LE BEVUTE DI MARZO 2018

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simba
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Re: LE BEVUTE DI MARZO 2018

Messaggioda simba » 02 apr 2018 19:44

Alburno 2009, aglianicone in purezza di Tenute del Fasanella. Colore ancora violaceo.
Al naso si apre con preoccupanti puzzette. Dopo un'ora di areazione, si pulisce ed emergono un bouquet di frutti rossi ed un leggero pepe nero. Al gusto, è ampio con una bella struttura (estratto secco 41 gr/l dal sito).
È un prodotto con ancora buone prospettive evolutive.
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zampaflex
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Re: LE BEVUTE DI MARZO 2018

Messaggioda zampaflex » 03 apr 2018 08:00

alì65 ha scritto:
maxer ha scritto:
Sisifo ha scritto:Nelle schiave top metterei invece Elda di Mayr.

Konkordo assolutamente !
Anche con la Vernatsch, Heinrich Mayr crea un vino all' apice della tipologia (e pensare che è solo un "vino rosso", senza nemmeno avere la denominazione Santa Maddalena ...), affiancandolo al suo grande Sudtirol Lagrein Riserva e al poetico bianco Blaterle, da un vitigno rarissimo che ormai si sta purtroppo estinguendo.
Anno dopo anno il Maso Nusserhof si conferma, secondo me, come una delle migliori espressioni dell' Alto Adige, con le sue vecchie vigne di 80 anni a rese molto basse e con il suo rispetto inimitabile della territorialità e della tradizione.


maxer, essendo tu autoctono Trentino, in due parole, fammi tornare la voglia di bere rossi del Trentino, anche AAdige, volendo
sui bianchi qualcosa prendo ancora ma sempre meno...

Restando in casa Mayr il Lamarein lo hai provato?
Non progredi est regredi
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Re: LE BEVUTE DI MARZO 2018

Messaggioda alì65 » 03 apr 2018 08:14

zampaflex ha scritto:
alì65 ha scritto:
maxer ha scritto:
Sisifo ha scritto:Nelle schiave top metterei invece Elda di Mayr.

Konkordo assolutamente !
Anche con la Vernatsch, Heinrich Mayr crea un vino all' apice della tipologia (e pensare che è solo un "vino rosso", senza nemmeno avere la denominazione Santa Maddalena ...), affiancandolo al suo grande Sudtirol Lagrein Riserva e al poetico bianco Blaterle, da un vitigno rarissimo che ormai si sta purtroppo estinguendo.
Anno dopo anno il Maso Nusserhof si conferma, secondo me, come una delle migliori espressioni dell' Alto Adige, con le sue vecchie vigne di 80 anni a rese molto basse e con il suo rispetto inimitabile della territorialità e della tradizione.


maxer, essendo tu autoctono Trentino, in due parole, fammi tornare la voglia di bere rossi del Trentino, anche AAdige, volendo
sui bianchi qualcosa prendo ancora ma sempre meno...

Restando in casa Mayr il Lamarein lo hai provato?


sovraestratto, amaro, imbevibile, per i miei gusti ma anche per chi lo ha bevuto con me
il Lagrein lo schivo come le pocce..
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Re: LE BEVUTE DI MARZO 2018

Messaggioda maxer » 03 apr 2018 08:48

alì65 ha scritto:
maxer ha scritto:
Sisifo ha scritto:Nelle schiave top metterei invece Elda di Mayr.

Konkordo assolutamente !
Anche con la Vernatsch, Heinrich Mayr crea un vino all' apice della tipologia (e pensare che è solo un "vino rosso", senza nemmeno avere la denominazione Santa Maddalena ...), affiancandolo al suo grande Sudtirol Lagrein Riserva e al poetico bianco Blaterle, da un vitigno rarissimo che ormai si sta purtroppo estinguendo.
Anno dopo anno il Maso Nusserhof si conferma, secondo me, come una delle migliori espressioni dell' Alto Adige, con le sue vecchie vigne di 80 anni a rese molto basse e con il suo rispetto inimitabile della territorialità e della tradizione.


maxer, essendo tu autoctono Trentino, in due parole, fammi tornare la voglia di bere rossi del Trentino, anche AAdige, volendo
sui bianchi qualcosa prendo ancora ma sempre meno...

