Wineduck ha scritto:Bravo Claudio, bella selezione e, immagino, bella serata...
Note su tutto ma Charmes 04 in particolare, thanks!
...i vini sono stati tutti molto buoni , a parte uno andato, il Valmur di Ravenau sostituito dal Clos di Dauvissat che non l'ha fatto certo rimpiangere, anzi, forse vino da podio della serata. Difficile stilare una classifica , ma direi :
- A pari merito : Bienvenues Batard di leflaive e Meursault Charmes di Comte Lafon , che conferma il manico magistrale, aiutati da grandi annate e giusta maturità, oltre che ad un livello di conservazione eccellente (ma non avevo dubbi ). batard elegante ma solenne, forte e energico. Charmes splendido per eleganza e finezza, non sempre riscontrabili a questo livello nelle iperbole strutturali di Comte Lafon . Vini entrambi da over 95/100 .
- A relativa incollatura , proprio lo Chablis di Dauvissat, dove si mostra in tutta la sua minerale sapidità , complessità e gioia di bere , anche in questo caso rimarcando la sua assoluta supremazia sul territorio a braccetto con Ravenau . Vino a cavallo dei 95/100 senza meno, far i più bei Chablis dell'ultimo triennio . Anche in questo caso un ex equo con il Clos de Perrieres di Grivault , mai cos' indomito e ricco di sfaccettature , potenza sotto controllo e grandissimo carattere
- Un po' più indietro , diciamo a cavallo dei 90/100 , un relativo deludente Batard di Sauzet , che non aveva la spinta e affilatezza che ne caratterizza lo stile, anzi, relativamente rilassato, materico e un po' burroso . Il tappo era a posto , probabile sottoperformanza che ogni tanto capita , con leggere note ossidative al riscaldamento .
Qualcosina meglio il Quintessence di Girardin (91/100) , vino che solitamente apprezzo parecchio, in questo caso la dose di legno era un po' sopra le righe e la beva non così allegra , ma leggermente pesante . Oeh , datemene tutti i giorni e io lo berrò senza lamentarmi , il confronto con le bellissime riuscite descritte sopra l'hanno un po' relegato in seconda linea.
PS: nota assolutamente rilevante la performance dei due vecchietti Champagne , soprattutto il "vecchio" Fallet Prevostat , candido nella sua veste oro carica, petillant quanto basta, agrumato e crostoso come hanno da essere i grandi interpreti dello Champagne con qualche (parecchi) anni sulle spalle e con terziarizzazione perfetta (94/100) . Non da meno il millesimato Ambonnay 1999 di Beaufort , che ha interpretato l'annata in maniera magistrale: di personalità spiccata , ancora diritto come un fuso , materico, sfrontato con quelle note leggermente animali ma con una sapidità e acidità da far salivare abbondantemente .
PPS: cucina magistrale come sempre , non c'è che da apprezzare l'abnegazione di Claudio per questo aspetto , che lo porta a rinunciare parzialmente allo svolgersi della caciara della compagnia , per cui ringrazio a nome di tutti sentitamente ...