Biondi Santi ultime annate

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littlewood
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Re: Biondi Santi ultime annate

Messaggioda littlewood » 12 lug 2018 08:25

Ragazzi quali sarebbero le riserve stanchine?? Perche' daccordo con bs ma stanca la ris delle chiuse no! E nemmeno la madonna del piano di valdicava. Ma neanche salicutti ris. Men che meno pian bassolino! E se penso allo schiena d' asino..oppure il "nello,, di baricci.. Diciamo che son stanche le ris di chi anche l' annata nn e' che siano dei fulmini di guerra! Da un' albero di mele nn tiri fuori pere!
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Re: Biondi Santi ultime annate

Messaggioda vinogodi » 12 lug 2018 08:53

littlewood ha scritto: Perche' daccordo con bs ma stanca la ris delle chiuse no!

...purtroppo è il limite delle generalizzazioni , ne prendo atto anche in quanto ho scritto io , le Chiuse è fra i produttori che apprezzo maggiormente pure io . Concordo con Claudio sul fatto che non tutti hanno saputo gestire il discorso "riserve" , a Montalcino, che era il succo di quanto ho scritto inizialmente. Permettimi anche un inciso su Biondi Santi, rispettando la sacralità del nome e il fatto che sono cresciuto con i suoi vini, assieme a quelli di Conterno (non scherzo , li bevo da quando ero adolescente , quindi oltre quarant'anni , in maniera compulsiva) . Ci sono state annate , "classiche" (nel senso di sfigate) , dove la Riserva è stata una forzatura non supportata dall'andamento climatico e bevendo vicino annata rispetto a riserva , nonostante la cultura e sapienza tecnica , il risultato è stato favorevole alla prima (annata) . Parlo di casi che si possono contare sulla punta di una mano negli ultimi 50 anni , ma così è stato . Qualche altra annata mi ha lasciato non deluso ma , perlomeno , perplesso , proprio per l'eccesso di evoluzione rispetto all'aspettativa . Dopodiché che abbia scritto una pagina importante (forse la "più" importante dell'enologia di qualità italiana ) è fuori discussione: non deve essere visto come totem indiscutibile o non oggetto di articolata argomentazione su ciò che sta ( o si è avuto) nel bicchiere...
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Re: Biondi Santi ultime annate

Messaggioda alì65 » 12 lug 2018 08:59

littlewood ha scritto:Ragazzi quali sarebbero le riserve stanchine?? Perche' daccordo con bs ma stanca la ris delle chiuse no! E nemmeno la madonna del piano di valdicava. Ma neanche salicutti ris. Men che meno pian bassolino! E se penso allo schiena d' asino..oppure il "nello,, di baricci.. Diciamo che son stanche le ris di chi anche l' annata nn e' che siano dei fulmini di guerra! Da un' albero di mele nn tiri fuori pere!


Franco sai che le ultime annate, partendo dalla 2010, non le ho bevute ma visto che sei stato a Pian dell'Orino a lavorare avrai bevuto la prima riserva che hanno fatto nel 2004....io a quelle mi riferisco
anche Vigna Paganelli, Poggio al Vento....nella 04 è successo qualcosa che è sfuggito a molti, non so cosa ma erano veramente imbarazzanti
la stessa 04 di Salicutti non era un gran che, Madonna del Piano mi sembra di ricordare buona ma dalle premesse i risultati hanno deluso
Le Chiuse sono un poco altalenanti, forse uno dei Brunello più difficile da giudicare, sia sulla prontezza di beva che in termini di invecchiamento...visto la vigna che hanno, in teoria, grande invecchiamento ma non ne sono tanto convinto....limite mio
molto meglio la 06, forse memori della 04....poi, passando alla 10, non ho riferimenti....manco da troppo tempo da quelle parti
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Re: Biondi Santi ultime annate

Messaggioda supersonic76 » 12 lug 2018 09:28

Altesino Riserva 2004 (non proprio un'annatina del menga).
Purtroppo confermo.Stanca, stanchissima.Loffia
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Re: Biondi Santi ultime annate

Messaggioda vinotec » 12 lug 2018 10:27

Bordolese78 ha scritto:D'accordissimo con voi sul discorso riguardante la differenza di "visione" tra le riserve BS e gli...altri.

Leggo di un 2010 annata già pronto...ne ho in cantinetta dall'uscita. Ne presi considerando quello che si disse a proposito di quell'annata...pensavo di aspettare almeno il 2020 prima di stapparne una...potreste essere più precisi per favore?.

