Jamet cote rotie 2005
Parte in modo atipico con un frutto sparato, tanto da non sembrare un cote rotie, poi pian piano si scioglie ed esce quello che uno si aspetta… sangue, carne, spezie. Paga dazio al fratello maggiore, ma era scontato.
Jamet cote brune 2006
Per me vino superbo e supremo, frutto, olive, spezie, ferro, poi il regalo finale per chi, come me, ha avuto la pazienza di lasciarlo nel bicchiere, dopo un'ora sono uscite note di fiori ed erbe aromatiche davvero impressionanti, un profumo dolcissimo, balsamico, speziato. Per me un vero capolavoro di complessità e variabilità.
Guigal la mouline 2004
Sul fatto che questo sia un grande vino, con grande prospettiva non c'è dubbio, purtroppo, limite mio, non riesco ad apprezzare i vini dove si sente il legno… qui dopo tanti anni la vaniglia ed il cocco erano ancora ben presenti e non integrati. Insomma già costa caro, poi è da aspettare almeno 20 e passa anni… (vedi sotto).
Guigal la mouline 1992
Vino della giornata, perfetto al profumo e soprattutto di una complessità disarmante, seta in bocca, ogni cosa al suo posto… si passa dal frutto alla spezia, per passare a note ematiche, ferrose, per arrivare fino ad una splendida arancia amara. Una vera goduria… da solo avrei fatto fuori la bottiglia molto velocemente.
Guigal la turque 1992
Tappo.
Chave hermitage 2011
Quando si parla di un vino perfetto, fatto con tecnica sublime, dove tutto è perfettamente armonizzato anche in gioventù questo è l'Hermitage di Chave… la domanda è, ma berlo così giovane non è un crimine? per me sì, perché in prospettiva questo è il vino che diventerà più grande di tutti gli altri bevuti.
Bernand faurie hermitage 1992
Produttore che non conoscevo, vino perfettamente integro, con tutte le note classiche della zona unite ad un sottofondo erbaceo davvero buono e gradevole, ovviamente che gli era di fianco non lo ha aiutato a fare bella figura… diciamo che ha egregiamente parato i colpi
Cornas gilles 2014
A me è piaciuto, riconosco come gran pregio di questo vino quello di essere pronto praticamente da subito. Piacevole, molto beverino e di discreta complessità, con un bel frutto e un po' di spezia. Per quello che costa ottimo rapporto qualità prezzo.
Paris la geynale 2014
Vino un po' troppo piacione, tutto giocato su un frutto molto sparato e poco altro… ci vuole tempo e sicuramente migliorerà. La gioventù e l'annata non l'hanno aiutato.
Allemand les chaillot 2014
La voce fuori dal coro, costa di più degli altri Cornas, ma cavolo un motivo c'è, si avverte già la nobiltà di un vino in grande progressione che con un po' di pazienza potrà rivaleggiare con vini di zone più vocate.
Bonneau les roullier
Non mi ha impressionato, vino semplice, non molto complesso… ma si sa, il meglio delle uve finisce altrove
Bonneau Chateuneuf du pape 2011
Tanto frutto, bel corpo, si sale di livello, ma il rapporto qualità prezzo non è die migliori
Bonneau marie beurrier 2005
Profumo da vino scollinato, funghi, humus, terra bagnata, in bocca meglio, ma lontano dall'essere piacevole, sicuramente bottiglia sfigata.
Bonneau celestin 2008
Vale quanto detto per Chave, vino perfetto e già di grande beva, corpo possente e lunghezza infinita. Il tempo gli concederà quello che realmente può esprimere.