MONTECATINI SLOW WINE 2019

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ruben_1982
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Re: MONTECATINI SLOW WINE 2019

Messaggioda ruben_1982 » 15 ott 2018 20:36

Messner ha scritto:Vigna Barbischio 2015 una riserva di chianti da pelle d'oca, ed è solo alla prima uscita...


Potrebbe essere tranquillamente etichettato come gran selezione in quanto l'affinamento e la provenienza (singolo vigneto) rientrebero nel disciplinare ma il proprietario (Maurizio Alongi) è una persona molto capace e le sue impressioni sulla 2016 sono addirittura più positive in quanto ha corretto l'approccio da enologo a vigneron
ruben_1982
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Re: MONTECATINI SLOW WINE 2019

Messaggioda ruben_1982 » 15 ott 2018 20:41

Qualcuno ha avuto modo di assaggiare i vini di Andrea Drius di Terre del Faet?
Messner
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Re: MONTECATINI SLOW WINE 2019

Messaggioda Messner » 15 ott 2018 21:00

landmax ha scritto:Aggiungo anch'io due impressioni sui vini assaggiati sabato (a proposito, Messner, perchè parlavi di sabato mattina? La degustazione cominciava alle 14.30, almeno quella aperta al pubblico; e in ogni caso i vini che hai descritto si trovavano al pomeriggio!).

Condivido anch'io l'ottima impressione sul C.C. Vigna Barbischio Ris. '15 di Maurizio Alongi, grande vino in prospettiva (oggi, personalmente, l'ho trovato ancora in fase di assestamento), che condivide le ottime prospettive sull'annata 2015 in tutta la Toscana che ho ricevuto da diversi produttori, ma soprattutto dal bicchiere (alludo in particolare a Valdellecorti C.C. Ris. '15 e a Caberlot '15, entrambi eccellenti).

Ho molto apprezzato il Rossese Luvaria '16 di Tenuta Anfosso (da vigna del 1905), grande vino ora ed anche in prospettiva. Molto buono anche il Rossese "base" '17 di Terre Bianche. Sempre sui vini "leggeri", eccellenti il S. Magdalener '17 di George Ramoser e il Pelaverga '17 di Burlotto (quest'ultimo capace di gestire perfettamente i 14,5% in etichetta).

Super il Barbaresco Montestefano '14 di Serafino Rivella (ho testato nel bicchiere quello che ho sentito ripetere più volte sul fatto che a Barbaresco l'annata '14 non è stata così male), di eleganza e profondità straordinarie. Più che buoni, ma non oltre, a mio avviso, i due Monvigliero '14 di Burlotto e F.lli Alessandria (con mia preferenza per il primo), si sente che sono figli di una vendemmia infausta e, personalmente, quando penso al barolo non penso a un "peso welter" (manca ad entrambi un pò di pienezza e, soprattutto, profondità).

Tra i bianchi, grande il Pinot bianco Art '15 di Martin Abraham e buonissima la Malvasia Chioma Integrale '17 di Vignai da Duline, così come la Vernaccia Campo della Pieve '16 de Il Colombaio di Santa Chiara.

Tornando ai rossi, stupefacente la Tintilia Macchiarossa (non ricordo l'annata) di Claudio Cipressi, vino completo per eleganza, definizione e profondità. Straordinario il NeroSanlorè '13 di Gulfi, veramente oltre ogni mia aspettativa.

Menzione speciale, infine, per le due Malvasie di Bosa di Columbu (la base '17 e la riserva '13), entrambe eccellenti, seppure in modo totalmente diverso (la prima dolce, anche se da "sola" vendemmia tardiva, la seconda totalmente secca all'assaggio).


Val delle Corti Riserva l'ho assaggiato e in effetti era veramente una gran bella boccia!
Invece a me piace proprio questo essere particolarmente leggeri di entrambe i Monvigliero! Non sarà un'annata speciale, nè la loro migliore performance ma in queste annate fresche e piovose mi garbano assai, così come brunello preferisco la fresca 2013 alla 2012
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Re: MONTECATINI SLOW WINE 2019

Messaggioda littlewood » 15 ott 2018 21:13

Messner ha scritto:
landmax ha scritto:Aggiungo anch'io due impressioni sui vini assaggiati sabato (a proposito, Messner, perchè parlavi di sabato mattina? La degustazione cominciava alle 14.30, almeno quella aperta al pubblico; e in ogni caso i vini che hai descritto si trovavano al pomeriggio!).