Grazie mille.


L' abbiamo bevuta in una delle ultime bicchierate nella mia cantina ed era già godibilissimo; io non sono un gran descrittore, ma se vinogodi(seppur in età avanzata :lol: , ha ancora una buona memoria enologico-gustativa), si ricorda, può essere più preciso di me; so che gli piacque molto.
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Re: Biondi Santi ultime annate

Messaggioda bpdino » 12 lug 2018 11:58

Poi c'è anche (almeno) un produttore che il Brunello Riserva lo mette sul mercato utilizzando il base imbottigliato e lasciandolo un anno in più nella loro cantina cambiando solo l'etichetta :roll:
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Re: Biondi Santi ultime annate

Messaggioda Bordolese78 » 12 lug 2018 15:41

vinotec ha scritto:
Bordolese78 ha scritto:D'accordissimo con voi sul discorso riguardante la differenza di "visione" tra le riserve BS e gli...altri.

Leggo di un 2010 annata già pronto...ne ho in cantinetta dall'uscita. Ne presi considerando quello che si disse a proposito di quell'annata...pensavo di aspettare almeno il 2020 prima di stapparne una...potreste essere più precisi per favore?.

Grazie mille.


L' abbiamo bevuta in una delle ultime bicchierate nella mia cantina ed era già godibilissimo; io non sono un gran descrittore, ma se vinogodi(seppur in età avanzata :lol: , ha ancora una buona memoria enologico-gustativa), si ricorda, può essere più preciso di me; so che gli piacque molto.


Grazie a tutti quelli che han risposto, sempre gentilissimi. Attendendo il parere di Vinogodi sulla potenziale "finestra" per coglierlo al meglio, allora...Ricordando nel frattempo le superbe bevute di annata 2001 fatte tra il 2015 ed il 2016: vino "aspettato" ma che ha ripagato alla grande.

Ciao.
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Re: Biondi Santi ultime annate

Messaggioda vino.curioso » 12 lug 2018 15:55

grazie a tutti per le risposte!

bpdino ha scritto:Poi c'è anche (almeno) un produttore che il Brunello Riserva lo mette sul mercato utilizzando il base imbottigliato e lasciandolo un anno in più nella loro cantina cambiando solo l'etichetta :roll:


qualche nome? perché sennò parliamo sempre del "nulla" (cioè, magari voi vi capite, ma io non vi seguo :roll: )...
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Re: Biondi Santi ultime annate

Messaggioda bpdino » 12 lug 2018 16:06

vino.curioso ha scritto:grazie a tutti per le risposte!

bpdino ha scritto:Poi c'è anche (almeno) un produttore che il Brunello Riserva lo mette sul mercato utilizzando il base imbottigliato e lasciandolo un anno in più nella loro cantina cambiando solo l'etichetta :roll:


qualche nome? perché sennò parliamo sempre del "nulla" (cioè, magari voi vi capite, ma io non vi seguo :roll: )...


Tiezzi: il Vigna Soccorso Riserva è il Vigna Soccorso tenuto in btg un anno in più così da poter recitare in etichetta la dicitura Riserva (confermatomi de visu dal produttore in una degustazione a Roma un paio di anni fa)!
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Re: Biondi Santi ultime annate

Messaggioda Fedevarius » 12 lug 2018 16:10

Dovendo scegliere tra 2004, 2006 e 2009 tutte annata, quale è meglio da aprire adesso??
"E poi se la gente sa, e la gente lo sa che sai suonare, suonare ti tocca per tutta la vita, e ti piace lasciarti ascoltare…"
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Re: Biondi Santi ultime annate

Messaggioda vino.curioso » 12 lug 2018 17:35

bpdino ha scritto:Tiezzi: il Vigna Soccorso Riserva è il Vigna Soccorso tenuto in btg un anno in più così da poter recitare in etichetta la dicitura Riserva (confermatomi de visu dal produttore in una degustazione a Roma un paio di anni fa)!


bernardo, che tu sappia è un unicum o ha qualche... compare? :lol:
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Re: Biondi Santi ultime annate

