LE BEVUTE DI FEBBRAIO 2018

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Bart
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Re: LE BEVUTE DI FEBBRAIO 2018

Messaggioda Bart » 17 feb 2018 11:36

Un altro amico varca i 45, e grazie alla sua generosità abbiamo un'occasione per una piccola retrospettiva sugli anni in cui eravamo diventati grandi, ma non ancora adulti.

Dégorgement tardif 1990 Jacquesson
Lo versiamo, e quell'aspetto oro pallido privo di bollicine fa pensare ad uno Champagne non più tale, invece in bocca sorprende per la vitalità dell'effervescenza e la freschezza del gusto; il naso poi è in continua mutazione, esprime uno dopo l'altro tutti i profumi tipici, dagli agrumi, alla crosta di pane, ai sentori tipici dell'affinamento. 17 anni sui lieviti per diventare un immortale, Stato di grazia

Chardonnay riserva 1991 Gravner

Capito niente alla cieca, si spaziava da Loira a Borgogna a Jura, ma le note caratteristiche erano ormai confuse con quelle evolutive. Colore splendido, nessuna traccia di ossidazione marcata, però il profilo olfattivo è ovviamente quello di un vino che ha già dato tanto; comunque integro, per me è stata più una bevuta emozionale che godereccia, in quanto preferisco maggior freschezza nei bianchi al momento, ma ero in minoranza al tavolo. Assolutamente comprensibile in ogni caso come sia stato un caposaldo del vino bianco italiano, Mediterraneo

Chateau Laville Haut Brion blanc 1989
Si potrebbe fare un discorso molto simile a quello fatto per il vino sopra, anche qui non ci raccapezzavamo, ma, d'altronde, sarà al massimo il terzo Bordeaux bianco che beviamo. Rispetto al precedente, un colore molto più scuro e un impatto più potente, sia al naso che in bocca; hanno continuato con sorpassi e controsorpassi per tutta la serata, ma alla fine ha prevalso la maggiore eleganza del primo. Monolitico, potente, intrigante, Drugstore cowboy

Pommard 1999 Domaine Leroy
Il lato animale della Borgogna interpretato dalla maestra dell'eleganza. Carne, pelle, poi i frutti; densità, tannini setosi, scorrevolezza; gusto, sapidità, grande armonia anche a tavola. Complesso ed equilibrato, un capolavoro delle “seconde linee”, Magnolia

Amarone T.B. 2009 Tommaso Bussola, bonus track
Didascalico come Amarone, vino da fine pasto se ce n'è uno, un carrarmato di 17,5° che scivola nell'esofago senza alcuna fatica. Marmellata di ciliegia sparata come quando hai appena aperto il vasetto nuovo, bocca ruffiana, non c'è che dire, ma con stile. A volte serve anche il disimpegno, Cado dalle nubi

Recioto 1995 Quintarelli
Sono sempre più convinto che i dolci giochino una partita a parte, hanno un quid in più di piacevolezza immediata, meno cerebrale, che permette loro di restare sempre in queste sere tra i preferiti; certo, devono essere fatti bene, e questo lo è, eccome. Seconda volta che lo bevo, e si riconferma splendido, con quella grande capacità di abbinare potenza e bevibilità, dolcezza e rigore. Perfetto gioco di incastri, I soliti sospetti
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Re: LE BEVUTE DI FEBBRAIO 2018

Messaggioda Jeriko One » 17 feb 2018 12:32

Bart ha scritto:Un altro amico varca i 45, e grazie alla sua generosità abbiamo un'occasione per una piccola retrospettiva sugli anni in cui eravamo diventati grandi, ma non ancora adulti.

Dégorgement tardif 1990 Jacquesson
Lo versiamo, e quell'aspetto oro pallido privo di bollicine fa pensare ad uno Champagne non più tale, invece in bocca sorprende per la vitalità dell'effervescenza e la freschezza del gusto; il naso poi è in continua mutazione, esprime uno dopo l'altro tutti i profumi tipici, dagli agrumi, alla crosta di pane, ai sentori tipici dell'affinamento. 17 anni sui lieviti per diventare un immortale, Stato di grazia

