LE BEVUTE DI LUGLIO 2018

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alì65
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Re: LE BEVUTE DI LUGLIO 2018

Messaggioda alì65 » 16 lug 2018 19:41

BarbarEdo ha scritto:Passopisciaro - Passorosso 2014
:shock: :shock: :shock:
Ma è una mia impressione o nei vari thread sull'Etna di questa cantina si parla pochissimo?
Lo chiedo perché, aperta vicino a un Feudo di Girolamo Russo 2014 (nome più gettonato, peraltro ottimo vino, arancia rossa, china, pepe, fumo e altre robe intriganti ..) questo (il Passorosso) lo ha surclassato senza pietà... Sembrava un Barolo contro un Langhe Nebbiolo. Complessità, lunghezza, energia, tutto elevato al quadrato (tra l'altro costa la metà o quasi).
Domanda: è un caso? Sono io che non ci ho capito nulla? Bottiglia storta quella di Russo? (non mi sembrava..).
Comunque sia: per me vino stupendo, sicuramente in grande annata, giovanissimo e come al solito mi dò del pirla per averne presa una sola bottiglia... :(


vino semisconosciuto, grazie per avercelo segnalato... :mrgreen:
a parte la battuta non so perchè se ne parli poco ma nelle annate top è sempre ottimo, in particolare le contrade...forse pregiudizi su Franchetti dalla Tenuta di Trinoro....altro mondo e altro modo di vedere, altro tutto...
futuro incerto...2021 grandissima annata!!!
Messner
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Re: LE BEVUTE DI LUGLIO 2018

Messaggioda Messner » 16 lug 2018 22:42

alì65 ha scritto:
BarbarEdo ha scritto:Passopisciaro - Passorosso 2014
:shock: :shock: :shock:
Ma è una mia impressione o nei vari thread sull'Etna di questa cantina si parla pochissimo?
Lo chiedo perché, aperta vicino a un Feudo di Girolamo Russo 2014 (nome più gettonato, peraltro ottimo vino, arancia rossa, china, pepe, fumo e altre robe intriganti ..) questo (il Passorosso) lo ha surclassato senza pietà... Sembrava un Barolo contro un Langhe Nebbiolo. Complessità, lunghezza, energia, tutto elevato al quadrato (tra l'altro costa la metà o quasi).
Domanda: è un caso? Sono io che non ci ho capito nulla? Bottiglia storta quella di Russo? (non mi sembrava..).
Comunque sia: per me vino stupendo, sicuramente in grande annata, giovanissimo e come al solito mi dò del pirla per averne presa una sola bottiglia... :(


vino semisconosciuto, grazie per avercelo segnalato... :mrgreen:
a parte la battuta non so perchè se ne parli poco ma nelle annate top è sempre ottimo, in particolare le contrade...forse pregiudizi su Franchetti dalla Tenuta di Trinoro....altro mondo e altro modo di vedere, altro tutto...


Il passorosso è l'etna rosso di entrata di Franchetti, ottenuto da un blend di vitigni più giovani dei singoli crus e dislocati a differenti altitudini e su differenti suoli. Una volta si chiamava passopisciaro rosso, ma fra i base dell'etna rimane uno dei migliori. L'annata è commovente e il produttore ci ha messo del suo: risultato ottimo vino.
Messner
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Re: LE BEVUTE DI LUGLIO 2018

Messaggioda Messner » 16 lug 2018 23:14

BarbarEdo ha scritto:Passopisciaro - Passorosso 2014
:shock: :shock: :shock:
Ma è una mia impressione o nei vari thread sull'Etna di questa cantina si parla pochissimo?
Lo chiedo perché, aperta vicino a un Feudo di Girolamo Russo 2014 (nome più gettonato, peraltro ottimo vino, arancia rossa, china, pepe, fumo e altre robe intriganti ..) questo (il Passorosso) lo ha surclassato senza pietà... Sembrava un Barolo contro un Langhe Nebbiolo. Complessità, lunghezza, energia, tutto elevato al quadrato (tra l'altro costa la metà o quasi).
Domanda: è un caso? Sono io che non ci ho capito nulla? Bottiglia storta quella di Russo? (non mi sembrava..).
Comunque sia: per me vino stupendo, sicuramente in grande annata, giovanissimo e come al solito mi dò del pirla per averne presa una sola bottiglia... :(