Messaggioda cottro79 » 12 lug 2018 18:46

Bevute a distanza di poco tempo la Riserva 2006 Le Chiuse e la Riserva 2010 BS.
La prima è già alla fine, colore granato, sentori terziari molto evidenti, in decadenza totale.... :(
La seconda invece è stepitosa ovviamente tannini e acidità all'ennesima potenza, avrà bisogno di moltissimo tempo per calmarsi ma diventerà sublime.... :wink:
La spedizione viene effettuata entro 3 gg dopo il pagamento, la fattura va richiesta all'ordine.
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"Il vino è bono, perciò l'acqua in tavola avanza"
L. da Vinci
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Re: Biondi Santi ultime annate

Messaggioda alì65 » 12 lug 2018 19:43

cottro79 ha scritto:Bevute a distanza di poco tempo la Riserva 2006 Le Chiuse e la Riserva 2010 BS.
La prima è già alla fine, colore granato, sentori terziari molto evidenti, in decadenza totale.... :(
La seconda invece è stepitosa ovviamente tannini e acidità all'ennesima potenza, avrà bisogno di moltissimo tempo per calmarsi ma diventerà sublime.... :wink:


uno dei passaggi a vuoto che ho scritto, Le Chiuse non è una garanzia di tenuta, troppe diversità da bt a bt...
futuro incerto...2021 grandissima annata!!!
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Re: Biondi Santi ultime annate

Messaggioda alì65 » 12 lug 2018 19:44

bpdino ha scritto:
vino.curioso ha scritto:grazie a tutti per le risposte!

bpdino ha scritto:Poi c'è anche (almeno) un produttore che il Brunello Riserva lo mette sul mercato utilizzando il base imbottigliato e lasciandolo un anno in più nella loro cantina cambiando solo l'etichetta :roll:


qualche nome? perché sennò parliamo sempre del "nulla" (cioè, magari voi vi capite, ma io non vi seguo :roll: )...


Tiezzi: il Vigna Soccorso Riserva è il Vigna Soccorso tenuto in btg un anno in più così da poter recitare in etichetta la dicitura Riserva (confermatomi de visu dal produttore in una degustazione a Roma un paio di anni fa)!


però queste non sono novità, la maggior parte delle riserve è fatta così; è per quello che quando la materia non lo permette il vino risulta stanco, non regge un anno in più in legno
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Re: Biondi Santi ultime annate

Messaggioda alì65 » 12 lug 2018 19:44

Fedevarius ha scritto:Dovendo scegliere tra 2004, 2006 e 2009 tutte annata, quale è meglio da aprire adesso??


2004 e 2009
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Re: Biondi Santi ultime annate

Messaggioda littlewood » 12 lug 2018 20:51

alì65 ha scritto:
cottro79 ha scritto:Bevute a distanza di poco tempo la Riserva 2006 Le Chiuse e la Riserva 2010 BS.
La prima è già alla fine, colore granato, sentori terziari molto evidenti, in decadenza totale.... :(
La seconda invece è stepitosa ovviamente tannini e acidità all'ennesima potenza, avrà bisogno di moltissimo tempo per calmarsi ma diventerà sublime.... :wink:


uno dei passaggi a vuoto che ho scritto, Le Chiuse non è una garanzia di tenuta, troppe diversità da bt a bt...

Claudio a parte che 06 e 010 nn sono la stessa cosa dal 010 per volonta' di Lorenzo la ris delle chiuse uscira' dopo 10 anni cioe' nel 020.. Tornando a pi an dell' orino son daccordissimo con te la 04 e ad es la 012 stanno con un rapporto di eleganza pari a 1 a 10! E c' erano pure dei motivi visto che neppure avevano la cantina e la vinificazione veniva fatta a poggio antico!
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Re: Biondi Santi ultime annate

Messaggioda maxer » 13 lug 2018 00:41

vino.curioso ha scritto:
bpdino ha scritto:Tiezzi: il Vigna Soccorso Riserva è il Vigna Soccorso tenuto in btg un anno in più così da poter recitare in etichetta la dicitura Riserva (confermatomi de visu dal produttore in una degustazione a Roma un paio di anni fa)!


bernardo, che tu sappia è un unicum o ha qualche... compare? :lol:

Kuriosone ..... :wink:
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Re: Biondi Santi ultime annate

Messaggioda pipinello » 13 lug 2018 08:36

bpdino ha scritto:
vino.curioso ha scritto:grazie a tutti per le risposte!

bpdino ha scritto:Poi c'è anche (almeno) un produttore che il Brunello Riserva lo mette sul mercato utilizzando il base imbottigliato e lasciandolo un anno in più nella loro cantina cambiando solo l'etichetta :roll:


qualche nome? perché sennò parliamo sempre del "nulla" (cioè, magari voi vi capite, ma io non vi seguo :roll: )...