Chardonnay riserva 1991 Gravner

Capito niente alla cieca, si spaziava da Loira a Borgogna a Jura, ma le note caratteristiche erano ormai confuse con quelle evolutive. Colore splendido, nessuna traccia di ossidazione marcata, però il profilo olfattivo è ovviamente quello di un vino che ha già dato tanto; comunque integro, per me è stata più una bevuta emozionale che godereccia, in quanto preferisco maggior freschezza nei bianchi al momento, ma ero in minoranza al tavolo. Assolutamente comprensibile in ogni caso come sia stato un caposaldo del vino bianco italiano, Mediterraneo

Chateau Laville Haut Brion blanc 1989
Si potrebbe fare un discorso molto simile a quello fatto per il vino sopra, anche qui non ci raccapezzavamo, ma, d'altronde, sarà al massimo il terzo Bordeaux bianco che beviamo. Rispetto al precedente, un colore molto più scuro e un impatto più potente, sia al naso che in bocca; hanno continuato con sorpassi e controsorpassi per tutta la serata, ma alla fine ha prevalso la maggiore eleganza del primo. Monolitico, potente, intrigante, Drugstore cowboy

Pommard 1999 Domaine Leroy
Il lato animale della Borgogna interpretato dalla maestra dell'eleganza. Carne, pelle, poi i frutti; densità, tannini setosi, scorrevolezza; gusto, sapidità, grande armonia anche a tavola. Complesso ed equilibrato, un capolavoro delle “seconde linee”, Magnolia

Amarone T.B. 2009 Tommaso Bussola, bonus track
Didascalico come Amarone, vino da fine pasto se ce n'è uno, un carrarmato di 17,5° che scivola nell'esofago senza alcuna fatica. Marmellata di ciliegia sparata come quando hai appena aperto il vasetto nuovo, bocca ruffiana, non c'è che dire, ma con stile. A volte serve anche il disimpegno, Cado dalle nubi

Recioto 1995 Quintarelli
Sono sempre più convinto che i dolci giochino una partita a parte, hanno un quid in più di piacevolezza immediata, meno cerebrale, che permette loro di restare sempre in queste sere tra i preferiti; certo, devono essere fatti bene, e questo lo è, eccome. Seconda volta che lo bevo, e si riconferma splendido, con quella grande capacità di abbinare potenza e bevibilità, dolcezza e rigore. Perfetto gioco di incastri, I soliti sospetti


Ovviamente un ringraziamento al festeggiato. Una delle bevute più belle e intriganti degli ultimi tempi.
Podio personale:
1 - Recioto 1995 Quintarelli
2 - DT 1990 Jacquesson
3 - Chardonnay 1991 Gravner
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Re: LE BEVUTE DI FEBBRAIO 2018

Messaggioda Spectator » 17 feb 2018 13:01

..Cepparello 2001,Isole&Olena. Rosso rubino brillante ma intenso,senza nessun segno di stanchezza;mirtillo,lampone,viola i primi aromi che vengono su dal bicchiere.Poi,amarena in confettura,caffe e un leggero riflesso ematico in lontananza( c'ho messo 1 ora a odorare tutte ste cose,suggeriva accigliata la mia compagna :mrgreen: ).Sorso pieno,rotondo,acidita' importante ;tannino lievemente accennato x un vino elegante ed egregiamente bilanciato.Finale lunghissimo..al limite del pastoso,se propio gli devo trovare un difetto.
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Re: LE BEVUTE DI FEBBRAIO 2018

Messaggioda Kalosartipos » 17 feb 2018 18:53

merlotto85 ha scritto:
Kalosartipos ha scritto:
merlotto85 ha scritto:Cantina della volta metodo classico

Naso di bacche rosse,  lampone , bolla fine , bocca salina e nota netta di fragola di bosco..a fine bocca piu intenso e pieno..buono e con ottima bevibilita

Intendi il rosé da Lambrusco?
L'ho ri-bevuto martedì scorso, dopo parecchio tempo e mi è piaciuto.. annata 2011, sboccatura febbraio 2016.


No.. il metodo classico di base...il rosè ce l' ho ma devo ancora assaggiarlo...provvederò a breve.....


In effetti, io ho bevuto questa.. gradevole, comincia a costicchiare, però :roll:

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Re: LE BEVUTE DI FEBBRAIO 2018

Messaggioda Kalosartipos » 17 feb 2018 18:55

Denominazione borgognona "minore" per modo di dire: buona, a prezzi non proprio popolari..

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Re: LE BEVUTE DI FEBBRAIO 2018

Messaggioda Kalosartipos » 17 feb 2018 18:58

Questo non l'avevo mai assaggiato.. oltre 21 anni ma ancora pimpante e con dolcezza sussurata.

