vinogodi ha scritto:Messner ha scritto:alexer3b ha scritto:Messner ha scritto:Non è un vino da 90/100 ma su quell'annata un bell'87 ci sta
87 in degustazione cieca è un signor punteggio, almeno secondo alcune guide, troppo spesso secondo me si tende a pensare che scendere sotto certi livelli sia quasi un sacrilegio per il prodotto e/o produttore. Nello specifico, rispetto al Cerrino 2010 e a cominciare dal Soccorso, secondo me c'è una discreta schiera di Brunello più convincenti che mi fanno pensare che un 87 sia un filo troppo (almeno per i miei parametri).
Alex
Sono d'accordo in parte con quel che dici. Le degustazioni dovrebbero essere fatte alla cieca
e il vino valutato secondo parametri prestabiliti (direi normati ma non penso lo siano) in maniera asettica, oggettiva.
Peccato che il tasting non possa essere completamente oggettivo poichè c'è sempre una piccola componente soggettiva nella degustazione, inevitabilmente. Ora quando si valuta un prodotto bisogna considerare ambiente, condizioni, calice, annata, bottiglia, stato psicofisico pertanto anche il punteggio che scaturisce da una bevuta effettuata dallo stesso degustatore difficilmente è perfettamente sovrapponibile. Poi il punteggio di un vino, osservando varie guide, a mio avviso non è affatto oggettivo, anche se dovrebbe esserlo, si pensi ai punteggi dati da Espresso, Veronelli, Maroni, Cernilli, ove alcuni vini che per una guida sono straordinari per l'altra sono normali. Ma ancora le guide tendenzialmente tendono a dare punteggi alti in diverse edizioni quasi sempre agli stessi produttori: vuoi per interessi, vuoi per parametro che utilizzano loro, non mi importa, non devo giudicarli, devo solo utilizzare le informazioni che ho per argomentare la risposta.
Ora passiamo al mio metro di guidizio, giusto per essere più chiaro.
Innanzitutto lo stato psicofisico incide 2-3 punti sulla bevuta, quindi una certa fluttuazione possiamo già avercela. Altra cosa: le guide italiane danno punteggi SOLO per vini italiani, quindi si considerano i vini presi in esame quell'anno e vi si da un punteggio.
Se dovessimo dare punteggio complessivi ai vini di tutto il mondo, i vini medi avrebbero punteggi molto più bassi di quelli che vediamo sulle guide, ovviamente; ergo quando valuto un vino italiano, lo valuto in quanto tale, non attribuendogli un punteggio assoluto, ma dandogli un punteggio fra i vini italiani. P
uò essere corretto o no, ma non mi piace seguire la scaletta AIS per le valutazioni, troppo restrittiva. Ho dato 87 perchè la bottiglia che ho bevuto era in perfetto stato, le condizioni erano valide, l'annata del Cerrino era straordinaria pertanto si sono poste le condizioni per attribuire un punteggio così alto. Infatti ho detto che non sarà mai vino da 90, ma non so se più sarà da 87 per i miei canoni. Se dovessi dargli un punteggio globale, considerando anche i pezzi che ci sono in giro per il vecchio continente e non, non andrebbe a più di 82.
Salvioni 2013 l'ho valutato 97, è tanto? Di sicuro, se pensi a monfortino 2010. Ma allora cosa facciamo se diamo 96-97 a BS Riserva 2010 ci tocca dare 70 ad un brunello ben fatto, senza particolari difetti, ma comunque nulla di speciale.
Va beh giusto che per te sia meno, il mondo è bello perchè vario
... un pò contorto e cacofonico, ma su alcuni aspetti si può anche concordare. Meno, perdonami messner , su alcuni passaggi dove la certezza sembra permeare i tuoi giudizi. Troppa certezza, fino a sembrare sentenze inappellabili così come qualche banalità di troppo , fin troppo scontate . In blu le prime, in rosso le seconde...: con rinnovata simpatia (ti leggo sempre molto volentieri e penso tu sia fra quelli che faranno , o continueranno a fare, del forum un luogo interessante )...
No beh ben venga, io esprimo il mio giudizio, non è né insindacabile né tanto meno ritengo sia esatto. A me piace esprimere a modo mio ciò che penso, in un italiano un po' penoso ma cosi è, la chiarezza espressiva non è sicuramente una mia dote, non me ne vergogno affatto. Ascolto molto volentieri chi ha più esperienza e chi mi corregge, alla fine se fossimo nati tutti onniscienti che senso avrebbe confrontarsi?!
