vini naturali, ma la gente ce la fa?

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maxer
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Re: vini naturali, ma la gente ce la fa?

Messaggioda maxer » 01 feb 2018 13:14

giandriolo ha scritto:C'è il vino buono e il vino che fa cagare. Il resto è filosofia. In proposito porto sempre l'esempio della mia compagna di bevute, che di come si fa il vino non sa una mazza, e se ne strafrega altamente di quanti giorni ha fatto sulle bucce, se è passato in anfora georgiana o cemento o botte grande o botte piccola o inox, se i lieviti sono indigeni o non, e tutto il resto delle menate che guardo io. Lei assaggia, se le piace vuol dir che è buono, se ha un difetto di solito se ne accorge, e se non le piace non lo beve.

Mia moglie è uguale.
Però anche lei riconosce inesorabilmente i difetti (che magari noi tendiamo qualche volta a giustificare ...) e soprattutto sa valutare quasi alla perfezione la quantità di solforosa presente nei vini bianchi: dopo mezzo bicchiere, se ce n' è troppa, smette di bere per il mal di testa. Analisi chimica istantanea ! :D
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Re: vini naturali, ma la gente ce la fa?

Messaggioda zampaflex » 01 feb 2018 15:46

Tronko_unique ha scritto:Io non sono Talebano, lo sai. Ma tu sei Talebano all'estremo. I vini che a te "piacciono" sono ingessati, legnati e molto spesso -
semplicemente - poco buoni. :-) E di esempi di vini fatti in modo "attento" che durano, ce ne sono a bizzeffe. Ma tu aderisci al tuo credo Maroniano ...]


Ma non è esattamente così, Max.
Io non sono più Maroniano da una vita, ma mi diverto a reggere la parte.
Alcune bocce che abbiamo bevuto le ho presentate per "contrappasso ", per non rinchiuderci all'interno di una ristretta cerchia. E spesso sono bottiglie che necessitano di tempo per aprirsi completamente e darti il 100% delle loro potenzialità. Ma il passaggio del tempo necessita di cura nella conservazione che, quando compri sul mercato, non sempre è ottimale.
Da qui a farmi passare per un amante del legno ce ne corre.. anzi, mi dà piuttosto fastidio quando non è perfettamente integrato.

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Re: vini naturali, ma la gente ce la fa?

Messaggioda pippuz » 01 feb 2018 15:50

zampaflex ha scritto:
Tronko_unique ha scritto:Io non sono Talebano, lo sai. Ma tu sei Talebano all'estremo. I vini che a te "piacciono" sono ingessati, legnati e molto spesso -
semplicemente - poco buoni. :-) E di esempi di vini fatti in modo "attento" che durano, ce ne sono a bizzeffe. Ma tu aderisci al tuo credo Maroniano ...]


Ma non è esattamente così, Max.
Io non sono più Maroniano da una vita, ma mi diverto a reggere la parte.
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Re: vini naturali, ma la gente ce la fa?

Messaggioda Ziliovino » 01 feb 2018 17:47

pippuz ha scritto:
zampaflex ha scritto:
Tronko_unique ha scritto:Io non sono Talebano, lo sai. Ma tu sei Talebano all'estremo. I vini che a te "piacciono" sono ingessati, legnati e molto spesso -
semplicemente - poco buoni. :-) E di esempi di vini fatti in modo "attento" che durano, ce ne sono a bizzeffe. Ma tu aderisci al tuo credo Maroniano ...]


Ma non è esattamente così, Max.
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Re: vini naturali, ma la gente ce la fa?

Messaggioda pippuz » 01 feb 2018 17:54

Ziliovino ha scritto:Questo merlot è invece negli incubi degli Champagnofili :mrgreen:
https://www.tannico.it/metodo-classico-brut-rose-la-rocchetta.html
fortunatamente è esaurito... 8)

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Re: vini naturali, ma la gente ce la fa?

Messaggioda Kalosartipos » 01 feb 2018 21:15

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Re: vini naturali, ma la gente ce la fa?