Pare che il produttore abbia ampia disponibilità di annate, anche vecchie.

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Re: LE BEVUTE DI FEBBRAIO 2018

Messaggioda Vinos » 17 feb 2018 23:29

Cerasuolo Valentini 2009:

A volte mi domando perché continuo a bere i vini di Valentini. Poi ci penso e la risposta è sempre la stessa: “ voglio essere libero di dire che sono vini sopravvalutati ed essere in grado di sostenere la mia tesi dopo vari assaggi”.
Questo cerasuolo 2009( premetto che l’azienda stessa consiglia di berli nei primi anni di vita, ma poi se parli con molti conoscitori ti consigliano di aspettare perché hanno bisogno di tempo... mi viene da ridere...);torniamo al vino, il colore è molto gradevole( lo devo ammettere) appena stappato( sa di salame, non è la prima volta che mi capita, per cui vegetariani di tutto il mondo per la prima ora dopo la stappatura tenetevi lontano dai capolavori del maestro lauretano)...più tardi, note di frutta rossa fresca e fiori secchi, in bocca l’acidità ancora pulsa ma la parte animale rende la bevibilità difficoltosa e per niente armonica. Continuo con una piccola riflessione a livello economico, il vino in questione l’ho pagato 30 euro e come esperimento ci può stare ma le annate recenti le ho viste online sui 60 euro. Stiamo scherzando vero?
Un piccolo consiglio da chi beve poco Valentini( e per fortuna aggiungo):
godeteveli da giovane( in modo da godere della freschezza e della materia imponente che hanno in alcune annate ) perché non è detto che con gli anni migliorano come si pensa( parlo del trebbiano e del rosato), non sempre il brutto anatroccolo si trasforma in principe come favole.
Sui Rossi non mi esprimo perché ho bevuto il Montepulciano solo una volta.
Ps questa è una mia riflessione, non è un invito ad una polemica, rispetto e ammiro chi riesce ed emozionarsi di fronte a questi vini.
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Re: LE BEVUTE DI FEBBRAIO 2018

Messaggioda Ludi » 18 feb 2018 09:54

Vinos ha scritto:Cerasuolo Valentini 2009:

A volte mi domando perché continuo a bere i vini di Valentini. Poi ci penso e la risposta è sempre la stessa: “ voglio essere libero di dire che sono vini sopravvalutati ed essere in grado di sostenere la mia tesi dopo vari assaggi”.
Questo cerasuolo 2009( premetto che l’azienda stessa consiglia di berli nei primi anni di vita, ma poi se parli con molti conoscitori ti consigliano di aspettare perché hanno bisogno di tempo... mi viene da ridere...);torniamo al vino, il colore è molto gradevole( lo devo ammettere) appena stappato( sa di salame, non è la prima volta che mi capita, per cui vegetariani di tutto il mondo per la prima ora dopo la stappatura tenetevi lontano dai capolavori del maestro lauretano)...più tardi, note di frutta rossa fresca e fiori secchi, in bocca l’acidità ancora pulsa ma la parte animale rende la bevibilità difficoltosa e per niente armonica. Continuo con una piccola riflessione a livello economico, il vino in questione l’ho pagato 30 euro e come esperimento ci può stare ma le annate recenti le ho viste online sui 60 euro. Stiamo scherzando vero?
Un piccolo consiglio da chi beve poco Valentini( e per fortuna aggiungo):
godeteveli da giovane( in modo da godere della freschezza e della materia imponente che hanno in alcune annate ) perché non è detto che con gli anni migliorano come si pensa( parlo del trebbiano e del rosato), non sempre il brutto anatroccolo si trasforma in principe come favole.
Sui Rossi non mi esprimo perché ho bevuto il Montepulciano solo una volta.
Ps questa è una mia riflessione, non è un invito ad una polemica, rispetto e ammiro chi riesce ed emozionarsi di fronte a questi vini.


anche io ho perplessità sul Cerasuolo di Valentini, spesso con l'invecchiamento mi ha dato delusioni.
Il Trebbiano, anche in vecchie annate, mi piace invece molto: la 2001 si beve alla grande, ad esempio.
Il Montepulciano è sublime.
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Re: LE BEVUTE DI FEBBRAIO 2018

