Approfondimento Engel

Uno spazio per tutti, esperti o meno, appassionati o semplicemente incuriositi dall'affascinante mondo del vino: domande, idee, opinioni...
Vinos
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Approfondimento Engel

Messaggioda Vinos » 15 ott 2018 10:57

Ieri in dieci eno/animali abbiamo fatto fuori le seguenti bottiglie:

Approfondimento Engel:

Philippe Engel è stato uno dei produttori più ispirati dell’intero panorama borgognofilo, una mano fatata, legno dosato con cura e vini di estrema pulizia ed eleganza( salvo rari casi vedi GE 1999)
Purtroppo l’irreperibilità delle bottiglie ha fatto lievitate i prezzi in maniera esorbitante, felice di aver avuto l’opportunità di partecipare ad un approfondimento del genere.

clos de vougeot 2004,il vino che ti inganna:
Subito mutevole e cangiante,tè nero,spezie, dolce nel frutto, poi lo assaggi e manca di sostanza, a centro bocca si crea un vuoto, fugge via.
La sosta nel bicchiere non gli è amica, evolve in fretta,la parte verde dà il colpo finale.

clos de vougeot 2003, il vino che non ti aspetti:
Profumi ferrosi, minerali, di liquirizia, di aghi pino, bocca di gran impatto materico, si allarga sorretto da un calore alcolico fuso ad una freschezza mentolata,convince e stupisce.

clos de vougeot 2002 , si apre e si chiude:

esordisce con un vortice di profumi, fruttini rossi, fragoline, legno dolce, di acidità sferzante , è il vino più teso fino a questo punto, sembra avere una marcia in più.
Lede le papille gustative con una freschezza decisa, acidità e cattiveria sono le sue doti principali, quasi scorbutico, poi chiude i battenti, diventa riservato. Poi di nuovo riparte e altrettanto in fretta si richiude.
Forse lo abbiamo svegliato troppo presto dal suo letargo in bottiglia ?

clos de vougeot 2000, il campione inaspettato:
Parte animale, rustico, chiama aria e gli viene concessa indi si rigenera e spara delle note di liquirizia da stordimento, continua a crescere , dolcezze e coccole non mancano, si amplifica, conduce il gioco, è lui il campione della prima batteria.


Grand Echezeaux 2004,ritorna il verde figlio dell’annata.
Altro vino a due facce, fumo, legno dolce, caramella alla fragola, è inteso e camaleontico, spassoso, sembra aver dribblato con classe l’annata, ma come per il coetaneo di vougeout, col passare dei minuti viene fuori l’anima del vintage, il verde in bocca si riaffaccia , sembra di masticare una foglia di basilico.
Migliore dell’ altro 2004 ma non mantiene a pieno le promesse fatte alla prima snasata, che erano veramente grandi.
Visto l’annata mi sento di dire che è un gran vino

Grande Echezeaux 2002 doveva essere il campione:
frutti di bosco a iosa ,lo smalto amplifica, cuoi e spezie dolci, sottile il richiamo agrumato, sembra il vino della giornata, ma poi anche lui si attenua, si riserva, smette di ammaliare, sembra incompiuto....

Grand Echezeaux 2001,vino della giornata:
Si sale di livello, fuori scala per intensitá e complessitá olfattiva, ampia la gamma di profumi che spaziano dalla scorza di agrume, alla glassa di frutta rossa( legno furbo? Chi se ne frega, è golosissimo).
Una fragranza da trasferire in boccetta di cristallo e spruzzarsi addosso nelle occasioni importanti.
Un vino pazzesco, immenso, allunga più di tutti, strilla con forza e richiama l’ attenzione, uno dei migliori pinot noir bevuti quest’anno e non solo. Grandissimo

Grand Echezeaux 1996, la maturitá:

Più scarno, essenziale,svestito dal legno che anche se usato in maniera magistrale, adornava gli altri vini, fiori e melograno, mentolo, scorre più degli altri, setoso e carezzevole ,molto fresco ma all’apice. La spina acida fa ben sperare ma c’è il rischio che con qualche altro anno di bottiglia si spogli nei profumi.

