Per non continuare ad annoiarci con i soliti Monfortini, Sassicaii e Montrachetti
per il mio compleanno ho obbligato la compagnia di sbevazzoni a bere rosato:
Rosé Brut D'Araprì
una bollicina decisamente di carattere (da Montepulciano e pinot nero), sicuramente non tesa ma che gioca su corpo e larghezza, con un piacevole amaricante accennato finale, ma direi che il tutto contro ogni previsione sta in piedi, chiede il cibo a gran voce.
Franciacorta Riserva Anna Maria Clementi Rosé Extra Brut 2008 Cà del Bosco
Pettinato e senza sbavature, gioca tutto sull'eleganza e sulla bolla cremosa, ha però poco carattere ed è cortino in bocca. Direi che nonostante tutto (vedasi anche il prezzo...) è uno dei migliori Franciacorta assaggiati, superato in scioltezza da un AMC blanc agée bevuto un annetto fa.
Champagne Belle Epoque Rosé Brut 2002 Perrier Jouet
Lamponi, fiori, gesso, spezie orientali, finezza ed eleganza in bocca, non avrà il carattere di un Egly o un Selosse ma avercene... direi sciampo da riccone sullo yacht.
Piemonte Rosato Rosa del Rosa 2017 Proprietà Sperino
Sarà il più semplice della serata, fruttini rossi e caramellina, bocca fresca, senza slanci, svolge il compitino... Qualcuno me ne parlò piuttosto bene, mah.
Vin de France Rosé d'un jour Grolleau gris 2017 Ferme de la Sansonnière
Questo sarà invece il vino più eclettico, con un naso intenso che sa di rose, cenni selvatici come di uva americana, nota aromatica dolce, non pulitissimo, bocca dal residuo zuccherino abbondante che però ben si sposa col crudo e melone. Peccato che il giorno successivo la nota sporca/selvatica prenda il sopravvento.
Rioja vigna tondonia rosado gran reserva 08 Lopez de Heredia
decisamente aperto e disteso, ha la fragranza di un rosato d'annata (gli anni sul groppone sono 10...) declinati in una bella spezia, pompelmo rosa, teso e sapido, elegante ed affascinante, per me vincitore della serata.
Montepulciano d'Abruzzo Cerasuolo 1979 Valentini
Non male il colore, concede tè ed erbe amare, ma l'ossidazione è abbondante... mi piace il rischio, ma oggettivamente le speranze erano pochine.
Tavel 2016 Domaine L'Anglore
Da magnum, colorone da schiava altoatesina (ma non la kretzer...), amarene, un cenno di smalto, bocca avvolgente e ricca mantenendo buona freschezza, c'è anche il tannino, sul finale leggero amarognolo.Trova maggiore equilibrio e distensione scaldandosi, direi meglio a temperatura di cantina che freddo. Di carattere parecchio diverso da un 2012 bevuto in precedenza, e che ho preferito, che sia stato un Vintage? non sapevo facesse due versioni...
Il Sodaccio 1990 Montevertine
Integrissimo, ci ha lasciato sbavare pochi minuti e poi: TAPPO. Che dite me lo cambia se chiamo in azienda? qui in bergamasca ultimamente c'è una certa incidenza di TCA con Montevertine mi sembra
Moscato d'Asti Lumine 2015 Ca'd'Gal
Era finito sotto la (purtroppo piccola) catasta dei grandi formati, ma devo dire che a differenza delle 0,75 ha retto molto bene, sempre una delizia.
Finale con rhum JM 1998...