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Re: LE BEVUTE DI GIUGNO 2018

Inviato: 19 giu 2018 14:36
da ale1984
Grazie a entrambi, ora mi è più chiaro...

A presto,
A.

Re: LE BEVUTE DI GIUGNO 2018

Inviato: 19 giu 2018 14:44
da landmax
ORSO85 ha scritto:Un solo commento, forse da neofita, su Ruinart.
Mi è capitato già con Beaufort, di sentirlo troppo "gasato", a voi capita mai? è una sensazione mia o c'è una spiegazione?


La sensazione potrebbe essere legata a una sboccatura molto recente, o magari a un travaglio nel trasporto della bottiglia. Cose che potrebbero accentuare la sensazione di una bollicina troppo marcata e magari non ben integrata.

Re: LE BEVUTE DI GIUGNO 2018

Inviato: 19 giu 2018 14:57
da ORSO85
Ti ringrazio.
Quindi non è questo champagne fatto così ma potrebbe essere solo la bottiglia in questione ad essere un po' anomala?
EDIT: si, se non erro è l'ultima sboccatura.

Re: LE BEVUTE DI GIUGNO 2018

Inviato: 19 giu 2018 15:08
da landmax
ORSO85 ha scritto:Ti ringrazio.
Quindi non è questo champagne fatto così ma potrebbe essere solo la bottiglia in questione ad essere un po' anomala?
EDIT: si, se non erro è l'ultima sboccatura.


Sì, potrebbe essere che la sboccatura recente (magari 2018), unita magari a un trasporto sballottato altrettanto recente, ti dia quella sensazione. In generale, una sboccatura troppo recente può dare la sensazione di un vino duro, disarmonico, converrebbe sempre aspettare (almeno) un annetto o due.

Re: LE BEVUTE DI GIUGNO 2018

Inviato: 19 giu 2018 20:17
da lucuzzu
Da ing. Mi verrebbe da pensare pure alla temperatura di servizio/bicchiere....

Re: LE BEVUTE DI GIUGNO 2018

Inviato: 19 giu 2018 20:17
da lucuzzu
Edit

Re: LE BEVUTE DI GIUGNO 2018

Inviato: 20 giu 2018 07:18
da alì65
landmax ha scritto:
ORSO85 ha scritto:Un solo commento, forse da neofita, su Ruinart.
Mi è capitato già con Beaufort, di sentirlo troppo "gasato", a voi capita mai? è una sensazione mia o c'è una spiegazione?


La sensazione potrebbe essere legata a una sboccatura molto recente, o magari a un travaglio nel trasporto della bottiglia. Cose che potrebbero accentuare la sensazione di una bollicina troppo marcata e magari non ben integrata.


io l'anomalia la trovo nel Beaufort troppo gasato, mai trovato uno che non fosse giustamente bolloso o addirittura scarso
sboccatura recente e temperatura

Re: LE BEVUTE DI GIUGNO 2018

Inviato: 20 giu 2018 09:43
da ORSO85
Grazie per i vostri consigli.
Ho altro Ruinart da provare e vedrò, i 2 Beaufort che ho bevuto erano entrambi gasati, però non ho aspettato un anno a berli.

Temperature di servizio direi perfetta, non di certo caldo o troppo freddo.
Trasporto potrebbe essere, nel senso che mi è stato spedito a casa e dopo si è fatto un'ora di macchina per andare al pranzo, però il Beaufort non ha fatto questo viaggio.

Grazie :)

Re: LE BEVUTE DI GIUGNO 2018

Inviato: 20 giu 2018 21:15
da zampaflex
Domaine des Ardoisières - Quartz 2012

Bono questo! Altesse in purezza, bio, da ottima annata in Savoia. Mela golden, fiori di campo, bocca elegante come una mannequin d'antan. Sali e acidi danzano sulle punte. L'alcool non è mai un problema nella regione, e lo dimostra. Profumato, sottile ma non esile e nemmeno fragile.