Tiezzi: il Vigna Soccorso Riserva è il Vigna Soccorso tenuto in btg un anno in più così da poter recitare in etichetta la dicitura Riserva (confermatomi de visu dal produttore in una degustazione a Roma un paio di anni fa)!


Tutti i disciplinari prevedono che la riserva, semplicemente, sia un vino che ha fatto un anno di affinamento in più.
Da nessuna parte c'è scritto che debba essere il risultato di una selezione in vigna o altro.
E la maggioranza dei produttori la interpretano così; si tengono il vino un anno in più in cantina e lo fanno pagare quel 20-30% in più.
O credete davvero che tutte le riserve di Brunello e Barolo siano vini differenti e che Tiezzi sia un'eccezione?
Chi fa davvero un altro vino non se lo fa sicuramente pagare il 20% ma il 200% in più...
bpdino
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Re: Biondi Santi ultime annate

Messaggioda bpdino » 13 lug 2018 08:55

pipinello ha scritto:
bpdino ha scritto:
vino.curioso ha scritto:grazie a tutti per le risposte!

bpdino ha scritto:Poi c'è anche (almeno) un produttore che il Brunello Riserva lo mette sul mercato utilizzando il base imbottigliato e lasciandolo un anno in più nella loro cantina cambiando solo l'etichetta :roll:


qualche nome? perché sennò parliamo sempre del "nulla" (cioè, magari voi vi capite, ma io non vi seguo :roll: )...


Tiezzi: il Vigna Soccorso Riserva è il Vigna Soccorso tenuto in btg un anno in più così da poter recitare in etichetta la dicitura Riserva (confermatomi de visu dal produttore in una degustazione a Roma un paio di anni fa)!


Tutti i disciplinari prevedono che la riserva, semplicemente, sia un vino che ha fatto un anno di affinamento in più.
Da nessuna parte c'è scritto che debba essere il risultato di una selezione in vigna o altro.
E la maggioranza dei produttori la interpretano così; si tengono il vino un anno in più in cantina e lo fanno pagare quel 20-30% in più.
O credete davvero che tutte le riserve di Brunello e Barolo siano vini differenti e che Tiezzi sia un'eccezione?
Chi fa davvero un altro vino non se lo fa sicuramente pagare il 20% ma il 200% in più...


Va benissimo, nulla da eccepire se non il fatto che nel caso specifico si tratta della medesima btg tenuta in cantina da loro un anno in più... a questo punto prendo quella "base" e la faccio diventare riserva nella "mia" cantina!

P.S.: magari c'è chi lo dice senza remore e chi invece ti racconta della rava e della fava per "vendere"!
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Re: Biondi Santi ultime annate

Messaggioda pipinello » 13 lug 2018 09:00

bpdino ha scritto:
pipinello ha scritto:
bpdino ha scritto:
vino.curioso ha scritto:grazie a tutti per le risposte!

bpdino ha scritto:Poi c'è anche (almeno) un produttore che il Brunello Riserva lo mette sul mercato utilizzando il base imbottigliato e lasciandolo un anno in più nella loro cantina cambiando solo l'etichetta :roll:


qualche nome? perché sennò parliamo sempre del "nulla" (cioè, magari voi vi capite, ma io non vi seguo :roll: )...


Tiezzi: il Vigna Soccorso Riserva è il Vigna Soccorso tenuto in btg un anno in più così da poter recitare in etichetta la dicitura Riserva (confermatomi de visu dal produttore in una degustazione a Roma un paio di anni fa)!


Tutti i disciplinari prevedono che la riserva, semplicemente, sia un vino che ha fatto un anno di affinamento in più.
Da nessuna parte c'è scritto che debba essere il risultato di una selezione in vigna o altro.
E la maggioranza dei produttori la interpretano così; si tengono il vino un anno in più in cantina e lo fanno pagare quel 20-30% in più.
O credete davvero che tutte le riserve di Brunello e Barolo siano vini differenti e che Tiezzi sia un'eccezione?
Chi fa davvero un altro vino non se lo fa sicuramente pagare il 20% ma il 200% in più...