Condivido anch'io l'ottima impressione sul C.C. Vigna Barbischio Ris. '15 di Maurizio Alongi, grande vino in prospettiva (oggi, personalmente, l'ho trovato ancora in fase di assestamento), che condivide le ottime prospettive sull'annata 2015 in tutta la Toscana che ho ricevuto da diversi produttori, ma soprattutto dal bicchiere (alludo in particolare a Valdellecorti C.C. Ris. '15 e a Caberlot '15, entrambi eccellenti).

Ho molto apprezzato il Rossese Luvaria '16 di Tenuta Anfosso (da vigna del 1905), grande vino ora ed anche in prospettiva. Molto buono anche il Rossese "base" '17 di Terre Bianche. Sempre sui vini "leggeri", eccellenti il S. Magdalener '17 di George Ramoser e il Pelaverga '17 di Burlotto (quest'ultimo capace di gestire perfettamente i 14,5% in etichetta).

Super il Barbaresco Montestefano '14 di Serafino Rivella (ho testato nel bicchiere quello che ho sentito ripetere più volte sul fatto che a Barbaresco l'annata '14 non è stata così male), di eleganza e profondità straordinarie. Più che buoni, ma non oltre, a mio avviso, i due Monvigliero '14 di Burlotto e F.lli Alessandria (con mia preferenza per il primo), si sente che sono figli di una vendemmia infausta e, personalmente, quando penso al barolo non penso a un "peso welter" (manca ad entrambi un pò di pienezza e, soprattutto, profondità).

Tra i bianchi, grande il Pinot bianco Art '15 di Martin Abraham e buonissima la Malvasia Chioma Integrale '17 di Vignai da Duline, così come la Vernaccia Campo della Pieve '16 de Il Colombaio di Santa Chiara.

Tornando ai rossi, stupefacente la Tintilia Macchiarossa (non ricordo l'annata) di Claudio Cipressi, vino completo per eleganza, definizione e profondità. Straordinario il NeroSanlorè '13 di Gulfi, veramente oltre ogni mia aspettativa.

Menzione speciale, infine, per le due Malvasie di Bosa di Columbu (la base '17 e la riserva '13), entrambe eccellenti, seppure in modo totalmente diverso (la prima dolce, anche se da "sola" vendemmia tardiva, la seconda totalmente secca all'assaggio).


Val delle Corti Riserva l'ho assaggiato e in effetti era veramente una gran bella boccia!
Invece a me piace proprio questo essere particolarmente leggeri di entrambe i Monvigliero! Non sarà un'annata speciale, nè la loro migliore performance ma in queste annate fresche e piovose mi garbano assai, così come brunello preferisco la fresca 2013 alla 2012

Beh sai...e' facile preferire la 013 alla 012....la 012 l' hanno cannata in tanti soprattutto direi le riserve dove la gestione dell' alcool e' scappata di mano a tanti
Messner
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Re: MONTECATINI SLOW WINE 2019

Messaggioda Messner » 15 ott 2018 22:09

littlewood ha scritto:
Messner ha scritto:
landmax ha scritto:Aggiungo anch'io due impressioni sui vini assaggiati sabato (a proposito, Messner, perchè parlavi di sabato mattina? La degustazione cominciava alle 14.30, almeno quella aperta al pubblico; e in ogni caso i vini che hai descritto si trovavano al pomeriggio!).

Condivido anch'io l'ottima impressione sul C.C. Vigna Barbischio Ris. '15 di Maurizio Alongi, grande vino in prospettiva (oggi, personalmente, l'ho trovato ancora in fase di assestamento), che condivide le ottime prospettive sull'annata 2015 in tutta la Toscana che ho ricevuto da diversi produttori, ma soprattutto dal bicchiere (alludo in particolare a Valdellecorti C.C. Ris. '15 e a Caberlot '15, entrambi eccellenti).

Ho molto apprezzato il Rossese Luvaria '16 di Tenuta Anfosso (da vigna del 1905), grande vino ora ed anche in prospettiva. Molto buono anche il Rossese "base" '17 di Terre Bianche. Sempre sui vini "leggeri", eccellenti il S. Magdalener '17 di George Ramoser e il Pelaverga '17 di Burlotto (quest'ultimo capace di gestire perfettamente i 14,5% in etichetta).