Grand Echezeaux 1999, en France tout est bon, même le merd de poulet. En Italie no:

Putroppo sentori di merd de poule e gomma bruciata penalizzano una materia altrimenti sopraffine, si beve pinot nero per inebriasi dei suoi profumi, ma se questi sono sporchi e fastidiosi non basta che il vino sia interessante in bocca. Questa è la mia personalissima analisi, condivisa anche da Alessandro, c’era giá successo con un musigny di de vougue, e come in quella occasione, anche ieri c’è invece chi ha gradito questo GE, i gusti sono gusti e non si discutono.



Bottiglie di contorno:

Magnum di delamotte
champ divin chardonnay jura 2016
Cuvee florine ganevat 2012
Recine 2014
Clos salomon 2012
vosne romanee les chaumes arnoux 2005
Domaine d’eugenie grand echezeaux 2007
Bonard chardonnay 2015
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Re: Approfondimento Engel

Messaggioda alì65 » 15 ott 2018 14:01

hai cambiato macchina con una a guida assistita?
futuro incerto...2021 grandissima annata!!!
Vinos
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Re: Approfondimento Engel

Messaggioda Vinos » 15 ott 2018 14:24

alì65 ha scritto:hai cambiato macchina con una a guida assistita?


Purtroppo no, peró devo dire che tutte le bottiglie di contorno sono un pó uno spreco ,ringrazio tanto chi se ne privato per offrirle e mi dispiace non averle apprezzate a pieno.
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Re: Approfondimento Engel

Messaggioda vinogodi » 15 ott 2018 14:39

Vinos ha scritto:
alì65 ha scritto:hai cambiato macchina con una a guida assistita?


Purtroppo no, peró devo dire che tutte le bottiglie di contorno sono un pó uno spreco ,ringrazio tanto chi se ne privato per offrirle e mi dispiace non averle apprezzate a pieno.


Effettivamente , con le "Bottiglie di contorno" ci si faceva un'altra bicchierata... 8) :

...Magnum di delamotte
champ divin chardonnay jura 2016
Cuvee florine ganevat 2012
Recine 2014
Clos salomon 2012
vosne romanee les chaumes arnoux 2005
Domaine d’eugenie grand echezeaux 2007
Bonard chardonnay 2015...
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Re: Approfondimento Engel

Messaggioda Perny23 » 15 ott 2018 14:56

Vince tra i vini d’accompagnamento ti sei dimenticato lo champagne chateau d’Avize che abbiamo abbinato alla cacio e pepe. :D :D :D
Vinos
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Re: Approfondimento Engel

Messaggioda Vinos » 15 ott 2018 15:19

Perny23 ha scritto:Vince tra i vini d’accompagnamento ti sei dimenticato lo champagne chateau d’Avize che abbiamo abbinato alla cacio e pepe. :D :D :D


É vero, mi sembravano poche infatti :-) :-)
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l'oste
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Re: Approfondimento Engel

Messaggioda l'oste » 15 ott 2018 21:46

Complimenti emormi e sincera commozione per l'approfondimento e le strepitose bottiglie che avete bevuto.
Philippe Engel è stato il produttore che ho preferito, spesso anche ai più blasonati, per l'autencitá dei suoi vini, per la persona che era, la sua casa, la cantina. Mi fa effetto pensare che sono quasi vent'anni dalla prima visita e più di dieci che non lui c'è più.
Dalla vostra panoramica viene fuori Il suo talento nel rendere il cru, la suprema abilitâ nelle annate "minori", 2000, 1998, anche 2003 (un Echezeaux esemplare).
Concordo con le vostre note, secondo me la 2001 resta la sua annata migliore (e la mia annata preferita in Borgogna dell'ultimo ventennio) peccato solo per il ClosVougeot 2002 che ricordo sensuale fino all'ultima goccia e per l'eccesso di verde nei 2004 che ho quasi sempre riscontrato ma più nel Vosne base che nei grand cru.
Tra le sue poche bottiglie che mi restano ho un GE 1996 e penso seguirò il consiglio di Vinos di non aspettarlo troppo, questo Natale potrebbe essere il suo giorno.
Complimenti ancora, se capitasse un altro turno....
Non importa chi sarà l'ultimo a spegnere la luce. E' già buio.