Feudo di Girolamo Russo l'ho bevuto diverse volte, sia in anteprima che all'uscita che quest'anno. Rimane uno degli Etna rossi più eleganti, ma non è mai pronto prima dei 6-8 anni, vuoi per la tipologia del cru, vuoi per il passaggio in legno piccolo...Vero che la 14 è un annata equilibratissima (bevuto un Feudo di Mezzo Graci strepitoso poco tempo fa), ma abbisogna comunque di tempo.
Sicuramente ad ora il passorosso è pronto da bere (blend di vigne su terroir diversi, più giovani, differente altura) quindi non mi stupisco affatto del tuo giudizio anzi probabilmente se avessi le due bottiglie una di fianco all'altra valuterei esattamente come hai fatto tu. Ma tempo che il Feudo evolva e non c'è storia, soprattutto in annata 2014. Franchetti lavora divinamente, il problema che si riscontra spesso a mio avviso è la gradazione alcolica del vino che ogni tanto sfugge di mano e si sente nel bicchiere, soprattutto in annate calde: ha piante perlopiù centenarie, scontato che siano ad alberello, con resa pietosa rispetto altri produttori(stiamo sui 15-25qli/h, molti girano sui 40-50). Come conseguenza di ciò esce mediamente con dei vini sui 15°, in annata calda anche 15,5°, vedi Rampante 2012 (devo dire però vino molto buono, anche se un pelino di alcol si sente). ma questa è una digressione che non c'entra nulla :lol:
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Re: LE BEVUTE DI LUGLIO 2018

Messaggioda dc87 » 16 lug 2018 23:17

zampaflex ha scritto:Ferrari - Trento bla bla bla Perlé nature Zero10

Ahia. Sarà in parte la voglia di segmentare l'offerta, col rischio di fare perdere coesione ai singoli prodotti, in parte magari la specificità di codesta bottiglia, ma il vino in questione è brutto.
Acido forte, metallico spiacevole, vaga espressione di frutto al naso. Essendo passato un anno dalla sboccatura mi sarei aspettato qualcosa di più; è un periodo breve, ma sufficiente per delineare qualche caratteristica. E quanto ho visto non mi è piaciuto.


Anche a me non è piaciuto.. nel mio caso ho trovato un eccesso di pesantezza ed il legno troppo evidente. Sembrava la Riserva Lunelli.
Perle Bianco almeno una spanna sopra.
maxer
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Re: LE BEVUTE DI LUGLIO 2018

Messaggioda maxer » 16 lug 2018 23:49

dc87 ha scritto:Ferrari - Perlé Zero 2010
Anche a me non è piaciuto.. nel mio casi ho trovato un eccesso di pesantezza ed il legno troppo evidente. Sembrava la Riserva Lunelli.

Perle Bianco almeno una spanna sopra.

Anche due !
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supersonic76
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Re: LE BEVUTE DI LUGLIO 2018

Messaggioda supersonic76 » 17 lug 2018 10:01

Primitivo dolce naturale 2016 Masseria Jorche

Strepitoso.
Prima volta che assaggio, pardonne, tracanno avidamente un vino di questa tipologia.
Naso incredibile, semplicemente da grandissimo Primitivo maturo.In bocca è (espressione inflazionata ma qui davvero pertinente) seta pura.Morbidissimo, armonico.Per niente stucchevole.
Impressionante come i 14,5°non si avvertano minimamente.Ma proprio da dare un occhio all'etichetta per averne conferma.
Con un minimo di freschezza in più sarebbe una boccia mondiale.
Memento Audere Semper
BarbarEdo
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Re: LE BEVUTE DI LUGLIO 2018

Messaggioda BarbarEdo » 17 lug 2018 10:24

Messner ha scritto:Feudo di Girolamo Russo l'ho bevuto diverse volte, sia in anteprima che all'uscita che quest'anno. Rimane uno degli Etna rossi più eleganti, ma non è mai pronto prima dei 6-8 anni, vuoi per la tipologia del cru, vuoi per il passaggio in legno piccolo...Vero che la 14 è un annata equilibratissima (bevuto un Feudo di Mezzo Graci strepitoso poco tempo fa), ma abbisogna comunque di tempo.
Sicuramente ad ora il passorosso è pronto da bere (blend di vigne su terroir diversi, più giovani, differente altura) quindi non mi stupisco affatto del tuo giudizio anzi probabilmente se avessi le due bottiglie una di fianco all'altra valuterei esattamente come hai fatto tu. Ma tempo che il Feudo evolva e non c'è storia, soprattutto in annata 2014. Franchetti lavora divinamente, il problema che si riscontra spesso a mio avviso è la gradazione alcolica del vino che ogni tanto sfugge di mano e si sente nel bicchiere, soprattutto in annate calde: ha piante perlopiù centenarie, scontato che siano ad alberello, con resa pietosa rispetto altri produttori(stiamo sui 15-25qli/h, molti girano sui 40-50). Come conseguenza di ciò esce mediamente con dei vini sui 15°, in annata calda anche 15,5°, vedi Rampante 2012 (devo dire però vino molto buono, anche se un pelino di alcol si sente). ma questa è una digressione che non c'entra nulla :lol:

Grazie per l'approfondimento! Mi colpisce molto che fosse un "base". Era sì più aperto e intenso al naso rispetto al Feudo, ma ho sentito anche una differenza tattile, gustativa e di persistenza tra i due, a vantaggio del primo. Forse il vino di Russo era davvero troppo giovane...

alì65 ha scritto:vino semisconosciuto, grazie per avercelo segnalato... :mrgreen:
a parte la battuta non so perchè se ne parli poco ma nelle annate top è sempre ottimo, in particolare le contrade...forse pregiudizi su Franchetti dalla Tenuta di Trinoro....altro mondo e altro modo di vedere, altro tutto...