Messaggioda davidef » 01 feb 2018 21:50

.
Ultima modifica di davidef il 05 nov 2018 01:19, modificato 1 volta in totale.
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Re: vini naturali, ma la gente ce la fa?

Messaggioda landmax » 01 feb 2018 22:24

In coda alle riflessioni di Davidef (che condivido), segnalo questo gustoso pezzo uscito oggi su Intravino:

http://www.intravino.com/primo-piano/av ... ha-sviato/
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Re: vini naturali, ma la gente ce la fa?

Messaggioda giandriolo » 01 feb 2018 22:50

davidef ha scritto:comunque, al netto degli estremismi che sempre esistono in tutte le passioni, il dibattito che si è sviluppato ormai da 2/3 anni su altri contenitori (il forum ahimè nel suo immobilismo è una bolla sospesa ormai) ha spunti interessanti ed ora che alcune posizioni si stanno separando dalla radicalizzazione ritengo ci sia spazio anche per le scoperte o per assaggi curiosi o stimolanti, è innegabile che il mondo del vino per volontà, per esigenza o perché annusa l'aria, si sta spostando spesso verso una direzione più naturale, che poi questo si traduca in agricoltura sostenibile direi che va solo bene, quando anche magari da modo di esprimersi diversamente ai vini meglio ancora.

due considerazioni comunque...

il colpo di coda opposto di molti comunicatori storici a far ritornare fuori argomenti triti e ritriti sulla non naturalità del vino è quanto meno in ritardo di 3 anni che su questo mondo è una enormità, arrivare oggi a fare editoriali sul fatto che il vino in natura non esiste direi che è abbastanza a scoppio ritardato come ragionamento

Facebook et similia, tutti a criticare ma tutti presenti, ma proprio tutti...non bisogna mica vergognarsene dai su 8)


Condivido appieno la prima parte della tua analisi, che trovo estremamente calzante.
Sulle due considerazioni a margine: dall'alto (?) della mia poca esperienza, credo si stia assistendo a un exploit di certe tipologie di vini che anni addietro erano forse meno fruibili al grande pubblico (leggasi: ggente che si beve il prosecchino al bar), tanto che numerosi ristoranti e/o enoteche aggiornano la carta dei vini inserendo prodotti che un tempo non se li filava nessuno di striscio, manco per sbaglio. Questo inevitabilmente riporta in auge i ragionamenti che tu reputi anacronistici, ma che per qualcuno sono tutt'altro che scontati.

Infine, io sono asociale, non ho Facebook, né Twitter, né tutte le altre menate. E me ne vanto 8)
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Re: vini naturali, ma la gente ce la fa?

Messaggioda zampaflex » 01 feb 2018 23:30

landmax ha scritto:In coda alle riflessioni di Davidef (che condivido), segnalo questo gustoso pezzo uscito oggi su Intravino:

http://www.intravino.com/primo-piano/av ... ha-sviato/


Brillantissimo.
Ma il Dinavolo fa cagarissimo, suvvia!

E poi la pretesa di buttarla in caciara col fatto che "il prodotto naturale dell'uva è l'aceto" sia roba vecchia fa tanto gné gné gné.
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Re: vini naturali, ma la gente ce la fa?

Messaggioda landmax » 02 feb 2018 09:28

zampaflex ha scritto:
landmax ha scritto:In coda alle riflessioni di Davidef (che condivido), segnalo questo gustoso pezzo uscito oggi su Intravino:

http://www.intravino.com/primo-piano/av ... ha-sviato/


Brillantissimo.
Ma il Dinavolo fa cagarissimo, suvvia!

E poi la pretesa di buttarla in caciara col fatto che "il prodotto naturale dell'uva è l'aceto" sia roba vecchia fa tanto gné gné gné.


Al di là delle singole opinioni espresse (tutte discutibili per definizione), mi è piaciuta la verve con cui è stato scritto e anche la sfrontatezza che ha avuto nel non mandarle a dire a certi soloni della "critica" enogastronomica.

