Giornata Sciablì:
Chablis Vieilles Vignes 2009 - Guy Robin. Limone e lemongrass, verticale, fresco e sapido, semplice ma davvero di piacevolezza estrema, come un Gatorade ghiacciato dopo una corsa estiva...
Chablis Vieilles Vignes 2010 - Hamelin. Parte con note tostate e di caffè, si apre poi sugli agrumi, che tornano decisi al retrolfatto insieme ad una nota di foglia di pomodoro.
Chablis Vieilles Vignes 2008 - Domaine George. Qui la frutta si fa decisamente più matura, sul tropicale, ananas maturo, più struttura e rotondità, sembra ormai arrivato, non attenderei oltre.
Chablis Mont de Milieu 1er cru 2015 - Duplessis. Naso fresco, piuttosto chiuso e composto, cedro, decisamente sull'eleganza, ma ancora decisamente introverso e giovane.
Chablis Mont de Milieu 1er cru 2014 - Grossot. Apre su note sulfuree, un po' confuso, poi una bella nocciola verde e un po' di cere, sorso di buona tensione.
Chablis Mont de Milieu 1er cru 2011 - Denis Race. Anche qui non precisissimo al naso, piuttosto elegante e composto soprattutto in bocca.
Champagne Terra Extra Brut - Nathalie Falmet. Agrumato e fresco, fragrante, ottima bollicina per spezzare la carrellata di sgasati...
Chablis Beauroy 1er cru 2013 - Laurent Tribut. Chablis di struttura, elegante e senza sbavature, completo e lungo, pronto da bere oggi.
Chablis Beauroy 1er cru 2011 - Laurent Tribut. Le somiglianze col precedente ci sono tutte, qui il naso concede anche una nocciola verde e un tocco di menta-basilico, più tensione in bocca senza dimenticare una certa ciccia.
Chablis Chapelot 1er Cru 2008 - Raveneau. Agrumi, conchiglie e finocchietto, bocca elegante, lunga e distesa, grande vino, ma meno ficcante di un altro paio di cru sempre 2008 provati in precedenza.
Chablis Le Clos Grand Cru Vieilles Vignes 2007 - Guy Robin. Teso e sapido per una gran bella bocca che se la gioca col precedente, mentre al naso è decisamente meno aperto e paga pegno. Bella mano comunque, Guy Robin...
Dom Perignon 1976 - Moet e Chandon. Aperto per festeggiare con gli amici la nascita di mia figlia... fatico ad estrarre il tappo, finché non decide di uscire da solo con un gran botto e colpisce il soffitto: ci urla di essere ancora vivo e vegeto. Biscotto e note di malto, arachidi e noccioline, accenno di yogurt, bolla ancora incredibilmente ben presente vista l'età, bocca tesa ma un po' corta, ovviamente le ossidazioni la fanno da padrone, e capisco che non a tutti possa piacere, anzi, forse sono io in minoranza, ed ovviamente non è un grande vino in senso assoluto ma resta sicuramente un'esperienza e bella prova di tenuta.
Quarts de Chaume 1999 - Chateau de Suronde. Colore ambrato scuro, frutta secca, qualche tono caraibico da Rhum, caramello, albicocca secca, in bilico tra frutta e ossidazioni nobili, particolare, sorso oleoso e dolcezza misurata. Nuove frontiere dell'abbinamento cibo-vino: muffin alla Cannabis Light e cioccolato.