Ritorno per un ringraziamento dovuto a Marco, con cui ci eravamo ripromessi di ritrovarci al Vinitaly del 2017, quando ci incontrammo per caso alla festa di Intravino, carrambata epocale...
Meno male che ci si è messo lui, perché se si aspettava che prendessi io l'iniziativa credo che ci saremmo rivisti non prima degli anni '20!
Bella la giornata, era davvero molto che non mi capitava più di stare intorno ad un tavolo con una serie di bottiglie da assaggiare e di cui chiacchierare con i commensali. Bello ritrovare qualche vecchio compagno di assaggio e... polemiche e opinioni, come Andrea, il vecchio Endrya, ovviamente Roland che non ha mancato di confermare il talento di selezionatore con un paio di vini spagnoli che meritano di essere riassaggiati con più calma e ad una temperatura più favorevole. Mi ha confortato vedere che il forum continua a raccogliere nuovi appassionati, e ancor di più constatare che la mia proverbiale fortuna nei parcheggi funziona anche con il parcheggio al tavolo, visto che mi è toccato il posto di fronte a Valeria, che ricordo come nick dai vecchi tempi ma non avevo mai conosciuto e che si è rivelata persona davvero gradevole, oltre che graziosa.
Del vino potrei dire parecchie cosette, la memoria organolettica non è al livello dei tempi d'oro ma ho scoperto con piacere che non è ancora andata in pensione, ma preferisco dichiarare amore rinnovato per il Barbacarlo. Il 2010 si conferma un'annata di grandezza epocale, in cui grazie all'asciuttezza e alla particolare flessuosa tensione dell'insieme parla soprattutto la voce di una Croatina sontuosa, nitida al naso e scolpita alla bocca. Replico qui il grazie sentito e appena velato di commozione a Maxer per aver conferito la doppia magnum, preziosa e monumentale. Per quanto ricordi le bottiglie da 0,75 persino superiori, degustativamente, una bottiglia come questa, con l'etichetta a mano di Lino Maga, ha un valore affettivo impagabile. Grazie ancora.
Una bella giornata. Spero che ci siano altre occasioni.
“La cultura è organizzazione, disciplina del proprio io interiore; è presa di possesso della propria personalità, e conquista di coscienza superiore, per la quale si riesce a comprendere la propria funzione nella vita, i propri diritti e i propri doveri.”