lucastoner ha scritto:Il ruggine dolce e bazar di spezie esotiche me li segno.....
La "acqua di ghiacciaio" ce l'hai già?
lucastoner ha scritto:Il ruggine dolce e bazar di spezie esotiche me li segno.....
venicka ha scritto:2009 Santenay 1er Cru La Comme - Marc Colin
Uh che bellino, fiori secchi e ruggine dolce a farla da padrone, poi terrosità e lieve ciliegia scura, in bocca c'è un po' troppa ciccia forse ma dettagli, nel suo genere molto buono.
lucastoner ha scritto:Il ruggine dolce e bazar di spezie esotiche me li segno.....
Kalosartipos ha scritto:La "acqua di ghiacciaio" ce l'hai già?
l'oste ha scritto:Descrizione molto bella che rende il vino, un bijou poco noto di Colin, produttore che seguo e apprezzo da tempo. L'eccesso di ciccia credo sia a causa dell'annata.
venicka ha scritto:lucastoner ha scritto:Il ruggine dolce e bazar di spezie esotiche me li segno.....
troppo barocchi dici?
Boh, ci sta, coi descrittori non è mai facile spiegarsi, io per ruggine dolce intendo quella cosa che si trova spessissimo nei nebbiolo nordpiemontesi, carema su tutti, mentre il bazar è tipo un miscuglio di incenso, cardamomo, chiodi di garofano e pensieri impuri in chiesa che caratterizza i borgogna che piacciono a me.
Più chiaro di così non ce la fo
venicka ha scritto:Kalosartipos ha scritto:La "acqua di ghiacciaio" ce l'hai già?
pronto a beccarmi tutte le ironie e sarcasmi di questo mondo ma sappi che sia acqua di ghiacciaio che acqua di fiume m'è capitato di usarle, i vatan giovani sono quella roba lì.
zampaflex ha scritto:venicka ha scritto:Kalosartipos ha scritto:La "acqua di ghiacciaio" ce l'hai già?
pronto a beccarmi tutte le ironie e sarcasmi di questo mondo ma sappi che sia acqua di ghiacciaio che acqua di fiume m'è capitato di usarle, i vatan giovani sono quella roba lì.
E ma allora sei Pigigres risorto!
Kalosartipos ha scritto:zampaflex ha scritto:venicka ha scritto:Kalosartipos ha scritto:La "acqua di ghiacciaio" ce l'hai già?
pronto a beccarmi tutte le ironie e sarcasmi di questo mondo ma sappi che sia acqua di ghiacciaio che acqua di fiume m'è capitato di usarle, i vatan giovani sono quella roba lì.
E ma allora sei Pigigres risorto!
Un "indiano" salvato dall'estinzione
davidef ha scritto:
è una buona bottiglia di un produttore giovane che cerca di fare selezioni massali rigorose, viene proposta in Francia ad un prezzo estremamente amichevole, siamo sui 22/25 euro a scaffale per capirci, solitamente chiama abbastanza tempo per uscire e considera che la 2014 è un filino ostica al momento
gbaenergiaeco10 ha scritto:L'artigiano Etnella 2016
incollo da rollingwine:
Nerello Mascalese, Nerello Cappuccio
Area di produzione: Contrada Marchese, Passopisciaro, Enta Nord
Vinificazione: fermentazione spontanea. 3 diverse vendemmie: acida, matura e surmatura. Macerazioni separate di durata diversa, poi assemblate a vino
Affinamento: in tonnaux di quinto passaggio per almeno 10 mesi
Premetto che non c'ho capito una mazza sulla vinificazione (sono quindi 3 annate assemblate?)..chi mi vorrà dare lumi farà cosa gradita.
il risultato nel calice è molto convincente, al naso si avverte un frutto croccante, soprattutto prugna e una ciliegia che mi ha riportato ad alcuni chianti che mi piacciono assai.
A differenza di quelli però qui c'è una mineralità spiccata, cenere calda e vari sentori fumé che aggiungono profondità a un naso che di primo acchitto sembrava giocare esclusivamente sulla freschezza del frutto. fanno capolino profumi vegetali rustici, mediterranei, (peperone rosso e oliva nera) ma elegantemente integrati al resto. Bocca dritta, verticale, con un tannino sempre sottocontrollo, una discreta pienezza e una chiusura senza sbavature..
Bevuto con una pasta e ceci e una squintalata di pecorino siculo
dc87 ha scritto:gbaenergiaeco10 ha scritto:L'artigiano Etnella 2016
incollo da rollingwine:
Nerello Mascalese, Nerello Cappuccio
Area di produzione: Contrada Marchese, Passopisciaro, Enta Nord
Vinificazione: fermentazione spontanea. 3 diverse vendemmie: acida, matura e surmatura. Macerazioni separate di durata diversa, poi assemblate a vino
Affinamento: in tonnaux di quinto passaggio per almeno 10 mesi
Premetto che non c'ho capito una mazza sulla vinificazione (sono quindi 3 annate assemblate?)..chi mi vorrà dare lumi farà cosa gradita.
il risultato nel calice è molto convincente, al naso si avverte un frutto croccante, soprattutto prugna e una ciliegia che mi ha riportato ad alcuni chianti che mi piacciono assai.
A differenza di quelli però qui c'è una mineralità spiccata, cenere calda e vari sentori fumé che aggiungono profondità a un naso che di primo acchitto sembrava giocare esclusivamente sulla freschezza del frutto. fanno capolino profumi vegetali rustici, mediterranei, (peperone rosso e oliva nera) ma elegantemente integrati al resto. Bocca dritta, verticale, con un tannino sempre sottocontrollo, una discreta pienezza e una chiusura senza sbavature..
Bevuto con una pasta e ceci e una squintalata di pecorino siculo
Dice tre diverse vendemmie: acida, matura, surmatura.
Non 3 diverse annate.
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