Super il Barbaresco Montestefano '14 di Serafino Rivella (ho testato nel bicchiere quello che ho sentito ripetere più volte sul fatto che a Barbaresco l'annata '14 non è stata così male), di eleganza e profondità straordinarie. Più che buoni, ma non oltre, a mio avviso, i due Monvigliero '14 di Burlotto e F.lli Alessandria (con mia preferenza per il primo), si sente che sono figli di una vendemmia infausta e, personalmente, quando penso al barolo non penso a un "peso welter" (manca ad entrambi un pò di pienezza e, soprattutto, profondità).

Tra i bianchi, grande il Pinot bianco Art '15 di Martin Abraham e buonissima la Malvasia Chioma Integrale '17 di Vignai da Duline, così come la Vernaccia Campo della Pieve '16 de Il Colombaio di Santa Chiara.

Tornando ai rossi, stupefacente la Tintilia Macchiarossa (non ricordo l'annata) di Claudio Cipressi, vino completo per eleganza, definizione e profondità. Straordinario il NeroSanlorè '13 di Gulfi, veramente oltre ogni mia aspettativa.

Menzione speciale, infine, per le due Malvasie di Bosa di Columbu (la base '17 e la riserva '13), entrambe eccellenti, seppure in modo totalmente diverso (la prima dolce, anche se da "sola" vendemmia tardiva, la seconda totalmente secca all'assaggio).


Val delle Corti Riserva l'ho assaggiato e in effetti era veramente una gran bella boccia!
Invece a me piace proprio questo essere particolarmente leggeri di entrambe i Monvigliero! Non sarà un'annata speciale, nè la loro migliore performance ma in queste annate fresche e piovose mi garbano assai, così come brunello preferisco la fresca 2013 alla 2012

Beh sai...e' facile preferire la 013 alla 012....la 012 l' hanno cannata in tanti soprattutto direi le riserve dove la gestione dell' alcool e' scappata di mano a tanti

Vero, ma era un esempio per contrapporre due annate con caratteristiche molto differenti fra loro. Vero anche che Montalcino ha vigne che vanno dai 250m sino ai 600m con esposizioni su quattro versanti quindi l'annata fredda può non giovare a tutti così come la calda, dipende da tanti fattori, soprattutto dal manico e dalle vigne
Francesco M
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Re: MONTECATINI SLOW WINE 2019

Messaggioda Francesco M » 15 ott 2018 23:10

ero con un banchetto e approfittando di qualche vuoto di pubblico, qua e là ho sbevazzato, ma con tanta fretta e incuria, quindi eviterò di postare qualche nota approfondita;
2 righe di numero riguardo un paio di assaggi:
crichet pajè 2010 lo ricordo di una complessità enorme, tanto preciso al naso quanto giovane in bocca, ma la materia è veramente tanta;
giulia negri barolo serradenari 2013 (mi pare) mi è piaciuto, non molto esplosivo al naso ma ben calibrato e intrigante;
il selva di sotto 2015 verdicchio di la staffa è un vino che aspettavo al passo, grande sostanza, molto giovane, appena c'ho messo il naso volevo dire a riccardo che per ora lo sento come un trait d''union tra la matelica più tradizionale e le alte quote di jesi (versante staffolo), ma poi ci siamo persi di vista. bel vino ma deve ancora esprimersi;
il metodo classico da lambrusco di cantina della volta l'ho adorato, davvero una bellissima bolla, quando ho sentito dire da alcuni vino stucchevole mi è venuto davvero da sorridere;
l' albana di marta valpiani l'ho bevuta con gran soddisfazione, così come pelaverga di burlotto.

tutto il resto evito di pronunciarmi.
La ragione ha torto
Bortane
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Re: MONTECATINI SLOW WINE 2019

Messaggioda Bortane » 16 ott 2018 14:00

Mi sono concentrato soprattutto su Piemonte; migliori assaggi (tra quelli che sono riuscito a fare da lucido): G. Conterno, Gaja, Burlotto, Germano, Cortese, Cogno, Brovia, Conterno Fantino. Concordo su molto buono Stella di Campalto. Altro vino per me veramente valido il Grappoli del Grillo di De Bartoli e pure il passito di Ferrandes è assolutamente nelle mie corde.
littlewood
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Re: MONTECATINI SLOW WINE 2019

Messaggioda littlewood » 16 ott 2018 15:01

Bortane ha scritto:Mi sono concentrato soprattutto su Piemonte; migliori assaggi (tra quelli che sono riuscito a fare da lucido): G. Conterno, Gaja, Burlotto, Germano, Cortese, Cogno, Brovia, Conterno Fantino. Concordo su molto buono Stella di Campalto. Altro vino per me veramente valido il Grappoli del Grillo di De Bartoli e pure il passito di Ferrandes è assolutamente nelle mie corde.