Che poi molti vini "naturali" siano in grado di invecchiare bene a me pare un'evidenza (se si escludono certe frange estremiste che non vogliono sentir parlare di solforosa neanche in minime dosi, ecc.).
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Re: vini naturali, ma la gente ce la fa?

Messaggioda vinogodi » 02 feb 2018 09:47

landmax ha scritto:
zampaflex ha scritto:
landmax ha scritto:In coda alle riflessioni di Davidef (che condivido), segnalo questo gustoso pezzo uscito oggi su Intravino:

http://www.intravino.com/primo-piano/av ... ha-sviato/


Brillantissimo.
Ma il Dinavolo fa cagarissimo, suvvia!

E poi la pretesa di buttarla in caciara col fatto che "il prodotto naturale dell'uva è l'aceto" sia roba vecchia fa tanto gné gné gné.


Al di là delle singole opinioni espresse (tutte discutibili per definizione), mi è piaciuta la verve con cui è stato scritto e anche la sfrontatezza che ha avuto nel non mandarle a dire a certi soloni della "critica" enogastronomica.

Che poi molti vini "naturali" siano in grado di invecchiare bene a me pare un'evidenza (se si escludono certe frange estremiste che non vogliono sentir parlare di solforosa neanche in minime dosi, ecc.).
...dopo tre righe sono saltato al commento dei vini , che sono sempre le sezioni migliori . Troppo contorto , sembra parlarsi allo specchio . Come quando scrive Stara . Mi sembrano a volte esercizi letterari poco fruibili per chi legge , soliloqui destinati all'enointrospezione, salvo non si abbia tempo e voglia di concentrarsi su una prosa da utilizzo di decoder ... 8)
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Re: vini naturali, ma la gente ce la fa?

Messaggioda vinogodi » 02 feb 2018 09:50

...i vini "naturali" invecchiano bene? ... invecchiano meglio i vini "innaturali" , quelli chimici, fatti con le polverine e frutto di un'agricoltura avvelenatrice , tipo Château Latour , La Turque di Guigal oppure Vega Sicilia Unico ... ohibò che schifo... confermo siano molto meglio, intendo come longevità, i vini di Camillo Donati o la Stoppa...o alcuni citati nell'articolo (qualcuno bevuto a Fornovo...)8).
PS: ho appena aperto un Lambrusco 2016 di Camillo (completamente sgasato ... una figata) in confronto con un suo Lambrusco datato 1922 e , devo ammettere , è quasi meglio il secondo... 8)
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Re: vini naturali, ma la gente ce la fa?

Messaggioda Ludi » 02 feb 2018 10:03

maxer ha scritto:
giandriolo ha scritto:C'è il vino buono e il vino che fa cagare. Il resto è filosofia. In proposito porto sempre l'esempio della mia compagna di bevute, che di come si fa il vino non sa una mazza, e se ne strafrega altamente di quanti giorni ha fatto sulle bucce, se è passato in anfora georgiana o cemento o botte grande o botte piccola o inox, se i lieviti sono indigeni o non, e tutto il resto delle menate che guardo io. Lei assaggia, se le piace vuol dir che è buono, se ha un difetto di solito se ne accorge, e se non le piace non lo beve.

Mia moglie è uguale.
Però anche lei riconosce inesorabilmente i difetti (che magari noi tendiamo qualche volta a giustificare ...) e soprattutto sa valutare quasi alla perfezione la quantità di solforosa presente nei vini bianchi: dopo mezzo bicchiere, se ce n' è troppa, smette di bere per il mal di testa. Analisi chimica istantanea ! :D


mia moglie invece il contrario....semitalebana dei vini naturali :lol:
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Re: vini naturali, ma la gente ce la fa?