A breve ti farò ri-amare i "nosi monti" ... :D
Qualcosina c' è ancora.
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Re: LE BEVUTE DI MARZO 2018

Messaggioda davidef » 03 apr 2018 09:21

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Ultima modifica di davidef il 05 nov 2018 00:58, modificato 1 volta in totale.
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Re: LE BEVUTE DI MARZO 2018

Messaggioda alì65 » 03 apr 2018 09:34

maxer ha scritto:
alì65 ha scritto:
maxer ha scritto:
Sisifo ha scritto:Nelle schiave top metterei invece Elda di Mayr.

Konkordo assolutamente !
Anche con la Vernatsch, Heinrich Mayr crea un vino all' apice della tipologia (e pensare che è solo un "vino rosso", senza nemmeno avere la denominazione Santa Maddalena ...), affiancandolo al suo grande Sudtirol Lagrein Riserva e al poetico bianco Blaterle, da un vitigno rarissimo che ormai si sta purtroppo estinguendo.
Anno dopo anno il Maso Nusserhof si conferma, secondo me, come una delle migliori espressioni dell' Alto Adige, con le sue vecchie vigne di 80 anni a rese molto basse e con il suo rispetto inimitabile della territorialità e della tradizione.


maxer, essendo tu autoctono Trentino, in due parole, fammi tornare la voglia di bere rossi del Trentino, anche AAdige, volendo
sui bianchi qualcosa prendo ancora ma sempre meno...

A breve ti farò ri-amare i "nosi monti" ... :D
Qualcosina c' è ancora.


amo il Trentino proprio per i monti; ho una casa in val Rendena e conosco bene i posti, sia per l'estivo che per l'invernale ma in fatto a vini (rossi in particolare) ho sempre avuto solo che delusioni
ci fossero nuove realtà le proverei volentieri...
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Re: LE BEVUTE DI MARZO 2018

Messaggioda alì65 » 03 apr 2018 09:39

davidef ha scritto:
rossi del Trentino ad oggi, salvo qualcosa di Eugenio Rosi, non si scappa dai soliti nomi che personalmente non mi invogliano granchè (S. Leonardo & c. più qualche bordolese), la Foradori sta facendo cose diverse che meritano anche un approfondimento ma conoscendoti son sicuro che non avrebbero seguito dopo

rossi Alto Adige altro discorso, potresti giocarti qualche Schiava nelle varie declinazioni giovane e fresca per il periodo estivo (a questo scopo Manincor perfetto), la pattuglia dei bordolesi leggi come sopra son sicuro che non li porteresti avanti, Lagrein lo schivi quindi lo abbiamo eliminato (a me piace quello di Nusserhof ma è un Lagrein diverso), sui rossi inutile girarci attorno la partita la fanno ancora i Blauburgunder dove la qualità media è nuovamente salita e se non cerchi Pinot Noir ma Blauburgunder i motivi di soddisfazione ci sono, i nomi bene o male quelli sono e vanno da Niedrist a Strobhloff passando per Gottardi, Brunnenhof, Graf Pfeil, Donà e via dicendo, io ogni anno piglio qualche bottiglia per motivi affettivi e con la dovuta maturità son vini che amo ma ripeto non pensare al Pinot Noir ma pensa al Blauburgunder altrimenti la cosa non funziona

Alto Adige ci vai per i bianchi, lascia stare le supercuvée tanto in voga oggi da Appius a Terlaner I e via dicendo, bella rivalutazione del Pinot Bianco con vini interessanti, ovviamente Riesling della Val Venosta e non solo come se piovesse, qualcosa di interessante anche fuori dal solito con i vini di Radoar, sui dolci invece la fanno da padroni

per i tuoi gusti però consiglio moderazione :roll:


chiaro, il problema è proprio il mio gusto che su questi rossi non lo incontrano quasi mai, l'hanno fatto raramente negli anni
sui bianchi molte più soddisfazioni, non tante sui secchi altoatesini ma per il resto tutto bene
sul PBianco ho bevuto qualcosina anche questo inverno ed in effetti passi avanti si sono fatti; prendevo già i Terlaner e anche con anni sulle spalle ottimi!! :wink:
per quanto riguarda Schiava le do il peso che merita (sempre per me); lo ritengo un vino da pasto che ha trovato una sua migliore indentità ma non di certo il prezzo....me la fanno un po troppo pesare questa "nuova" vita della Schiava... :?
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Re: LE BEVUTE DI MARZO 2018