Va benissimo, nulla da eccepire se non il fatto che nel caso specifico si tratta della medesima btg tenuta in cantina da loro un anno in più... a questo punto prendo quella "base" e la faccio diventare riserva nella "mia" cantina!


DAL DISCIPLINARE:
Il vino a denominazione di origine controllata e garantita “Brunello di Montalcino” può portare come qualificazione la dizione “Riserva” se immesso al consumo successivamente al 1° gennaio dell’anno successivo al termine di sei anni, calcolati considerando l’annata della vendemmia, fermi restando i minimi di due anni di affinamento in contenitori di rovere e di sei
mesi in bottiglia
.
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Re: Biondi Santi ultime annate

Messaggioda maxer » 13 lug 2018 09:33

pipinello ha scritto:Tutti i disciplinari prevedono che la riserva, semplicemente, sia un vino che ha fatto un anno di affinamento in più.
Da nessuna parte c'è scritto che debba essere il risultato di una selezione in vigna o altro.
E la maggioranza dei produttori la interpretano così; si tengono il vino un anno in più in cantina e lo fanno pagare quel 20-30% in più.
O credete davvero che tutte le riserve di Brunello e Barolo siano vini differenti e che Tiezzi sia un'eccezione?
Chi fa davvero un altro vino non se lo fa sicuramente pagare il 20% ma il 200% in più...

E gli allocchi " intenditori " ci cascano a frotte ... :mrgreen:
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Re: Biondi Santi ultime annate

Messaggioda maxer » 13 lug 2018 09:42

bpdino ha scritto:Va benissimo, nulla da eccepire se non il fatto che nel caso specifico si tratta della medesima btg tenuta in cantina da loro un anno in più... a questo punto prendo quella "base" e la faccio diventare riserva nella "mia" cantina!

P.S.: magari c'è chi lo dice senza remore e chi invece ti racconta della rava e della fava per "vendere"!

Vero ! Non ci avevo pensato :shock:
Son pieno di Riserve in cantina ... uauh !
A questo punto aggiungo a penna la dicitura "Riserva" e ho svoltato :wink:
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Re: Biondi Santi ultime annate

Messaggioda zampaflex » 13 lug 2018 10:51

Poggio al Vento.

2006 buonissima.
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Re: Biondi Santi ultime annate

Messaggioda gianni femminella » 13 lug 2018 10:54

zampaflex ha scritto:Poggio al Vento.

2006 buonissima.


Poggio al vento è un cru, non per nulla.
Roma, fecisti patriam diversis gentibis unam
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Re: Biondi Santi ultime annate

Messaggioda pipinello » 13 lug 2018 11:12

maxer ha scritto:
pipinello ha scritto:Tutti i disciplinari prevedono che la riserva, semplicemente, sia un vino che ha fatto un anno di affinamento in più.
Da nessuna parte c'è scritto che debba essere il risultato di una selezione in vigna o altro.
E la maggioranza dei produttori la interpretano così; si tengono il vino un anno in più in cantina e lo fanno pagare quel 20-30% in più.
O credete davvero che tutte le riserve di Brunello e Barolo siano vini differenti e che Tiezzi sia un'eccezione?
Chi fa davvero un altro vino non se lo fa sicuramente pagare il 20% ma il 200% in più...

E gli allocchi " intenditori " ci cascano a frotte ... :mrgreen:


Dal disciplinare del Barolo. Caratteristiche al consumo dell'annata vs riserva. Scovate le differenze...

1. Il vino a denominazione di origine controllata e garantita «Barolo», all’atto dell’immissione al consumo, deve rispondere alle seguenti caratteristiche:
colore: rosso granato;
odore: intenso e caratteristico;
sapore: asciutto, pieno, armonico;
titolo alcolometrico volumico totale minimo: 13,00% vol;
con «menzione geografica aggiuntiva» e «vigna»: 13,00% vol;
acidità totale minima: 4,5 g/l;
estratto non riduttore minimo: 22,0 g/l.
2. Il vino a denominazione di origine controllata e garantita «Barolo» tipologia «riserva», all’atto dell’immissione al consumo, deve rispondere alle seguenti caratteristiche:
colore: rosso granato;
odore: intenso e caratteristico;
sapore: asciutto, pieno, armonico;
titolo alcolometrico volumico totale minimo: 13,00% vol;
con «menzione geografica aggiuntiva» e «vigna»: 13,00% vol;
acidità totale minima: 4,5 g/l;
estratto non riduttore minimo: 22,0 g/l.

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