Messaggioda maxer » 02 feb 2018 10:59

vinogodi ha scritto:...i vini "naturali" invecchiano bene? ... invecchiano meglio i vini "innaturali" , quelli chimici, fatti con le polverine e frutto di un'agricoltura avvelenatrice , tipo Château Latour , La Turque di Guigal oppure Vega Sicilia Unico ... ohibò che schifo... confermo siano molto meglio, intendo come longevità, i vini di Camillo Donati o la Stoppa...o alcuni citati nell'articolo (qualcuno bevuto a Fornovo...)8).
PS: ho appena aperto un Lambrusco 2016 di Camillo (completamente sgasato ... una figata) in confronto con un suo Lambrusco datato 1922 e , devo ammettere , è quasi meglio il secondo... 8)

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Re: vini naturali, ma la gente ce la fa?

Messaggioda alleg » 02 feb 2018 11:48

vinogodi ha scritto:
landmax ha scritto:
zampaflex ha scritto:
landmax ha scritto:In coda alle riflessioni di Davidef (che condivido), segnalo questo gustoso pezzo uscito oggi su Intravino:

http://www.intravino.com/primo-piano/av ... ha-sviato/


Brillantissimo.
Ma il Dinavolo fa cagarissimo, suvvia!

E poi la pretesa di buttarla in caciara col fatto che "il prodotto naturale dell'uva è l'aceto" sia roba vecchia fa tanto gné gné gné.


Al di là delle singole opinioni espresse (tutte discutibili per definizione), mi è piaciuta la verve con cui è stato scritto e anche la sfrontatezza che ha avuto nel non mandarle a dire a certi soloni della "critica" enogastronomica.

Che poi molti vini "naturali" siano in grado di invecchiare bene a me pare un'evidenza (se si escludono certe frange estremiste che non vogliono sentir parlare di solforosa neanche in minime dosi, ecc.).
...dopo tre righe sono saltato al commento dei vini , che sono sempre le sezioni migliori . Troppo contorto , sembra parlarsi allo specchio . Come quando scrive Stara . Mi sembrano a volte esercizi letterari poco fruibili per chi legge , soliloqui destinati all'enointrospezione, salvo non si abbia tempo e voglia di concentrarsi su una prosa da utilizzo di decoder ... 8)


Sulla leggibilità e lo stile di scrittura lasciamo perdere che è meglio... narcisistico, contorto, volutamente difficile per il lettore con rimandi aulici autoreferenziali.. però qualche concetto interessante c'è!

Non se ne può più di sentirsi dire che il vino naturale non esiste perché in natura diventa aceto! Che poi come ci siano quelli fatti bene e quelli che fanno cagare è palese, come altrettanto palese il fatto che ci siano vini naturali che durano nel tempo e vini "convenzionali" che non durano una mazza nonostante i Kg solforosa!
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Re: vini naturali, ma la gente ce la fa?

Messaggioda Raido » 02 feb 2018 12:10

alleg ha scritto:
Non se ne può più di sentirsi dire che il vino naturale non esiste perché in natura diventa aceto!

Il punto è esclusivamente semantico. Fai il vino con quel metodo lì, avrà le sue peculiarità, sarà buono o cattivo a seconda dell'uva, del tipo di lavorazione etc. ma avrà sicuramente la sua dignità. Ma non chiamarlo "naturale" e soprattutto non contrapporlo a quelli che tu (non tu personalmente eh..) chiami pelosamente "industriali". Altrimenti io posso domani farmi un vino che chiamerò "Unico vino buono al mondo" e per gli altri farò una categoria unica di "Vinacci che fanno cagare", comprensiva di Chateau Lafitte, di Gaja ma anche di Marisa Cuomo e di tutta la compagnia che ci voglio infilare.
Ripeto che mi ricorda certa politica...
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Re: vini naturali, ma la gente ce la fa?

Messaggioda alleg » 02 feb 2018 13:02

Si esatto è solo una questione semantica. Però è innegabile che il termine "vino naturale" sia ormai di uso diffuso e che indichi una determinata tipologia di vini. C'è sicuramente dietro una visione commerciale ma è ormai una consuetudine definirlo così. Fare i puntigliosi dicendo che i grappoli non si spremono da soli è un atteggiamento abbastanza futile....