Re: LE BEVUTE DI GIUGNO 2018

Inviato: 21 giu 2018 09:11
da cskdv
Rosso del Rocolo (Pinot Nero) – Villa dal Ferro Lazzarini 1974
Storica cantina dei colli berici!
Non ho molta esperienza con i vini vintage ma sono rimasto sbalordito da questo vino che dopo 44 anni era ancora “vivo”! :shock:
Colore eccellente e ottima evoluzione nel bicchiere durante la serata.
Veramente impressionante! :D

Immagine

Re: LE BEVUTE DI GIUGNO 2018

Inviato: 21 giu 2018 10:58
da Ziliovino
cskdv ha scritto:Rosso del Rocolo (Pinot Nero) – Villa dal Ferro Lazzarini 1974
Storica cantina dei colli berici!
Non ho molta esperienza con i vini vintage ma sono rimasto sbalordito da questo vino che dopo 44 anni era ancora “vivo”! :shock:
Colore eccellente e ottima evoluzione nel bicchiere durante la serata.
Veramente impressionante! :D

Immagine


era un produttore che piaceva parecchio a Veronelli, diverse etichette sono citate nei sui Cataloghi Bolaffi, accanto ai grandi Bordeaux e Borgogna.
Mai imbattuto in una loro bottiglia però...

Re: LE BEVUTE DI GIUGNO 2018

Inviato: 21 giu 2018 10:59
da Alberto
cskdv ha scritto:Rosso del Rocolo (Pinot Nero) – Villa dal Ferro Lazzarini 1974
Storica cantina dei colli berici!
Non ho molta esperienza con i vini vintage ma sono rimasto sbalordito da questo vino che dopo 44 anni era ancora “vivo”! :shock:
Colore eccellente e ottima evoluzione nel bicchiere durante la serata.
Veramente impressionante! :D

Immagine

E questo da dove salta fuori?!? :shock: :D :P

Re: LE BEVUTE DI GIUGNO 2018

Inviato: 21 giu 2018 14:10
da ZEL WINE
Alberto ha scritto:
cskdv ha scritto:Rosso del Rocolo (Pinot Nero) – Villa dal Ferro Lazzarini 1974
Storica cantina dei colli berici!
Non ho molta esperienza con i vini vintage ma sono rimasto sbalordito da questo vino che dopo 44 anni era ancora “vivo”! :shock:
Colore eccellente e ottima evoluzione nel bicchiere durante la serata.
Veramente impressionante! :D

Immagine

E questo da dove salta fuori?!? :shock: :D :P


sul colore eccellente ho qualche perplessita' :D

Re: LE BEVUTE DI GIUGNO 2018

Inviato: 21 giu 2018 14:36
da Wineduck
Quando un vino è dominato dalla struttura verticale parliamo di un vino impostato sulle durezze: acidità, spigolosità, volendo anche tannino "tagliagengive". Avrai una sensazione di velocità nella deglutizione, facilitata dalla salivazione (grazie all'acidità), di grande scorrevolezza ma raramente di durata ed espansione della fase post deglutizione. Normalmente piacciono molto a degustatori con "boccuccia di rosa", di palato molto fine e delicato, con una visione efebica e globalista del vino (infatti sono spesso fissati con l'asse enologico franco-tedesco, in particolare Borgognon-Moselliano). Su questo forum questi vini vengono anche accompagnati dal commento "bevibilità assassina" oppure "da berne a secchi".
Personalmente li classifico come "vini bibita".