:mrgreen: mai detto che fosse semisconosciuto, solo che nei thread sull'Etna i nomi sono altri... Russo, Cornelissen, Foti, Graci, Biondi, Benanti, ecc... Ma se questa roba qui è un base, beh... Cercherò senz'altro le contrade (oltre al base). Grazie per le dritte! :wink:
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Re: LE BEVUTE DI LUGLIO 2018

Messaggioda markov » 19 lug 2018 00:57

Campania IGT Fiano Don Chisciotte Pierluigi Zampaglione 2014

Alla ricerca di un vino da abbinare a un rollè di faraona, scartati i rossi per ragioni climatiche, superata una brevissima indecisione con il fiano di Marsella ho aperto il fiano di Zampaglione comprato al FIVI 2016.

Al FIVI 2016, dove il produttore ripeteva spesso che è un vino prodotto come un rosso (ma negli ultimi anni la macerazione è stata decisamente ridotta), c’era una bella verticalina di annate che ho trovato decisamente diverse una dall’altra. Diverse anche le ultime due annate proposte: la 2014 e la 2015. Con la 2014 più pronta, equilibrata e godibile. Su questo parere concordava il produttore che argomentava che come i vini rossi hanno bisogno di tempo.

Pertanto ho optato per la 2014 e aspetterò per la 2015.

Giallo dorato tutt’altro che limpido. Naso che evolve con note di frutta gialla, erbe aromatiche, cannella e zafferano. Palato pieno, consistente e con l’acidità che viene fuori quando non te l’aspetti a dare equilibrio al sorso. Quest’ultimo è a mio avviso l’aspetto caratterizzante di questo vino.

Perfetto l’abbinamento con il rollè!
merlotto85
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Re: LE BEVUTE DI LUGLIO 2018

Messaggioda merlotto85 » 19 lug 2018 10:19

Pantaleone pecorino 17

Naso fine , di agrumi , fiori , pesca e note minerali , bocca fresca tesa e bella sapidita..molto buono
Spectator
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Re: LE BEVUTE DI LUGLIO 2018

Messaggioda Spectator » 20 lug 2018 09:04

..Barbacarlo 1996,Lino Maga.Assaggiato in annate piu' giovani,quasi mi aveva lasciato indifferente.Questa..invece e' stata una bella bevuta a livello sensoriale/emozionale.Per nulla trascurabile anche dal lato gastronomico.Una Lieve carbonica all'apertura , poi tutto e' filato liscio..fino all'ultima goccia :lol: .Piaciuto ++
Ultima modifica di Spectator il 20 lug 2018 16:21, modificato 1 volta in totale.
gbaenergiaeco10
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Re: LE BEVUTE DI LUGLIO 2018

Messaggioda gbaenergiaeco10 » 20 lug 2018 12:08

Luca90 ha scritto:Trebbiano 2016 - Monteraponi


Naso inizialmente molto chiuso, sale una botta minerale mica da ridere, poi si apre e alla mineralità si aggiunono note di erbe aromatiche (rosmarino su tutto), frutta gialla, miele, candiniti, inun bouquet estramemente complesso.

Alla bocca rimane sapido (sapidissimo!), sorretto da buona acidità e corpo.

La metodologia di vinificazione fa si che abbia una struttura quasi da vino rosso, ma che rimane comunque estramamente fresco e piacevole da bere nonostante tutto

Piaciuto parecchio, ho altre due bocce in cantina, cuoriosissimo di valutarne l'evoluzione


vale la spesa? mi ha sempre incuriosito ma non l'ho mai testato
Lorenzo
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Re: LE BEVUTE DI LUGLIO 2018

Messaggioda SommelierSardo » 20 lug 2018 13:13

gbaenergiaeco10 ha scritto:
Luca90 ha scritto:Trebbiano 2016 - Monteraponi


Naso inizialmente molto chiuso, sale una botta minerale mica da ridere, poi si apre e alla mineralità si aggiunono note di erbe aromatiche (rosmarino su tutto), frutta gialla, miele, candiniti, inun bouquet estramemente complesso.

Alla bocca rimane sapido (sapidissimo!), sorretto da buona acidità e corpo.