C'è da dire poi che nel momento di sviluppo di questa corrente i vini "convenzionali" / industriali (ovvero quelli che si trovavano mediamente in enoteca) erano decisamente più manipolati ed addomesticati di quelli che si trovano oggi (ovviamente escludendo monfortino, BS e simili che sono rimasti gli stessi di 60 anni fa) quindi una certa irruenza polemica per ritagliarsi uno spazio commerciale era inevitabile...
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Re: vini naturali, ma la gente ce la fa?

Messaggioda venicka » 02 feb 2018 13:22

davidef ha scritto:
Facebook et similia, tutti a criticare ma tutti presenti, ma proprio tutti...non bisogna mica vergognarsene dai su 8)


se non ricordo male una volta ho comprato vini da te ergo dovresti avere i miei dati personali, bene, ti sfido a trovare un mio account su facebook, e se lo trovi, vengo a piedi da milano vestito da coniglietta di playboy a casa tua a portarti una boccia di romanee conti, promesso.
Visto che però l'account in questione non lo troverai perché non esiste insomma, trovo il "tutti ma proprio tutti presenti" davvero privo di buon gusto nella sua allusività, ecco roba da utenti facebook.
Alziamolo un po' il livello, almeno qui.

landmax ha scritto:In coda alle riflessioni di Davidef (che condivido), segnalo questo gustoso pezzo uscito oggi su Intravino:

http://www.intravino.com/primo-piano/av ... ha-sviato/


Qui invece mi rifiuto di leggere a priori, il tizio in questione è uno dei motivi per cui ho praticamente smesso di leggere intravino.
Mica è necessario essere letterati per scrivere di vino, morichetti cossater e pure gori che è un po' sborone ma piacevole dubito lo siano, però conoscono quantomeno le basi dell'italiano e sanno farsi capire.
Sto giannone invece per motivi a me francamente sconosciuti e incomprensibili, sembra che non abbia altra ambizione che urlare al mondo la sua ignoranza in materia di lingua italiana.
Abbiamo una lingua stupenda, e vederla martoriata in quel modo, senza la minima capacità di esprimere mai in modo chiaro un concetto che sia uno ma sciorinando a raffica pseudo paroloni da parvenù del devoto-oli mi mette una tristezza che non potete capire.
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Re: vini naturali, ma la gente ce la fa?

Messaggioda vinogodi » 02 feb 2018 13:24

...l'agricoltura sostenibile è necessaria se vogliamo tramandare un mondo vivibile alle generazioni future. Io sono un "bio" di estrazione concettuale e fisiologica. Sul vino "naturale" da biologo alimentare, tendo a fare una tara enorme sugli aspetti commerciali e di comunicazione (con tanto fumo e fuffa) rispetto agli aspetti sostanziali, di bravura tecnica nel fare un ... prodotto tecnico. I vini difettati dietro i quali si nascondono una pletora di incapaci ed affabulatori, non la mando giù. Il mondo è fatto di cretini e creduloni, ma in questo campo io non mi sento tale , per professione e passione, scusatemi tanto. Il bio non esiste , circondati da un universo convenzionale , così come gli insetti, il vento , l'acqua non sono né bio né convenzionali. Credo ad "un sistema" biologico su vasta scala , sistemi abbastanza ampi da potersi considerare tali, come alcune aree della Loira o della Borgogna (o di Spagna) ... e io dico : viva l'agricoltura sostenibile e le buone pratiche (salubri) di cantina . Che il vino "naturale" è tale quanto le tette di Belen (che , comunque, è una gran fica lo stesso...) 8)
Ultima modifica di vinogodi il 02 feb 2018 15:17, modificato 1 volta in totale.
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Re: vini naturali, ma la gente ce la fa?

Messaggioda puspo » 02 feb 2018 14:34

Raido ha scritto:
alleg ha scritto:
Non se ne può più di sentirsi dire che il vino naturale non esiste perché in natura diventa aceto!