Messaggioda Vinos » 18 feb 2018 11:41

Io di trebbiano ho bevuto 1990,2000,2001,2005,2009,2012 e quella che mi è piaciuta di più è stata propio la 2012.
Poi se consideriamo le bottiglie fallate.... nell’utimo Vintage da Marco, su 3 bottiglie aperte una sola era bevibile e comunque la mia quota è finita nella sputacchiera.
Sul Montepulciano cercherò di approfondire anche se la voglia è poca sinceramente .
Ps approfitto delle tue conoscenze per farti una domanda.... ho letto che a volte ti ritrovi a bere con soldera, sai per caso il prezzo di uscita in cantina dei suoi IGT?
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Re: LE BEVUTE DI FEBBRAIO 2018

Messaggioda Spectator » 18 feb 2018 12:00

Kalosartipos ha scritto:Questo non l'avevo mai assaggiato.. oltre 21 anni ma ancora pimpante e con dolcezza sussurata.

Pare che il produttore abbia ampia disponibilità di annate, anche vecchie.

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..Costicchia,eh!La..rete dice circa 150eur :( .
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Re: LE BEVUTE DI FEBBRAIO 2018

Messaggioda Kalosartipos » 18 feb 2018 13:51

Spectator ha scritto:
Kalosartipos ha scritto:Questo non l'avevo mai assaggiato.. oltre 21 anni ma ancora pimpante e con dolcezza sussurata.

Pare che il produttore abbia ampia disponibilità di annate, anche vecchie.

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..Costicchia,eh!La..rete dice circa 150eur :( .

Non ne conoscevo il costo perché mi è stata offerta.. però vedo che il rivenditore online italiano più famoso vende la bottiglia a 63,40€..
"La vita è breve e bisogna che uno se la beva tutta".
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Re: LE BEVUTE DI FEBBRAIO 2018

Messaggioda gbaenergiaeco10 » 18 feb 2018 16:32

Jakot 2007
Parte alcolica che se ne va un po' a fatti suoi, ma grande complessità olfattiva, pepe rosa, miele, anice, prugna gialla matura, tostatura di frutta secca, datteri..la bocca lascia presagire l'inizio di un lento declino..direi quasi diluita , con un tannino definitivamente risolto..ma l'acidità tiene botta, e l'alcol da quella spinta in più facendo da tramite per una retrolfazione coerente, che riporta al naso sensazioni burrose..io non lo attenderei oltre..
Bevuto con un risotto al curry e gamberi saltati
Ultima modifica di gbaenergiaeco10 il 18 feb 2018 19:38, modificato 1 volta in totale.
Lorenzo
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Re: LE BEVUTE DI FEBBRAIO 2018

Messaggioda Vinos » 18 feb 2018 16:45

Montevertine 2012: viola, ciliegia, lamponi e pepe bianco, dal gusto fresco e succoso.Vino da bere senza pensarci troppo, facendosi trasportate, non cercando forzatamente chissà quale sfaccettatura.Promosso nonostante l’annata non particolarmente eccelsa.
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Re: LE BEVUTE DI FEBBRAIO 2018

Messaggioda Messner » 18 feb 2018 17:00

Vinos ha scritto:Montevertine 2012: viola, ciliegia, lamponi e pepe bianco, dal gusto fresco e succoso.Vino da bere senza pensarci troppo, facendosi trasportate, non cercando forzatamente chissà quale sfaccettatura.Promosso nonostante l’annata non particolarmente eccelsa.


Bevuta di recente una 14 e seppur annata stortina (se così la vogliamo chiamare, non sono proprio d'accordo, soprattutto su certi prodotti, vedere Barbaresco) mi ha colpito per la facilità di beva e la prontezza: rimane uno dei chianti classico non chianti tra i più buoni, annata storta o no
Infatti non è sempre necessario cercare millemila sfaccettature nel vino, quando è fresco, equilibrato e sapido va giù a secchiate, è importante anche quello perchè in fin dei conti la bottiglia va bevuta e se si fa fatica non si prova piacere.
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Re: LE BEVUTE DI FEBBRAIO 2018

Messaggioda Wineduck » 18 feb 2018 17:10

Messner ha scritto:
Vinos ha scritto:Montevertine 2012: viola, ciliegia, lamponi e pepe bianco, dal gusto fresco e succoso.Vino da bere senza pensarci troppo, facendosi trasportate, non cercando forzatamente chissà quale sfaccettatura.Promosso nonostante l’annata non particolarmente eccelsa.