Quando un vino è dominato dalla struttura orizzontale prevalgono invece le componenti morbide e piacevoli: soprattutto alcool, glicerine e tannini "celoduristi". Il sorso si fa più possente, decisamente virile, si erge la dinamica (anche in regime Bio, senza chimica), al naso possono risultare più compressi ma in bocca danno il meglio di sé lasciando grandi ricordi e forti emozioni. Sono i preferiti dai degustatori che non si lasciano intimorire dalle estrazioni generose, sebbene sempre di grande equilibrio, e che sanno distinguere l'apporto polifenolico dell'uva da quello dei contenitori di affinamento. Normalmente sono individui che hanno nelle loro corde una gamma di più ampia di stili di allevamento della vite e di affinamento dei vini: non hanno in mente il "modello unico" che ci vorrebbe tutti globalmente ed acriticamente borgognofili. Difficilmente infatti cadono nel "tunnel della Borgogna" con il quale molti (della categoria di cui sopra) si rovinano peggio che con un pulman di Moldave. Sono vini di stampo sovranista che tendono a riportare in alto la grandezza dei vitigni autoctoni senza minimamente scimmiottare le "sciacquature di botte" pinotteggianti.
Personalmente li classifico come "vini alimento".

Re: LE BEVUTE DI GIUGNO 2018

Inviato: 21 giu 2018 14:39
da bobbisolo
Curiosità: la bottiglia anni '70 in quanto tempo è "scivolta via", se è stata finita?
Il color nocino spaventa il mio stomaco :?

Re: LE BEVUTE DI GIUGNO 2018

Inviato: 21 giu 2018 15:39
da Ludi
Wineduck ha scritto:Quando un vino è dominato dalla struttura verticale parliamo di un vino impostato sulle durezze: acidità, spigolosità, volendo anche tannino "tagliagengive". Avrai una sensazione di velocità nella deglutizione, facilitata dalla salivazione (grazie all'acidità), di grande scorrevolezza ma raramente di durata ed espansione della fase post deglutizione. Normalmente piacciono molto a degustatori con "boccuccia di rosa", di palato molto fine e delicato, con una visione efebica e globalista del vino (infatti sono spesso fissati con l'asse enologico franco-tedesco, in particolare Borgognon-Moselliano). Su questo forum questi vini vengono anche accompagnati dal commento "bevibilità assassina" oppure "da berne a secchi".
Personalmente li classifico come "vini bibita".

Quando un vino è dominato dalla struttura orizzontale prevalgono invece le componenti morbide e piacevoli: soprattutto alcool, glicerine e tannini "celoduristi". Il sorso si fa più possente, decisamente virile, si erge la dinamica (anche in regime Bio, senza chimica), al naso possono risultare più compressi ma in bocca danno il meglio di sé lasciando grandi ricordi e forti emozioni. Sono i preferiti dai degustatori che non si lasciano intimorire dalle estrazioni generose, sebbene sempre di grande equilibrio, e che sanno distinguere l'apporto polifenolico dell'uva da quello dei contenitori di affinamento. Normalmente sono individui che hanno nelle loro corde una gamma di più ampia di stili di allevamento della vite e di affinamento dei vini: non hanno in mente il "modello unico" che ci vorrebbe tutti globalmente ed acriticamente borgognofili. Difficilmente infatti cadono nel "tunnel della Borgogna" con il quale molti (della categoria di cui sopra) si rovinano peggio che con un pulman di Moldave. Sono vini di stampo sovranista che tendono a riportare in alto la grandezza dei vitigni autoctoni senza minimamente scimmiottare le "sciacquature di botte" pinotteggianti.
Personalmente li classifico come "vini alimento".


interessantissimo spunto, Alessandro. In generale come immaginerai sono d'accordo con te, ma è la definizione di "orizzontale" e "verticale" ad essere un po' ambigua. Per me, ad esempio, i vini orizzontali sono quelli che entrano potentissimi, riempiono la bocca ma poi si smorzano abbastanza facilmente se non su note fruttatone. Modello Zinfandel californiani, per intenderci. I vini verticali sono invece quelli che hanno struttura meno esplosiva ma costante ed elegante, ed hanno persistenza e mobilità in bocca elevatissime. Modello Hermitage di Chave, per fare un esempio a noi caro.
Poi ci sono i vini orizzontali e verticali al tempo stesso, come l'Hommage a Jacques Perrin o i rossi di Sine Qua Non....