La metodologia di vinificazione fa si che abbia una struttura quasi da vino rosso, ma che rimane comunque estramamente fresco e piacevole da bere nonostante tutto

Piaciuto parecchio, ho altre due bocce in cantina, cuoriosissimo di valutarne l'evoluzione


vale la spesa? mi ha sempre incuriosito ma non l'ho mai testato


Prendete il loro Chianti base 2016: uno spettacolo!
Con il Trebbiano spero abbiano risolto il problema dei tappi o di non so quale altra incognita...
2013 e 2014, sarò stato sfortunato io, ma su 4 bottiglie ha vinto l'ossidazione. Eppure all'uscita non eran malaccio come pure la 2015 e la 2016... ma visto il prezzo vorrei di più :roll:
Luca90
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Re: LE BEVUTE DI LUGLIO 2018

Messaggioda Luca90 » 20 lug 2018 14:32

SommelierSardo ha scritto:
gbaenergiaeco10 ha scritto:
Luca90 ha scritto:Trebbiano 2016 - Monteraponi


Naso inizialmente molto chiuso, sale una botta minerale mica da ridere, poi si apre e alla mineralità si aggiunono note di erbe aromatiche (rosmarino su tutto), frutta gialla, miele, candiniti, inun bouquet estramemente complesso.

Alla bocca rimane sapido (sapidissimo!), sorretto da buona acidità e corpo.

La metodologia di vinificazione fa si che abbia una struttura quasi da vino rosso, ma che rimane comunque estramamente fresco e piacevole da bere nonostante tutto

Piaciuto parecchio, ho altre due bocce in cantina, cuoriosissimo di valutarne l'evoluzione


vale la spesa? mi ha sempre incuriosito ma non l'ho mai testato


Prendete il loro Chianti base 2016: uno spettacolo!
Con il Trebbiano spero abbiano risolto il problema dei tappi o di non so quale altra incognita...
2013 e 2014, sarò stato sfortunato io, ma su 4 bottiglie ha vinto l'ossidazione. Eppure all'uscita non eran malaccio come pure la 2015 e la 2016... ma visto il prezzo vorrei di più :roll:


Io avevo bevuto solo la 14 prima, però molto giovane come questa, e non era andata...

La 16 ad ogni modo superiore in tutto, non so se è solo l'annata o l'esperienza di Braganti che ne frattempo è maturata..

Secondo me prodotto interessantissimo, e come descritto nella "bevuta" piaciuto molto. Sul fatto se valga o meno la spesa: dipende, su internet l'ho vista a 47 euro e direi anche no, io pagata 30 euro/bt sul forum e visto la scarsità della produzione e particolarità del prodotto li vale tutti.

Le altre due bottiglie le terrò un po' in cantina prima di berle così vi saprò dire se daranno problemi. Ad ogni modo credo che negli ultimissimi anni siano migliorati.

PS: sul loro cc non c'è neanche da commentare.. uno dei migliori in assoluto, il base pazzesco per qp ma anche riserva e baron'ugo non scherzano
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Re: LE BEVUTE DI LUGLIO 2018

Messaggioda alemusci » 20 lug 2018 22:40

Brezanka blanco, kocjancic rado 2011
Giallo profondo. Miele di castagno e burro fuso. Qualche ossidazione. In bocca ritorna una nota legnosa. Bella struttura, da rosso, con acidità ancora vibrante e lunghezza spettacolare. Potente.

Puoilly-fuisse l’entreroches, pierre ferraud & fils 2015
Verdolino. Agrumato e fruttato. Bocca fresca, sapida, dritta e snella.

Ageno, la stoppa 2012
Arancione. Naso aggressivo, animale, che poi si apre: frutta, cioccolata, caramello, miele di castagno, mastice e qualcosa di vagamente rugginoso. Bocca intensa e tannica ma con tanta acidità che lo rende bevibilissimo. Bevuto al nuovo macello di Milano con la loro insuperabile cotoletta e goduto parecchio.
“Dio ha fatto l’acqua, ma l’uomo ha creato il vino” Victor Hugo
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Re: LE BEVUTE DI LUGLIO 2018