Bevuta di recente una 14 e seppur annata stortina (se così la vogliamo chiamare, non sono proprio d'accordo, soprattutto su certi prodotti, vedere Barbaresco) mi ha colpito per la facilità di beva e la prontezza: rimane uno dei chianti classico non chianti tra i più buoni, annata storta o no
Infatti non è sempre necessario cercare millemila sfaccettature nel vino, quando è fresco, equilibrato e sapido va giù a secchiate, è importante anche quello perchè in fin dei conti la bottiglia va bevuta e se si fa fatica non si prova piacere.



Eccolo lì: un altro manifesto del vino "bibita"... :lol:

"va giù a secchiate" oppure "bevibità assassina" le espressioni preferite... :x
L'invasione dei sovranisti del gusto :twisted:
"Woke up this morning with a wine glass in my hand - Whose wine? What wine? - Where the hell did I dine? - Must have been a dream - I don't believe where I've been - Come on, let's do it again"
Peter Frampton
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Re: LE BEVUTE DI FEBBRAIO 2018

Messaggioda Toti » 18 feb 2018 17:31

Les Cordeliers Grand Vintage Brut 2012 ( bevibilmente ok :) )
Franciacorta Bonfardini Carpe Diem Saten ( decisamente da avere sempre sotto mano :D :D :D)
Chianti Classico Buondonno 2015 ( e che te lo dico a fare .... superlativo :D :D :D :D )
Chateau Mirebeau 2012 Pessac- Leognan (in un'annata non delle migliori un vino dalla bontà e dalla struttura disarmante :D :D :D :D :D )
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Re: LE BEVUTE DI FEBBRAIO 2018

Messaggioda alì65 » 18 feb 2018 18:12

Bart ha scritto:Dégorgement tardif 1990 Jacquesson
Lo versiamo, e quell'aspetto oro pallido privo di bollicine fa pensare ad uno Champagne non più tale, invece in bocca sorprende per la vitalità dell'effervescenza e la freschezza del gusto; il naso poi è in continua mutazione, esprime uno dopo l'altro tutti i profumi tipici, dagli agrumi, alla crosta di pane, ai sentori tipici dell'affinamento. 17 anni sui lieviti per diventare un immortale, Stato di grazia


buonissima ora come anni fa, grande riuscita!!
futuro incerto...2021 grandissima annata!!!
Sisifo
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Re: LE BEVUTE DI FEBBRAIO 2018

Messaggioda Sisifo » 18 feb 2018 18:29

Qualche grossolana impressione, in buona parte risalente ai mesi precedenti. Oggi ho deciso di recuperare qualcosa dai blocchetti sparsi a destra e a manca.

Nature 2013 – Stocker: Giallo tendente al paglierino, decisamente più aperto e disponibile del solito. Naso stratificato e dominato da una mineralità quasi marina, accompagnata da lievito, mentuccia, bergamotto, agrumi e polpa di susina. Sorso succoso e salmastro, bolla fine e carezzevole. Una versione meno divisiva rispetto allo stile stockeriano standard che, soprattutto in gioventù, vede una prevalenza delle durezze e delle note piraziniche. In questa versione credo sia veramente difficile non collocarlo tra le migliori bolle italiane (anche se non linguisticamente). Devo tutttavia dire che, essendoci abituato, un po’ mi manca la tradizionale scontrosità di questo spumante. In ogni caso commovente, anche perché è l’ultima versione su cui ha potuto ancora mettere l’etichetta il grandissimo Sebastian. Calice rivolto al cielo!

Champagne - Bollinger SC: Un mese fa avevo aperto il penultimo dello stesso cartone in cantina da circa 5 anni e – oltre ad essere penalizzato da un tappo non perfetto - recava decisamente i segni del tempo; invece in questo caso l’evoluzione è stata decisamente positiva. Dal colore sembra sboccato da un annetto, naso splendido: ostrica, gesso, fiori di albicocca, cedro candito. Bolla perfetta. Alla cieca avrei detto grand année invece è un "vieillement débouchée": ovviamente non è ciò che recita l’etichetta ma visto che l’ho dimenticato in cantina. Questa volta è andata bene.