Messaggioda davidef » 03 apr 2018 09:48

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Ultima modifica di davidef il 05 nov 2018 00:55, modificato 1 volta in totale.
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Re: LE BEVUTE DI MARZO 2018

Messaggioda andrea » 03 apr 2018 11:39

zampaflex ha scritto:
alì65 ha scritto:
maxer ha scritto:
Sisifo ha scritto:Nelle schiave top metterei invece Elda di Mayr.

Konkordo assolutamente !
Anche con la Vernatsch, Heinrich Mayr crea un vino all' apice della tipologia (e pensare che è solo un "vino rosso", senza nemmeno avere la denominazione Santa Maddalena ...), affiancandolo al suo grande Sudtirol Lagrein Riserva e al poetico bianco Blaterle, da un vitigno rarissimo che ormai si sta purtroppo estinguendo.
Anno dopo anno il Maso Nusserhof si conferma, secondo me, come una delle migliori espressioni dell' Alto Adige, con le sue vecchie vigne di 80 anni a rese molto basse e con il suo rispetto inimitabile della territorialità e della tradizione.


maxer, essendo tu autoctono Trentino, in due parole, fammi tornare la voglia di bere rossi del Trentino, anche AAdige, volendo
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Restando in casa Mayr il Lamarein lo hai provato?

E' un altro Mayr, non credo siano neppure parenti.
Ti amo Licia!!!
mangè mangè nu sèi chi ve mangià

Spedisco entro 5 giorni lavorativi, sempre che riesca a trovare i vini nel casino della mia cantina
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Re: LE BEVUTE DI MARZO 2018

Messaggioda zampaflex » 03 apr 2018 12:01

andrea ha scritto:
zampaflex ha scritto:
alì65 ha scritto:
maxer ha scritto:
Sisifo ha scritto:Nelle schiave top metterei invece Elda di Mayr.

Konkordo assolutamente !
Anche con la Vernatsch, Heinrich Mayr crea un vino all' apice della tipologia (e pensare che è solo un "vino rosso", senza nemmeno avere la denominazione Santa Maddalena ...), affiancandolo al suo grande Sudtirol Lagrein Riserva e al poetico bianco Blaterle, da un vitigno rarissimo che ormai si sta purtroppo estinguendo.
Anno dopo anno il Maso Nusserhof si conferma, secondo me, come una delle migliori espressioni dell' Alto Adige, con le sue vecchie vigne di 80 anni a rese molto basse e con il suo rispetto inimitabile della territorialità e della tradizione.


maxer, essendo tu autoctono Trentino, in due parole, fammi tornare la voglia di bere rossi del Trentino, anche AAdige, volendo
sui bianchi qualcosa prendo ancora ma sempre meno...

Restando in casa Mayr il Lamarein lo hai provato?

E' un altro Mayr, non credo siano neppure parenti.

E già che è Giuseppe. Ogni volta che mi distraggo mi becchi in castagna. :mrgreen:
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Re: LE BEVUTE DI MARZO 2018

Messaggioda davidef » 05 nov 2018 01:03

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Re: LE BEVUTE DI MARZO 2018

Messaggioda davidef » 05 nov 2018 01:04

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Re: LE BEVUTE DI MARZO 2018

Messaggioda maxer » 05 nov 2018 02:07

alì65 ha scritto:maxer, essendo tu autoctono trentino, in due parole, fammi tornare la voglia di bere rossi del Trentino .....

Siamo messi un po' male.
Comunque torna in Trentino : anche se con qualche milione di alberi in meno attorno, le Dolomiti sono sempre affascinanti :?
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