Non è che la certezza permei i miei giudizi, molto semplicemente osservando certe cose penso si noti quello che ho detto. Se non sono stato chiaro posso portare tranquillamente diversi esempi. Mi piacerebbe essere corretto in maniera più dettagliata per capire in che modo le banalità emerse siano tali. Possono essere banalità, ma se non fossero luoghi comuni ma fossero realtà? Questo è ciò che mi domando
Innanzitutto qualche domanda
Il metro di valutazione di un vino è oggettivo o soggettivo? (attendo delucidazioni, ora faccio le mie considerazioni, giuste o sbagliate che siano)
Se bevo 50 vini differenti alla cieca e fra questi 50 un campione mi viene riproposto ben 10 volte, io devo essere in grado di attribuirgli un punteggio non identico, ma molto molto simile, altrimenti il mio sistema di valutazione è casuale. Detto ciò se devo attribuire un punteggio ad un prodotto non posso che rifarmi a parametri degustativi prestabiliti (che poi siano diversi da guida a guida non lo so, mi piacerebbe saperlo per far chiarezza) Secondo questa premessa la degustazione sarebbe oggettiva: per ottenere sempre lo stesso dato devo avere linee guida che mi permettano di valutare lo stesso prodotto alla stessa maniera sia che lo beva una volta sia che lo beva diverse volte ( cambio bottiglia, cambio annata, cambio bicchiere, cambio temperatura, cambio ossigenazione, so che cambia il vino e quindi può cambiare il giudizio, manteniamo inalterate queste caratteristiche, ipoteticamente..sull'annata si può fare, sui calici temperatura idem, sulla bottiglia è più difficile)
Se cambio operatore il risultato che ottengo deve essere molto simile, quindi parliamo di riproducibilità, non assoluta ma buona. Ma realmente cambiando operatore il risultato che otteniamo è questo? Non lo so, mi auguro sia così, ma dubito che 50 persone, anche molto competenti, siano in grado alla cieca di attribuire allo stesso vino un punteggio molto simile, ma non perchè loro non siano competenti, quello semmai sono io, ma perchè a mio avviso in questo settore è impossibile un oggettività assoluta. Ecco perchè ho parlato di soggettività nella bevuta.
Qual'è il criterio di valutazione di una guida?
Le guide specializzate sono tantissime, con metri di giudizio diversissimi mi pare di capire, ma se è un vino è ritenuto eccellente da una guida per quale ragione un'altra guida lo deve valutare un prodotto buono o addirittura considerarlo poco o niete? Sarà questione di criteri di valutazione differenti probabilmente, oppure è soggettività nella valutazione?
Ci sono guide che sono d'accordo quasi all'unanimità su un prodotto e quasi tutti gli anni, vedi Sassicaia, San Leonardo, Amarone Quintarelli, Ben Ryè, Primitivo Es, Monfortino, Giacosa Barolo Falletto Riserva, Biondi Santi Riserva, eccetera. Qui ci sta, valore assoluto del vino riconosciuto da tutti coloro che valutano.
Prendiamo ad esempio la guida dell'Espresso 2014, un esempio a caso, ce ne sono tantissimi come questo
Moscato Passito Pantelleria Ferrandes 20/20, stesso punteggio di Crichet Pajè 2004 e Vigna Rionda 2007 Massolino, ovvero gli unici tre 20/20, l'eccellenza dell'eccellenza.
Nessun altra guida lo reputa miglior vino d'italia, altre manco lo considerano. Questa cosa è curiosa
Luca Maroni 99 a Ruchè di Castagnole Monferrato Laccento Docg 2011, vino sconosciuto, addirittura non pervenuto su alcune guide.
Sono i primi due esempi che mi sono saltati all'occhio, non voglio perdere tutta la notte per farne altri 20, ma ci sono sicuramente
Io non sono nessuno, probabilmente non so neanche valutare la qualità di un vino, ma qualche domanda mi è sorta incrociando varie valutazioni
Non lo so, sarò banale io, ma queste cose non mi tornano
Attendo delucidazioni così da rimuovere le mie fette di prosciutto dagli occhi e capire realmente come funziona il meccanismo, visto che so che collabori con la guida di Cernilli pertanto sei dentro al meccanismo e sai come si effettua una degustazione e quali sono i criteri con cui giudicare
Grazie mille in anticipo