“Franciacorta” nature “Ai Conforti”: Bollicina franciacortina prodotta artigianalmente da dei cari amici di Provaglio d’Iseo. Franciacorta “di fatto” perché, non essendo commercializzate né etichettato, non credo proprio che spendano per chiedere la docg. La mancanza di etichetta e quella di memoria non mi consentono di risalire all’annata (anche se so che è millesimato); comunque era in cantina da qualche anno e l’evoluzione si vede e si sente, a partire dal colore dorato. Lievito, arancia candita, nocciola, un filo di zucchero filato. C’è anche un sensibile mineralità gessosa che fa veramente pensare alla Côte des Blancs. In bocca è appagante, anche per via di una bolla fine e piuttosto persistente. Non lunghissimo, ma comunque decisamente uno dei migliori vini della zona mai assaggiati. Lo avevo provato in versioni precedenti più fresche (ma l’evoluzione, anche in questo caso, è “colpa” mia), sempre piacevolissime, che rimandavano più alla collina trentina che a quella bresciana, ora non è difficile pensare a uno champagne base lasciato un po’di tempo in cantina. Peccato che ne facciano pochissimo e che lo consumino esclusivamente tra familiari e amici.

Riesling spatlese Urgluck 2012 - Merkelbach: Piuttosto giovanile nell’aspetto, mostra un filo di evoluzione in più al naso: coriandolo, albicocca secca, miele di castagno e un filo di caramello. Sorso dinamico e succoso, che riesce a far quasi dimenticare un residuo che francamente non apprezzo più di tanto. Finale non interminabile. Riuscito l’abbinamento con un piatto un po’ acrobatico con riso venere, broccoletti di montagna, colombo (spezia), bergamotto e pure un filo di aglio e peperoncino; ma trovo che, più in generale, queste dolcezze siano molto più difficili da abbinare di quanto spesso si dica. Ovviamente dipende un po’ anche dal palato, io ad esempio devo buttare il caffè o il thè se per sbaglio me li zuccherano.

Coste della Sesia Rosa del Rosa 2016 – Sperino: Semplicemente il miglior rosato-rosato italiano che mi sia capitato di assaggiare, forse in ex aequo con quello delle Pianelle. Dico rosato-rosato perché non appartiene al genere estratto e potente dei vari Valentini, Il Rogito ecc. per capirci. Color salmone. Naso elegantissimo di piccoli agrumi (mandarini, Kumquat), melograno, chiodi di garofano, liquirizia e anice stellato. Succosissimo, sapido e lungo. Capolavoro di Luca De Marchi.

Etna Rosato 2014 – Terrazze dell’Etna: Rosato nervoso e muscolare, molto interessante. Zagara, mandarini, tamarindo, timo e cenere bagnata. Bocca sapida, succosa e fresca. Veramente molto buono e territoriale, con un filo di alcol in meno potrebbe avvicinarsi a mostri etnei tipo Vinudilice. Non ha né la quota così estrema né la complessità ampelografica di quest'ultimo, per cui probabilmente non arriverà mai lì, ma paragonato ai rosati da nerello che conosco siamo già ai vertici.

Etna Rosso Carusu 2013 – Terrazze dell’Etna: Nonostante l’annata quello che si è fatto in vigna non sembrerebbe male, peccato che un cattivo uso del legno renda questo risultato decisamente opaco. La sensazione è che usino questo base per fare i primi passaggi di tonneaux e barriques, ma un banale cemento o vetroresina darebbero un risultato molto migliore. Comunque sotto il legno ci sono agrumi, polpa di anguria, prugna e tamarindo, discreta sapidità e tannino primario poco percepibile. Insomma potrebbe essere un bel base, oppure un pessimo “Etna moderno”, devono ancora decidere.

Sassella riserva Rocce Rosse 2007 – Ar.Pe.Pe: L’aspetto è il solito rubino trasparente, ma già al naso mostra un carattere un po’ più fruttato e aperto rispetto ad altre versioni, meno austero. Per me non vale né la classica 2001, né – a maggior ragione – l’ipnotica 2002 che, anche oggi, mi sembrano ben più complesse ed eleganti. Spero che sia l’annata e non un trend “a mettere”, che avevo riscontrato anche in Stella Retica 2011, giocato più sulla potenza del solito, poi però il 2012 ha smentito il sospetto con un uscita decisamente “piccola” (l’annata è quella che è) ma leggiadra. Poi, al di là dei paragoni tra annate, resta un gran vino, profondo e godibile: viola, ciliegia sotto spirito, arancia rossa, chiodi di garofano, anice e liquirizia. Il repertorio c’è insomma.