Eh! Ma stella ci e' andata giu' pesante con i prezzi...
Messner
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Re: MONTECATINI SLOW WINE 2019

Messaggioda Messner » 16 ott 2018 22:19

ZEL WINE ha scritto:
Messner ha scritto::?:
ZEL WINE ha scritto:Con tutto il rispetto per i gusti personali se li in mezzo il migliore e’ stato un nobile qualche problema ci deve essere su quei vini


Con tutto il rispetto per i gusti altrui e dei più scafati ed esperti, ma bisognerebbe leggere attentamente prima di commentare. Tra i migliori della giornata si, il migliore no!
Pergole, salvioni, bartolo e alcuni altri, non li sto ad elencare sono migliori. Essere tra i migliori non significa essere il migliore. E comunque questi pregiudizi che un nobile non possa essere tra i vini migliori italiani (non il migliore)sono abbastanza ridicoli. No perche qui automaticamente in Italia il vino rosso migliore è sempre un Monfortino o BS riserva e in Francia sempre un pinot di borgogna di Romanee conti. Può essere vero, ma non sta scritto da nessuna parte n3 si può pretendere che tutti siano d accordo alla unanimità. Comunque va bene cosi, io continuo a scrivere quello che mi frulla per la testa, sia che condividiate o meno.
PS: kurni l'ho bevuto, non l'ho nemmeno segnato perché per me non è un vino che si merita tutti questi elogi e non mi garba nemmeno tanto
Sicuramente molti vini che non ritengo eccezionali e dovrebbero essere al top sono in fase embrionale, ma spesso le mie previsioni, ovviamente totalmente soggettive, dopo assaggi ad anni dall'uscita, si sono esaudite
Se poi mi dite che Crichet pajè è il miglior barbaresco in circolazione e uno dei migliori vini al mondo io posso benissimo crederci, ma non lo è per me e siccome il vino che compro lo pago io e lo devo bere io, mai lo comprerei se non incontra il mio gusto, figuriamoci con il prezzo che ha...

Sereno, non e’ successo nulla. Per me e’ impossibile che un nobile sia tra i migliori vini italiani, sarò ridicolo ma mi tengo il pregiudizio.


Ma ci sta assolutamente, prima di tutto la soggettività del giudizio enoico 8)
Tra l'altro incrociando le votazioni delle principali guide italiane annata 2016 (Bibenda, Espresso, Veronelli, Gambero, Touring, Vitae, Cernilli, Slowfood) ben 7 vini hanno ottenuto l'eccellenza da tutte le guide fatta eccezione una, quest'ultima può differire da un vino premiato all'altro.
Sassicaia 2012 è stato premiato da tutti tranne Touring
Il Nocio 2011 è stato premiato da tutti tranne Veronelli

Biondi e Santi Riserva 2010 e Monfortino 2008 non ci sono, clamorosamente, si sono fermati solo a 6/8 eccellenze
Mi viene da ridere che sia così, soprattutto per BS Riserva 2010, ma è questa la cosa divertente :lol:

Però così come per te il Nocio non potrà mai essere una tra i migliori vini italiani, per un altro soggetto ignoto BS Riserva 2010 potrà non esserlo. Per le guide Veronelli ed Espresso non lo era, fa ridere alquanto, ma è così' :lol:

Il problema è che qua sul forum se si toccano i mostri sacri si può essere tacciati di ignoranza (in questo caso un po' si, lo si è :lol: )
Scherzi a parte, era un modo per dire che non esistono sempre i soliti nomi e non tutti devono per forza essere d'accordo su Monfortino e BS RIserva migliori vini italiani, sempre e comunque. E soliti Giacosa, Quintarelli, Valentini, Gaja and so on
Anche perchè se non sono d'accordo all'unanimità migliaia di esperti sommelier facenti parte delle più disparate guide, figuriamoci noi utenti (poi c'è l'utente che ne sa di più del sommelier esperto, non io di certo, ma questo è un altro discorso)

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