Il punto è esclusivamente semantico. Fai il vino con quel metodo lì, avrà le sue peculiarità, sarà buono o cattivo a seconda dell'uva, del tipo di lavorazione etc. ma avrà sicuramente la sua dignità. Ma non chiamarlo "naturale" e soprattutto non contrapporlo a quelli che tu (non tu personalmente eh..) chiami pelosamente "industriali". Altrimenti io posso domani farmi un vino che chiamerò "Unico vino buono al mondo" e per gli altri farò una categoria unica di "Vinacci che fanno cagare", comprensiva di Chateau Lafitte, di Gaja ma anche di Marisa Cuomo e di tutta la compagnia che ci voglio infilare.
Ripeto che mi ricorda certa politica...


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Re: vini naturali, ma la gente ce la fa?

Messaggioda puspo » 02 feb 2018 14:35

vinogodi ha scritto:...l'agricoltura sostenibile è necessaria se vogliamo tramandare un mondo vivibile alle generazioni future. Io sono un "bio" di estrazione concettuale e fisiologica. Sul vino "naturale" da biologo alimentare, tendo a fare una tara enorme sugli aspetti commerciali e di comunicazione (con tanto fumo e fuffa) rispetto agli aspetti sostanziali, di bravura tecnica nel fare un ... prodotto tecnico. I vini difettati dietro i quali si nascondono una pletora di incapaci ed affabulatori, non la mando giù. Il mondo è fatto di cretini, ma in questo campo io non mi sento tale , per professione e passione, scusatemi tanto. Il bio non esiste , circondati da un universo convenzionale , così come gli insetti, il vento , l'acqua non sono né bio né convenzionali. Credo ad "un sistema" biologico su vasta scala , sistemi abbastanza ampi da potersi considerare tali, come alcune aree della Loira o della Borgogna (o di Spagna) ... e io dico : viva l'agricoltura sostenibile e le buone pratiche (salubri) di cantina . Che il vino "naturale" è tale quanto le tette di Belen (che , comunque, è una gran fica lo stesso...) 8)


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Re: vini naturali, ma la gente ce la fa?

Messaggioda landmax » 03 feb 2018 12:12

landmax ha scritto:segnalo questo gustoso pezzo uscito oggi su Intravino:

http://www.intravino.com/primo-piano/av ... ha-sviato/


zampaflex ha scritto:Brillantissimo.


landmax ha scritto:... mi è piaciuta la verve con cui è stato scritto e anche la sfrontatezza che ha avuto nel non mandarle a dire a certi soloni della "critica" enogastronomica.


vinogodi ha scritto:...dopo tre righe sono saltato al commento dei vini , che sono sempre le sezioni migliori . Troppo contorto , sembra parlarsi allo specchio . Come quando scrive Stara . Mi sembrano a volte esercizi letterari poco fruibili per chi legge , soliloqui destinati all'enointrospezione, salvo non si abbia tempo e voglia di concentrarsi su una prosa da utilizzo di decoder ... 8)


alleg ha scritto:Sulla leggibilità e lo stile di scrittura lasciamo perdere che è meglio... narcisistico, contorto, volutamente difficile per il lettore con rimandi aulici autoreferenziali..


venicka ha scritto:Qui invece mi rifiuto di leggere a priori, il tizio in questione è uno dei motivi per cui ho praticamente smesso di leggere intravino.
Mica è necessario essere letterati per scrivere di vino, morichetti cossater e pure gori che è un po' sborone ma piacevole dubito lo siano, però conoscono quantomeno le basi dell'italiano e sanno farsi capire.
Sto giannone invece per motivi a me francamente sconosciuti e incomprensibili, sembra che non abbia altra ambizione che urlare al mondo la sua ignoranza in materia di lingua italiana.
Abbiamo una lingua stupenda, e vederla martoriata in quel modo, senza la minima capacità di esprimere mai in modo chiaro un concetto che sia uno ma sciorinando a raffica pseudo paroloni da parvenù del devoto-oli mi mette una tristezza che non potete capire.
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Interessante come lo stesso pezzo possa suscitare reazioni opposte.
Devo dire che anch'io generalmente i pezzi di Giannone e Stara faccio fatica a digerirli e spesso non li leggo (troppo lunghi o concettosi).
Ma per questo, credetemi, vale la pena di fare lo sforzo.
E' una perculatio magistralis di certa critica enologica!
Sull'uso dell'italiano si può discutere (anch'io generalmente preferisco una scrittura più chiara), ma che questo sia un esempio di lingua italiana "martoriata" proprio no. Qui la scrittura concettosa e criptica è proprio voluta, per evitare di essere presi sul serio mentre si fa sarcasmo estremo (ai limiti della denuncia, secondo gli illiberali stardard italiani).
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Re: vini naturali, ma la gente ce la fa?