Bonarda di S. Colombano 2015 – Produttori di S. Colombano: Vino biologico da bere senza troppi pensieri. Siamo al limite della finestra di bevibilità ideale. Da rilevare però la grande godibilità di questa versione solare che, diversamente da alcune annate precedenti, finalmente vede il frutto accompagnato da una mineralità più salina che metallica. Credo dipenda anche dall’annata poco problematica.
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Re: LE BEVUTE DI FEBBRAIO 2018

Messaggioda merlotto85 » 18 feb 2018 19:15

Kalosartipos ha scritto:
merlotto85 ha scritto:
Kalosartipos ha scritto:
merlotto85 ha scritto:Cantina della volta metodo classico

Naso di bacche rosse,  lampone , bolla fine , bocca salina e nota netta di fragola di bosco..a fine bocca piu intenso e pieno..buono e con ottima bevibilita

Intendi il rosé da Lambrusco?
L'ho ri-bevuto martedì scorso, dopo parecchio tempo e mi è piaciuto.. annata 2011, sboccatura febbraio 2016.


No.. il metodo classico di base...il rosè ce l' ho ma devo ancora assaggiarlo...provvederò a breve.....


In effetti, io ho bevuto questa.. gradevole, comincia a costicchiare, però :roll:

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Re: LE BEVUTE DI FEBBRAIO 2018

Messaggioda merlotto85 » 18 feb 2018 19:19

Toti ha scritto:Les Cordeliers Grand Vintage Brut 2012 ( bevibilmente ok :) )
Franciacorta Bonfardini Carpe Diem Saten ( decisamente da avere sempre sotto mano :D :D :D)
Chianti Classico Buondonno 2015 ( e che te lo dico a fare .... superlativo :D :D :D :D )
Chateau Mirebeau 2012 Pessac- Leognan (in un'annata non delle migliori un vino dalla bontà e dalla struttura disarmante :D :D :D :D :D )



Qualche nota in più sul chianti di Buondonno...vorrei provarlo avendo letto bene anche sulla 2016 e la riserva 15....
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Andyele
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Re: LE BEVUTE DI FEBBRAIO 2018

Messaggioda Andyele » 18 feb 2018 20:27

Vinos ha scritto:Cerasuolo Valentini 2009:

A volte mi domando perché continuo a bere i vini di Valentini. Poi ci penso e la risposta è sempre la stessa: “ voglio essere libero di dire che sono vini sopravvalutati ed essere in grado di sostenere la mia tesi dopo vari assaggi”.
Questo cerasuolo 2009( premetto che l’azienda stessa consiglia di berli nei primi anni di vita, ma poi se parli con molti conoscitori ti consigliano di aspettare perché hanno bisogno di tempo... mi viene da ridere...);torniamo al vino, il colore è molto gradevole( lo devo ammettere) appena stappato( sa di salame, non è la prima volta che mi capita, per cui vegetariani di tutto il mondo per la prima ora dopo la stappatura tenetevi lontano dai capolavori del maestro lauretano)...più tardi, note di frutta rossa fresca e fiori secchi, in bocca l’acidità ancora pulsa ma la parte animale rende la bevibilità difficoltosa e per niente armonica. Continuo con una piccola riflessione a livello economico, il vino in questione l’ho pagato 30 euro e come esperimento ci può stare ma le annate recenti le ho viste online sui 60 euro. Stiamo scherzando vero?
Un piccolo consiglio da chi beve poco Valentini( e per fortuna aggiungo):
godeteveli da giovane( in modo da godere della freschezza e della materia imponente che hanno in alcune annate ) perché non è detto che con gli anni migliorano come si pensa( parlo del trebbiano e del rosato), non sempre il brutto anatroccolo si trasforma in principe come favole.
Sui Rossi non mi esprimo perché ho bevuto il Montepulciano solo una volta.
Ps questa è una mia riflessione, non è un invito ad una polemica, rispetto e ammiro chi riesce ed emozionarsi di fronte a questi vini.