Messaggioda Ludi » 23 lug 2018 13:03

Marques de Murrieta, Cappellania 2011: si sta gradualmente scrollando di dosso le note burrose e tostate, ed esaltando la parte minerale e di frutta matura. Un vinone, ma anche un bel vino.
Sierra de Tolono Rioja Tinto 2014: fatica un po' a pulirsi delle note animali, ma quando la frutta emerge (una mezz'ora nel bicchiere) diventa gradevole e beverino.
I Vigneri, Aurora 2014: decisamente ostricoso e affumicato all'impatto, immediato il parallelo con uno Chablis. L'acidità in bocca non è la stessa, ma si beve bene.
Alice Bonaccorsi, Crucimonaci 2008: la vera sorpresa del weekend. Davvero non mi sarei mai aspettato un vino che, più che la Borgogna, evoca il Rodano, con il gioco di danze tra i sentori di frutta nera matura ed una mineralità tipicamente fumé, unite da un filo speziato di rara purezza. Vino fantastico.
Odilio Antoniotti, Rosato 2013: davvero buono, ancora godibilissimo con le sue note di gelatina di lampone e spunti più da Cerasuolo che da rosé.
Coppo, Brut 2007: buono. Non uno Champagne, ma meglio di tanti Franciacorta, se non altro per la gestione del connubio maturità-acidità.
Bonci, Verdicchio S. Michele 2013: niente, il San Michele non mi entusiasma mai. Troppo grasso e alcolico, un po' seduto....sarà un mio limite.
Lusenti, Tournesol 2011: sarà pure un po' freak con le sue note animali, ma servito fresco si manda giù a litri.
Domaine de la Chevalerie, Chevalerie 2010: eleganza pura, pur in un contesto di sottigliezza quasi diafana.
Wine & Soul, Porto Tawny 10 anni: ineccepibile, anche se non sono un fan del Porto.
Domaine de Rombeau, Rivesaltes 1958: piaciuto infinitamente di più. Irreale il ritorno fruttato, molto più gestibile sotto il profilo alcolico.
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Re: LE BEVUTE DI LUGLIO 2018

Messaggioda Alberto » 23 lug 2018 13:28

Ultime stappature:

Kamptal Riesling Loiserberg Reserve, Jurtschitsch, 2015 (13%)
Ancora nel suo momento di apertura giovanile, ed è davvero un piacere "svitarlo" ora: medio paglierino, minima la carbonica residua; naso quasi giocoso di melone e pesca bianca, menta e zucchero filato; bocca più seria con qualche cenno idrocarburico all'attacco ed un frutto che si colora un po' di giallo, lunga ed armonica senza la minima sensazione di "carico". Botte grande usata con completa maestria. Goloso con classe (ed un rapporto q/p da urlo)!

Marche Bianco Valdicia, Conti Leopardi di San Leopardo, 2015 (13,5%)
Chiedo lumi ai referenti di zona: al punto vendita nelle cantine storiche di Casa Leopardi mi è stato detto essere un blend di maceratino (a.k.a. ribona, a sua volta descrittomi come "incrocio tra verdicchio e trebbiano") in maggioranza, con saldo di chardonnay; altre fonti invece parlano di unione di verdicchio (presumo in maggioranza), chardonnay e trebbiano. Ad ogni modo, solo acciaio. A me ha ricordato un verdicchio, ma non di quelli della sponda matelicense, e però con meno classe rispetto ai paradigmi iesini: colore quasi dorato, profumi di pera e mela tendenti alla cottura al forno, e tocchi affumicati, bocca grassa ma comunque non statica, finale di mandorla e menta spadona. Un po' alcolico con l'alzarsi della temperatura. Buonino, sa stare a tavola, ma il 2016 provato a Recanati aveva più sale e precisione.

Cerasuolo di Vittoria, Portelli, 2012 (13%)
Le note positive si fermano al colore, che rende giustizia al nome che porta; per il resto, un vino semplicemente insignificante: frutto rosso generico e fiacco, finanche stanco, sapidità (tratto che dovrebbe invece risaltare) quasi a zero, finale amaro. Bottiglia KO? Boh... :roll:
Should auld acquaintance be forgot, and never brought to mind?
Should auld acquaintance be forgot, and days of auld lang syne?

For auld lang syne, my dear, for auld lang syne,
we'll tak a cup o' kindness yet, for days of auld lang syne.
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Re: LE BEVUTE DI LUGLIO 2018

Messaggioda Ziliovino » 24 lug 2018 12:29

Vino Rosato frizzante Rossanel - Monte dei Roari. Da uve Rossanella a me sconosciute, vinificato in anfora e rifermentato in bottiglia, bottiglia trasparente e tappo a corona: nonostante le premesse (ho chiuso gli occhi mentre ci infilavo il naso :-) ) vino pulitissimo e piacevole, melagrana al naso, fresco e sapido (qualcuno al tavolo ha detto salato) e leggero amaricante a pulire il sorso. Direi da pizza.

Calabria Bianco Cotidie Neostos 2016 - Spiriti Ebbri. Non male questo calabrese da vitigni autoctoni, colore bello carico (ma la retroetichetta specifica che non fa macerazione), frutti gialli e fiori, bocca di adeguata tensione, sapido.

Soave Colli Scaligeri Castelcerino 2013 - Filippi. Non molto diverso da come era all'uscita: agrumato e scorze varie, sorso pimpante e che invoglia la beva, leggera sapidità, ottima bibita estiva.

Rioja Crianza Blanco Vina Gravonia 1994 - Lopez de Heredia. Ancora bello integro, fiori di campo, mandorla e frutta secca appena accennati e molto eleganti, gioca sul filo dell'ossidazione mantenendo adeguata integrità e freschezza, sia nei profumi che al sorso. Sempre ottime bevute da questa cantina.