Messaggioda Timoteo » 03 feb 2018 16:25

Spectator ha scritto:
giandriolo ha scritto:
zampaflex ha scritto:
giandriolo ha scritto:...che poi, cosa vuol dire "vino naturale", qualcuno lo dovrebbe spiegare...


Secondo Valentini, non esiste.

Secondo i talebani, è vino senza chimica in vigna, senza chimica in cantina, senza aiuti meccanici (soprattutto in cantina), senza additivi prima e dopo e senza filtraggi, senza tutto. Solo uva.

Peccato che molto spesso sia solo senza tecnica (enologica del produttore).

E poi li voglio vedere questi "succhi" (è da un po' che ci accapigliamo io e alcuni amici milanesi, bonariamente) alla prova del tempo. Nemmeno tanto, bastano quattro/cinque anni.


A mio modesto parere è sbagliato a priori definire "naturale" un procedimento che in natura non esisterebbe senza l'intervento dell'uomo. Poi altro discorso è quello di avere attenzione particolare per l'ambiente, la sostenibilità, la salute, ecc. ecc., o quello di utilizzare metodi cd. antichi o ancestrali. Ma francamente trovo che l'aggettivo talvolta sia più utilizzato a scopo promozionale che altro (v. la tua affermazione sulla tecnica, che mi trova d'accordo).

Con questo non voglio assolutamente negare (anzi) che esistano prodotti della "tipologia" meritevoli. Ma parlare solo di vino "naturale" mi pare quantomeno vago e fuorviante. Sulla tua ultima considerazione ad es., posso affermare di aver assaggiato molti vini della "tipologia" che reggono il tempo, tra i quali diversi orange spiccano sicuramente per longevità, mantenendo intatte caratteristiche piacevoli senza accenni di ossidazione.

Infine, rimane secondo me una distinzione di fondo, o se vogliamo, due macrocategorie di base da cui ogni appassionato dovrebbe partire prima di informarsi su come quel prodotto è stato concepito: c'è il vino buono e il vino che fa cagare. Tutto il resto è filosofia. In proposito porto sempre l'esempio della mia compagna di bevute, che di come si fa il vino non sa una mazza, e se ne strafrega altamente di quanti giorni ha fatto sulle bucce, se è passato in anfora georgiana o cemento o botte grande o botte piccola o inox, se i lieviti sono indigeni o non, e tutto il resto delle menate che guardo io. Lei assaggia, se le piace vuol dir che è buono, se ha un difetto di solito se ne accorge, e se non le piace non lo beve.


..Bene caro..Zampa,l'aneddoto che riporti mi consola e nn poco.Io, dopo circa 20 anni di..passione x il vino e molte decine di boccie consumate,sono come la Tua..compagna :) !


credo la moglie fosse di giandriolo.
Fedevarius
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Re: vini naturali, ma la gente ce la fa?

Messaggioda Fedevarius » 05 feb 2018 10:36

Probabilmente la maggior parte di voi lo ha già visto:

http://www.doctorwine.it/Firmato-Doctor ... cetaldeide

sarebbe interessante approfondire, sia in generale sia specificatamente in relazione al concetto di "vino naturale" ...
"E poi se la gente sa, e la gente lo sa che sai suonare, suonare ti tocca per tutta la vita, e ti piace lasciarti ascoltare…"
https://www.instagram.com/winerumors/

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