I Montepulciano con diversi anni sulle spalle sono fra i migliori vini Italiani esistenti.
Vinos
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Re: LE BEVUTE DI FEBBRAIO 2018

Messaggioda Vinos » 18 feb 2018 21:04

Andyele ha scritto:
Vinos ha scritto:Cerasuolo Valentini 2009:

A volte mi domando perché continuo a bere i vini di Valentini. Poi ci penso e la risposta è sempre la stessa: “ voglio essere libero di dire che sono vini sopravvalutati ed essere in grado di sostenere la mia tesi dopo vari assaggi”.
Questo cerasuolo 2009( premetto che l’azienda stessa consiglia di berli nei primi anni di vita, ma poi se parli con molti conoscitori ti consigliano di aspettare perché hanno bisogno di tempo... mi viene da ridere...);torniamo al vino, il colore è molto gradevole( lo devo ammettere) appena stappato( sa di salame, non è la prima volta che mi capita, per cui vegetariani di tutto il mondo per la prima ora dopo la stappatura tenetevi lontano dai capolavori del maestro lauretano)...più tardi, note di frutta rossa fresca e fiori secchi, in bocca l’acidità ancora pulsa ma la parte animale rende la bevibilità difficoltosa e per niente armonica. Continuo con una piccola riflessione a livello economico, il vino in questione l’ho pagato 30 euro e come esperimento ci può stare ma le annate recenti le ho viste online sui 60 euro. Stiamo scherzando vero?
Un piccolo consiglio da chi beve poco Valentini( e per fortuna aggiungo):
godeteveli da giovane( in modo da godere della freschezza e della materia imponente che hanno in alcune annate ) perché non è detto che con gli anni migliorano come si pensa( parlo del trebbiano e del rosato), non sempre il brutto anatroccolo si trasforma in principe come favole.
Sui Rossi non mi esprimo perché ho bevuto il Montepulciano solo una volta.
Ps questa è una mia riflessione, non è un invito ad una polemica, rispetto e ammiro chi riesce ed emozionarsi di fronte a questi vini.


I Montepulciano con diversi anni sulle spalle sono fra i migliori vini Italiani esistenti.


Che ne pensi delle annate 2000 e 2006?
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Re: LE BEVUTE DI FEBBRAIO 2018

Messaggioda Messner » 18 feb 2018 22:45

Wineduck ha scritto:
Messner ha scritto:
Vinos ha scritto:Montevertine 2012: viola, ciliegia, lamponi e pepe bianco, dal gusto fresco e succoso.Vino da bere senza pensarci troppo, facendosi trasportate, non cercando forzatamente chissà quale sfaccettatura.Promosso nonostante l’annata non particolarmente eccelsa.


Bevuta di recente una 14 e seppur annata stortina (se così la vogliamo chiamare, non sono proprio d'accordo, soprattutto su certi prodotti, vedere Barbaresco) mi ha colpito per la facilità di beva e la prontezza: rimane uno dei chianti classico non chianti tra i più buoni, annata storta o no
Infatti non è sempre necessario cercare millemila sfaccettature nel vino, quando è fresco, equilibrato e sapido va giù a secchiate, è importante anche quello perchè in fin dei conti la bottiglia va bevuta e se si fa fatica non si prova piacere.



Eccolo lì: un altro manifesto del vino "bibita"... :lol:

"va giù a secchiate" oppure "bevibità assassina" le espressioni preferite... :x
L'invasione dei sovranisti del gusto :twisted:


A mio avviso queste affermazioni stanno a significare che la bottiglia che si ha davanti nel complesso ha una fattura tale da consentirne una beva facilitata e conseguentemente ingente. Non significa che lo si beva tanto per berlo come se fosse una bottiglia d'acqua al termine di una maratona nel deserto del Gobi: si può benissimo bere mezza bottiglia o più all'interno di un pranzo/cena godendosela a sorsi, quello per me è beva assassina. Quando un vino non è equilibrato( e attenzione l'equilibrio in un vino non è una cosa scontata, anzi) almeno per quanto mi riguarda al secondo bicchiere comincia già a stonare e lo lascio lì
Quindi beva assassina e secchiate per me sono solo un complimento alla stregua di un ottimo punteggio
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Ludi
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Re: LE BEVUTE DI FEBBRAIO 2018

Messaggioda Ludi » 19 feb 2018 10:25

Vinos ha scritto:Ps approfitto delle tue conoscenze per farti una domanda.... ho letto che a volte ti ritrovi a bere con soldera, sai per caso il prezzo di uscita in cantina dei suoi IGT?


220.....ma li vende solo per allocazione.
Vinos
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Re: LE BEVUTE DI FEBBRAIO 2018

Messaggioda Vinos » 19 feb 2018 10:49

Ludi ha scritto:
Vinos ha scritto:Ps approfitto delle tue conoscenze per farti una domanda.... ho letto che a volte ti ritrovi a bere con soldera, sai per caso il prezzo di uscita in cantina dei suoi IGT?


220.....ma li vende solo per allocazione.


Grazie mille...

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