Anche le GC di Krug reggono il tempo “benino”.
Ieri sera con un manipolo di amici abbiamo fatto una mini-verticale di 5 Grande Cuvée, ripercorrendo a ritroso tutte le etichette uscite. Le due più vecchie sono state sbalorditive. La più vecchia in assoluto, poi, l’ho finita stasera (era una magnum e ieri noi eravamo in 5, che poi abbiamo anche bevuto un Coteaux Champenoise di Egly Ouriet è un ulteriore vino dolce, per cui siamo giustificati...
) ed era ancora assolutamente integra, a parte un piccolo cedimento sulla bolla, che invece ieri era di una cremosità ed una persistenza strepitose (va anche detto che ieri ho usato bicchieri da champagne e oggi ho provato con uno Zalto Universal, che potrebbe avere influito negativamente sulla bolla). Stiamo parlando di uno champagne messo in commercio nel 1980, anno più, anno meno, con vino base dei primi anni ‘70!
Il problema, piuttosto, è che se prendi una GC recente devi metterti nell’ordine di idee di dimenticarla in cantina per un pezzo: bere la 164éme (base 2008) ieri è stato un autentico infanticidio (con l’aggravante della consapevolezza di commetterlo
). Non che con Dom Perignon vada tanto meglio in quel senso, eh...
Alla fine dei conti, credo che sia solo una questione di gusti: entrambi danno il meglio dopo qualche anno (ovviamente ci sono annate più pronte e altre meno, ma vale per entrambi, visto che DP è millesimato, ma anche Krug GC è fortemente caratterizzato dal vino base), entrambi hanno una longevità incredibile, entrambi, per quanto mi riguarda, mi hanno regalato emozioni indimenticabili, come ieri sera.
Buona bevuta, qualunque sia la tua scelta finale!