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Re: Approfondimento Engel

Messaggioda Vinos » 16 ott 2018 13:42

l'oste ha scritto:Complimenti emormi e sincera commozione per l'approfondimento e le strepitose bottiglie che avete bevuto.
Philippe Engel è stato il produttore che ho preferito, spesso anche ai più blasonati, per l'autencitá dei suoi vini, per la persona che era, la sua casa, la cantina. Mi fa effetto pensare che sono quasi vent'anni dalla prima visita e più di dieci che non lui c'è più.
Dalla vostra panoramica viene fuori Il suo talento nel rendere il cru, la suprema abilitâ nelle annate "minori", 2000, 1998, anche 2003 (un Echezeaux esemplare).
Concordo con le vostre note, secondo me la 2001 resta la sua annata migliore (e la mia annata preferita in Borgogna dell'ultimo ventennio) peccato solo per il ClosVougeot 2002 che ricordo sensuale fino all'ultima goccia e per l'eccesso di verde nei 2004 che ho quasi sempre riscontrato ma più nel Vosne base che nei grand cru.
Tra le sue poche bottiglie che mi restano ho un GE 1996 e penso seguirò il consiglio di Vinos di non aspettarlo troppo, questo Natale potrebbe essere il suo giorno.
Complimenti ancora, se capitasse un altro turno....


Grazie mille per i complimenti. È stata una bevuta fantastica, ti invidio per il fatto che sei stato in visita da lui ed hai bevuto spesso i suoi vini....per quanto riguarda il clos vougeut 2002 ,appena versato mi stava prendendo un colpo, atomico, poi si chiudeva e si riapriva ma stiamo parlando sempre di un vino che se avessi bevuto a casa da solo, sarei qui ancora a scriverne :-).... non so se ne verrá organizzata un’altra, ma nel caso io mi precipito e ti faccio sapere....
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Re: Approfondimento Engel

Messaggioda ZEL WINE » 16 ott 2018 13:49

Complimenti gran bella roba.
fama di loro il mondo esser non lassa;
misericordia e giustizia li sdegna:
non ragioniam di lor, ma guarda e passa.
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Re: Approfondimento Engel

Messaggioda Vinos » 16 ott 2018 16:47

ZEL WINE ha scritto:Complimenti gran bella roba.


Grazie mille...
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Re: Approfondimento Engel

Messaggioda l'oste » 16 ott 2018 23:55

Vinos ha scritto:
l'oste ha scritto:Complimenti emormi e sincera commozione per l'approfondimento e le strepitose bottiglie che avete bevuto.
Philippe Engel è stato il produttore che ho preferito, spesso anche ai più blasonati, per l'autencitá dei suoi vini, per la persona che era, la sua casa, la cantina. Mi fa effetto pensare che sono quasi vent'anni dalla prima visita e più di dieci che non lui c'è più.
Dalla vostra panoramica viene fuori Il suo talento nel rendere il cru, la suprema abilitâ nelle annate "minori", 2000, 1998, anche 2003 (un Echezeaux esemplare).
Concordo con le vostre note, secondo me la 2001 resta la sua annata migliore (e la mia annata preferita in Borgogna dell'ultimo ventennio) peccato solo per il ClosVougeot 2002 che ricordo sensuale fino all'ultima goccia e per l'eccesso di verde nei 2004 che ho quasi sempre riscontrato ma più nel Vosne base che nei grand cru.
Tra le sue poche bottiglie che mi restano ho un GE 1996 e penso seguirò il consiglio di Vinos di non aspettarlo troppo, questo Natale potrebbe essere il suo giorno.
Complimenti ancora, se capitasse un altro turno....


Grazie mille per i complimenti. È stata una bevuta fantastica, ti invidio per il fatto che sei stato in visita da lui ed hai bevuto spesso i suoi vini....per quanto riguarda il clos vougeut 2002 ,appena versato mi stava prendendo un colpo, atomico, poi si chiudeva e si riapriva ma stiamo parlando sempre di un vino che se avessi bevuto a casa da solo, sarei qui ancora a scriverne :-).... non so se ne verrá organizzata un’altra, ma nel caso io mi precipito e ti faccio sapere....

