Unico Reserva Especial:

Noi Italiani tutti uguali, siamo in vacanza a Siviglia e tra una miriade di vini Spagnoli, scelgo un bel vino Siciliano :-)
Blend figlio di annate 94/96/2000, la reserva especial è un assemblaggio alchemico, di inusitata potenza olfattiva, complesso e sfacciato; cuoio, tabacco,sottobosco, more, il tutto addolcito da una spruzzatina di cocco che va e viene senza mai essere invadente.
“Snello “ ed elegante più del solito accompagnato da un tannino di grana fine quasi impercettibile.
L’acidità incalza un sorso speziato, piccante e di ottima persistenza.
Biavo
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Re: LE BEVUTE DI NOVEMBRE 2018

Messaggioda Biavo » 11 nov 2018 22:28

Vinos ha scritto:Vega Sicilia Unico Reserva Especial:

Noi Italiani tutti uguali, siamo in vacanza a Siviglia e tra una miriade di vini Spagnoli, scelgo un bel vino Siciliano :-)
Blend figlio di annate 94/96/2000, la reserva especial è un assemblaggio alchemico, di inusitata potenza olfattiva, complesso e sfacciato; cuoio, tabacco,sottobosco, more, il tutto addolcito da una spruzzatina di cocco che va e viene senza mai essere invadente.
“Snello “ ed elegante più del solito accompagnato da un tannino di grana fine quasi impercettibile.
L’acidità incalza un sorso speziato, piccante e di ottima persistenza.


Sto salivando. Gran boccia sicuramente.
Complimenti :P

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