Re: LE BEVUTE DI GIUGNO 2018

Inviato: 21 giu 2018 16:00
da cskdv
Alberto ha scritto:E questo da dove salta fuori?!? :shock: :D :P

Trattoria nella provincia di Vicenza, prezzo modico e ancora un paio di bottiglie disponibili...se a qualche vicentino interessa si può organizzare una serata :P

ZEL WINE ha scritto:sul colore eccellente ho qualche perplessita' :D

La foto forse non rende bene, però secondo me per l'età che ha....tanto di cappello!

bobbisolo ha scritto:Curiosità: la bottiglia anni '70 in quanto tempo è "scivolta via", se è stata finita?
Il color nocino spaventa il mio stomaco :?

Aperta ad inizio serata dopo due ore e mezza c'era ancora.
L'anno scorso invece abbiamo aperto sempre dello stesso produttore un cabernet '78 ed è durato 20 minuti. :o

Re: LE BEVUTE DI GIUGNO 2018

Inviato: 21 giu 2018 16:07
da Alberto
cskdv ha scritto:Aperta ad inizio serata dopo due ore e mezza c'era ancora.
L'anno scorso invece abbiamo aperto sempre dello stesso produttore un cabernet '78 ed è durato 20 minuti. :o

E dire che il loro forte era il merlot... :wink:

Re: LE BEVUTE DI GIUGNO 2018

Inviato: 21 giu 2018 16:17
da cskdv
Alberto ha scritto:
cskdv ha scritto:Aperta ad inizio serata dopo due ore e mezza c'era ancora.
L'anno scorso invece abbiamo aperto sempre dello stesso produttore un cabernet '78 ed è durato 20 minuti. :o

E dire che il loro forte era il merlot... :wink:

Quella stessa sera abbiamo assaggiato anche il campo dal lago (merlot) '91.... :P
Fare un confronto tra i due vini sarebbe insensato vista la differenza di età ma effettivamente il merlot era su un altro livello...vivo e vegeto anche ad un paio d'ore dalla stappatura :wink:

Re: LE BEVUTE DI GIUGNO 2018

Inviato: 21 giu 2018 18:27
da ale1984
Wineduck ha scritto:...


Grazie,
A.

Re: LE BEVUTE DI GIUGNO 2018

Inviato: 21 giu 2018 20:51
da Alberto
O.P. Bonarda Frizzante Vigna Bricco della Sacca, Fiamberti, 2016 (13%)
Una croatina frizzante charmat onesta e diligente: colore scuro ma non impenetrabile e spuma non esagerata (così come la carbonica risulta abbastanza fine in bocca), profumi di fragola e mora di gelso nero, palato giustamente "buccioso" e ruvido ma con un coerente ritorno del frutto fresco del naso sul finale, che è sgrassante per la viva acidità. Buon vino da pizza.

Re: LE BEVUTE DI GIUGNO 2018

Inviato: 22 giu 2018 10:14
da zampaflex
Wineduck ha scritto:Quando un vino è dominato dalla struttura verticale parliamo di un vino impostato sulle durezze: acidità, spigolosità, volendo anche tannino "tagliagengive". Avrai una sensazione di velocità nella deglutizione, facilitata dalla salivazione (grazie all'acidità), di grande scorrevolezza ma raramente di durata ed espansione della fase post deglutizione. Normalmente piacciono molto a degustatori con "boccuccia di rosa", di palato molto fine e delicato, con una visione efebica e globalista del vino (infatti sono spesso fissati con l'asse enologico franco-tedesco, in particolare Borgognon-Moselliano). Su questo forum questi vini vengono anche accompagnati dal commento "bevibilità assassina" oppure "da berne a secchi".
Personalmente li classifico come "vini bibita".