Venezia Giulia Terrano 2005 - Kante. Tanta frutta rossa fresca, fiori, qualche nota ferruginosa, sorso di acidità sostenuta e salino, ma ha trovato un suo equilibrio e a temperatura di cantina è davvero delizioso, scaldandosi peggiora, meglio fresco.

Piave Raboso 2005 - Cecchetto. Altra bottiglia ottima da bere fresca, qui la frutta è più scura, al sorso me lo ricordavo più flebile, invece accanto alla decisa acidità c'è anche un po' di corpo, ottimo sostituto di Barbere da grigliate estive...

Bourgogne Pinot Noir Cuvée Sapidus 2013 - Mongeard-Mugneret. Davvero ben fatto questo pinò dal nome che evoca la sapidità al sorso, me lo ricordavo più efebico invece ha tutto al posto giusto, i fruttini con sfumature sullo scuro, c'è anche un po' di spezia, da bere in scioltezza.
Ultima modifica di Ziliovino il 24 lug 2018 14:24, modificato 2 volte in totale.
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Re: LE BEVUTE DI LUGLIO 2018

Messaggioda vinogodi » 24 lug 2018 12:47

...stasera panoramica di top Lambrusco Metodo Classico (et similia) con finale bomba di verticale di Lambrusco Metodo Classico Lini 910 nelle annate 2004 - 2005 - 2006 con sboccature 2016 - 2017 - 2018 ... per gli amanti del genere ci sarà da divertirsi, all'Angiol D'Or...
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Re: LE BEVUTE DI LUGLIO 2018

Messaggioda bobbisolo » 25 lug 2018 12:08

vinogodi ha scritto:...stasera panoramica di top Lambrusco Metodo Classico (et similia) con finale bomba di verticale di Lambrusco Metodo Classico Lini 910 nelle annate 2004 - 2005 - 2006 con sboccature 2016 - 2017 - 2018 ... per gli amanti del genere ci sarà da divertirsi, all'Angiol D'Or...


fantastico! Ansioso di leggere le tue note

Comincio per la prima volta, linciatemi, con qualche bevuta dei giorni scorsi:
Casali - Pra di Bosso rosato
Colore poco acceso, un rubino scarico che non attira granchè e mi fa pensare a vino vecchio. Il lotto però dice 2017, il naso soprattutto lamponi e in bocca non così affilato come il naso suggeriva, anzi, più sapido che acido (che è forse caratteristica del lambrusco di collina) e dotato di una discreta pienezza e un filo di tannino. L'ho bevuto con gusto e spensieratezza freddo da frigo.

Alexandre Filaine - Cuvée Speciale
Bevuta diverse volte(>6) nel giro di un paio d'anni, mi piace, forse più per etichetta che per gusto(mi sembra leggermente inflazionato come vino, ma lo dico sottovoce); colore splendido roseo che associo ai pinot del pavese, sfodera un naso di agrumi fra cui spunta anche il legno, che non riesco del tutto ad apprezzare, la bocca la trovo elettrizzante, tra i frutti rossi e ossidati gialli, un leggero tannino e una bollicina che continua a lavorare sul palato... all'assaggio direi che è dosato pochissimo, in realtà è un brut...

Bodegas Resalte - Crianza 2014 (tempranillo)- Ribera del Duero
Regalo e sorpresa. Ho bevuto pochissimi sangiovese di toscana e romagna, ma il colore scuro, nero impenetrabile(anche leggermente velato perchè nn filtrato), comunque vivido e luminoso, mi ricorda subito quei pochi assaggi... naso intenso di frutto e spezie, potente, vaniglia e amarene, il tutto ben definito; leggo affinamento in barrique di rovere francese e americano... in effetti in bocca ha un tannino ancora violento e nonostante i 14.5° non è l'alcol (e la temperatura...)che emerge ma l'amarena, la vaniglia e forse la liquirizia. Piaciuto tanto e pentito molto di averlo aperto adesso. Non ho però idea in "cosa" possa evolvere...mai sentito un rosso affinato in barrique e invecchiato che so, 10/20 anni almeno dall'uscita...

Colli di Lapio - Fiano 2017
Aperto freddo di frigo, inizialmente anonimo, avrei detto trebbiano(lugana) o verdicchio... sicuramente un vino ben fatto, privo di difetti, bevibilissimo ma sicuramente penalizzato dal freddo, mi dico...
Man mano acquisiva temperatura, meglio si distendeva negli aromi e nei sapori, facendosi più largo e morbido... il finale anche a distanza di minuti, mi è piaciuto molto, tutto di frutto.
Temo però di scordarmelo velocemente :oops:

Barone Pizzini - Animante
Un franciacorta ben fatto, essenziale, forse banale perchè a parte la netta acidità e qualche sentore da passaggio in legno, non offre molto altro, comunque buono... ma in magnum(e con la morte sua parmigiano-reggiano...), vista la temperatura, è bevanda estremamente gradita e popolare!
merlotto85
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Re: LE BEVUTE DI LUGLIO 2018

Messaggioda merlotto85 » 25 lug 2018 20:32

Isole olena 2014

Naso frutta rossa viola spezie , in bocca morbido discreta acidita , finale su note di spezie e qualche sfumatura balsamica....
miccel
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Re: LE BEVUTE DI LUGLIO 2018

Messaggioda miccel » 26 lug 2018 10:31

Metto qualche impressione su alcuni vini pugliesi bevuti nel mese di luglio e accomunati dall’avere un prezzo basso o medio-basso. In generale di vini pugliesi non capisco un tubo, e mi piacerebbe se qualcuno aggiungesse osservazioni.

I PASTINI – LE ROTAIE SUSUMANIELLO 2017
Rosato della Valle d’Itria dal piccolo prezzo che mi sembra trovare un giusto equilibrio fra la dolcezza e l’acidità, da bere con piacere (io almeno l’ho fatto).

CANTINE MIALI – FIRR 2015
Altro vino della zona di Martina Franca, bianco a base di fiano minutolo (vitigno che assaggio per la prima volta). L'impatto è sulla rosa e sulla pesca, mela e uva piuttosto dolce, e può ricordare quello di un gewurztraminer, però in bocca è un po’ più sottile, ha un minimo di taglio sapidino e non è aggressivo; direi che è ben fatto, anche se l'impronta che ti lascia in bocca è inevitabilmente quella di un vino aromatico, ma questa è la natura dell’uva, ho capito.
Anche in questo caso siamo al di sopra dell'accettabile per un vino da 8 euro.

TRULLO DI PEZZA – PRIMITIVO DI MANDURIA LICURTI 2015
Ovviamente ha struttura e ha morbidezza, l’esordio mostra una buona fattura ed una certa eleganza; col tempo prevalgono le note di frutta sotto spirito e di confettura, alle quali vanno a sommarsi quelle di cioccolato, e il vino risulta un po’ carente di dinamica, per me. Discreto ma non mi ha convinto del tutto.

ROSA DEL GOLFO – SALENTO PRIMITIVO 2015
Questo non è male, stile moderno con moderazione, buona agilità, un tocco di noce con, sembra, quel tanto di membrana che gli dà una leggera, piacevole astringenza e amarezza, è solo sul finale che la nota di frutta sotto spirito diventa troppo netta (e per il mio palato sangiovesizzato butta quasi al vino dolce), ma nel complesso è un discreto vino, si beve bene.

ANGIULI DONATO - PRIMITIVO DI GIOIA DEL COLLE ADELPHOS 2015
15 gradi, approccio più libero e naturale, naso profondo, spezie, erbe amare, mora matura ma anche sale, buon freno tannico, prugna, castagna secca. Non so se sia la zona diversa, la vigna vecchia, il solo acciaio o la mano, ma per me c’è un salto fra questo e gli altri primitivi descritti qui. Vino buono.

CONTI ZECCA – BIANCO SALENTO LUNA 2016
Metà malvasia e metà chardonnay. Profumi orientati verso il dolce, vaniglia e affumicato, frutti esotici, nulla di esagerato e anche condito con una dose di acidità, però il tutto non mi sembra ben fuso e non ha la spinta che ti riporta al bicchiere. Ha autorevoli estimatori, ma a me non è piaciuto.

GIANCARLO CECI – PARCHITELLO CASTELDELMONTE BOMBINO NERO 2017
Rosato profumato di piccoli frutti e vinoso, sorso leggero e fresco, ma non inconsistente; dotato di una buona unità che lo rende assai piacevole.

ROSA DEL GOLFO –SALENTO MAZZI’ 2016
Rosato da negroamaro. Naso da rosso. Ciliegia matura, cacao, lieve tostato. Di qualità, piuttosto corposo, discreto vino ma non ci ho flirtato.

COLLI DELLA MURGIA – GRECO LE DRITTE 2017
Naso dolce floreale e mediterraneo, bocca diritta, minerale e giustamente acida senza spigoli inutili, buon corpo con gradazione alcolica media (12,5), è godurioso già a berlo così come aperitivo. Mi è piaciuto.

TENUTA PATRUNO PERNIOLA – PRIMITIVO IGP PUGLIA LENOS 2015
Tenuta di Gioia del Colle, ma questo specifico vino non è in quella denominazione. Frutto maturo, un po’ di spezie, timbro mediterraneo. Anche in questo caso qualche nota di cacao e caffè (il vino fa due mesi di barrique, secondo il sito) e morbidezza, però apprezzo il fatto che non sia appesantito, e, sebbene con note sia dolci che salate marcate, fluisce. Abbastanza buono.

