Wineduck ha scritto:Tutto questo pippone per dire cosa?
Per ribadire quello che ho già espresso in massima sintesi: anche nel vino si fa largo uso di "sostanze aggiuntive" che non siano l'uva e la solforosa, tutte lecite ed innocue. Non solo tannini in polvere ma, avevo dimenticato nel post precedente, anche i lieviti selezionati. Senza i quali anche noi appassionati beremmo vini decisamente peggiori di quelli di cui possiamo godere.
Anche su questi dico, in modo "politicamente scorretto": li usano "tutti". Le eccezioni esisteranno sicuramente ma da consumatore sinceramente giudicherei "un cretino" un produttore che si ostinasse a non utilizzare prodotti (leciti e non nocivi) che migliorano il risultato delle bottiglie prodotte. Soprattutto, visti i prezzi raggiunti dai vini di alto livello, spendere tutti quei soldi per scoprire che "qualcosa è andato storto" (in vinificazione, in imbottigliamento, in affinamento, ecc.) mi farebbe girare gli zebedei in modo irreversibile!
Quindi per me fanno benissimo ad utilizzarle. Punto.
Qui sopra cito solo quello che ho letto, quello che precede ha una lunghezza proibitiva per cui l'ho saltato. D'altronde tu stesso lo definisci bene alla prima riga qui sopra. Mi sembra di capire che non contiene la famosa lista che avevi promesso, chi l'avrebbe mai detto...
Il tuo """ragionamento""", è come al solito un teorema sganciato dalla realtà per come la conosciamo. A parte chi non usa i lieviti selezionati per espressa contrarietà (un fenomeno di cui forse avrai sentuito parlare), ci sono molti produttori che non li usano perché non ne hanno bisogno, nel senso che le loro fermentazioni si svolgono in modo soddisfacente grazie ai lieviti presenti in cantina. Quindi l'affermazione "li usano "tutti" " (checché significhino le tue virgolette) è priva di fondamento, così come l'idea (assai poco originale) che chi non li usa ottiene "vini decisamente peggiori".
Riguardo ai tannini aggiunti (esistono sia in polvere, sia liquidi), per quello che ne sappiamo, risulta siano usati solo in casi particolari dai produttori di vini di qualità, quindi il "largo uso" è un'altra tua chimera.
Perché non ci parli invece degli influssi delle scie chimiche sul vino? Potresti aprirci nuovi orizzonti.