Quando un vino è dominato dalla struttura orizzontale prevalgono invece le componenti morbide e piacevoli: soprattutto alcool, glicerine e tannini "celoduristi". Il sorso si fa più possente, decisamente virile, si erge la dinamica (anche in regime Bio, senza chimica), al naso possono risultare più compressi ma in bocca danno il meglio di sé lasciando grandi ricordi e forti emozioni. Sono i preferiti dai degustatori che non si lasciano intimorire dalle estrazioni generose, sebbene sempre di grande equilibrio, e che sanno distinguere l'apporto polifenolico dell'uva da quello dei contenitori di affinamento. Normalmente sono individui che hanno nelle loro corde una gamma di più ampia di stili di allevamento della vite e di affinamento dei vini: non hanno in mente il "modello unico" che ci vorrebbe tutti globalmente ed acriticamente borgognofili. Difficilmente infatti cadono nel "tunnel della Borgogna" con il quale molti (della categoria di cui sopra) si rovinano peggio che con un pulman di Moldave. Sono vini di stampo sovranista che tendono a riportare in alto la grandezza dei vitigni autoctoni senza minimamente scimmiottare le "sciacquature di botte" pinotteggianti.
Personalmente li classifico come "vini alimento".


Al di là della polemica celodurista, del resto di gran moda di questi tempi grami al di fuori di questo recinto di consapevolezza enologica, non sono propriamente d'accordo con te, Ale, quantomeno sul bias che hai dato alle definizioni.
"Orizzontale" e "verticale" sono ambedue delle limitazioni, per me.
La sintesi, un vino che abbia sia espansione sul palato che dinamica e durata, deve essere l'obiettivo di ogni produttore (salvo per i pasdaran bionaturalcheccazzo con i loro vin de soif, autentiche risciacquature di botte - che se li tengano).

Re: LE BEVUTE DI GIUGNO 2018

Inviato: 22 giu 2018 11:32
da Vinos
Coche Dury les perrieres 2011:
Stiamo parlando di jean-francois coche dury, l’Einstein della borgogna come lo definisce Parker, e del suo vino migliore; più costoso e speculativo è il corton charlemagne ma lo stesso Coche preferisce il perrieres , definendosi “ un ragazzo da meursault”.
Questo 2011 è un vino brillante, con un potenziale straordinario.
Un effluvio estivo di sassi bagnati, iodio, erbe aromatiche, zenzero, cedro, e intanto la testa gira....
Subito dopo che il liquido bagna le labbra, il palato viene investito da un concentrato di aciditá e mineralità da far venire pelle d’oca, una materia tale da sovrastare grandi vini rossi che fanno della struttura la loro carta vincente. È futile parlarvi di persistenza, un vino masticabile, che puó confrontarsi con gli chardonnay prodotti sulla divina collina e perchè no, in molti casi sovrastarli.
La triste notizia è che il mondo si è accorto da tempo: tutti vogliono coche e i prezzi vanno alle stelle.
La cosa divertente è che nonostante si tratta di un bicchiere che potrebbe sembrare saturante per peso e potere, la bottiglia finisce in due e all’ultimo sorso rimane l’amaro in bocca.

Re: LE BEVUTE DI GIUGNO 2018

Inviato: 22 giu 2018 11:40
da Ludi
Vinos ha scritto:La cosa divertente è che nonostante si tratta di un bicchiere che potrebbe sembrare saturante per peso e potere, la bottiglia finisce in due e all’ultimo sorso rimane l’amaro in bocca.


nel senso che ha finale ammandorlato come il grechetto? :lol:

E' tutta invidia....complimenti per la bevuta e per le note

Re: LE BEVUTE DI GIUGNO 2018

Inviato: 22 giu 2018 13:09
da Vinos
Ludi ha scritto:
Vinos ha scritto:La cosa divertente è che nonostante si tratta di un bicchiere che potrebbe sembrare saturante per peso e potere, la bottiglia finisce in due e all’ultimo sorso rimane l’amaro in bocca.


nel senso che ha finale ammandorlato come il grechetto? :lol:

E' tutta invidia....complimenti per la bevuta e per le note


Ricorda più una garganega di soave :-)... grazie mille per i complimenti... e di amaro oggi come oggi ha anche il prezzo purtroppo :-)...