Pugliesi a parte, per me un luglio veramente ricco di tante belle bottiglie. Ne voglio ricordare solo una, non certo ignota ma qui citata raramente, il brunello dei Conti Costanti (2011), un sangiovese di classica trasparenza, dai profumi raffinati, intenso e giocato in grandissima eleganza, un vino che non lascia indifferenti chi ama questo vitigno.
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bobbisolo
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Re: LE BEVUTE DI LUGLIO 2018

Messaggioda bobbisolo » 27 lug 2018 15:23

Ciro Picariello - Fiano 906 2013
Luminoso paglierino e sfumature verdi evidenti, al naso fieno e idrocarburi (mi ricorda MC di Ermes Pavese, stessa annata 2013 sboccatura 2016, Valle d'Aosta), in bocca più sapido che acido, mi pare caratteristica comune dei Fiano -ditemi se sbaglio, please- e mineralità (che identifico con "sfrigolamento" a inizio bocca, diversamente dall'acidità che sento ai lati della lingua... perdonate le sicure imprecisioni) comunque bello fresco in bocca e soddisfacente complessità di sapori che continuano per diversi minuti, nonostante il sapore di verde e quindi un leggero amarognolo sia presente.
Che ci si può abbinare a questo?
Bevuto con orecchiette broccoli e alici e trovato non male


Domaine d'Elise - Chablis 2016
Bevuto con crudo di pesce (tonno, ricciola, scampi e gamberi) e salsine di pomodori secchi e cipolle di tropea, l'insieme mi è piaciuto abbastanza. Colore splendido, un giallo(paglierino) luminoso, naso potente, fiori e agrumi, sapido, sostenuto da una discreta acidità(non prorompente, devo dire) alla quale si aggiungono sensazioni "burrose" quindi morbide che allungano e distendono la bevuta. Vino semplice, ma piaciuto... credo bel rapporto qualità/prezzo(24€ al risto), ma parlo da perfetto ignorante della tipologia.
Pasta a base di acciughe/alici è un giusto abbinamento?
Manco di fantasia e soprattutto esperienza...
Ale Lenzi
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Re: LE BEVUTE DI LUGLIO 2018

Messaggioda Ale Lenzi » 27 lug 2018 15:38

2012 Bruno Clavelier Vosne Romanee Les Hautes Maizieres Veilles Vignes: Rosso rubino bello concentrato. Naso ampio su fruttini neri di sottobosco, poi violetta, incenso e cardamomo, menta e muschio. In bocca entra con una bella freschezza, elegante, sapido e minerale, tannini belli fitti e levigati, finale di grande compostezza e persistenza.
Piaciuto parecchio a tutti i commensali, gran bel Village.
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Ludi
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Re: LE BEVUTE DI LUGLIO 2018

Messaggioda Ludi » 30 lug 2018 09:27

Villa Raiano, Greco di Tufo Contrada Marotta 2010: sorprendente, in buono, per la sottigliezza e compostezza del sorso, più da Fiano che da Greco. L'avrei collocato molto più a nord. Bel vino.
Morgenster, Tosca 2011: questo un Sangiovese? Mah....l'uso dl legno lo fa collocare più in Aquitania. E non è un complimento.
F. Chidaine, Vouvray Le Bouchet 2006: molto vicino, per carattere, ad un Riesling alsaziano, con le note idrocarburiche davvero accentuate. Considerata l'annata, ben riuscito.
Barbacarlo 2010: inebriante per i profumi davvero molto rodaniani (alla cieca avrei probabilmente azzardato Cornas). Un po' meno convincente in bocca: la carbonica si infila e disturba la linearità dell'assaggio. Andrebbe scaraffato.
Mas Daumas Gassac Bianco 2010: del produttore mi piacciono più i rossi, ma questo vino, ancorchè di un'opulenza davvero notevole, non è certo fatto male. Solo un filo stancante.
Louis Jadot, Corton Pougets 2005: esemplarmente animale e speziato....e, per i miei gusti, buono ma assai poco emozionante.
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zampaflex
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Re: LE BEVUTE DI LUGLIO 2018

Messaggioda zampaflex » 30 lug 2018 11:49

Valentini - Cerasuolo 2016
Naso poco espressivo (mi viene il dubbio che a forza di concentrarmi sugli orali abbia dimenticato gli scritti :mrgreen: ). Ma anche in bocca non è che dimostri di essere il campione della razza, o almeno in questa fase o per questa boccia. Buono, strutturato, ma mi ha lasciato col dubbio che non fosse un grande acquisto...

Pianpolvere Soprano - Barolo riserva Bussia 7 anni 2006
Bottiglia e pricing prestigiosi, vino un pochino meno. Naso nebbiolesco, anima monfortina con tannini ancora belli vispi, ma non l'ho sentito cantare. Solo un monotono, rassicurante, prevedibile eloquio.
Non progredi est regredi

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