alemusci ha scritto:alì65 ha scritto:alemusci ha scritto:...Per quel che ho capito è tutta roba fondamentalmente bio. ...
FIEFS-VENDEENS (chenin Blanc, gamay, Cabernet franc):
-thierry michon/domaine Saint-nicolas
-jeremie mourat
MUSCADET (melon de bourgogne):
-jo landron
-vincent caille/domaine le fay d’homme
-domaine de l’ecu/guy bossard
-domaine de la senechaliere/marc pesnot
ANJOU (chenin Blanc, Cabernet franc):
-richard Leroy
-Benoît courault
-patrick baudouin
-stephane bernaudeau
-domaine delesvaux
-damien laureau
-loic mahé
-Eric morgat
-agnes et rene mosse
-ferme de la sansonniere/mark angeli
SAUMUROUIS (Cabernet franc, chenin Blanc):
-clos cristal
-domaine du collier
-sebastien bobinet
-domaine melaric
-le petit Saint-vincent
-domaine des roches neuves
-clos rougeard
-antoine sanzay
-la source du ruault
-chateau tourgrise
-chateau de villeneuve
-chateau yvonne
BOURGUEIL/SAINT-NICOLÁS-DE-BOURGUEIL (Cabernet franc):
-pierre et catherine breton
-emmanuel et stephanie caslot
-sebastien David
-yannick amirault
-bertrand glabrun
-laurent herlin
-domaine du mortier
-aurelien revilot
CHEVERNY(Sauvignon)/COUR CHEVERNY (Romorantin):
-thierry et jean-marie puzelat
-philippe tessier
-les cailloux du paradis
-le clos de la bruyere
-domaine du moulin
-Christian Venier
CHINON (Cabernet franc):
-bernard et matthieu baudry
-Philippe alliet
-chateau du Coluaine
-domaine grosbois
-gerard marula
MONTLOUIS-SUR-LOIRE (chenin blanc):
-francois chidaine
-lise et bertrand jousset
-la grange tiphaine
-domaine franz saumon
VOUVRAY (chenin Blanc):
-vincent careme
-domaine de beaumont
-sebastien brunet
-le clos naudin
-domaine huet
LOIR E VENDOMOIS (chenin Blanc, pineau d’aunis):
-domaine de belliviere
-domaine le briseau
-la grapperie
-domaine les maisons rouges
-les vignes de l’angevin
ORLEANAIS (Chardonnay):
-domaine reynald heaule
COTEAUX-DU-GENNOIS (Sauvignon):
-mathieu coste
POUILLY-FUME(Sauvignon):
-Alexandre bain
SANCERRE (Sauvignon):
3 tipi di terroir:
1) marne bianche argilloso-calcaree
Lieu dit “les monts damnes “
Lieu dit “le cul de beaujeu”
Lieu dit “la grand cote”
2) calcare duro “caillottes”
Lieu dit “le chene marchand “
Lieu dit “la maussiere”
3) argilloso-silicei “silex”
Lieu dit “les Romains”
Lieu dit “les Belles dames”
-gerard boulay
-francois cotat
-sebastien riffault
-domaine fouassier
MENETAU-SALON (Sauvignon, Pinot noir):
-domaine philippe gilbert
COTE-ROANNAIS (gamay):
-romain Paire
-le picatier
-domaine serol
COTES-DU-FOREZ (gamay):
-Gilles bonnefoy
-domaine verdier-logel
COTES-D’AUVERGNE (Chardonnay, gamay):
-domaine de la boheme
-vincent et marie tricot
-jean maupertuis
SAINT-POURCAIN (Chardonnay, gamay):
-domaine terres d’ocre
ho un brivido lungo la schiena quando sento parlare di mondo bio in Loira; ci sono tanti bravi ma anche tantissimi cani....provare e riprovare è la parola d'ordine
Si infatti, tra l’altro il libro da cui le informazioni sono tratte è un libro sulla Loira senza nessuna ulteriore indicazione (tipo “Loira bio” per dire). Però leggendo le descrizioni dei produttori mi sono fatto l’idea che l’autore (francois morel, tradotto da samuel cogliati) avesse una certa predilezione per il mondo bio. È anche vero però che non c’erano toni estremistici o settari anzi. Si parla di: aratura con il cavallo, interventi in vigna manuali, nessun prodotto chimico, vendemmia a piena maturità, vinificazione senza additivi enologici, lunghi affinamenti etc.. a me non interessa entrare nella diatriba bio vs non bio ci mancherebbe. Leggendo come lavorano alcuni di questi produttori “bio” però mi è venuta voglia di provare i loro vini. Poi sicuramente ci sarà un sacco di roba strana nel mondo del vino bio. Bontà loro, de gustibus. Non mi va però di essere pro o contro qualcosa a prescindere per cui siccome il libro era fatto bene, gli autori sono seri e le descrizioni sembravano interessanti mi sono sentito comunque di consigliare i produttori segnalati (pur non avendoli mai provati
)
Avendo patito pesantemente gli effetti della "industrializzazione" della produzione negli anni del boom, con conseguente svilimento della produzione e perdita della redditività negli anni successivi, in Loira hanno sentito prima di altri il bisogno di una nuova via, e l'hanno trovata nel bio- e poi nel naturale.
Chi ha operato con attenzione e intelligenza (vedi Mark Angeli) ha tracciato una strada interessante.
Chi lo ha fatto con fare da pasdaran ha prodotto solo cialtronate (Robinot).
In questo elenco ci sono nomi di ogni tipo, molti interessanti, con però importanti differenze di livello qualitativo.
Per esempio mi piace la mano, un poco più rotonda (necessaria con lo Chenin) di Bossard e Morgat. Non mi convincono invece Yvonne e Sanzay, troppo magri.
A Sancerre invece non ci inventa assolutamente nulla: la zona è piccola, i cru buoni pochi, e i produttori col manico ancora meno. Pinard Mellot e Cotat su tutti (escludendo Vatan che è culto puro).