cskdv ha scritto:davidef ha scritto:cskdv ha scritto:Grazie per le info Davide, dopo la bevuta domenicale da Vinos seguo la zona con più interesse
Grazie a te, mi permetto di dire senza che nessuno me.ne voglia, che la selezione di bottiglie che ho visto forse fotografa poco il territorio e le tipologie ma evidenzia più alcuni interpreti che sono spesso fuori contesto nelle loro aree produttive
Che poi sia stata indiscutibilmente una bella selezione di referenze e che sia stata una giornata estremamente interessante nessuno lo discute ovvio, anzi...solo che girando spesso queste aree mi son reso conto della necessità di tracciare altre direttrici per capirle e decontestualizzare alcuni vini
Non conoscendo nulla da qualche parte bisognava pur iniziare!
Ovvio che se vuoi raddoppiare la posta e fare una bevuta con qualcosa che secondo te è più rappresentativo delle zone mi ghe son!
alì65 ha scritto:
puoi anche scrivere che ti sei sbagliato, sono vini tristi e inutili nel panorama francese se non La Cave de Tain, Delas, Jaboulet negoze e in generale tutti i vini della Cote du Rhone (appellazione generale)
le selezioni sono vini inutili e queste ultime annate hanno avuto un sacco di problemi; la vera annata top è la 14!!!
volevi dire questo, vero?
Vai tranquillo, sono comunque fuori portata per me
L’obbiettivo non era fotografare la zona, per quello sarebbe servita una reflex( qualcuno si diverte a farlo ) non dei calici
Su chateauneuf è stato fatto un approfondimento su bonneau( quindi abbiamo bevuto tutti i suoi vini, che avrei potuto mettere della
medesima annata ,ovvero 2011, ma ho preferito spaziare un pó per divertirci) , in cote rotie abbiamo bevuto due dei più importanti interpreti che producono vini agli antipodi, come concetto e di conseguenza come risultato nel bicchiere.
In zona hermitage, c’era il produttore più storico, oltre ad uno dei più tradizionali che imbottiglia a mano,pigia con i piedi, e lavora vigne ultracentenarie...la 1992 di Feurie era una bottiglia conservata fino a poco tempo fa in cantina del produttore stesso.
A cornas c’erano gli eredi di colui che è considerato il faro della zona, ovvero robert michel.
Inoltre abbiamo approfondito l’annata 2014 a cornas, oltre a paragonare la 1992 in cote rotie ed in zona hermitage.
La degustazione aveva una sua logica, dovrebbe essere superfluo scriverlo ma visto che Francesco non conosce bene la tipologia è giusto farglielo notare.