Purtroppo aver conosciuto produttori scomparsi è segno che l'età avanza e forse significa anche aver fatto parte di un periodo e di un mondo vinicolo più antico di quello odierno, nel quale bevo sempre e godo, ma sono cambiate molte cose.
Gente come Engel, Voillot ma in Italia Bartolo, Valentini, Giacosa, Biondi Santi sr. sr., Rinaldi, Sergio Manetti, Gambelli, Eugenio Campolmi, Quintarelli e i troppi che colpevolmente non cito fanno parte di un periodo magico di esplosione creativa, di manici, di sogni e anche di "romanticismo", quella roba che a volte esageratamente, si chiama poesia del vino.
Oggi il vino, un certo tipo di livello di vino, è diventato merce per fondi di investimento, ricchissimi di ogni latitudine, speculatori di ogni taglia. Altro campionato.
Ben venga poter bere quelle grandi bottiglie per ricordare (o per dimenticare...).
Non importa chi sarà l'ultimo a spegnere la luce. E' già buio.


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Re: Approfondimento Engel

Messaggioda Vinos » 17 ott 2018 07:22

l'oste ha scritto:
Vinos ha scritto:
l'oste ha scritto:Complimenti emormi e sincera commozione per l'approfondimento e le strepitose bottiglie che avete bevuto.
Philippe Engel è stato il produttore che ho preferito, spesso anche ai più blasonati, per l'autencitá dei suoi vini, per la persona che era, la sua casa, la cantina. Mi fa effetto pensare che sono quasi vent'anni dalla prima visita e più di dieci che non lui c'è più.
Dalla vostra panoramica viene fuori Il suo talento nel rendere il cru, la suprema abilitâ nelle annate "minori", 2000, 1998, anche 2003 (un Echezeaux esemplare).
Concordo con le vostre note, secondo me la 2001 resta la sua annata migliore (e la mia annata preferita in Borgogna dell'ultimo ventennio) peccato solo per il ClosVougeot 2002 che ricordo sensuale fino all'ultima goccia e per l'eccesso di verde nei 2004 che ho quasi sempre riscontrato ma più nel Vosne base che nei grand cru.
Tra le sue poche bottiglie che mi restano ho un GE 1996 e penso seguirò il consiglio di Vinos di non aspettarlo troppo, questo Natale potrebbe essere il suo giorno.
Complimenti ancora, se capitasse un altro turno....


Grazie mille per i complimenti. È stata una bevuta fantastica, ti invidio per il fatto che sei stato in visita da lui ed hai bevuto spesso i suoi vini....per quanto riguarda il clos vougeut 2002 ,appena versato mi stava prendendo un colpo, atomico, poi si chiudeva e si riapriva ma stiamo parlando sempre di un vino che se avessi bevuto a casa da solo, sarei qui ancora a scriverne :-).... non so se ne verrá organizzata un’altra, ma nel caso io mi precipito e ti faccio sapere....

Purtroppo aver conosciuto produttori scomparsi è segno che l'età avanza e forse significa anche aver fatto parte di un periodo e di un mondo vinicolo più antico di quello odierno, nel quale bevo sempre e godo, ma sono cambiate molte cose.
Gente come Engel, Voillot ma in Italia Bartolo, Valentini, Giacosa, Biondi Santi sr. sr., Rinaldi, Sergio Manetti, Gambelli, Eugenio Campolmi, Quintarelli e i troppi che colpevolmente non cito fanno parte di un periodo magico di esplosione creativa, di manici, di sogni e anche di "romanticismo", quella roba che a volte esageratamente, si chiama poesia del vino.
Oggi il vino, un certo tipo di livello di vino, è diventato merce per fondi di investimento, ricchissimi di ogni latitudine, speculatori di ogni taglia. Altro campionato.
Ben venga poter bere quelle grandi bottiglie per ricordare (o per dimenticare...).


Oggi il vino, un certo tipo di livello di vino, è diventato merce per fondi di investimento, ricchissimi di ogni latitudine, speculatori di ogni taglia. Altro campionato.
Ben venga poter bere quelle grandi bottiglie per ricordare (o per dimenticare...).[/quote]

Purtroppo è maledettamente vero, la triste notizia è che sará sempre peggio...

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