Champagnata da chef alì :
Una serata fantastica, ricca di spunti e molto godereccia grazie ad un perfetto connubio tra vini inenarrabili( in realtà più sotto ne parlo
) e cucina di livello.
Ringrazio infinitamente Filippo Giuffredi( perny) per l’invito molto gradito e Claudio alì per averci aperto casa e deliziato con i suoi piatti sempre perfetti e di grande classe.
Inoltre mi ha fatto piacere rivedere compagni di bevuta come Paolo( un guru per ciò che riguarda il mondo degli champagne), Giacomo una persona molto preparata( delegato onav) sempre interessante da ascoltare e molto tecnico nel giudizio sui vini, Davide( davidef) dotato di grandissima cultura enologica con cui è piacevole scambiare pareri ed opinioni sui vini e sui calici.
Prima batteria di 2002:
Si parte con sir winston churchill, uno champagne che rispecchia tutte le caratteristiche di una grande maison; un vino che ti conquista grazie a un dosaggio leggermente in evidenza ma mai sopra le righe, in grado di dare quel tocco british di cremosità e avvenenza non sempre apprezzate dai talebani delle acidità taglienti .
Rd 2002 di bollinger: ancora in una fase embrionale soprattutto a livello olfattivo, in bocca sapidità e acidità si rincorrono per primeggiare ma non si incontrano, siamo alla ricerca della fusione che avverrà solo col tempo.
Cristal 2002 : chi pensa che cristal sia uno champo modaiolo da bere in degli inutili flûte in discoteca vuol dire che non ha la cultura per capirlo e la pazienza per ascoltarlo.
Questa versione penalizzata da alcune note di zolfo che spariscono con un po’ di ossigenazione mostrando una parte aromatica fine, floreale, di nobile pasticceria.È il peso Welter del gruppo, e ne va fiero,solletica il palato con una bolla finissima spinta da un’acidità calibrata al punto giusto, gioca sulla ricerca degli equilibri centrando il risultato.
selosse les carelles: un blanc de blanc travestito da blanc de noir, potenza allo stato puro, un vino che impressiona ma che in questa fase giovanile manca di dettagli e sfumature. Uso un termine che tanto piace nel mondo del vino : “un infanticidio” sboccatura 2014
Dom perignon oenoteque 1996: minerale, biscottato, iodiato, complesso, voluttuoso,un turbilion di emozioni, lo champagne perfetto, uno dei miei preferiti di sempre. Unico
Substance di selosse sboccatura 2007:
Il substance si selosse è sempre uno champagne che divide, che gioca sulle nobili ossidazioni, su note di mandarino e marzapane,dove la bollicina è un ricordo lontano, la struttura è imponente, la frutta matura attacca con prepotenza, un vino che può far storcere il naso o conquistarti alla follia.
Krug clos du mesnil 1986: ha la mia stessa età ma come me non ha ancora raggiunto la piena maturità
.
Burro fuso a profusione, bisogna attendere del tempo per godersi i profumi di miele d’acacia e pompelmo, ricco, sfarzoso, impetuoso,dotato di una lunghezza interminabile che farebbe rabbrividire vini rossi importanti che fanno di questa caratteristica la loro forza. Ha ancora un’ acidità vivissima ed una struttura tale da permettergli di cavalcare gli anni come fossero giorni. Chapeu.
Amarone Quintarelli 1998: cuoio, prugna, note smaltate,balsamiche, erbe aromantiche, la 98 del Bepi è una versione più austera, più secca, con meno residuo rispetto alla 1990, 95 0 97, dotata di un carattere più rigido ma molto elegante allo stesso tempo con un finale leggermente amarognolo meno lungo del solito ma molto appagante.