maxer ha scritto:Qualche giorno fa cenetta "memory" a casa mia tra quattro fondatori della colonna trentina: Augusto (massif), Carlo, Andrea ed io.
L' idea di base era quella di aprire le bottiglie (rigorosamente non in vendita !) regalateci dai produttori visitati assieme nelle scorrerie degli scorsi anni.
Apertura con gamberoni al forno al sale di Cervia con uno Champagne
Aubry Ivoire et Ebene bdb 2010, un assemblaggio di Meunier, Pinot Noir e Chardonnay rotondo e dalla struttura decisa, con un profumo fruttato di pesca e lamponi con una buona persistenza: ottimo abbinamento.
Primo piatto: rigati ai tre molluschi in umido (totani, seppioline e moscardini) innaffiati da un piacevolissimo
Pelaverga 2013 Burlotto allora appena imbottigliato, che si è coraggiosamente accoppiato al pepe del piatto con esito molto positivo.
Secondi di pesce: soglioline al mugnaio (io ...) e palombo alla piastra (piatto non entusiasmante). Prima ci siamo puliti la bocca con un altro champagnino, un
Callot GC bdb, molto fine e leggero, agrumato, che ha anche accompagnato i i due piatti assieme ad un
bianco 2013 di Lino Maga (!) con questa etichetta : "agli amici bianco da tavola ottenuto da viti sparse e fatto per decantazione piaccia o non piaccia è fermino Maga Lino"; purtroppo era un vino da bere subito, poco espressivo al naso e altrettanto scaduto di gusto. Lino scusaci : non dovevamo aspettare !
Secondo di carne: brasato al Barolo di guancia e cappello del prete di manzetta. Due bottiglie:
Ezelindo di Ettore Germano, un tempranillo delle Langhe (!) un po' troppo selvatico ed erbaceo, senza persistenza e soprattutto poco adatto allo splendido piatto. Ma ecco, sorpresa non prevista per gli amici, avevo già aperto qualche ora prima un
Barolo 2010 Accomasso, che si è dimostrato ancora una volta un campione di eleganza e di equilibrio, già perfettamente pronto da bere. Accolto con unanime esultanza come bottiglia della cenetta.
Dolci : una torta Netanyahu (ebraica), cioccolato e vino, con un meraviglioso
Barbaresco Chinato di Teobaldo Rivella, prodotto con vecchie annate di Montestefano: il nebbiolo chinato può piacere o non piacere, d'accordo, ma questo è stato il migliore da me mai bevuto. Non ci sono Cappellano, Rinaldi, Ceretto o Borgogno che tengano. Per ultimo dolce non poteva mancare uno strudel Sudtirol uvetta e pinoli con un
Riesling 2010 di Ezio Cerruti, da noi denominato 'Rol', che si è rivelato molto più dolce rispetto alla prima bottiglia bevuta tre anni fa più caratteristica del vitigno, assomigliando tanto al Moscato passito Sol di Ezio sia nei profumi di miele e frutta esotica che nel gusto raffinato mai stucchevole.
Per finire in allegria
Caol Ila 1989 Wilson & Morgan e
Rum Velier Royal Navy Caroni, ma solo due goccetti ... Cenetta conclusa.
P.S.: il cuoco, un po' affaticato, ero io (iniziato a produrre la mattina ...), il pesce fresco acquistato il giorno prima al mercato di Chioggia, la manzetta atterrata personalmente in Prussia dopo violenta colluttazione